Boom degli acquisti di gioielli in Cina. Secondo l’ultimo sondaggio del World Gold Council lo shopping di anelli e collane nel primo trimestre è stato di 119,1 tonnellate, il livello più alto degli ultimi sette anni. Motivo? È l’effetto revenge shopping, cioè recuperare il tempo perso a causa delle restrizioni per il covid con un aumento della spesa. Insomma, una vendetta (revenge significa vendetta) che si consuma con la carta di credito. Secondo Roland Wang, amministratore delegato del World Gold Council Cina, sono tre i fattori che hanno spinto òa domanda di gioielli: il miglioramento delle condizioni economiche grazie alla fine dell’emergenza (in Cina), un prezzo dell’oro leggermente inferiore e le vendite legate alle vacanze.

In Cina, infatti, il primo trimestre in Cina coincide con la Festa di Primavera, Capodanno e il giorno di San Valentino. E, quest’anno, per la prima volta anche festa della donna è stata motivo di acquisti di gioielli d’oro. In particolare, hanno acquistato popolarità lo stile Gufajin, gioielli in oro con elementi della moda cinese. L’acquisto di gioielli Gufajin proveniva principalmente da donne della classe media con redditi elevati. Ma quest’anno, più giovani donne hanno iniziato a comprare questo genere di gioielli.