Russia

Tenzo, magie da gem-hunter

La magia di Tenzo, cacciatore di gemme russo capace di emozionare con i suoi gioielli ♦︎

C’è chi lo definisce un gem-hunter, una specie di Indiana Jones alla ricerca della pietra straordinaria da incastonare nei suoi gioielli. Di sicuro Alexander Tenzo, designer di alta gioielleria con base a Tallin, in Estonia, ma con costante obiquità, dalla Svizzera agli Stati Uniti, fa parte della piccola pattuglia degli artisti delle gemme. È capace, per esempio, di intagliare uno smeraldo con un’abilità unica, o di utilizzare pietre preziose con forme inusuali. Oltre a scegliere anche le gemme meno note, come l’alexandrite, il crisoberillo, la spessartite, accanto a tormaline, rubini o diamanti.

Anello in platino con tsavorite di 10,9 carati, zaffiri, diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello in platino con tsavorite di 10,9 carati, zaffiri, diamanti. Copyright: gioiellis.com

Per ogni creazione Tenzo cerca di mostrare l’anima nascosta delle pietre. “Parto sempre da quello che una pietra può dirmi”, conferma l’artista-gioielliere a gioiellis.com in una delle rare occasioni in cui accetta di parlare del suo lavoro. Il designer ha fondato il suo piccolo laboratorio nel 1996 e in breve la fama della sua abilità sua è riuscita a varcare i confini nazionali. I suoi pezzi unici, centellinati, uniscono le antiche tradizioni della gioielleria, che in Russia fanno spesso all’eredità di Fabergé, alla sua eclettica abilità compositiva.

Collana con diamanti, spinelli birmani rosa. Copyright: gioiellis.com
Collana con diamanti, spinelli birmani rosa. Copyright: gioiellis.com

La carriera professionale di Alexander Tenzo è iniziata con il viaggio di in Sri Lanka. Nella grande isola che si trova a sud dell’India ha scoperto la passione per le gemme. Per diversi anni, Alexander è stato coinvolto nell’estrazione e nel taglio delle gemme, dall’Asia all’Africa. Un’esperienza che lo ha portato a trasformarsi in designer di gioielli, capace di intagliare le pietre fino a trasformarle in sorprendenti opere d’arte.

Anello con smeraldo intagliato di 18,38 carati. Copyright: gioiellis.com
Anello con smeraldo intagliato di 18,38 carati. Copyright: gioiellis.com
Alexander Tenzo. Copyright: gioiellis.com
Alexander Tenzo. Copyright: gioiellis.com
Orecchini con spinelli naturali e diamanti
Orecchini con spinelli naturali e diamanti
Anello in oro bianco, pietra luna, spessartine
Anello in oro bianco, pietra luna, spessartite
Orecchini con oro bianco e giallo, diamanti grigi, gialli e bianchi
Orecchini con oro bianco e giallo, diamanti grigi, gialli e bianchi
Pendente in oro giallo e argento, spinello, zaffiri, diamanti
Pendente in oro giallo e argento, spinello, zaffiri, diamanti
Orecchini in oro giallo e argento, spinello rosa e rosso
Orecchini in oro giallo e argento, spinello rosa e rosso
Orecchini con granato demantoide, diamanti
Orecchini con granato demantoide, diamanti
Spilla intagliata con morganite, crisoberillo, spessartite, tormalina, crisoprasio
Spilla intagliata con morganite, crisoberillo, spessartite, tormalina, crisoprasio
Anello con rubino e diamanti taglio marquise
Anello con rubino e diamanti taglio marquise
Anello con zaffiro cabochon e diamanti
Anello con zaffiro cabochon e diamanti

La guerra dei diamanti

Finora l’embargo sui diamanti russi non ha funzionato troppo. In futuro, però, le cose potrebbero cambiare e il prezzo delle gemme più amate dalle donne diventerebbe inevitabilmente più alto. La guerra in Ucraina scatenata dalla Russia aveva già provocato, nel 2022, l’annuncio di un embargo contro le esportazioni di Alrosa, colosso statale russo dei diamanti. Ma, nei fatti, le pietre preziose sono continuate a giungere anche in Occidente, per la difficoltà di tracciare le gemme. I diamanti grezzi, infatti, sono venduti in Paesi come l’India o la Tailandia, che non aderiscono allo stop deciso dai Paesi Occidentali alle pietre russe. La sola Europa nel 2022 ha importato diamanti russi per 1,4 miliardi di euro. Una cifra considerevole, anche se in calo rispetto agli 1,8 miliardi del 2021.

Expertise in un laboratorio Tiffany
Expertise in un laboratorio Tiffany

Qualcosa potrebbe cambiare dopo il G7, la riunione dei maggiori Paesi industrializzati, se non si tiene conto della Cina. In Giappone i capi di Stato dei Paesi del G7 avrebbero deciso di stringere di più i controlli per ridurre una delle fonti di reddito dello Stato russo. E la Gran Bretagna ha annunciato che lascerà subito fuori dai confini i diamanti russi, assieme ad altri metalli che sono esportati da Mosca. La Russia è oggi il maggior produttore al mondo di diamanti. Il problema, però, è come controllare il mercato delle pietre, che passa in gran parte attraverso canali difficili da sorvegliare.

Anversa: acquisti di un buyer
Antwerp (Anversa): acquisti di un buyer

Dove spariscono le tracce dei diamanti

L’ostacolo maggiore deriva dai passaggi legati alla lavorazione. Mentre i diamanti estratti sono facilmente controllabili, anche grazie al Kimberley Process, un percorso che certifica la provenienza delle gemme, proprio per evitare che possano finanziare Paesi o fazioni in guerra, il problema viene dopo. Il taglio e la lucidatura delle pietre grezze può far sparire le tracce della provenienza. Inoltre, l’idea di un vero embargo vede contrari quei Paesi, come Israele o Belgio, che sono i maggiori centri in cui si tagliano i diamanti.

Diamanti taglio brillante
Diamanti taglio brillante. Copyright: gioiellis.com

Chi ha tutto da guadagnare da uno stop ad Alrosa sono, invece, i produttori di gemme create in laboratorio, che possono beneficiare da un inevitabile aumento di prezzo dei diamanti naturali. I diamanti sintetici, che chimicamente sono uguali a quelli estratti in miniera, costo già ora molto meno di quelli naturali. Se il divario di prezzo salisse ancora il vantaggio sarebbe maggiore.

Lavorazione dei diamanti alla Dimexon, India
Lavorazione dei diamanti alla Dimexon, India
Esame di diamanti ad Anversa
Esame di diamanti ad Anversa

Mousson, nuovi gioielli




Le nuove creazioni della Maison russa di alta gioielleria Mousson. Tra fondali marini, opalescenze e oro che sembra un tessuto ♦

San Pietroburgo, città fondata da Pietro il Grande, per lungo tempo è stata la capitale della Russia e sede della corte degli zar. Non è un caso, probabilmente, che ora ospiti anche una delle Maison russe di gioielleria e alta gioielleria: Mousson, che ora ha sedi anche a Mosca e Bangkog. Nata nel 2008 per opera di un gruppo di professionisti da 20 anni attivi nel settore dell’oreficeria e della gioielleria, Mousson è diventata in poco tempo un brand conosciuto, anche se finora non abbastanza noto al di fuori dei confini della Russia. E sfondare è stata un’impresa non semplice in un mercato dominato da sempre dai grandi gioiellieri italiani e francesi. Ma, forse, era inevitabile che la creatività locale si incanalasse in un’impresa commerciale capace di produrre gioielli di alta qualità.

Orecchini con diamanti e zaffiri
Orecchini con diamanti e zaffiri

Certo, l’estetica delle collezioni è compatibile con quella, a volte un po’ accesa, del gusto russo. Ma a guardare i pezzi di gioielleria proposti da Mousson si capisce che si tratta di una produzione impegnativa, con anelli che fanno un grande uso di pavé di diamanti, con al centro grosse pietre dai colori molto intensi. Roba forte, insomma, per scaldare i venti freddi del Nord. Ogni pezzo è unico e ha un proprio stile.

Alexander Sokolov, co founder di Mousson Atelier. Copyright-gioiellis.com
Alexander Sokolov, co founder di Mousson Atelier. Copyright-gioiellis.com
Anello in oro bianco, diamanti, ametista
Anello in oro bianco, diamanti, ametista
Anello in oro bianco e perla barocca
Anello in oro bianco e perla barocca
Anello con smeraldo taglio baguette e diamanti
Anello con smeraldo taglio baguette e diamanti

Mousson, anello con opale e smalto arcobaleno. Copyright-gioiellis
Mousson, anello con opale e smalto arcobaleno. Copyright-gioiellis







Gioielli nel cielo di Minty Sky jwl

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In un momento in cui la Russia non gode di una grande popolarità in Occidente, la designer Elizaveta Chaykina è partita da Mosca per partecipare a GemGèneve, Svizzera. Non si può dire che alla designer manchi l’intraprendenza: i suoi gioielli erano esposti a pochi metri da quelli di Strong & Precious, iniziativa per presentare il lavoro di alcuni designer di gioielli ucraini. Ma la politica (e le tristi vicende belliche) non c’entrano con il lavoro di Elizaveta, che ha fondato il marchio di gioielli russo Minty Sky jwl, originario «di una città siberiana nel centro della steppa».

Anello in oro bianco con zaffiro giallo e diamanti
Anello in oro bianco con zaffiro giallo e diamanti

Liza Chaikina dice che ci sono voluti sette anni per creare il proprio stile, per sviluppare una visione interiore della bellezza e una straordinaria capacità di distinguere le gemme al tatto. È anche autrice del libro Russian Emptiness (Vuoto russo), e ha scelto il cielo come principale fonte di ispirazione e come riferimento al proprio brand. Utilizza solo pietre naturali. Per esempio, anche diamanti grigi, gialli, rosa, sale e pepe, che sono una novità in Russia. I gioielli sono in oro o argento, senza placcatura, il metallo «è quello che sembra». Inoltre, insieme ai classici smeraldi, rubini, zaffiri e diamanti, utilizza pietre più rare come andesina, andalusite, granato cangiante, tanzanite, corredate di certificati dei laboratori gemmologici, allegati alla maggior parte dei gioielli. «I nostri valori», spiega Liza Chaikina, «sono la produzione etica situata in Russia, l’amore per la natura e il mondo che ci circonda e il coinvolgimento emotivo nel processo di creazione di un prodotto». Sono valori che tutti possono condividere, anche in Occidente.

Anello in argento con topazio e turchese
Anello in argento con topazio e turchese
Anello in argento con ametista, diamanti e tanzanite
Anello in argento con ametista, diamanti e tanzanite
Anello in argento con topazio e acquamarina
Anello in argento con topazio e acquamarina
Anello in oro bianco con tanzanite e diamanti
Anello in oro bianco con tanzanite e diamanti

Anello in argento con pietra a forma di cuore
Anello in argento con pietra a forma di cuore







La guerra spacca il Responsible Jewellery Council




La guerra scatenata dalla Russia in Ucraina sta sconvolgendo anche il mondo dei diamanti. Dopo i provvedimenti contro Alrosa (azienda mineraria russa) decisi dagli Stati Uniti, a spaccarsi è il Responsible Jewellery Council. E Iris Van der Veken, direttore esecutivo del Rjc, associazione con circa 1500 membri che definisce gli standard della catena di approvvigionamento dei diamanti, si è dimessa. L’associazione, infatti, fino a questo momento ha evitato di sospendere Alrosa.

Iris Van der Veken
Iris Van der Veken

L’unico cambiamento rilevato, infatti, sono le dimissioni dalla carica di vicepresidente del RJC del Ceo di Alrosa, Sergey Ivanov. Ma l’azienda, controllata dal governo russo, è rimasta tra i soci. La mancanza di una sospensione ha scontentato molti. A cominciare da Pandora, che è anche la più grande azienda di gioielleria del mondo, che ha annunciato la sua decisione di lasciare l’organizzazione proprio a causa della mancata sospensione da parte di RJC delle società russe (non solo Alrosa) e ha esortato i suoi membri a interrompere gli affari con il Paese: “Pandora non può, in buona fede, essere membro di un’associazione che non condivide i nostri valori”, ha scandito il Ceo del gruppo danese, Alexander Lacik.

Sergey Ivanov, Ceo di Alrosa
Sergey Ivanov, Ceo di Alrosa

Poche ore dopo è arrivata anche la comunicazione del gruppo Richemont (Cartier, Van Cleef & Arpels e Buccellati), che ha specificato di non desiderare di essere membri di “un’organizzazione di settore che include aziende che contribuiscono al finanziamento di conflitti e guerre”. Due uscite di peso, insomma. Ne seguiranno altre?

La miniera di diamanti Cullinan
La miniera di diamanti Cullinan

Il diamante trovato nella miniera di Karowe, in Botswana
Il maxi diamante trovato nella miniera di Karowe, in Botswana







Guerra in Ucraina e gioielleria: che impatto avrà?




Che impatto avrà l’invasione dell’Ucraina e la guerra scatenata dalla Russia sul mondo della gioielleria? Una domanda che si sono posti, in Italia, il Club degli Orafi e Intesa Sanpaolo, la maggiore banca del Paese. Per capirlo, è stata realizzata per la prima volta una inchiesta coinvolgendo i soci del Club degli Orafi, associazione che riunisce le più importanti aziende dell’industria orafa italiana. Il risultato è una fotografia sullo stato di salute del settore, ma anche delle indicazioni di strategia che seguono il conflitto. Non è azzardato pensare che medesime preoccupazioni coinvolgano anche aziende della gioielleria che risiedono in altri Paesi. Il risultato, presentato nell’ambito di Vicenzaoro, non lascia dubbi.

Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

I dati 2021 confermano quanto abbiamo percepito come imprenditori: quello orafo è un comparto che ha saputo reagire bene alle difficoltà, continuando a investire, innovare e puntando fortemente sul capitale umano. Questo ha consentito alle aziende italiane di arrivare strutturate ad affrontare questa nuova crisi. Sicuramente le incertezze e le criticità legate principalmente ai costi e alla disponibilità delle materie prime generano preoccupazioni, ma, come emerge dalla lettura dell’indagine qualitativa, permane nel settore un cauto ottimismo. Il momento è difficile per tutti ma c’è alla base un tessuto imprenditoriale sano e solido con prospettivi reali e un sentimento positivo.
Giorgio Villa, Presidente del Club degli Orafi Italia

Laboratorio orafo Cazzaniga Nobili
Laboratorio orafo

Il settore orafo italiano ha evidenziato nel 2021 una straordinaria capacità di reazione: dopo il crollo del mercato subito nel 2020, il settore ha conosciuto un boom di vendite che ha portato, unico tra i comparti del Sistema Moda, a recuperare interamente quanto perso durante la pandemia, raggiungendo livelli record delle esportazioni. Tali risultati sono il frutto dell’ottima competitività degli operatori italiani e degli investimenti fatti negli scorsi anni per valorizzare l’elevato livello di know-how e di creatività che da sempre caratterizza il settore in Italia. Il conflitto in corso crea nuove incertezze nello scenario: al di là del peso sul nostro export di Russia e Ucraina, peraltro limitato a 36 milioni di euro (lo 0,5% dell’export del settore, di cui 25 milioni di Russia), sicuramente le imprese dovranno fare i conti con un incremento del prezzo dei preziosi, tradizionale bene rifugio, e con consumatori più prudenti, in particolare sui mercati europei. Le opportunità su altri mercati, in primis Stati Uniti e Cina, sembrano, al momento, meno compromesse, seppure in un quadro che resterà incerto.
Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

 

Circa il 78% degli intervistati, dopo il conflitto evidenzia un impatto negativo, con l’incremento dei prezzi delle materie prime come maggiore criticità indicata da tutti i partecipanti all’indagine. Ma è significativa anche la capacità di reazione: il 30% delle imprese pensa già a modifiche organizzative, in particolare attraverso una revisione dei canali di approvvigionamento, ma anche dei listini e dei canali di vendita.

Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

E dire che il quadro emerso sull’industria orafa italiana, prima della guerra, è positivo. Quasi il 60% degli intervistati non ha subito cali del fatturato anche durante l’anno pandemico 2020, oppure li ha già completamente recuperati nel 2021. L’indice di fatturato Istat mostra una crescita dell’oreficeria e bigiotteria di oltre il 50% nel 2021 che porta i livelli del 17% al di sopra di quelli del 2019, un dato nettamente superiore alla media manifatturiera (+9%) e soprattutto agli altri comparti della moda, cha ancora soffrono di un gap nei confronti del pre-pandemia.

L'incastonatura di uno smeraldo, laboratorio de Grisogono
L’incastonatura di uno smeraldo

Cruciale per il recupero del settore la competitività sui mercati internazionali, con le esportazioni che hanno toccato il record storico di 8,5 miliardi di euro per l’oreficeria e bigiotteria e di 7,5 miliardi per i soli gioielli in oro, grazie agli ottimi risultati conseguiti su tutti i mercati, in particolare gli Stati Uniti che rafforzano il proprio ruolo di primo sbocco. Ma in questa atmosfera di diffuso ottimismo, con oltre il 73% delle imprese che si aspettava una ulteriore crescita del fatturato nel 2022, l’inchiesta del Club degli Orafi ha evidenziato preoccupazioni già a gennaio, a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e i ritardi negli approvvigionamenti.

Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre
Laboratorio Garavelli, la scelta delle pietre

Le imprese del settore, però, sembrano pronte alla sfida: il 60% ha aumentato i propri investimenti nell’ultimo biennio, nonostante la pandemia, con una particolare attenzione nei confronti della formazione e del capitale umano, che ha ricevuto il massimo dei punteggi in termini di priorità ed è stato indicato solo dal 5% del campione come non rilevante. Seguono la digitalizzazione della fase produttiva, la Ricerca e Sviluppo e la valorizzazione del marchio. Lo sguardo, insomma, va oltre la guerra.

Lavorazione di gioielleria
Lavorazione di gioielleria






 

Le gioiellerie che chiudono in Russia




Il vero dramma è quello delle vite umane perse inutilmente, delle vite travolte, delle vite che non saranno più le stesse. Ma la guerra in Ucraina provoca anche un più piccolo, molto più piccolo, ma non per questo irrilevante, dramma legato ai posti di lavoro, in Occidente e in Russia, che saranno persi a causa di una stupida aggressività. Sia i russi sia gli occidentali fanno i conti con le sanzioni, inevitabili e annunciate per tempo, prima dell’invasione, che avranno un impatto sui conti delle aziende, per esempio quelle della gioielleria, oltre che sulle persone che ci lavorano. Il crollo del rublo e il blocco del servizio di carte di credito, infatti, ha indotto molte aziende della gioielleria a sospendere l’attività. Forse chiuderanno del tutto o riapriranno, se tutto finirà, ma chissà quando.

Boutique De Beers a Mosca
Boutique De Beers a Mosca

Al momento in cui scriviamo questo breve articolo, l’ultima insegna occidentale a chiudere la boutique a Mosca è stata Swarovski, mentre Tiffany è stata tra le prime ad abbassare la saracinesca, assieme a Vuitton. Altri lo hanno già fatto, altri seguiranno. L’elenco di Maison occidentali che hanno aperto una boutique a Mosca, San Pietroburgo o in altre città russe, è lungo. A Mosca, per esempio, hanno una boutique Chopard, Van Cleef & Arpels, Akillis, Piaget, De Beers, H. Stern, Stephen Webster, Carrera y Carrera, Mauboussin, Mont-Blanc, Dior, Chaumet, Pandora, Frey Wille, Cartier, Trollbeads, Vuitton, Thomas Sabo, Bulgari, Pomellato, Adamas, Damiani, Buccellati. Altre marche, come quelli Pasquale Bruni o Alcozer sono distribuiti in gioiellerie non di proprietà, oppure nei duty free degli aeroporti.

Boutique Damiani a Mosca
Boutique Damiani a Mosca

Secondo un’analisi che riguarda la gioielleria italiana condotta dall’Ice (l’organismo statale per l’export) in generale, il compratore russo è orientato verso la gioielleria di livello medio o medio-alto. Sempre secondo l’analisi, l’utilizzo quotidiano di anelli, orecchini, braccialetti e collane soprattutto nella capitale e nelle grandi città, è ormai visto come una forma di accessorio alla propria immagine, non necessariamente abbinato a indumenti di lusso o in occasione di eventi speciali. Gli articoli preferiti dalle donne russe sono anelli, catenine e orecchini; gli uomini preferiscono catenine e braccialetti, mentre spille e collier vengono acquistati da una minoranza della popolazione femminile, mentre i gioielli tipicamente maschili come gemelli e spille per cravatte sono poco richiesti. Negli ultimi anni, però, ha avuto successo più la gioielleria in argento che in oro, a causa del cambio rublo-euro sfavorevole. L’Italia (dati 2019) esporta verso la Russia gioielli per circa 77 milioni, la Francia circa 22 milioni, gli Stati Uniti 21 milioni e il Regno Unito 23 milioni. Chi esporta di più in Russia è però la Cina con oltre 88 milioni.

Boutique Tiffany a Mosca
Boutique Tiffany a Mosca

Boutique Cartier a Mosca
Boutique Cartier a Mosca







I gioielli colorati, complessi, appassionati di Liza Borzaya

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Da bambina Liza Borzaya aveva il soprannome di burattino, che in russo si dice Pinocchio. Aveva un cappello a righe e riccioli ribelli e, molti anni più tardi, la tentazione di chiamare così la sua Maison di gioielleria. Come il personaggio della fiaba scritta da Carlo Collodi. Poi, però, Liza Borzaya ha semplicemente dato il suo nome al brand di alta gioielleria con sede a Mosca e ufficio a New York. Lei definisce il suo stile «audace, ma bello, luminoso, ma elegante, status, ma non banale. Ed è proprio così.

Orecchini Gothic della collezione Classik in oro bianco con diamanti e zaffiri
Orecchini Gothic della collezione Classik in oro bianco con diamanti e zaffiri

Si potrebbe aggiungere che i suoi gioielli sono attraversati da quella passione che è comune nel popolo russo, da un romanticismo che è affascinato dalla natura e dalla fiducia che ripongono nella designer i tanti clienti appassionati. Il suo biglietto da visita, racconta, è stato un bracciale con rondini che ha creato per lei stessa nel 2011, dopo aver lavorato cinque anni in una grande Maison europea. Nel 2015 ha fondato il suo brand. Liza Borzaya lavora su commissione: chiede quanto vuole spendere il cliente e si mette al lavoro. Se il bozzetto su carta è approvato (e avviene praticamente sempre), realizza il gioiello. Anche il lavoro orafo è svolto dal suo team di artigiani, che curano anche i delicati interventi con lo smalto colorato.

Anello con diamanti, madreperla e oro bianco
Anello con diamanti, madreperla e oro bianco
Ciondolo-orecchino a orma di ape in oro, diamanti, smalto
Ciondolo-orecchino a orma di ape in oro, diamanti, smalto
Collana Sixxy in oro bianco e giallo, diamanti, smalto
Collana Sixxy in oro bianco e giallo, diamanti, smalto
Orecchini Baubles e Tinsel con diamanti e oro bianco
Orecchini Baubles e Tinsel con diamanti e oro bianco
Orecchini Birds of Paradise e Tinsel con diamanti e oro bianco
Orecchini Birds of Paradise e Tinsel con diamanti e oro bianco

Bracciale e anelli con scoiattoli in oro, smalto, gemme
Bracciale e anelli con scoiattoli in oro, smalto, gemme







Alexey Pomelnikov, l’arte degli zar

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Le opere sorprendenti di un maestro della gioielleria russa: Alexey Pomelnikov ♦︎

La Russia, per gli amanti dei gioielli, è quasi un mistero: sono pochi i mastri orafi capaci di farsi conoscere anche in Occidente. Eppure gli eredi di Fabergé ci sono e non hanno dimenticato l’arte di creare gioielli di alto livello, quelli che uniscono l’abilità nella lavorazione di pietre preziose e metalli con la fantasia capace di suggerire forme piacevoli e inconsuete. Fa parte di questa elite di maestri Alexei Leonidovich Pomelnikov, proprietario e designer della Jewelry Company di Alexey Pomelnikov di San Pietroburgo.

Spilla mughetto in oro e diamanti
Spilla mughetto in oro e diamanti

La sua biografia racconta di molte ore trascorse davanti alle opere esposte all’Ermitage, ma anche in altri musei che raccolgono le opere della storia russa. A cui si ispira Pomelnikov, reinterpretando i canoni classici di antichi capolavori dell’arte. Come è facile intuire ammirando le opere del gioielliere di San Pietroburgo, i suoi pezzi sono prodotti in un numero limitato e sono il risultato di uno studio accurato di un gran numero di capolavori di gioielleria della fine del XIX – inizi XX secolo. In effetti, al tempo degli zar, la Russia era uno dei trendsetter della moda europea. L’azienda di Alexey Pomelnikov esiste più di 20 anni: il fondatore si era dato il compito di rinnovare le tradizioni della gioielleria russa. Ci è riuscito.

Alexey Pomelnikov
Alexey Pomelnikov
Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti
Anello in oro, smeraldo e diamanti
Anello in oro, smeraldo e diamanti
Collana con pendente gatto in oro, diamanti, smalto
Collana con pendente gatto in oro, diamanti, smalto
Orecchini tulipano in oro, smalto e diamanti
Orecchini tulipano in oro, smalto e diamanti
Orecchini in oro, smeraldi e diamanti
Orecchini in oro, smeraldi e diamanti
Orecchini in oro, zaffiri e diamanti
Orecchini in oro, zaffiri e diamanti






Ecco i gioielli degli zar




Ecco il raro catalogo che riporta 406 gioielli e gemme appartenuti agli zar di Russia ♦

Per quasi un secolo sono stati un mistero. Ma sui gioielli appartenuti agli zar si apre un nuovo capitolo. Tempo fa è stato infatti ritrovato uno dei pochi esemplari superstiti (circa 20) di un catalogo di epoca bolscevica che fa un inventario dei 406 gioielli sequestrati dai rivoluzionari alla famiglia reale russa. Il catalogo risale al 1925 e ora è anche consultabile online a più di altri 200 libri rari e storicamente significativi sulle gemme e gioielli, è accessibile sul sito archive.org. Le fotografie sono ovviamente in bianco e nero, ma il volume è interessante perché riporta, oltre ai gioielli della corona che sono esposti nei musei russi, anche pezzi ormai scomparsi.

A questo link trovate il documento uffciale.

Collana con diamanti e pietre
Collana con diamanti e pietre

Secondo Dona Dirlam, direttrice della biblioteca del Gia, che ha reperito il raro libro, nel 1925-1926, il governo bolscevico ha pubblicato questo catalogo con l’idea che che i gioielli dei Romanov non sarebbero mai stati venduti.

I gioielli presentati nel catalogo sono appartenuti tutti agli zar, a cominciare dal regno di Pietro il Grande, nel 1689, fino alla fine, con l’ultimo imperatore Nicola II, ucciso nel 1917. Tra i 406 tesori ci sono il set Imperiale con lo Scettro che ha 189 carati di diamanti, il Globo imperiale, con uno zaffiro di 200 carati, la Grande Imperial Crown e la corona nuziale. Federico Graglia

Collana con diamanti e pietre preziose
Collana con diamanti e pietre preziose
Set con collana, bracciale e orecchini
Set con collana, bracciale e orecchini
La copertina del catalogo
La copertina del catalogo
Diadema principesco
Diadema principesco
La corona imperiale
La corona imperiale
Set di spille
Set di spille
Copricapo con perle e diamanti
Copricapo con perle e diamanti
Spilla appartenuta agli zar
Spilla appartenuta agli zar
I gioielli della corona dei Romanov
I gioielli della corona dei Romanov

Lo zar Nicola II e famiglia
Lo zar Nicola II e famiglia







La favola russa di Ilgiz Fazulzyanov

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Le creazioni di Ilgiz Fazulzyanov, più che un designer, è un artista della gioielleria. Ecco i nuovi pezzi ♦

È la favola del ragazzo cresciuto in una remota regione del mondo, diventato con gli anni un guru della gioielleria: Ilgiz Fazulzyanov, o più semplicemente Ilgiz F., come si firma, è osannato come uno dei più virtuosi (da un punto di vista professionale) designer del mondo. Le sue creazioni sono piccole opere d’arte, in oro, smalto (materiale tradizionale della gioielleria russa), perle e pietre preziose.

Anello a forma di crocus, in oro, ametista, zaffiri, smalti a caldo
Anello a forma di crocus, in oro, ametista, zaffiri, smalti a caldo

Nel 2016 a Mosca, nella cattedrale dell’Assunzione (il principale tempio della Capitale) sono stati esposti 250 suoi gioielli. È un riconoscimento che non sorprende, visto che il Museo del Cremlino ha già acquistato alcuni dei gioielli di Ilgiz Fazulzyanov. Un rapporto che è iniziato nel 1998, con una commissione per la produzione di una miniatura del Cap Kazan, un diadema del 16° secolo in filigrana d’oro creato per Ivan il Terribile. Il designer è nato a Tatarstan, sud est di Mosca, nel 1968.

Ciondolo rondini, in oro, diamanti, zaffiri, smalto per gioielli a caldo
Ciondolo rondini, in oro, diamanti, zaffiri, smalto per gioielli a caldo

L’apprendistato nella lontana provincia è andato così così. Poi, Ilgiz si è trasferito a Mosca, dove ha iniziato a lavorare con mezzi di fortuna (utilizzando strumenti per la chirurgia, in mancanza di altro). Ma il suo goal lo ha centrato con la difficile tecnica dello smalto: dice di essere l’unico che è riuscito a combinare smalti francesi e russi, lavorati alla strabiliante temperatura di 970 gradi. Anelli che sono piccoli capolavori, pendenti dal gusto quasi Liberty, una ricchezza tutta orientale: sono gli elementi che gli hanno fatto vincere per due anni di seguito il massimo premio alla Hong Kong International Jewellery Show. Gioielli preziosi. E costosi: si va da 3.000 euro a 400.000 per i pezzi più elaborati.

Orecchini con citrini, acquamarina, smalto, diamanti
Orecchini con citrini, acquamarina, smalto, diamanti
Anello in oro con diamante
Anello in oro con diamante
Ilgiz Fazulzyanov (da Facebook)
Ilgiz Fazulzyanov (da Facebook)
Pendente a forma di arlecchino con diamanti, opale, smalto
Pendente a forma di arlecchino con diamanti, opale, smalto
Orecchini con turchese, smalto, diamanti
Orecchini con turchese, smalto, diamanti

Orecchini con ametista, smalto, diamanti, smeraldi
Orecchini con ametista, smalto, diamanti, smeraldi







Brilla la faccia nascosta di Milio

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Milio, un duo di donne russe (madre e figlia) che crea gioielli perfetti anche dove non si guarda ♦︎

Mironov, Lyudmila e Olga. In sintesi, Milio, marchio creato da due donne russe, madre (Lyudmila) e Olga (figlia), che nel 2007 a Mosca hanno iniziato a disegnare e produrre gioielli. Il loro è un mix di art déco e anima russa, dove convivono le geometrie tipiche degli anni dello Swing con la cultura popolare, per esempio, con l’utilizzo di immagini come il sole antropomorfo. Una libertà compositiva che è anche il frutto dei viaggi intorno al mondo delle due Mironov, una passione che convive con quella per l’età del jazz.

Anello in oro 18 carati con tormalina, acquamarina, granato, diamante
Anello in oro 18 carati con tormalina, acquamarina, granato, diamante

L’idea di diventare designer di gioielli è nata, spiegano, dopo aver iniziato a realizzare anelli e bracciali per loro stesse, da indossare come pezzi unici. Da cosa nasce cosa. Registrati gli apprezzamenti per il lavoro, le Milio hanno aperto le ali a una produzione anche per gli altri, anche se la loro resta una piccola boutique. Un altro aspetto che caratterizza le due designer: a loro piace essere impeccabili. Rendono perfetto, per esempio, anche l’aspetto posteriore del gioiello, che deve essere rifinito come quello anteriore. Un’accuratezza che non tutti i gioiellieri hanno.

Anello con tanzanite, tormalina, smeraldo, diamante
Anello con tanzanite, tormalina, smeraldo, diamante
bracciale art deco
Bracciale art déco con smeraldo e rubini
Spilla con zaffiri e diamanti
Spilla con zaffiri e diamanti
Milio, orecchini con smeraldi pan di zucchero
Milio, orecchini con smeraldi pan di zucchero
Anello in oro con smeraldo cabochon, diamanti, rubini
Anello in oro con smeraldo cabochon, diamanti, rubini
Anello in oro con ametista cabochon, diamanti, smeraldi, rubini
Anello in oro con ametista cabochon, diamanti, smeraldi, rubini
Orecchini in oro con ametista cabochon, diamanti, smeraldi, rubini
Orecchini in oro con ametista cabochon, diamanti, smeraldi, rubini
Medaglione in oro con pavé di diamanti
Medaglione in oro con pavé di diamanti
Lyudmila e Olga Mironov
Lyudmila e Olga Mironov






Le gemme di Moiseikin

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Le gemme di Moiseikin: dal centro della Russia asiatica i gioielli impressionanti della Maison ♦

Ha vinto uno dei premi all’International Design Excellence Award 2017  di Hong Kong. Ma Moiseikin Jewellery non è nuova agli exploit. La Maison è russa, con sede a Ekaterinburg, città sul lato asiatico degli Urali. Lontanissima dalle rotte del turismo, è però famosa per essere vicina a miniere di gemme che sono estratte negli Urali. L’azienda è stata fondata nel 1993 dall’imprenditore Viktor Moiseikin, ma non produce solo gioielli di alta classe. nel suo catalogo ci sono anche orologi, pietre lavorate, una produzione di statue (ne ha realizzata anche una con Vladimir Putin e il presidente Dmitry Medvedev).

Anello in oro, rubino, diamanti, tormaline, granati demantoidi
Anello in oro, rubino, diamanti, tormaline, granati demantoidi

I gioielli, comunque, sono quelli che brillano di più. Per esempio la serie Waltzing Brilliance, che utilizza un brevetto internazionale che consente ai diamanti di ruotare delicatamente intorno al proprio asse creato da due punti di contatto con la montatura. «È la prima invenzione brevettata di gioielli per la Russia degli ultimi 100 anni», hanno commentato gli specialisti di Rapaport.

Il gioiello che ha vinto uno dei premi a Hong Kong, per esempio, Feather of Miraculous Firebird, utilizza decine di diamanti e granati demantoide, alessandrite, tanzanite e spinello, che sembrano prendere il volo. Come una piuma incantata, appunto. Lavinia Andorno

Moiseikin, anello con gemme diverse
Moiseikin, anello con gemme diverse
Anello in oro bianco e zaffiri rosa
Anello in oro bianco e zaffiri rosa
Anello con diamanti e tanzanite
Anello con diamanti e tanzanite
Moiseikin, anello con gemme e perla di Tahiti
Moiseikin, anello con gemme e perla di Tahiti
Orecchini con diamanti e alessandrite
Orecchini con diamanti e alessandrite
Anello con perla della collezione Waltzing Briliance, diamanti, zaffiri, smeraldi
Anello con perla della collezione Waltzing Briliance, diamanti, zaffiri, smeraldi
Anello Wings of angel , oro bianco, diamanti e alessandriti
Anello Wings of angel , oro bianco, diamanti e alessandriti

Collezione Waltzing Brillliance, oro bianco, diamanti, zaffiri
Collezione Waltzing Brillliance, oro bianco, diamanti, zaffiri







Vennari, alta gioielleria a Firenze

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Vennari Gioielli, alta gioielleria, tanto lusso e molta privacy nel centro di Firenze ♦

Vennari Gioielli, alta gioielleria a Firenze. Ma senza dare nell’occhio: ha sede nell’antica torre di via Tornabuoni, nel cuore della città toscana. Insomma, un luogo intriso di storia. Eppure, ancora, si descrive come un brand di alta gioielleria che si è fatto conoscere attraverso una lunga storia di tradizione orafa famigliare. Oltre che a Firenze, ha sede legale nel centro di Milano, nonché negozi in altri Paesi: di sicuro due in Russia, a Sochi e Krasnodar.

Vennari, alta gioielleria. Collana in oro bianco con kunziti, rubelliti e diamanti
Vennari, alta gioielleria. Collana in oro bianco con kunziti, rubelliti e diamanti

Insomma, sono poche le informazioni a contorno di questa gioielleria fondata da Domenico Vennari e dalla moglie Candida, e ora portata avanti dalla figlia Giulia, con alle spalle un’esperienza nel mondo della danza. «Il know how lasciato dal padre e supportato dall’inconfondibile gusto della madre nel disegnare gioielli, crea con Vennari un filo conduttore che mantiene spontaneità e leggerezza al primo posto, così che il gioiello e chi lo indossa diventino un tutt’uno», si legge sul sito web. In ogni caso, nonostante la omeopatica rarefazione di informazioni, i gioielli sono da sottolineare: grandi pietre, alta gioielleria, abilità orafa. E molta privacy.  Federico Graglia

Collana in oro bianco con tormaline e diamanti
Collana in oro bianco con tormaline e diamanti
Orecchini in oro bianco e peridoti
Orecchini in oro bianco e peridoti
Anello in oro bianco con diamanti, rubellite e zaffiri
Anello in oro bianco con diamanti, rubellite e zaffiri
Anello in oro rosa con peridoto, diamanti e smalto
Anello in oro rosa con peridoto, diamanti e smalto
Bracciale con ametiste e peridoti
Bracciale con ametiste e peridoti
Anello Setipenti in oro bianco e diamanti
Anello della colelzione Setipenti verde in oro bianco e diamanti
Anello Setipenti in oro bianco e diamanti. Prezzo: 7000 euro
Anello Setipenti rosa in oro bianco e diamanti

Diva, anello in oro bianco con diamante fancy rosa, taglio goccia, diamanti taglio trilliant e pavé di diamanti
Diva, anello in oro bianco con diamante fancy rosa, taglio goccia, diamanti taglio trilliant e pavé di diamanti







La natura di Master Exclusive Jewellery

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Master Exclusive Jewellery, dalla profonda Russia una Maison che produce pezzi straordinari ♦︎

Iževsk è una città della Russia, capitale della Repubblica dell’Udmurtia, non lontano dai monti Urali. Insomma, una città lontana dai centri occidentali, ma anche da Mosca e San Pietroburgo. Eppure qui, nel 1994, è iniziata la storia di Master Exclusive Jewellery, fondata da Andrey Platonov: una Maison che propone gioielli incredibili, pezzi unici che sono sculture fantastiche, spesso ispirate al mondo degli animali e della natura. Ma non si tratta, in questo caso, di linee moderne che hanno qualche analogia con le forme naturali.

Collezione Animal World, il Cigno nero
Collezione Animal World, il Cigno nero, anello

Basta guardare piccoli capolavori come la volpe o il pappagallo per comprendere come lo spirito sia piuttosto quello di un naturalismo che sembra addirittura evocare i pittori fiamminghi del Seicento. Le moderne tecnologie, spiegano a Master Exclusive Jewellery, «hanno aperto ai gioiellieri un ampio spazio per esperimenti e permesso di creare veri capolavori». Tradotto; la progettazione con i programmi Cad e la potenza di calcolo dei computer agevolano la fase di ideazione del gioiello. Poi, però, c’è il lavoro di realizzazione, affidato alle abili mani degli artigiani. Le pietre preziose di grandi e medie dimensioni hanno anche tagli al di fuori del consueto: diamanti, rubini, zaffiri, smeraldi, topazi London Blue, tormalina, opali, perle barocche, quarzo, sono utilizzati per comporre le sfumature di piume, petali o pellicce di animali o fiori rappresentati. Peccato che l’Occidente non conosca a sufficienza questa Maison così straordinaria. Rudy Serra

 

Spilla coniglio nel cilindro
Spilla coniglio nel cilindro
Scoiattolo in oro, perle, zaffiri orange
Scoiattolo in oro, perle, zaffiri orange
Panda con perla e diamanti bianchi e neri, smalto
Panda con perla e diamanti bianchi e neri, smalto
Volpe in oro giallo con zaffiri orange
Volpe in oro giallo con zaffiri orange
Spilla a forma di uccello con perla, oro bianco, diamanti, pietre di colore
Spilla a forma di uccello con perla, oro bianco, diamanti, pietre di colore
Uccello che succhia il nettare, Oro bianco e giallo, tormaline, zaffiri, rubino, smeraldi, diamanti
Uccello che succhia il nettare, Oro bianco e giallo, tormaline, zaffiri, rubino, smeraldi, diamanti
Scorpione con diamanti neri e rubini
Scorpione con diamanti neri e rubini
Pesce con pavé di diamanti neri e zaffiri
Pesce con pavé di diamanti neri e zaffiri
Anello in oro a forma di frutto con peridoto
Anello in oro a forma di frutto con peridoto
Coccodrillo con perla, rubini, oro giallo, smeraldi
Coccodrillo con perla, rubini, oro giallo, smeraldi
Bulldog francese, oro bianco con diamanti e perla
Bulldog francese, oro bianco con diamanti e perla
Anello con topazio blue London
Anello con topazio blue London






Gismondi 1754 atterra nei Paesi ex Urss

Da Genova alla grande Russia o, meglio, agli Stati che compongono la galassia ex Unione Sovietica. Cioè Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Ucraina, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Paesi che fanno parte della Csi (Comunità di Stati indipendenti) e che ora sono oggetto di un accordo con Gismondi 1754. Si tratta di un contratto di agenzia per estendere la propria presenza nei Paesi della Federazione Russa e della Comunità degli Stati Indipendenti, a cui si aggiunge un accordo per la distribuzione in Russia con RossoRelativo Russia, società di distribuzione tecnica import-export per il mercato del Paese.

Bracciale della collezione Genesi di Gismondi 1754
Bracciale della collezione Genesi di Gismondi 1754

Gismondi 1754 è già presente da due anni in Russia presso il negozio multibrand Monza di San Pietroburgo, in virtù della concessione con Gold Union, che rientrerà a tutti gli effetti nel piano globale di espansione del marchio nel territorio russo. Aver siglato questi due nuovi contratti porta con sé anche un forte valore simbolico, oltre che commerciale, perché testimonia la forte redemption raggiunta dal Brand Gismondi 1754 anche all’interno di un territorio molto vasto come quello oggetto degli accordi.

Collezione Dedalo, pendente in oro rosa, diamanti e ceramica bianca
Collezione Dedalo, pendente in oro rosa, diamanti e ceramica bianca

Abbiamo affidato il nostro marchio a una agente di grande esperienza, che si è sempre occupata di promuovere grandi marchi nel mercato russo. Sono convinto che avremo una veloce e solida espansione in questa area molto estesa, creando una rete di concessionari in grado di avvicinare il nostro prodotto ed i nostri servizi tailor made ai clienti, così come avvenuto in altre località prestigiose quali St. Moritz, Portofino e a Milano, dove l’attrazione verso il concetto di gioiello classico e contemporaneo di Gismondi 1754 ha avuto subito successo. Ci tengo a sottolineare come nel 2020, nonostante i rallentamenti e le difficoltà legate alla pandemia, la Società ha già siglato accordi e contratti di espansione in Italia, nell’area del Golfo e ora in est Europa, oltre ad aprire concessionari in Italia, Montecarlo, Oman, Qatar e Dubai. Tutto questo a simboleggiare il grande impegno profuso per permettere a Gismondi 1754 di performare al meglio nonostante tutte le avversità; è stato un anno carico di impegni ed energia che fa ben sperare per il futuro del Brand.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi







Mark Baldin, creazioni siberiane

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Le esuberanti creazione siberiane di Mark Baldin, arte senza regole ♦︎

Si chiama Mark Baldin e lavora a Novosibirsk , città capoluogo della regione di Novosibirsk nella Federazione Russa e del Distretto Federale Siberiano. Insomma, è molto facile che se non siete russi non sappiate neppure che esiste. In quella lontana città Mark Baldin progetta gioielli che appaiono contemporaneamente occidentali e orientali. Un po’ come le fiabe russe, hanno qualcosa di antico e, allo stesso tempo, di romantico.

Mark Baldin, orecchini
Mark Baldin, orecchini

Sono gioielli, inoltre, che non seguono alcuna regola se non quella dell’ispirazione del progettista. Fiori, insetti, forme astratte, sono costruite attraverso un insieme di intricate architetture in oro, argento, e grandi pietre di colore, con audaci contrapposizioni e contaminazione di stili diversi. La combinazione delle diverse superfici, opache e levigate, assieme a un mix di pietre preziose e semi preziose, in forme esuberanti costituiscono un unicum nel mondo della gioielleria. Il nome del suo brand, lo studio Art Mark Baldin, sottolinea proprio il punto di riferimento della attività del gioielliere: più sculture che gioielli, ma da indossare. Giulia Netrese

Pendente a forma di croce
Pendente a forma di croce
Medaglione con drago
Medaglione con drago
Mark Baldin, spilla in titanio e oro con diamanti e iolite
Mark Baldin, spilla in titanio e oro con diamanti e iolite
Anello Città del Sole in oro, titanio, diamanti, citrino
Anello Città del Sole in oro, titanio, diamanti, citrino
Anello Galaxy in oro con parti mobili
Anello Galaxy in oro con parti mobili
Anello in oro, titanio, tanzanite, zaffiro, citrino
Anello in oro, titanio, tanzanite, zaffiro, citrino
Bracciale Ice, oro, diamanti e acquamarina
Bracciale Ice, oro, diamanti e acquamarina
Pendente Città del Sole
Pendente Città del Sole, oro, titanio, diamanti, citrino
Farfalla in oro, titanio, pietre preziose. Personalizzabile
Farfalla in oro, titanio, pietre preziose. Personalizzabile
Orecchini Ice, oro, diamanti e acquamarina
Orecchini Ice, oro, diamanti e acquamarina







Nelle fiabe con Ichien

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Dalla Russia con amore: i gioielli fiabeschi di Ichien, piccola Maison di Mosca ♦︎

Come altre Maison russe, Ichien non è molto conosciuta in Occidente. Eppure vale la pena di guardare da vicino il lavoro dell’azienda fondata a Mosca nel 2008. Il suo nome, innanzitutto: è in onore del fondatore e capo progettista del marchio Mher Karapetyan Tigranovich, detto Ichien, nato e vissuto nella piccola città armena di Echmiadzin. Ha poi studiato all’Art College di Yerevan nella Facoltà di Pittura. Nel 1999 si è trasferito a Mosca e per due anni ha studiato all’Istituto d’arte intitolato a VI Surikov. A quan to racconta, il suo percorso nella gioielleria è iniziato nella biblioteca dell’Istituto Surikov.

Anello in oro diamanti, zaffiri, ametista
Anello in oro diamanti, zaffiri, ametista

Studiando l’arte del primo Novecento in biblioteca, in uno dei libri il giovane ha visto i bozzetti dei gioielli di Alfons Mucha. E da quel momento ha frequentato la biblioteca dell’istituto solo per studiare i gioielli. «Sono stato molto fortunato», racconta oggi. «Fin dall’inizio ho conosciuto e fatto amicizia con gioiellieri che erano molto esigenti riguardo correttezza e qualità del lavoro ed erano ansiosi di fare qualcosa di nuovo. Con loro ha iniziato a lavorare e allo stesso tempo a studiare gioielli».

Il giovane designer armeno è andato poi in India e a Taiwan, dove ha studiato agopuntura e pittura. In India, ha incontrato il Maestro Zen, che gli ha dato un nuovo nome: Ichien. La parola in cinese significa «uno sguardo». Nel 2008 Mher-Ichien è tornato a Mosca e ha aperto l’azienda che porta il suo nuovo nome. Il suo lavoro ha già ricevuto premi dalle maggiori competizioni internazionali di design di gioielli, in particolare i Design Excellence Awards di Hong Kong. Alessia Mongrando

Ciondolo in oro, lapislazzulo, diamanti
Ciondolo in oro, lapislazzulo, diamanti
Anello Dakini, in oro, turchese, diamanti
Anello Dakini, in oro, turchese, diamanti
Anello Ciuffolotto, in oro bianco, diamanti, rubini, zaffiri e topazio
Anello Ciuffolotto, in oro bianco, diamanti, rubini, zaffiri e topazio
Pendente e orecchini indossati
Pendente e orecchini indossati
Anello Sogno Velenoso. All'interno nasconde un teschio
Anello Sogno Velenoso. All’interno nasconde un teschio
Disegno, elaborazione e realizzazione di un anello in oro e pietre
Disegno, elaborazione e realizzazione di un anello in oro e pietre

Anello in oro bianco e matista
Anello in oro bianco e matista







L’anello nuziale obliquo di Zelenin

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Gli anelli nuziali o di fidanzamento che si adattano alla vera forma della mano: è l’idea innovativa della Maison russa Zelenin ♦︎

Fate questo sorprendente esperimento: guardate la vostra mano. D’accordo, l’avete vista da quando siete nati. Ma l’avete osservata bene? No. Se aveste davvero guardato la vostra mano, vi sareste accorti che il dito anulare si innesta sul palmo con una linea obliqua. Visto? Ve ne eravate mai accorti? Nonostante questo, gli anelli nuziali o di fidanzamento non considerano l’anatomia umana e sono sempre dritti, un cerchio che non si adatta alla forma della mano.

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Deve essere il ragionamento che hanno compiuto Olga Sutyagina e Roman Zelenin per arrivare a disegnare un anello che si adatta alla reale forma della mano. L’uovo di Colombo, a cui però nessuno finora aveva pensato prima che lo facesse la giovane Maison Zelenin. Il brand di gioielleria ha sede a Kostroma, Russia, ma ha l’ambizione di essere presto disponibile anche negli altri Paesi del globo. Comodo, adattabile alla forma anatomica delle dita, l’anello si chiama Deep ed è stato presentato a VicenzaOro September. E, secondo i creatori, la forma dell’anello Deep simboleggia anche sentimenti profondi che dureranno per sempre.

Olga Sutyagina con l'anello Deep. Copyright: gioiellis.com
Olga Sutyagina con l’anello Deep. Copyright: gioiellis.com

Uno dei pregi dell’anello Deep è, però, la comodità: si indossa più facilmente ed è più piacevole da avere al dito, secondo l’esperienza di chi l’ha provato. L’anello inclinato può essere arricchito in diversi modi, anche con diamanti: Zelenin ha scelto quelli creati in laboratorio, bianchi o colorati, per diffondere l’idea di un lusso efficiente. A proposito di lusso: Zelenin ha anche realizzato un inconsueto colibrì in metallo e pietre per testimoniare i concetti di abilità e la leggerezza.





Roman Zelenin. Copyright: gioiellis.com
Roman Zelenin. Copyright: gioiellis.com

Anelli di Zelenin
Anelli di Zelenin

Il colibri by Zelenin
Il colibri by Zelenin







Axenoff, dalla Russia con amore

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I gioielli ispirati alla tradizione russa di Axenoff. Per chi ama l’atmosfera romantica di Guerra e Pace ♦︎

La tradizione della cultura e del costume russo fanno parte della storia delle arti. Dai libri di Lev Tolstoj ai quadri di Ivan Glazunov, l’anima russa è stata ritratta da scrittori e pittori. Ora è entrata anche nella gioielleria. Axenoff Gioielli è un brand russo, venduto anche in Occidente su siti come Moda Operandi, che si ispira alla famiglia reale russa e alle tradizioni popolari. L’obiettivo è creare una sintesi tra passato e presente. Il designer Petr Aksenov, con un padre pittore di icone, è stato a contatto con il mondo artistico più tradizionale fin da bambino.

Orecchini della collezione Fiabe Russe in argento, topazi incolori, ametista, agata verde, granato
Orecchini della collezione Fiabe Russe in argento, topazi incolori, ametista, agata verde, granato

I gioielli di Axenoff sono quindi realizzati in argento e gemme come topazio, onice, lapislazzuli pietra di luna, turchese, agata e granati. Ma anche con materiali più costosi come platino, oro, diamanti, zaffiri e smeraldi. Ma, soprattutto, riprendono motivi come i fiori dipinti, le icone e i colori che sono il segno distintivo dell’arte popolare russa. Con uno stile che, sottolinea il designer, sarebbe stato amato dalle eroine dei grandi romanzi di Aleksandr Sergeevič Puskin o Fedor Dostoevskij. Perfetti per chi si sente un po’ Anna Karenina. Lavinia Andorno





Orecchini in argento, topazi blu e incolori, smalto
Orecchini in argento, topazi blu e incolori, smalto

Collezione Guerra e Pace. Orecchini in argento, topazi incolori, perle
Collezione Guerra e Pace. Orecchini in argento, topazi incolori, perle
Collezione Scheherazade. Anello in argento placcato oro con ametiste, citrini
Collezione Scheherazade. Anello in argento placcato oro con ametiste, citrini
Orecchini libellule in argento, zirconi e perle
Orecchini libellule in argento, zirconi e perle
Orecchini pendenti Crown Sovereigns
Orecchini pendenti Crown Sovereigns
Spilla Slitta Gelida. Argento, topazi incolori
Spilla Slitta Gelida. Argento, topazi incolori

Spilla collezione Guerra e Pace in argento placcato oro, topazi e smalto
Spilla collezione Guerra e Pace in argento placcato oro, topazi e smalto