Progettati ad Amsterdam, realizzati a Bali. La chiave del successo del brand Buddha to Buddha è anche in questo fortunato connubio tra design nordico e realizzazione a prezzi asiatici. Ora anche in oro. Il marchio olandese, infatti, fino a poco tempo fa era focalizzato solo sulla gioielleria in argento: una scelta che deriva anche dalla storia stessa dell’azienda, nata sulle rive di Goa, India.
Batul Loomans, fondatore del brand Buddha to Buddha, infatti, è stato uno di quegli occidentali rimasti folgorati dalla spiritualità che pervade l’Oriente. Ma, tra la meditazione e lo yoga, Batul ha anche appreso e sviluppato la passione per il disegno di gioielli. L’argento, il metallo prezioso più popolare nella gioielleria etnica, è stata la prima scelta. Tornato ad Amsterdam, ha dato vita a Buddha to Buddha, che negli anni si è allargata anche all’abbigliamento. Il disegno messo a punto in Olanda è quindi inviato a Bali, dove centinaia di artigiani locali sono impegnati nella realizzazione di gioielli.
Un braccialetto a catena grande (misura E), per esempio, impiega circa cinque giorni per essere completato da un argentiere, compreso il fermaglio, che è composto da 28 pezzi intricati. E all’argento si sono aggiunti ora anche i gioielli in oro giallo o bianco, in qualche caso anche con un diamante, sempre con lo stesso design, ma a prezzi ovviamente più elevati.