bilancio

Damiani oltre i 300 milioni e punta su nuove boutique

Damiani supera il traguardo dei 300 milioni di euro di ricavi e vuole investire ancora sulla rete di boutique. Il maggiore gruppo italiano della gioielleria ha superato di slancio i 238 milioni del 2022, con un aumento del 69%. Il livello raggiunto, anche se non precisato (Damiani non è più quotata in Borsa e non ha obbligo di rendere pubblico il bilancio) è anche superiore al periodo pre-covid. La crescita, spiega l’azienda con un comunicato, ha interessato tutte le principali aree geografiche e i canali di vendita, con particolare riferimento al retail. In crescita anche la redditività rispetto all’esercizio precedente grazie all’aumento dei ricavi e delle attività delle boutique a gestione diretta rispetto alle vendite totali, con il conseguente incremento dei livelli medi di marginalità.

Gioielli della collezione Belle Èpoque Reel di Damiani
Gioielli della collezione Belle Èpoque Reel di Damiani

Damiani nel 2022 ha anche proseguito il suo piano di investimenti. A giugno 2022 il gruppo ha ottenuto da parte del Comune di Milano la concessione per l’utilizzo di un negozio in piazza Duomo, che sarà destinato alla realizzazione di una nuova boutique Salvini. Nell’autunno, la società ha ottenuto anche l’assegnazione di un ulteriore spazio all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II, sempre a Milano. La catena di gioielleria e orologeria di alta gamma Rocca, ha anche inaugurato una boutique a Napoli. A ottobre, è stata inaugurata la prima boutique diretta Damiani in Taiwan, al Regent Galleria di Taipei, altre boutique in Corea.
Gioielli della collezione Mimosa di Damiani
Gioielli della collezione Mimosa di Damiani

L’anno 2022-23 si concluderà a breve con risultati particolarmente positivi a conferma del forte apprezzamento ottenuto dai nostri prodotti e dai nostri brand. Risultati ottenuti grazie all’efficacia delle nostre strategie e soprattutto con l’impegno dei nostri ottimi collaboratori ai quali va un sentito ringraziamento. Nonostante una situazione generale ancora condizionata da elementi di incertezza, questi risultati ci permettono di guardare al futuro con ottimismo e di continuare ad investire, nell’ulteriore sviluppo della distribuzione e nel potenziamento della nostra manifattura.
Guido Grassi Damiani, presidente del gruppo Damiani

Guido Damiani
Guido Damiani, presidente del gruppo

Brillano i ricavi di Pandora




Pandora aggiunge un bilancio gioiello alla sua storia: nel 2022 ha venduto 103 milioni di pezzi nei suoi 6.500 punti vendita in un centinaio di Paesi. È stato un anno positivo per il gruppo danese, con una crescita organica del 7% per l’equivalente di 3,5 miliardi di euro e margine Ebit (Earnings before interest and taxes, in sostanza un utile lordo) del 25,5% e un utile netto equivalente a 675 milioni di euro. Oltre 600 milioni di persone hanno visitato negozi e store online. Risultati che sono ancora più positivi se si conta, per il quarto trimestre 2022, la perdita valutata in circa -1% causata dall’incendio al centro di distribuzione europeo. In compenso, l’azienda ha contato su un’espansione del network del 4%. I conti di Pandora resi noti dal gruppo sottolinea però le vendite negative negli Stati Uniti (-7%), mentre in Europa la crescita è stata del 2%. Il resoconto finanziario dell’azienda comprende anche un positivo gross margin (+0,5%). L’Ebit nel Q4 2022 è stato del 32,5%, con un aumento di 2,8 punti percentuali rispetto al Q4 2021 e con un buon controllo dei costi. Per il 2023 Pandora prevede una crescita organica tra il -3% e il +3% e un margine Ebit intorno al 25%.

Anello Pandora Onda Pietre Luminose in argento Sterling 925 e pietre di zirconia cubica
Anello Onda Pietre Luminose in argento Sterling 925, zirconia cubica

Abbiamo chiuso il 2022 in bellezza. Nonostante la pressione macroeconomica sui consumatori e le turbolenze di covid-19 in Cina, continuiamo a registrare una crescita solida rispetto ai livelli pre-pandemia. Abbiamo iniziato bene il 2023 e siamo fiduciosi che la trasformazione del brand avvenuta negli ultimi anni, metta Pandora in una buona posizione per gestire le avversità future ed emergere più forte di prima. Nel 2023 continueremo ad attuare la nostra strategia, a conquistare quote di mercato e ad accelerare l’espansione del network, adottando al contempo azioni prudenti sui costi per proteggere i margini.
Alexander Lacik, Presidente e Amministratore Delegato di Pandora

Alexander Lacik, ceo di Pandora
Alexander Lacik, presidente e Ceo di Pandora

Il bilancio del gruppo rileva anche una buona solidità finanziaria, con un’esposizione piuttosto bassa e una forte liquidità. Per la felicità degli azionisti, accanto al dividendo(16 corone danesi per azione) Pandora ha anticipato un nuovo programma di riacquisto di azioni di 2,4 miliardi di corone danesi fino al 30 giugno con l’intenzione di arrivare fino a 5 miliardi, con l’obiettivo di sostenere il titolo azionario in Borsa.

Orecchini Cerchi Onde Pietre Luminose: sono realizzati in argento Sterling 925,  ispirati alle onde, con cubic zirconia, collezione Timeless
Orecchini Cerchi Onde Pietre Luminose: sono realizzati in argento Sterling 925, ispirati alle onde, con cubic zirconia, collezione Timeless

Bracciale Pandora con cuore, chiave e lucchetto in argento placcato oro
Bracciale in argento placcato oro 14 carati







Vicenzaoro January ha fatto centro




Il bilancio di Vicenzaoro January riflette i numeri relativi al business della gioielleria: sono d’oro. La società organizzatrice dell’evento, Italian Exhibition Group, la definisce l’edizione dei record. Di fatto Vicenzaoro e il settore della gioielleria si sono messi alle spalle la crisi causata dal covid. Anche da un punto di vista estetico: sono ricomparsi gli allestimenti delle edizioni standard, più ampi e accoglienti. Quanto al riverbero della guerra in Ucraina, forse è ancora presto per conteggiarne il peso. Vicenzaoro tornerà a fine estate (8-12 settembre) tra l’altro, in un ambiente fieristico rinnovato da una ristrutturazione appena iniziata.

Operatori a Vicenzaoro January
Operatori a Vicenzaoro January

Ma veniamo ai numeri ufficiali: 1.300 brand espositori e 400 buyer esteri. Rispetto a un anno fa i buyer esteri sono raddoppiati (+105%). Più in generale, l’affluenza è stata record (+11,5%) rispetto a gennaio 2020. E questo, fa notare Ieg, nonostante la durata di Vicenzaoro 2023 sia stata più breve di un giorno. I visitatori dall’estero sono il 60% del totale e sono arriovati da 136 Paesi del mondo. In particolare, da Europa (54,5%) il Medio Oriente (9,5%), Asia (9%), Turchia (9%), Nord America (7,2%), Africa (5,4%) e America Latina (4,7%). Tra i Paesi più rappresentati ci sono Stati Uniti, Turchia, Grecia, Germania, Spagna, Uk, Francia, Emirati Arabi, Israele, Arabia Saudita, India, Giappone e Tailandia. Da notare però l’assenza di Russia d Cina, perlomeno dal consuntivo ufficiale.
Visitatori a Vicenzaoro
Visitatori a Vicenzaoro

Tra le novità di Vicenzaoro, inoltre, c’è di sicuro l’ingresso consistente del mondo della orologeria contemporanea e alla sua filiera con la piattaforma Time, accanto a quello parto al pubblico di Vo Vintage, per orologeria e gioielleria d’epoca aperto.

Vicenzaoro January
Vicenzaoro January
Lo spazio di U-Boat nell'area Time
Lo spazio di U-Boat nell’area Time

Visitatrici a Vicenzaoro January
Visitatrici a Vicenzaoro January







Conti preziosi per Amen




Conti di fine anno per Amen, brand toscano di fashion jewellery che fa capo alla Croce del Sud, società proprietaria e fondatrice anche del marchio Doodle The Original e, da gennaio, 2021 agente per l’Italia di Guess Jewellery. Il 2022 si chiude con un bilancio positivo: il brand è passato da un fatturato di un 1 milione 700 mila euro del 2012, primo anno di vita della società fondata da Giovanni Licastro, ai 15 milioni del 2021, con un totale di 740 mila pezzi venduti e un incremento della crescita del volume d’affari del 44% rispetto al 2020. E il primo semestre 2022  conferma il trend in crescita, con un aumento del 17,91% rispetto al 30 giugno del 2021.

Orecchini in argento con cubic zirconia
Orecchini in argento con cubic zirconia by Amen

Il brand conta su una distribuzione in Italia più oltre 1.500 punti vendita tra wholesale, Amen store e Shop in Shop, con il contributo di una rete commerciale composta da 15 agenti, che rappresenta il fiore all’occhiello del brand. Il marchio, inoltre, ha iniziato la sua espansione internazionale con una società direttamente partecipata in Spagna, attraverso distributori locali in Austria, Canada, Puerto Rico, Bulgaria e Serbia e si sta affacciando sul mercato del Portogallo e delle Filippine. Il brand, infine, è coinvolto in importanti progetti sociali, tra cui le partnership con Telethon e con Fondazione Ieo-Monzino.

Giovanni Licastro, fondatore di Amen
Giovanni Licastro, fondatore di Amen
Lo store di Amen a Padova
Lo store di Amen a Padova
Anello in argento con cubic zirconia rosa e gialle
Anello in argento con cubic zirconia rosa e gialle di Amen






Gismondi 1754, sei mesi a doppia cifra




Continuano a essere più che positivi i conti di Gismondi 1754, storica azienda di gioielleria genovese, quotata sul mercato Egm (Euronext Growth Milan) di Borsa Italiana. I risultati dei primi sei mesi 2022, comunica il consiglio di amministrazione, confermano il trend di significativa crescita del valore della produzione, che si attesta a euro 7,2 milioni, con una variazione di +84% rispetto al corrispettivo periodo 2021. La crescita, secondo l’azienda, è determinata grazie al notevole apporto del canale Wholesale, con un forte incremento in particolare dell’area europea (+858.521 euro), e dell’area Usa (+731.881 euro), rispetto al primo semestre 2021.

Bracciali della collezione Pace
Bracciali della collezione Pace

I risultati del primo semestre ci riempiono di orgoglio e soddisfazione; crescere più dell’80% risponde alla promessa fatta a chi ha creduto in noi e nel nostro progetto. Con tenacia e determinazione abbiamo saputo fronteggiare e fronteggeremo le sfide di questo periodo, e questo ci ha permesso e ci permetterà di aumentare in maniera entusiasmante e armonica le vendite in tutto il mondo. Il contesto macroeconomico non è semplice, ciononostante, con la nostra forza e con la fiducia nelle nostre risorse, intendiamo continuare decisi nel posizionamento strategico di Gismondi 1754 a livello nazionale e internazionale, massimizzando il continuo apprezzamento che viene riservato al nostro marchio e ai nostri gioielli in ogni contesto in cui ci presentiamo. Ci sono tutte le premesse per continuare a livelli di crescita importanti anche per la seconda parte dell’anno.
Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Positivo anche il canale Special Sales, il tailormade di Gismondi 1754, che nei primi sei mesi del 2022 ha contribuito alla crescita dei ricavi con +19% rispetto all’analogo periodo del 2021 e vendite per euro 1.943.655. Bene anche il franchising di Praga, che è incrementato del 41%, e riscontri positivi anche dal Retail, che registra un incremento in valore assoluto pari ad euro 739.981. Tra i dati del conto economico, da segnalare l’Ebitda (margine lordo) a euro 815.964 mila (+166%) e un utile netto consolidato a 374.469 mila euro (+300%). La posizione debitoria segna invece -328.112 mila, rispetto al dato consolidato a dicembre scorso che era di 290.408 mila.

Best in Diamonds above $ 20.000: Gismondi 1754
Couture Awards Design. Best in Diamonds above $ 20.000: Gismondi 1754






Pandora cresce e chiama una nuova manager

Notizie finanziarie dal più grande gruppo mondiale della gioielleria, Pandora. Il business del gruppo continua a veleggiare ad alta quota, come testimoniano i dati relativi al secondo trimestre 2022, con una organica pari al 3% (+17% rispetto al corrispettivo trimestre 2019). La crescita, ha annunciato la società danese, è sostenuta dai risultati della piattaforma Moments, ma anche dalle vendite della nuova collezione dedicata ai personaggi Marvel. Ma, allo stesso tempo, il grande mercato degli Stati Uniti ha registrato un calo del 12% rispetto al 2021: il passo indietro è da imputarsi alla fine dei sussidi governativi erogati per il covid. Ma rispetto al 2019 la crescita organica è del 59%. Anche Spagna e Messico hanno registrato una crescita a due cifre, mentre la Cina continua a subire l’impatto negativo delle chiusure poer l’epidemia e impatta sulla crescita organica del gruppo per il 4% rispetto al 2021 e per il 7% rispetto al 2019.

Store Pandora
Store Pandora

Volano le vendite online, con una crescita organica di quasi il 100% rispetto al secondo trimestre 2019. L’Ebit (margine lordo) è stato del 22,1%. L’azienda ha annunciato anche la nuova collezione di gioielli con diamanti creati in laboratorio, che sarà sarà lanciata in Nord America il 25 agosto. Altra notizia da Pandora è l’arrivo di Mary Carmen Gasco-Buisson, manager nata nella Repubblica Dominicana e di nazionalità statunitense-spagnola. Attualmente la manager è Global Vice President di Unilever: entrerà a far parte di Pandora come nuovo Chief Marketing Officer, riportando ad Alexander Lacik, Ceo del gruppo, ed entrando a far parte dell’Executive Leadership Team. Mary Carmen Gasco-Buisson è un’esperta nella crescita e trasformazione di brand di largo consumo in diverse categorie quali fragranze, beauty & personal care e salute delle donne.

Mary Carmen Gasco-Buisson
Mary Carmen Gasco-Buisson
Charm in argento Pandora
Charm in argento Pandora
Alexander Lacik
Alexander Lacik, presidente e Ceo di Pandora

Sei mesi a passo di carica per Gismondi 1754




Anche il secondo trimestre dell’anno è stato favorevole per Gismondi 1754, società quotata al listino Euronext Growth Milan (ex Aim) che volontariamente comunica i risultati di bilancio con cadenza trimestrale. Risultato: nel secondo trimestre 2022, Gismondi 1754 ha riportato un aumento dei ricavi considerevole. Le vendite sono state di 3,5 milioni di euro euro, in crescita del 39%, rispetto aial secondo trimestre 2021. Questo dato porta il risultato consolidato complessivo per il primo semestre 2022 a oltre 7 milioni euro, con una crescita del 79,8% rispetto al corrispettivo periodo 2021.

La collana Raggio di Sole di Gismondi 1754
La collana Raggio di Sole di Gismondi 1754

Nello specifico, la società genovese di gioielleria accredita la crescita del secondo trimestre 2022 principalmente alle vendite nel canale wholesale, sia a livello europeo (+94%), che negli Usa (+85%) e in Medio Oriente (+100%). Positivi anche i risultati del negozio di St. Moritz, con 407 mila euro di vendite, e quello negozio di Portofino, con vendite salite a quasi 200 mila euro. Nonostante una leggera flessione nel secondo trimestre, le special sales hanno mostrato comunque una crescita nel primo semestre 2022 pari a +19% e rimangono un canale strategico per la società.

Orecchini in oro e rosa diamanti Clip Sintesi
Orecchini in oro e rosa diamanti Clip Sintesi

Siamo estremamente soddisfatti dell’andamento della Società. Anche nel primo semestre i numeri mostrano che la direzione che abbiamo intrapreso è coerente con il nostro piano di sviluppo. Nonostante il periodo di grande instabilità economica e politica, siamo riusciti a migliorare ancora una volta quasi dell’80% il dato delle vendite rispetto al semestre di un anno fa. I nostri gioielli sono sempre più apprezzati e ciò è stato testimoniato anche dai recenti prestigiosi premi ottenuti al The Couture di Las Vegas il mese scorso. Il secondo semestre è già iniziato molto bene, sia per il canale wholesale che per il canale retail, e questo lo riscontriamo non solamente dai numeri, ma anche dalla continua richiesta e attenzione che il nostro brand riscontra a livello globale.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi premiato ai Couture Design Awards
Massimo Gismondi premiato ai Couture Design Awards







Prospettive brillanti per i gioielli Zancan




I gioielli dal carattere deciso di Zancan hanno successo. Secondo quanto comunicato dall’azienda di Ponte di Nanto  (Vicenza) il bilancio 2021 si è infatti chiuso con un fatturato record di oltre 7 milioni di euro, con una crescita a doppia cifra rispetto al 2020 e un incremento intorno al 5% rispetto al 2019. L’aumento, precisa Zancan, è il risultato di diversi fattori, tra cui lo sviluppo di collezioni distintive, l’ampiamento geografico della distribuzione e la spinta dell’e-commerce, inaugurato nel 2017, che ha avuto una crescita media in questi anni di circa il 70-80 %. L’azienda veneta è presente in Italia in circa 1.400 negozi distribuiti su tutto il territorio nazionale, ma sono soprattutto i mercati internazionali quelli che offrono maggiori soddisfazioni. Per quanto riguarda l’estero, al momento il brand è presente in oltre 600 punti vendita: sul mercato europeo, in particolare, dal 2019 Zancan si è concentrato sullo sviluppo del mercato dei cosiddetti Paesi Dach (Germania, Austria, Svizzera) mentre per il 2022 il focus si sposterà sullo sviluppo del mercato francese: ci sono già agenzie di distribuzione e agenti in Portogallo, Benelux, Svizzera, Germania, Austria e Repubblica Ceca.

Anello con zaffiro
Anello con zaffiro

È decennale, invece, la presenza di Zancan in Medio Oriente in negozi come Levant a Dubai e Almajed in Qatar, che ospitano grandi marchi internazionali: un’area strategica in forte espansione economica, che rappresenta un enorme potenziale. L’azienda prevede quindi che saranno quindi necessari investimenti per imprimere un’accelerazione. Zancan da oltre vent’anni è presente anche sul territorio del Nord America, con un rappresentante locale e più di 200 punti vendita. Uno dei suoi prossimi obiettivi sarà l’apertura di una società negli Usa, a Miami, città strategica considerato che per il brand anche il mercato messicano è molto significativo e importante. I prodotti venduti in Messico, infatti, sono tutti di gioielleria in oro 18 carati e diamanti e hanno un prezzo medio di vendita di circa 20 mila euro: potrebbe essere questa la base di partenza di Zancan per esplorare e sviluppare il mercato del Sud America, area geografica che potrebbe dimostrarsi particolarmente reattiva, disposta a spendere per prodotti di qualità e che apprezza il Made in Italy.

Anello della linea Cosmopolitan Luxury
Anello della linea Cosmopolitan Luxury

Un incarico prestigioso che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Un riconoscimento importante per il nostro lavoro e per la nostra professionalità.  Guardiamo quindi al prossimo futuro con ottimismo anche perché durante la recente partecipazione a VicenzaOro e Jewellery Geneva, dove abbiamo presentato in esclusiva la seconda edizione della linea Cosmopolitan Luxury e l’ultima nata in casa Zancan, la linea Couture Sapphire, abbiamo potuto verificare un forte apprezzamento per le nostre collezioni e il nostro lavoro.
Riccardo Zancan, business manager dell’azienda

Bracciale uomo in argento
Bracciale uomo in argento

Sul fronte marketing e comunicazione per il 2022 Zancan proseguirà invece la collaborazione con Bugatti, uno dei brand più prestigiosi e iconici dell’automobilismo, con una collezione dallo stile inconfondibile disegnata ad hoc, che ha già avuto il merito di aumentare la reputation del brand e ben rappresenta la strategia di internazionalizzazione dell’azienda vicentina. E per i Mondiali Qatar Fifa 2022 Zancan tramite la partnership con il gruppo Almajed, è stata selezionata come azienda produttrice del merchandise di gioielleria per uomo brandizzato World Cup Fifa Qatar 2022.

Collana con pendente a croce con zaffiri
Collana con pendente a croce con zaffiri
Lavorazione di gioielli Zancan
Lavorazione di gioielli Zancan
Gioielli Zancan, laboratorio
Gioielli Zancan, laboratorio

Headquarters di Zancan
Headquarters di Zancan







Per PdPaola si espande ancora




Un aumento del 25% sul 2020: è l’incremento dei ricavi di PdpPaola, azienda di gioielleria accessibile con sede a Barcellona, ma con 2.000 punti vendita in oltre dieci mercati internazionali. Fondato dai fratelli Paola e Humbert Sasplugas nel 2014, il marchio di gioielli ha chiuso il 2021 con un fatturato di 30 milioni di euro e progetta un piano di espansione attraverso l’apertura di nuovi flagship store. Anche perché le previsioni sono rosee: per il 2022 è atteso un fatturato di 52 milioni di euro.

I fratelli Paola e Humbert Sasplugas
I fratelli Paola e Humbert Sasplugas

L’Italia si è consolidata come uno dei paesi più rilevanti, con un giro d’affari di 2,7 milioni di euro nel 2021, con una crescita del 44% rispetto all’anno precedente. Nel mercato italiano il brand è attualmente omnicanale (cioè sia nei negozi tradizionali sia online). In Italia, per esempio, in ambito retail il marchio è presente in oltre 622 punti vendita fisici e prevede di espandersi ulteriormente nel 2022.

Collana in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossata
Orecchini in argento sterling placcato in oro 18 carati e cubic zirconia, indossati

Infine, dopo il debutto sul mercato nel 2021 con la prima collezione Fine Jewelry, realizzata con l’utilizzo di oro massiccio 18 carati 100% riciclato e diamanti coltivati in laboratorio (cioè non estratti dalla terra, ma creati in un centro di produzione), PdPaola sottolinea il proprio impegno in ambito sostenibile e sociale, riducendo in maniera importante l’impatto ambientale.

Interno del flagship store di Pdpaola
Interno del flagship store di Pdpaola
Catena con pendente robot
Catena con pendente robot
Anello in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossato
Anello in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossato






 

Anno d’oro per Gismondi 1754




Un anno da incorniciare quello di Gismondi 1754, società genovese di gioielleria quotata al sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana. L’azienda ha registrato nel 2021 un andamento a doppia cifra, come si ricava dalla nota di bilancio 2021 (redatto in conformità ai principi contabili internazionali Ifrs, cioè rispettando le regole contabili internazionali). Un dato riassume il senso di un’annata fuori dal comune: il valore della produzione è stato di 9,96 milioni di euro, in crescita del 47% rispetto ai 6,79 milioni dell’anno precedente, anche se il 2020 è stato un anno condizionato dalla pandemia.

Alta gioielleria Gismondi 1754, collana in oro rosa e diamanti bianchi e fancy
Alta gioielleria Gismondi 1754, collana in oro rosa e diamanti bianchi e fancy

Chiudiamo l’anno in forte crescita e con grande entusiasmo ci proiettiamo verso gli obiettivi che ci vedranno protagonisti nei prossimi mesi. Siamo di fronte a risultati straordinari, nonostante il contesto, tra Covid e situazione internazionale, non sia stato dei più semplici da affrontare. Siamo consapevoli delle difficoltà mondiali e continueremo a lavorare con grande attenzione, ma siamo altrettanto convinti dell’affermazione del brand globalmente. Tutti i canali di vendita hanno performato e contribuito in maniera positiva al raggiungimento di questi dati e coltiviamo un razionale ottimismo che anche il 2022 possa essere all’insegna della crescita e dell’espansione nei mercati strategici dove siamo già presenti.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Il risultato è stato trainato dalla crescita del canale Wholesale, sia a livello europeo (+1,9 milioni euro rispetto al 2020) sia negli Stati Uniti (+1 milione rispetto al 2020), ma anche dalle special sales, il «su misura» del brand, che chiudono il 2021 in crescita del 16%, con vendite pari a quasi 4 milioni. Unico canale in leggera flessione è risultato quello Wholesale nel Medio Oriente, in attesa che ripartano a pieno regime i nuovi ordini.

Collan ain oro rosa e zaffiro rosa Clip Mia
Collan ain oro rosa e zaffiro rosa Clip Mia

Il bilancio comprende un Ebitda consolidato al 31 dicembre 2021 in crescita a quasi 1 milioni di euro (+39%), stabile al 10% per ingenti investimenti in pubblicità, marketing e comunicazione, per i quali i relativi ritorni sono attesi nel 2022. L’ultima riga del rendiconto economico segna un utile netto consolidato di 351.280 euro, rispetto ai 223.252 euro del 2020.

A livello patrimoniale, il netto consolidato è di 9,21 milioni, in crescita rispetto agli 8,87  dell’anno precedente. La società, precisa la nota, gode di un ottimo equilibrio finanziario visto che le fonti proprie sono cinque volte quello che è il capitale immobilizzato, così come le fonti consolidate sono quattro volte quello che è il capitale immobilizzato.

Collezione Dedalo, bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca
Collezione Dedalo, bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca

Gismondi 1754 aggiunge anche una nota dolente, che riguarda la difficile previsione della gestione per il 2022, contrassegnata dalla sostanziale chiusura del mercato russo. Situazione «resa estremamente difficoltosa dall’eccezionalità delle vicende che caratterizzano il contesto attuale, di cui il conflitto russo-ucraino rappresenta un nuovo forte elemento di instabilità a livello geopolitico, economico e sui mercati finanziari». Nonostante ciò, «l’ottimo andamento dei mesi di gennaio, febbraio e marzo, in forte crescita rispetto al primo trimestre del 2021, fa ben sperare circa l’andamento del 2022». L’aziende prevede anche «il proseguimento della politica di espansione nei diversi canali, con una particolare attenzione al mercato americano, in grande espansione, a quello del Regno Unito e all’area del Golfo, che ha già dato i primi risultati lusinghieri già nel 2021 e nel primo trimestre del 2022. Si prevede inoltre l’apertura del nuovo negozio direttamente gestito a Roma, all’interno del Regina Baglioni Hotel di Via Veneto, dando seguito all’accordo quadro con la nota catena alberghiera. Sempre con Baglioni è in previsione l’apertura di un nuovo negozio direttamente gestito a Milano».

Orecchini in oro rosa, smeraldi e zaffiri rosa
Orecchini in oro rosa, smeraldi e zaffiri rosa







Brillano i conti di Crieri




Il 2021 è stato un anno particolarmente prezioso  per Crieri. L’azienda orafa di Valenza, infatti, ha registrato un bilancio con una crescita a doppia cifra. Il fatturato della Maison, attiva con i brand Crieri e Poesia Gioielli, ha superato i 12 milioni di euro, con un incremento dell’80% rispetto al 2020 e (dato più significativo) del +40% rispetto al 2019. La crescita del fatturato, spiega l’azienda con un comunicato, è stata guidata da diversi fattori, tra cui lo sviluppo di collezioni distintive, la crescita della distribuzione sul territorio nazionale e gli investimenti in visibilità.

Anello in oro bianco, diamanti, smeraldo della collezione Bogotà
Anello in oro bianco, diamanti, smeraldo della collezione Bogotà by Crieri

Proponiamo alla nostra clientela un prodotto di alta qualità realizzato interamente in Italia. I nostri sforzi negli ultimi anni sono stati indirizzati a mettere in luce i nostri valori e farne l’oggetto principale delle argomentazioni di vendita e di comunicazione. Il mercato ci ha seguito, abbiamo conquistato la fiducia dei nostri partner commerciali che diventano ambasciatori del nostro marchio sul territorio, verso il cliente finale. Il marchio Crieri è molto giovane, nasce nel 2015, in pochi anni abbiamo fatto passi da giganti.
Alessandro Saracino Founder & Ceo Crieri

Alessandro Saracino
Alessandro Saracino

Nello specifico, lo scorso anno la rete di concessionari del marchio Crieri è cresciuta di 50 porte attestandosi su un numero totale di 250 rivenditori. Il 2021 è stato anche l’anno che ha posto le basi per lo sviluppo del progetto retail iniziato con l’apertura del corner Crieri e Poesia Gioielli presso il Brian & Barry Building nel centro di Milano. Questo percorso condurrà all’apertura dei primi negozi monomarca Crieri, almeno 2 entro il 2022, per cui è già in corso la selezione delle location nelle più esclusive città italiane.

Crieri a Vicenzaoro
Crieri a Vicenzaoro

Tra i suoi punti di forza, sottolinea Crieri, c’è il successo della collezione Bogotà, una linea che vede protagonista lo smeraldo colombiano. L’azienda gode di un rapporto privilegiato con la Colombia attraverso la presenza di una propria sede sul posto e partner locali. In questo modo Crieri ha l’opportunità di accedere a gemme di qualità straordinarie, sempre più rare, che diventano il centro di creazioni uniche dall’alta gioielleria fino a monili pret-à-porter. Dal lancio del progetto Crieri ha potuto apporre la propria firma su un migliaio di creazioni Bogotà. La linea è presente in selezionate gioiellerie.

Crieri, anello della collezione Bogotà in oro bianco, smeraldo, diamanti
Crieri, anello della collezione Bogotà in oro bianco, smeraldo, diamanti

Nel marzo del 2020, in piena stasi a causa della contingenza globale, Crieri ha sviluppato il progetto Poesia Gioielli, un brand con target più giovane. A distanza di poco più di un anno, il brand ha sviluppato un fatturato di 1,5 milioni di euro ed è presente presso 120 rivenditori in tutta Italia oltre ad essere disponibile attraverso la vendita diretta online. Le collezioni Poesia portano un tocco trendy alla proposta del punto vendita attraverso creazioni che osano con il colore.

Orecchini in oro rosa 9 carati con topazio bianco e smalto lilla
Anello in oro rosa 9 carati con topazio bianco e smalto lilla di Poesia Gioielli

Sono orgogliosa di essere stata lo stimolo alla nascita di Poesia Gioielli, un progetto che ha visto la luce in un momento apparentemente non favorevole che invece si è dimostrato il terreno più fertile per una proposta così colorata e leggera. Poesia Gioielli, oltre ad essere un brand dai connotati ben chiari, permette di combinare l’acquisto di impulso alla scelta di un gioiello fatto con materiali preziosi, oro e pietre. Questo lancio oltre a produrre effetti sul fatturato è stato di stimolo generale in azienda. Da subito tra i due brand, Crieri e Poesia Gioielli, si sono sviluppate interessanti sinergie nell’approccio commerciale, insieme permettono di coprire una più ampia fascia di mercato, sia come posizionamento di prezzo, sia come proposta stilistica.
Michela Saracino, direttore generale di Crieri

Michela Saracino
Michela Saracino







Anno d’oro per Pandora

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Chi segue anche l’aspetto economico del mercato dei gioielli sarà interessato ai risultati di bilancio di Pandora, colosso danese presente in tutto il mondo. I conti di Pandora riflettono, in parte, anche le dinamiche del mercato della gioielleria.

Premesso questo, nel 2021 la crescita organica (cioè escludendo eventuali operazioni extra) del gruppo è stata del 23% rispetto al 2020 (che però, ricordiano, è stato funestato da numerosi lockdown pandemici). Il margine Ebit (utili prima della spesa per interessi e le tasse) del 25%. Dati che hanno superato le previsioni. In particolare, gli affari sono andati a gonfie vele negli Usa (+58% rispetto al 2020), mentre in Cina è stata solo del 5% , in Italia del 10%, in Francia del 5%, in Gran Bretagna del 14%.

Pendente porta charm a cuore Pandora Moments
Pendente porta charm a cuore Pandora Moments

Da notare che i ricavi complessivi, a 23,3 miliardi di corone danesi (circa3,1 miliardi di euro o 3,58 miliardi di dollari) sono superiori non solo alle vendite del 2020 (19 miliardi), ma anche a quelle del 2019 pre pandemico (21,8 miliardi di corone). Vendite che hanno generato utili per 4,1 miliardi di corone (550 milioni di euro o 630 milioni di dollari).

Charm in argento Pandora Moments
Charm in argento Pandora Moments

Concludiamo il 2021 in bellezza con revenue e sell-out da record nel Q4, e sono felice che siamo in grado di aumentare il nostro obiettivo di fatturato per il 2023 di circa 2 miliardi di corone danesi. Sono particolarmente contento che la nostra crescita sia stata forte in tutti i mercati chiave. I nostri investimenti nel digitale stanno chiaramente dando i loro frutti, Moments sta mostrando una solida crescita e siamo incoraggiati dalle nuove piattaforme di prodotto come Pandora ME e Brilliance. Con questo – e con l’accelerazione dell’espansione del network nel 2022 – sono fiducioso che abbiamo tutti gli ingredienti per generare una crescita sostenibile e profittevole dei ricavi negli anni a venire.
Alexander Lacik, presidente e amministratore delegato di Pandora

Alexander Lacik
Alexander Lacik, presidente e Ceo di Pandora

Quali gioielli sono il gioiello di una performance così positiva? Pandora non ragiona su singoli gioielli, ma su quelle che chiama «piattaforme». Insomma, una sorta di maxi collezioni che sono periodicamente aggiornate con nuovi pezzi. In particolare, la piattaforma Moments continua a generare risultati molto buoni, compresa la collezione natalizia. Il rilancio di Pandora Me è stato ben accolto, con una crescita del 57% rispetto al lancio iniziale nel 2019. Ma a spingere gli introiti di Pandora ci sono anche le vendite online, con una crescita organica del 91%, per quanto riguarda gli ultimi tre mesi, rispetto al corrispettivo periodo 2019. Per chi fosse anche un azionista di Pandora, l’azienda propone la distribuzione  di un dividendo di 16 corone danesi per azione, ma anche un nuovo programma di riacquisto di azioni (un buy-back) per 3,3 miliardi di corone danesi, che dovrebbe supportare il valore dei titoli azionari.

Collana in argento sterling 925 con placcatura in oro rosa 14 carati
Collana in argento sterling 925 con placcatura in oro rosa 14 carati

Collana in argento sterling 925 con placcatura in oro rosa 14 carati
Pentente in argento a forma di ape







Un 2021 d’oro per Gismondi 1754




È stato un anno decisamente positivo per Gismondi 1754, società genovese di gioielleria quotata al listino Euronext Growth (ex Aim) di Borsa Italiana. L’azienda, con una trasparenza inedita per il settore (e non solo) ha reso noto su base volontaria i risultati consolidati gestionali delle vendite del quarto trimestre 2021 (dati non soggetti a revisione contabile), suddivisi per area geografica e tipologia di canale di vendita.

Nel quarto trimestre 2021, quindi, Gismondi 1754 ha riportato un fatturato gestionale consolidato totale pari a 3.996.320 euro, in aumento del 28,51%, rispetto ai 3.109.850 euro del quarto trimestre 2020. Alla crescita del venduto nel quarto trimestre (+595.777) hanno principalmente contribuito il canale Wholesale Europa (+135%) e Usa (+186%). Di particolare rilievo, inoltre, le performance del negozio di St. Moritz (+1496%), che mitiga le difficoltà dei negozi di Portofino e Genova, che risentono in questa fase della tipica stagionalità delle location, così come Milano, che ha pagato anche le chiusure forzate del mall in cui è inserito.

Bracciale Dedalo in oro rosa e diamanti
Bracciale Dedalo in oro rosa e diamanti

Siamo di fronte a risultati straordinari, che certificano lo stato di crescita del Gruppo e del brand a prescindere dal difficile periodo economico. Tocchiamo quasi il +50% di crescita anno su anno e vediamo come tutti i canali di vendita hanno performato e contribuito in maniera positiva al raggiungimento di questi dati, segno dell’ottimo lavoro svolto in tutti i segmenti e del riconoscimento da parte dei clienti della qualità e della cura che mettiamo nella creazione di ogni nostro gioiello.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi

I risultati del 4Q vanno a comporre un quadro d’insieme sull’intero anno 2021 che ha dimostrato costante trend di crescita. L’azienda ha chiuso i 12 mesi del 2021 con ricavi pari a euro 9.745.606 (+48%) rispetto a 6.578.030 euro del 2020.

Analizzando i dati per canali di vendita sui 12 mesi, la crescita del 2021 è stata spinta dal canale Wholesale europeo (+1.957.203 euro rispetto al 2020) e dal Wholesale Usa (+1.002.769 euro rispetto al 2020). Unico canale in leggera flessione il Medio Oriente, in attesa che ripartano a pieno regime i nuovi ordini. Per quanto riguarda le special sales (il su misura firmato Gismondi 1754) l’anno 2021 si è chiuso in crescita del +16%, facendo registrare vendite per euro 3.952.188.

Bracciale della collezione Genesi di Gismondi 1754
Bracciale della collezione Genesi di Gismondi 1754

Un risultato impreziosito ulteriormente nell’ultima settimana dell’anno, dove sono state realizzate special sales per oltre 1 milione di euro, anche grazie al canale e-commerce (si veda comunicato del 11 gennaio).  Analizzando i ricavi per aree geografiche, al 31 dicembre 2021 cresce percentualmente l’incidenza sul fatturato dell’area Italia, che nel 4Q rappresenta il 26% dei ricavi rispetto al 16% dello stesso periodo 2020. L’Europa, complessivamente, vale circa il 53% del fatturato di Gismondi 1754, mentre è stabile l’incidenza degli altri Paesi, tra cui Russia (5%) e altri (13%).







Natale ricco per Gismondi 1754




Babbo Natale ha portato tanti gioielli Gismondi 1754: L’azienda genovese quotata al listino Euronext Growth  (ex Aim) di Borsa italiana, comunica i risultati relativi al business. In particolare, nello scorso fine anno, vendite speciali in Svizzera, Inghilterra e St.Martin hanno fruttato un controvalore totale pari a 1,16 milioni di euro. Il su misura firmato Gismondi 1754, nota la società in via informale, continua a riscuotere ottimi riscontri, con un forte impulso prodotto, in particolare, nell’ultima settimana di dicembre, tra Natale e fine anno.

Collana con diamanti e smeraldi di Gismondi 1754
Collana con diamanti e smeraldi di Gismondi 1754

Buona parte di queste vendite sono state realizzate attraverso la piattaforma e-commerce di Gismondi 1754, raggiungibile sia attraverso il sito, che dalla pagina Instagram del brand genovese. Una svolta digital, avvenuta a metà del 2020, che ha proiettato il Gruppo nel futuro, accelerando i propri piani a causa della pandemia, che in quel periodo iniziava a bloccare gli spostamenti a livello globale. Queste special sales dobvrebbero incrementare i risultati di fine anno della società, preannunciati in forte crescita: a fine ottobre 2021 Gismondi aveva già raggiunto il livello di fatturato conseguito nel 2020, pari a 6,5 milioni di euro.

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Nonostante il covid abbia impattato negativamente sulla maggior parte delle imprese, in particolare modo tra l’inizio e la fine del 2021, abbiamo concluso un anno straordinario che porterà ad una crescita che sarà molto vicina al +40%. Le special sales rappresentano un valore distintivo della nostra offerta, non una voce estemporanea, tanto che ormai arrivano a incidere in doppia cifra sul nostro fatturato. Crediamo molto nella nostra filosofia, che trasmettiamo con passione a tutti i nostri venditori perché, solo attraverso un rapporto di fidelizzazione e forte empatia motivazionale con la nostra clientela, siamo in grado di poter concludere vendite dai valori così importanti anche in momenti certamente complicati per tutti.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Collezione Dedalo, bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca
Collezione Dedalo, bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca







Pandora moltiplica le vendite




Le vendite di gioielli Pandora, azienda che è quotata in Borsa, vanno a gonfie vele. Lo testimoniano i risultati trimestrali del colosso danese della gioielleria. Le vendite del terzo trimestre 2021, infatti, sono aumentare del 9% rispetto al 2019 (il 2020, con i lockdown e le chiusure di intere città, fa storia sé). La forte crescita è stata trainata dalla più grande piattaforma di Pandora, Moments, che ha registrato una crescita del tutto esaurito dell’11% rispetto al 2019.

Alexander Lacik
Alexander Lacik, presidente e Ceo di Pandora

La performance di Moments nel terzo trimestre del 2021 è stata supportata dal lancio di occasioni Wearing (portachiavi e borsa), che ha prodotto una quota incrementale del 2% di attività nel trimestre. Inoltre, ha aiutato a coinvolgere nuovamente i consumatori con il marchio e Pandora e ha fornito un effetto positivo anche alla performance di bracciali. La solida performance delle entrate è stata ulteriormente supportata dal più grande mercato di Pandora, gli Stati Uniti, che rappresenta il 28% delle entrate nel terzo trimestre del 2021 rispetto al 22% nel terzo trimestre 2020. Gli Stati Uniti, d’altra parte, rappresentano una priorità strategica per Pandora. Sul lungo termine l’obiettivo dell’azienda è raddoppiare il business statunitense rispetto al 2019.

Bracciali rigidi Pandora Me
Bracciali rigidi Pandora Me

In forte ripresa anche i principali mercati europei con la riapertura dei negozi e una crescita del sell-out dell’11% rispetto al 2019, mentre la performance in Asia, inclusa la Cina, rimane debole fortemente influenzata dal covid. In forte aumento le vendite online con +94% di crescita organica rispetto al trimestre 2019.

Bracciale in argento
Bracciale in argento Pandora Moments







Crescita boom di Gismondi 1754




Dopo l’annus horribilis 2020 il mondo della gioielleria nel 2021 si prende una rivincita. Lo testimoniano i risultati di  Gismondi 1754 azienda storica che è quotata al listino Aim di Borsa Italiana. L’azienda produce gioielli di alta gamma e si distingue anche perché rende noto su base volontaria i risultati consolidati gestionali delle vendite. Nel terzo trimestre 2021 Gismondi 1754 ha riportato un fatturato gestionale consolidato pari a 1,8 milioni di euro, in crescita del 63%, rispetto al corrispettivo periodo 2020. Sempre raffrontando i dati del trimestre relativi ai ricavi, le vendite nel periodo 2021 rispetto al corrispettivo 2019 (pre-covid), la crescita del venduto è di 816.477 euro (+80%), grazie al forte boost dato dal canale ingrosso Europa (+1471%), dalle special sales (+238%) e dal negozio di Genova (+389%). con crescita a doppia cifra anche del negozio di Portofino (+78%), dalle wholesale Usa (+64%), e del franchising di Praga (+94%).

Bracciale in oro bianco, diamanti e zaffiro blu
Bracciale in oro bianco, diamanti e zaffiro blu by Gismondi 1754

Il gruppo genovese complessivamente chiude i primi nove mesi del 2021 con ricavi pari a 5,7 milioni (+66% rispetto ai primi nove mesi del 2020) e addirittura con un balzo del 77% rispetto ai al 2019, in cui i ricavi si erano attestati a euro 3,2 milioni La crescita del terzo trimestre 2021 è stata spinta dal canale wholesale europeo (+361.418 euro rispetto al 2020), che compensa i risultati in segno negativo del wholesale Usa e Medio Oriente, che devono ancora ripartire a pieno regime con i nuovi ordini. I risultati del canale retail variano in funzione della stagionalità delle location, per cui si mette in luce il risultato del negozio di Portofino, che chiude con +247% di vendite (pari a 206.976 euro), a dispetto di Milano e S. Moritz che danno i risultati migliori nella stagione autunno inverno. Sostanzialmente stabile l’andamento del franchising di Praga (vendite per euro 126.265), in linea con le vendite del 3Q 2020.

Bracciale della collezione Genesi di Gismondi 1754
Bracciale della collezione Genesi di Gismondi 1754

Sono risultati davvero straordinari, che testimoniano l’affermazione del brand, che cresce di trimestre in trimestre e migliorando di oltre 2 milioni il dato delle vendite dei primi nove mesi 2019 pre-pandemia. Entriamo nella stagione autunnale e invernale che tendenzialmente è quella dove aumenta la propensione agli acquisti e che darà ulteriore impulso alle vendite sia lato retail che wholesale, dove inizieremo a pieno regime anche la vendita della nuova collezione Clip che ci sta aprendo sempre più ad una clientela giovane e di fascia medio alta. L’ultimo trimestre 2021 ci condurrà verso la chiusura d’anno con grande positività e ambizione, in scia ai risultati di crescita fin qui ottenuti.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Per quanto riguarda le special sales, contrariamente a quanto avvenuto nel passato sono rappresentati da oggetti di collezione e non da prodotti taylor made, tutto ciò per un valore complessivo pari a 750 mila euro: un riscontro importante del lavoro e degli investimenti fatti in Fiere e principalmente in quella di Las Vegas (luogo in cui si sono generati i presupposti per tale vendita). Analizzando i ricavi per aree geografiche, al 30 settembre 2021 cresce percentualmente l’incidenza sul fatturato dell’area Italia, che attualmente rappresenta il 31% dei ricavi rispetto al 14% dello stesso periodo 2020. L’Europa, complessivamente, vale circa il 54% del fatturato di Gismondi 1754. Stabile l’incidenza degli altri Paesi tra Russia (2%) e altri Paesi (13%).







Trimestre d’oro per Gismondi 1754




Affari d’oro per Gismondi 1754, azienda genovese quotata al listino Aim della Borsa di Milano. La Maison ha pubblicato (su base volontaria) i risultati consolidati gestionali delle vendite del primo trimestre 2021, suddivisi per area geografica e tipologia di canale di vendita. Risultato: Gismondi 1754 ha riportato un fatturato consolidato pari a 1,4 milioni di euro, in crescita del 91%, rispetto al primo trimestre 2020. La crescita, a parità di periodo rispetto al 2020, è stata sostenuta dalle vendite nel canale wholesale, con un incremento in particolare nell’area europea (che ha fatturato 249.693 euro nel solo primo trimestre del 2021, contro i 26.286 euro del Q1 2020). Anche il segmento special sales ha proseguito il trend avviato negli anni precedenti, passando da 247.126 euro nel primo trimestre 2020 a 513.536 euro del 2021.

Analizzando i ricavi per aree geografiche, al 31 marzo 2021 cresce percentualmente l’incidenza sul fatturato dell’area europea, in particolare del mercato svizzero, che rappresenta il 39% dei ricavi, seguito dal mercato italiano, che incide per il 26%. Gli Stati Uniti valgono il 9% dei ricavi totali, l’Europa Orientale (Russia e Repubblica Ceca) il 9%, mentre complessivamente gli altri Paesi incidono per il 16%.

Jane Fonda con il set Rugiada di Gismondi 1754
Jane Fonda con il set Rugiada di Gismondi 1754

I risultati sottolineano la forza del nostro brand e la capacità di fidelizzare i nostri clienti, come testimonia la notevole crescita del wholesale e delle special sales. In una fase economica complessa a livello globale, la nostra strategia di puntare sul tailor-made a portata di tutti ha marcato la differenza, consentendoci di crescere nonostante la pandemia e mantenere uno stretto contatto con i clienti delle boutique, che forzatamente hanno dovuto rimanere chiuse nei primi mesi dell’anno. Restiamo fiduciosi sulle prospettive e contiamo che il secondo semestre, con l’auspicabile progressiva riapertura al pubblico nei prossimi mesi, consentirà di irrobustire nuovamente anche il contributo del retail diretto, andando a consolidare ulteriormente la nostra crescita.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi

«Rispetto ai dati di fatturato per canale di vendita, al primo trimestre 2021 spiccano i dati relativi alle vendite nel canale Wholesale e nel canale Special Sales, che rappresentano rispettivamente il 36% e il 37% dei ricavi», si legge in un comunicato. «Si conferma, dunque, la vocazione tailor-made di Gismondi 1754 e la sua attenzione alla costruzione di un rapporto stretto con il cliente, che ha permesso alla Società di valorizzare la sua collezione anche in un momento di lockdown quasi globale».

Le restrizioni introdotte per contrastare la pandemia da covid-19 hanno avuto un impatto sulla divisione retail, che registra comunque una crescita del 38% rispetto al primo trimestre 2020, ma che vede in calo le vendite dei negozi di Sainkt Moritz e Milano (forzatamente chiusi per quasi l’intero trimestre), compensate dall’ottima performance del negozio di Galata, con ricavi di 259.432 euro. Il canale Wholesale Europa registra un’importante crescita rispetto al primo trimestre 2020 realizzando ricavi per un importo pari a 249.693 euro. Molto bene anche la divisione Wholesale Medio Oriente, aperta all’inizio del 2020, che ha raddoppiato il risultato del primo trimestre 2020 e facendo registrare ricavi per 90.129 euro. Il canale wholesale Usa, infine, ha registrato ricavi pari a 128.591 euro, in linea con i risultati del primo trimestre 2020.

Collezione Dedalo, bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca
Collezione Dedalo, bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca







Fope rimane in utile


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Fope stringe i denti e si aspetta un futuro migliore. I conti 2020 dell’azienda orafa quotata al listino Aim di Borsa Italiana risentono, inevitabilmente, dell’effetto covid. Ma poteva andare peggio. Secondo i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2020, i ricavi del gruppo veneto sono scesi a 26 milioni di euro rispetto ai 35 milioni del 2019, ma la notizia positiva per gli azionisti è che l’anno non si è chiuso in rosso, ma ancora in utile, anche se sceso a 1,65 milioni rispetto ai 4,85 milioni del 2019. In sintonia con questi risultati sono l’Ebitda e l’Ebit (in sostanza i margini lordi) che si sono attestati rispettivamente a 3,95 milioni e a 2,34 milioni.

Diego Nardin, amministratore delegato di Fope, alla presentazione dei dati di bilancio 2018
Diego Nardin, amministratore delegato di Fope

Siamo soddisfatti del dato di chiusura dei ricavi, superiore alle aspettative; la flessione del 25,7% rispetto al 2019, e in particolare dell’11% se compariamo il dato relativo ai soli paesi con significativo impatto turistico, è un risultato che ci conforta rispetto la rilevanza che il brand Fope ha per i nostri concessionari e come prima scelta per le nostre clienti. L’attenta gestione dei costi nelle fasi di lockdown e le vendite, realizzate con le marginalità precedenti all’emergenza sanitaria, hanno consentito di mantenere un adeguato livello di profitto e la distribuzione di dividendi nel corso del mese di dicembre 2020. La gestione finanziaria, che non ha subito impatti significativi in seguito ai periodi di lock down, ha consentito di procedere con gli investimenti programmati. Anche alla luce dei risultati del 2020 raggiunti in una situazione difficile, guardiamo al 2021 con ottimismo e crediamo nella capacità di ottenere risultati positivi, nonostante il contingente periodo di emergenza sanitaria non consenta di sciogliere tutte le incertezze riguardo la risposta dei mercati. Risulta tuttavia positivo, e in linea con le nostre aspettative, il riscontro avuto fino ad ora dai nostri migliori concessionari.
Diego Nardin, amministratore delegato di Fope

Fope, orecchini della collezione Panorama in oro e pavé di diamanti
Fope, orecchini della collezione Panorama in oro e pavé di diamanti







Risultati in crescita per Gismondi 1754




Risultati lusinghieri per Gismondi 1754, storica azienda genovese di gioielleria, che si è quotata al listino Aim di Borsa Italiana. L’azienda ha una lunga storia: da sette generazioni produce gioielli di altissima gamma. Gismondi 1754 ha ora reso noti i risultati di bilancio per il quarto trimestre e per il 2020 (su base volontaria). I dati sono quelli consolidati e riguardano delle vendite del quarto trimestre 2020 (dati non soggetti a revisione contabile), suddivisi per area geografica e tipologia di canale di vendita, approvati dal consiglio di amministrazione.

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi

Secondo il comunicato della società, «Gismondi 1754 ha concluso il 2020 con risultati in crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente e si proietta nel 2021 con ottimismo per continuare il proprio percorso di crescita. Il quarto trimestre ha visto aumentare i ricavi dalle vendite a 3,1 milioni euro, rispetto ai 2,5 milioni del quarto trimestre 2019, da cui si determina un valore complessivo dei ricavi consolidati gestionali annuale per l’anno 2020 pari a 6,57 milioni, in crescita del 14% rispetto all’anno 2019».

Jane Fonda con il set Rugiada di Gismondi 1754
Jane Fonda con il set Rugiada di Gismondi 1754







Conti brillanti per Gismondi 1754




Conti brillanti per Gismondi 1754, storica società genovese quotata al listino Aim di Borsa Italiana. Dall’inizio del mese di dicembre i concessionari wholesale in Italia hanno concluso vendite per 155.000 mila euro, così come dal Mercato Middle East, oltre agli importanti ordini confermati e già comunicati a novembre, sono stati registrate ulteriori vendite per 51.000 euro. Anche il franchising di Praga nei primi 14 giorni di dicembre ha registrato vendite per 71.200 euro.

Anello della collezione Era in oro rosa e smeraldi
Anello della collezione Era in oro rosa e smeraldi

Anche alla luce di queste nuove vendite, i ricavi consolidati gestionali (non assoggettati a revisione contabile) al 10 dicembre risultano pari a 6 milioni, rispetto ai 3,4 milioni del 30 settembre, superando già i ricavi consolidati dell’intero anno 2019 che si erano attestati a 5,75 milioni. Un dato in controtendenza, che assume un valore strategico, considerando il momento storico che tutto il mondo sta attraversando per via della pandemia.

Collana della collezione Era in oro rosa e smeraldi
Collana della collezione Era in oro rosa e smeraldi

Ci teniamo a sottolineare questi risultati perché sono frutto di una strategia proattiva della nostra Società. Sono orgoglioso di aver elaborato con il mio management già a marzo con il recovery plan che, messo a punto in tempi stretti, ci ha consentito di reagire alla complessa situazione data dal Covid concentrando i nostri sforzi sulla creazione di una forza vendita in Italia, sull’ampliamento del canale wholesale internazionale ed e-commerce che si sta dimostrando efficace e in grado di generare volumi di vendita anche superiori alle aspettative, anche tenuto conto dell’attuale contesto.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi







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