Anelli della collezione Battito d'ali
Anelli della collezione Battito d'ali

Per Damiani semestre in bianco e nero

Nel primo semestre dell’anno fiscale 2014/2015 Damiani rivede l’utile lordo. Una nota della società sottolinea «un trend positivo che si protrae ormai da cinque esercizi che testimonia l’apprezzamento sempre crescente del brand da parte del consumatore finale». I ricavi dal canale retail hanno raggiunto il 44,1% dei ricavi da vendite, in ulteriore crescita rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente.

Il flagship store Damiani a Shanghai
Il flagship store Damiani a Shanghai

Nel corso del primo semestre (che va da marzo a settembre, dato che il bilancio di Damiani si chiude al 31 marzo) l’azienda piemontese, che ha celebrato quest’anno i 90 anni di attività, ha però registrato vendite per 62,1 milioni di euro, rispetto ai 65,0 milioni di euro registrati nell’analogo periodo dell’esercizio precedente, con una variazione negativa del -3,8% a tassi di cambio costanti e del -4,5%, a tassi di cambio correnti. In compenso, l’Ebitda (utile lordo) consolidato è positivo per 100mila euro. Poco, ma sempre meglio del dato negativo di –3 milioni al 30 settembre 2013. Miglioramento merito, continua la nota, «di azioni di riorganizzazione interna». Premesso questo, il risultato operativo consolidato resta negativo, anche se in miglioramento: –2,2 milioni di euro, rispetto ai –4,6 milioni dello scorso anno. In definitiva, nei primi sei mesi il gruppo ha chiuso «con un risultato netto consolidato di competenza negativo e pari a -3,4 milioni di euro rispetto ai -6,1 milioni di euro conseguiti il 30 settembre 2013». Anche i debiti sono cresciuti: la posizione finanziaria è negativa per 47 milioni di euro, rispetto ai 40,8 milioni registrati al 31 marzo scorso. Ma l’azienda fa sapere che «la variazione è principalmente riconducibile alle dinamiche stagionali dei flussi finanziari».

Giorgio Damiani e Hidetoshi Nakata
Giorgio Damiani e Hidetoshi Nakata

Da registrare anche che nei sei mesi passati Damiani è uscita dal segmento Star di Borsa Italiana. Uno dei motivi è anche la «la riduzione del flottante (cioè delle azioni trattate in Borsa ndr) al di sotto della soglia del 20% del capitale, minimo richiesto per la presenza nel segmento Star e dall’obiettivo di focalizzare la struttura del gruppo sul core business». Damiani resta ancora quotata a Piazza Affari ma le azioni liberamente scambiate si assottigliano. A questo si aggiungono volumi particolarmente elevati negli ultimi giorni. Qualcuno si potrebbe chiedere se, per caso, l’intenzione sia quella di un prossimo addio al listino.

Sempre nel semestre concluso a settembre, l’azienda ha proceduto con la fusione per incorporazione tra Damiani S.p.A. e Rocca S.p.A., «operazione è finalizzata ad assicurare una maggiore funzionalità del Gruppo, sotto il profilo economico e finanziario, e si inserisce nell’ambito delle azioni di riorganizzazione già in gran parte realizzate nei precedenti esercizi».damiani

Damiani, in ogni caso, è molto attiva sul piano del rilancio. Lo scorso ottobre, insieme all’ex calciatore giapponese Hidetoshi Nakata, ha lanciato la nuova collezione Metropolitan Dream by H. Nakata con l’obiettivo di reperire risorse per sostenere il progetto Home for all, lanciato nel 2011 e diretto dall’architetto Toyo Ito, per aiutare le vittime del terremoto che ha colpito il Giappone nel marzo 2011 nella ricostruzione delle città colpite e di migliorare la vita quotidiana della comunità.

 

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