È il momento di dire addio a una grande designer di gioielli. Ma, per fortuna, non è quel tipo di addio. È, invece, un saluto e un augurio: Suzanne Syz, designer svizzera che è stata in questi anni un eccellente esempio di creatività nel mondo un po’ statico della gioielleria, ha deciso di dedicarsi ad altro. Al vino, per la precisione, con la sua azienda in Toscana. Vino biodinamico.
È un vero peccato per chi ama i gioielli, che Suzanne Syz ha saputo rinnovare con l’utilizzo di materiali e tecnologia. L’uso del titanio, l’ironia di certe collezioni, la capacità di rendere piacevole l’irriverenza, sono caratteristiche che solo pochi possono vantare. La designer, che lavorava a Ginevra, è nata a Zurigo, ha studiato a Parigi, poi si è trasferita a New York negli anni Ottanta ed è entrata a far parte della cerchia di Andy Warhol, Jean Michel Basquiat, Julian Schnabel, Francesco Clemente e Jeff Koons. La vicinanza con questi artisti ha influito molto sul suo stile. Colori forti, composizioni sorprendenti e materiali insoliti sono stati marchi di fabbrica del suo lavoro.
Potrebbero essere un’investimento?
Ciao Michele, chi può dirlo? Finora i gioielli da investimento, cioè quelli che a distanza di molti anni tendono ad accrescere il loro valore, sono stati quelli di marche consolidate, come Cartier, Van Cleef & Arpels, eccetera. In futuro potrebbero esserlo anche i pezzi di ottimo design come quelli di Suzanne Syz. Di sicuro, però, non perderanno il loro valore intrinseco, quello attuale.
secondo te quanto vale un’anello all tired up?secondo te quanto puo’ valere un’anello all tired up oggi?
Ciao Michele, gioiellis.com è un sito di informazione sul mondo dei gioielli, non facciamo perizie, sorry.