Bayco

Altri quattro brand per Haute Jewels Geneva




Haute Jewels Geneva attira nuove Maison di gioielleria. Partito in sordina nel 2019 con la presenza di quattro brand, l’evento fondato e organizzato dal Ceo di Yoko London, Michael Hakimian, si è allargato. Per l’edizione 2023 al Fairmont Grand Hotel Geneva da domenica 26 marzo a domenica 2 aprile sono così attesi altri quattro marchi di gioielleria: Pasquale Bruni, Karen Suen, Busatti 1947 e Casato. I nuovi arrivi si aggiungeranno ai 18 brand già presenti nel 2022 e che hanno confermato la presenza per la nuova edizione: Yoko Londra, Roberto Coin, Sutra, Crivelli, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D.Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli, Sicis, Baraka.

Haute Jewels Geneva. Copyright: gioiellis.com
Haute Jewels Geneva. Copyright: gioiellis.com

Siamo lieti di dare il benvenuto a quattro marchi unici nella famiglia Haute Jewels Geneva. Dopo un evento di grande successo nel 2022, siamo entusiasti di avere l’opportunità di far crescere il concetto di Haute Jewels Geneva con l’aggiunta di questi marchi.
Michael Hakimian

Michael Hakimian, Ceo di Yoko London. Copyright gioiellis.com
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London. Copyright gioiellis.com

Haute Jewels Geneva è nata sulle ceneri della dissoluzione di Baselworld e in concomitanza con l’altro grande evento nella città svizzera, Watches and Wonders, dedicato al mondo dell’alta orologeria, che quest’anno si tiene dal 27 marzo al 2 aprile. Haute Jewels Geneva, organizzata all’interno dell’hotel che si affaccia sul lago, è un appuntamento all’insegna della discrezione in un ambiente soft. Sebbene Haute Jewels Geneva sia cresciuta dal suo inizio, notano gli organizzatori, «uno dei suoi obiettivi principali rimane quello di rimuovere la formalità dalla tradizionale esperienza fieristica, offrendo un’atmosfera rilassata sia ai clienti che agli espositori per scoprire design di gioielli esclusivi».
Anello in titanio con smeraldo colombiano incastonato un cristallo di rocca
Busatti Milano, anello in titanio con smeraldo colombiano incastonato un cristallo di rocca

Georgina Rodriguez con girocollo di Pasquale Bruni
Georgina Rodriguez con girocollo di Pasquale Bruni

Casato, anello della collezione Daphne
Casato, anello della collezione Daphne

Gioielli di Karen Suen
Gioielli di Karen Suen







Haute Jewels Geneva torna il 26 marzo




Haute Jewels Geneva, si replica. Sono 18 i brand di gioielleria che parteciperanno all’evento che si terrà al Fairmont Grand Hotel Geneva dal 26 marzo al 2 aprile 2023. Haute Jewels Geneva è un’idea di Michael Hakimian, Ceo di Yoko London, che ha voluto reagire così alla scomparsa di Baselworld. Per questo l’appuntamento a Ginevra si svolge in parallelo a Watches and Wonders, dedicata all’alta gioielleria, che nel 2023 si svolgerà dal 27 marzo al 2 aprile. Sempre negli hotel della città, inoltre, sono presenti altri marchi di gioielleria.

Haute Jewels Geneva, gioielli esposti. Copyright: gioiellis.com
Haute Jewels Geneva, gioielli esposti. Copyright: gioiellis.com

Haute Jewels Geneva, però, è organizzato come un evento a sé. Anche nel 2023 è confermata la partecipazione di Yoko London, Roberto Coin, Crivelli, Sutra, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli, Barakà e Sicis.

Ingresso a Haute Jewels Geneva 2022
Ingresso a Haute Jewels Geneva 2022
Il taglio inaugurale del nastro a Haute Jewels Geneva 2022
Il taglio inaugurale del nastro a Haute Jewels Geneva 2022
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London. Copyright gioiellis.com
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London. Copyright gioiellis.com
Haute Jewels Geneva. Copyright: gioiellis.com
Haute Jewels Geneva. Copyright: gioiellis.com
Haute Jewels Geneva al Fairmont Grand Hotel. Copyright: gioiellis.com
Haute Jewels Geneva al Fairmont Grand Hotel. Copyright: gioiellis.com






 

La nuova alta gioielleria di Bayco

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Alta gioielleria all’evento dedicato all’alta gioielleria. Ovvio, per Bayco. La Maison di New York è stata presente tra i 18 brand di Haute Jewels Geneva. E, naturalmente, ha presentato alcuni gioielli di alta gamma, a basi di rubini birmani sangue di piccione, zaffiri del Kashmir blu fiordaliso, smeraldi colombiani verde brillante, oltre a diamanti con le migliori caratteristiche.

Ring featuring a remarkable natural unheated 20.24 carat cabochon Burma ruby and 6
Anello caratterizzato da uno straordinario rubino birmano cabochon naturale non riscaldato da 20,24 carati e da 6,94 carati di diamanti tondi taglio brillante e incolori a forma di aquilone incastonati in platino

La Maison è stata fondata negli States nel 1981 dai fratelli Moris e Giacomo Hadjibay, che sono cresciuti in Italia, dove nel 1959 si era stabilito il padre, Amir Hadjibay, famoso commerciante di pietre preziose (ma anche di altrettanto preziosi tappeti). Lunghi viaggi tra Iran e India, cone le visite ai maharajah, negli anni hanno dotato la maison di gemme eccezionali. Pietre che sono rimaste nella tradizione della Maison, che si è conquistata la fama di intransigenza nella selezione e nella qualità delle sue scelte per gioielli di altissima gamma, ora con l’aiuto della terza generazione con Marco e Manuel Hadjibay. L’attività, iniziata con la produzione di gioielli di alta gamma venduti poi da altre famose Maison, si è evoluta e ora Bayco rappresenta una garanzia di qualità, spesso con pietre che rappresentano esemplari unici.

Un eccezionale paio di orecchini pendenti con zaffiro rosa e diamanti
Un eccezionale paio di orecchini pendenti con zaffiro rosa e diamanti
Bracciale con diamanti e zaffiri royal blue
Bracciale con diamanti e zaffiri royal blue
Bracciale caratterizzato da un magnifico smeraldo cabochon ottagonale dello Zambia da 71,88 carati e da 41,06 carati di diamanti rotondi incolori taglio brillante incastonati in platino
Bracciale caratterizzato da un magnifico smeraldo cabochon ottagonale dello Zambia da 71,88 carati e da 41,06 carati di diamanti rotondi incolori taglio brillante incastonati in platino
Orecchini con un raro paio di smeraldi colombiani Old Mine a forma di scudo perfettamente abbinati e non migliorati per un totale di 5,05 carati e 9,75 carati di diamanti incolori taglio carre e baguette incastonati in platino e oro bianco 18 carati
Orecchini con un raro paio di smeraldi colombiani Old Mine a forma di scudo perfettamente abbinati e non migliorati per un totale di 5,05 carati e 9,75 carati di diamanti incolori taglio carre e baguette incastonati in platino e oro bianco 18 carati

Anello con zaffiro Kashmir taglio cuscino da 4,04 carati naturale non riscaldato e da 2,66 carati di diamanti incolori taglio marquise incastonati in platino
Anello con zaffiro Kashmir taglio cuscino da 4,04 carati naturale non riscaldato e da 2,66 carati di diamanti incolori taglio marquise incastonati in platino







Haute Jewels Geneva, bilancio positivo




L’idea ha funzionato. Il bilancio di Haute Jewels Geneva, che si è tenuta al Fairmont Grand Hotel Geneva in contemporanea con Watch & Wonders nella città svizzera sul lago di Lemano, ha avuto un riscontro positivo. All’evento hanno partecipato 18 big della gioielleria: Yoko London, Roberto Coin, Crivelli, Sutra, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli, Barakà e Sicis.

Haute Jewels Geneva. Copyright: gioiellis.com
Haute Jewels Geneva. Copyright: gioiellis.com

L’edizione 2022 di Haute Jewels Geneva è stata un successo inequivocabile. Riteniamo che il trionfo di questa mostra segni l’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo per l’industria della gioielleria. Eventi commerciali più piccoli composti da marchi che la pensano allo stesso modo possono offrire un’esperienza di lusso più mirata, più piacevole e vantaggiosa sia per i marchi che per i visitatori. Attendiamo con entusiasmo l’edizione 2023 di Haute Jewels Geneva.
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London e Event Founder

Michael Hakimian, Ceo di Yoko London. Copyright gioiellis.com
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London. Copyright gioiellis.com

Il successo della «mini Baselword» è dovuto anche alla selezione dei brand e all’atmosfera offerta dalla location. Nello stesso albergo, anche se al di fuori di Haute Jewels Geneva, erano presenti, inoltre, altri due marchi: Piero Milano e Dolce & Gabbana, aspetto che ha probabilmente contribuito ad attrarre visitatori.

Haute Jewels Geneva, gioielli esposti. Copyright: gioiellis.com
Haute Jewels Geneva, gioielli esposti. Copyright: gioiellis.com

Haute Jewels Geneva al Fairmont Grand Hotel. Copyright: gioiellis.com
Haute Jewels Geneva al Fairmont Grand Hotel. Copyright: gioiellis.com







In 18 per Haute Jewels Geneva




È arrivata l’ora della piccola Baselworld della gioielleria, come l’ha soprannominata qualcuno. Dal 30 marzo al 5 aprile, al Fairmont Grand Hotel di Ginevra, 18 grandi nomi della gioielleria danno vita a Haute Jewels Geneva. Si tratta di un evento nato dopo la evaporazione di Baselworld e in concomitanza con Watches and Wonders, fiera centrata sull’alta orologeria che si svolge negli stessi giorni nella città svizzera. Un primo esperimento era già stato organizzato nel 2019, ma con soli quattro espositori e con la successiva sospensione a causa del covid. Ora, però, gli organizzatori con in testa Michael Hakimian, Ceo di Yoko London, sono tornati e con una maggiore partecipazione.

Michael Hakimian, Ceo di Yoko London. Copyright gioiellis.com
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London. Copyright gioiellis.com

In tutto, quindi, i brand presenti al Fairmont Grand Hotel Geneva sono 18, con una maggioranza di Maison italiane: Yoko London, Roberto Coin, Sutra, Crivelli, Bayco, Etho Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D.Krieger, Leo Pizzo, Verdi Gioielli, Annamaria Cammilli, Barakà, Sicis.

Haute Jewels Geneva 2019. Copyright: gioiellis.com
Haute Jewels Geneva 2019. Copyright: gioiellis.com
Gioielli Sutra a Haute Jewels Geneva 2019. Copyright: gioiellis.com
Gioielli Sutra a Haute Jewels Geneva 2019. Copyright: gioiellis.com

Collier di Yoko London a Haute Jewels Geneva 2019. Copyright: gioiellis.com
Collier di Yoko London a Haute Jewels Geneva 2019. Copyright: gioiellis.com







Haute Jewels si allarga con Barakà e Sicis




Si allarga il gruppo di brand che parteciperanno a Haute Jewels Geneva, un evento pensato per un pubblico internazionale, in contemporanea con Watches and Wonders, centrato sull’alta orologeria. I due eventi si svolgeranno, infatti, nelle stesse date, dal 30 marzo al 5 aprile. Alla pattuglia di brand annunciati in autunno, si aggiungono ora due aziende italiane: Baraka e Sicis. La prima è specializzata in gioielli per il mondo maschile. La seconda, invece, è famosa per l’utilizzo della tecnica di micromosaico. In tutto, quindi, i brand che esporranno   al Fairmont Grand Hotel Geneva saranno 18: Yoko London, Roberto Coin, Sutra, Crivelli, Bayco, Etho Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Verdi Gioielli, Annamaria Cammilli, Barakà e Sicis.

Collana e orecchini indossati by Sicis
Collana e orecchini indossati by Sicis

Siamo lieti di aver avuto l’opportunità di aggiungere altri due prestigiosi marchi globali alla line-up di Haute Jewels Geneva. Sicis e Baraka porteranno ulteriore fascino e interesse al gruppo e si preannuncia un evento magnifico.
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London e fondatore di Haute Jewels Geneva

Michael Hakimian, Ceo di Yoko London
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London

Quella che si annuncia come una piccola fiera esclusiva è nata dall’esigenza delle aziende della gioielleria di presentarsi a un pubblico che non ha più a disposizione il palcoscenico di Baselworld, tramontata due anni fa. Un primo assaggio di Haute Jewels Geneva si è svolto già nel 2019, con i primi quattro marchi di gioielli (erano Yoko London, Crivelli, Sutra e Roberto Coin), mentre nei due anni precedenti l’idea è stata congelata dall’epidemia. I visitatori, nel programma degli organizzatori, «sperimenteranno un ambiente intimo e lussuoso per gli acquirenti e i fornitori di gioielli per condurre affari, un concetto che sembra ancora più rilevante dopo le restrizioni imposte dalla pandemia. Con la possibilità di vedersi di nuovo faccia a faccia, si preannuncia un evento dinamico, che unisce la forza, la creatività e l’esperienza dei marchi partecipanti». La registrazione dei visitatori si effettua sul sito dedicato all’evento.

Gioielli by Barakà
Gioielli by Barakà
collana yoko
Collana di Yoko London esposta nella prima edizione di Haute Jewels. Copyright: gioiellis.com






Haute Jewels Geneva con 16 grandi marchi




By by Baselworld. I gioiellieri si organizzano e fanno da soli, in combinazione com Watches and Wonders, l’evento dedicato ai marchi segnatempo top. La novità si chiama, invece, Haute Jewels Geneva, fiera internazionale dell’alta gioielleria, che si terrà al Fairmont Grand Hotel dal 30 marzo al 5 aprile 2022, in contemporanea con l’evento dedicato agli orologi. Insomma, nessun ritorno a Basilea. Il primo assaggio di Haute Jewels Geneva è stato nel 2019, a gennaio, con la partecipazione di quattro marchi (Yoko London, Roberto Coin, Crivelli e Sutra). L’idea è piaciuta e nel 2020 l’evento doveva essere replicato con otto marchi. Ma la pandemia ha costretto ad annullare l’appuntamento sia nel 2020 sia nel 2021.

Bracciale di perle di Yoko London alla edizione 2019 di Haute Jewels Geneve
Bracciale di perle di Yoko London alla edizione 2019 di Haute Jewels Geneve

Nel 2022, però, Haute Jewels Ginevra tornerà con 16 grandi marchi di gioielleria: Yoko London, Roberto Coin, Sutra, Crivelli, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli. La decisione dei brand segna, forse, la pietra tombale sulla ex grande fiera della orologeria e gioielleria di Baselworld. D’altra parte, il mondo cambia in fretta.

Gioielli by Sutra alla edizione 2019 di Haute Jewels Geneve. Copyright: gioiellis.com
Gioielli by Sutra alla edizione 2019 di Haute Jewels Geneve. Copyright: gioiellis.com

Fairmont Grand Hotel di Ginevra
Fairmont Grand Hotel di Ginevra







Bayco, il lusso senza limiti

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La storia di una delle Maison di alta gioielleria più blasonate d’America: Bayco ♦

Quaranta anni fa, il commerciante di gemme iraniano Amir Hadjibay è stato la prima ruota del motore che ha messo in moto Bayco. Dopo un passaggio in India e in Italia, nel 1981 i suoi figli, Moris e Giacomo (scritto proprio così, in lingua italiana) hanno fatto decollare l’azienda  che ha sede nel centro di New York e dal 1994 hanno cominciato a produrre i propri gioielli.

Ora è la volta di Marco e Manuel, terza generazione, ma l’idea di fondo non cambia: «Facciamo gioielli per re e regine», dice Giacomo Hadjibay, co-Ceo di Bayco Jewels.

Orecchini con diamanti e zaffiri rosa
Orecchini con diamanti e zaffiri rosa

Non è un proclama solo teorico: i gioielli di Bayco sono il massimo del massimo, e naturalmente costosi persino per i nobili del pianeta. Tutto merito del patriarca Amir Hadjibay, che ha iniziato viaggiando tra Iran e India, per visitare maharajah e trattare grandi pietre preziose che facevano parte del loro patrimonio. Pietre uniche, per gioielli unici: i fratelli Hadjibay hanno deciso fin dall’inizio che avrebbero creare solo gioielli one-of-a-kind. Ovviamente di altissimo livello: non basta che siano utilizzati diamanti, rubini, smeraldi, zaffiri. Le pietre devono essere eccezionali.

Anello eternity in platino e zaffiri blu
Anello eternity in platino e zaffiri blu

I gioielli di Bayco sono unici e molto costosi: il prezzo supera facilmente il milione di dollari. Per proteggere questa unicità, Bayco non presta gioielli alle celebrity per sfilare sul red carpet in occasione di festival o cene di gala. “Sarebbe un insulto per chi ha sborsato tutti i quei soldi per i nostri gioielli e si sente un gradino sopra rispetto ad attrici e cantanti”, ha spiegato Marco Hadjibay. Insomma, questi gioielli sono preziosi e anche esclusivi.

Anello in oro rosa con zaffiri rosa
Anello in oro rosa con zaffiri rosa

Lo stile. Bayco mescola tendenze vecchie e nuove: i suoi pezzi sono spesso influenzate dal periodo Mogul, i re musulmani che hanno dominato l’India del nord per tre secoli. Gioielli sfarzosi, che resistono a mode e costituiscono un patrimonio per il futuro, oltre a essere di rara bellezza. D’altra parte la antica competenza gemmologica della famiglia non è andata perduta: fa parte oramai del loro Dna. Matilde de Bounvilles

Anello in platino con diamanti taglio rosa
Anello in platino con diamanti taglio rosa
Orecchini in platino, ceramica e diamanti
Orecchini in platino, ceramica e diamanti
Orecchini oro rosa con zaffiri viola naturali a taglio irregolare
Orecchini oro rosa con zaffiri viola naturali a taglio irregolare
Anello in platino con diamanti e rubino al centro
Anello in platino con diamanti e rubino al centro

Anello in platino con diamanti e rubini
Anello in platino con diamanti e rubini







Guerra delle fiere di gioielleria: torna Pasquale Bruni, ma…





Pasquale Bruni torna a partecipare a un evento assieme ad altri gioiellieri. Ma non si tratta di VicenzaOro e neppure di Baselworld. Il gioielliere di Valenza, che circa un anno fa ha deciso di interrompere le consuete presenze nelle due grandi fiere europee della gioielleria, ha invece deciso di aderire a Haute Jewels Geneva, assieme a Yoko London (che è il promotore dell’iniziativa), Crivelli, Roberto Coin, Sutra, Bayco, Etho Maria e Stenzhorn.

Modella con gioielli di Pasquale Bruni
Modella con gioielli di Pasquale Bruni

La sorpresa riguarda sia la modalità, sia la scelta della data. Haute Jewels Geneva, infatti, si terrà dal 26 al 28 aprile, in coincidenza con il Sihh, la manifestazione dedicata all’alta orologeria che si svolgerà sempre nella città svizzera dal 26 al 29 aprile. Non solo. Haute Jewels Geneva precederà di pochissimo Baselworld (30 aprile – 5 maggio).

Collana di Yoko London esposta a Haute Jewels Geneva 2019
Collana di Yoko London esposta a Haute Jewels Geneva 2019

E proprio questa concentrazione di eventi ha consigliato a GemGenève, altra fiera di alta gioielleria, di posticipare quest’anno le date all’autunno (5-8 novembre). Haute Jewels Geneva, partito lo scorso anno con la presenza di sole quattro aziende (Yoko London, Crivelli, Roberto Coin e Sutra) quest’anno raddoppia. L’idea è quella di non creare una semplice mini-fiera, ma di mostrare i gioielli in un’atmosfera più intima e rilassata: si svolgerà, infatti, nella sala da ballo del Fairmont Grand Hotel Geneva (ex Grand Hotel Kempinski) dalle 10 alle 20.

Vetrina a GemGenève
Vetrina a GemGenève

Baselworld, visitatore avvinghiato a due modelle
Baselworld, visitatore avvinghiato a due modelle

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com







Doppio exploit per Bayco

Uno zaffiro gigante e un rubino straordinario sono protagonisti a Baselworld con Bayco ♦

Un anello con un enorme zaffiro birmano cabochon. Oppure un anello con un rubino di 15 carati. Sono due dei pezzi di spicco di Bayco nelle vetrine di Baselworld 2017.

Leggi anche Bayco, lusso senza limiti

Bayco è un marchio di gioielleria fondato a New York nel 1981 dai fratelli Moris e Giacomo Hadjibay, di origine iraniana. I due fratelli, dopo aver trascorso la loro giovinezza e apprendistato in Italia, dove hanno lavorato con il padre Amir Hadjibay, esperto e commerciante di gemme, hanno deciso di lanciare un proprio marchio a New York. Con l’esperienza accumulata in famiglia nell’ambito delle pietre preziose, l’idea è stata subito quella di creare pezzi unici, gioielli che mettono al centro rubini, smeraldi, diamanti o zaffiri. Bayco è ora un nome affermato dell’alta gioielleria e i suoi pezzi sono richiesti sui mercati di tutto il mondo, anche perché la tradizionale attività nel campo delle gemme non è stata abbandonata.

I gioielli, insomma, sono realizzati a partire dalla forma e dalla specificità delle pietre prima ancora che da un disegno astratto. Gli esempi sono proprio quelli scelti per Baselworld. Lo zaffiro birmano è fuori dall’ordinario: pesa 60 carati, ha taglio pan di zucchero, e svetta in cima a un anello con pavé di diamanti. La parte superiore zaffiro è staccabile dall’anello e può essere utilizzato come pendente in una collana. L’anello con rubino birmano naturale, non riscaldato ed estremamente raro di queste dimensioni, ha una doppia fila di diamanti incolori a forma di pera del peso di 14 carati totale. È considerato da Bayco una delle gemme più importanti al mondo. Alessia Mongrando





The Celestial Pyramid, zaffiro di 60 carati taglio pan di zucchero, che può essere smontato e utilizzato su una collana
The Celestial Pyramid, zaffiro di 60 carati taglio pan di zucchero, che può essere smontato e utilizzato su una collana

The Celestial Pyramid
The Celestial Pyramid
The Grand Mogok Ruby, pietra di 15 carati naturale
The Grand Mogok Ruby, pietra di 15 carati naturale
Bayco, anello con rubino di 15 carati e diamanti per 14 carati
Bayco, anello con rubino di 15 carati e diamanti per 14 carati
Anello con Ultimate Blue, zaffiro birmano naturale di 22 carati
Anello con Ultimate Blue, zaffiro birmano naturale di 22 carati
Collezione Monochrome Lotus
Collezione Monochrome Lotus
Anello con grande smeraldo colombiano
Anello con grande smeraldo colombiano

Anelli firmati Bayco
Anelli firmati Bayco







L’imperatore degli smeraldi

[wzslider]Svelato il numero uno degli smeraldi: a Basilea, nel bel mezzo della fiera dedicata a gioielli e orologi Bayco ha presentato una delle gemme più preziose di sempre. Moris e Giacomo Hadjibay, co-proprietari della maison newyorkese, hanno sollevato il velo su The Imperial Emerald, una pietra da 206 carati, trovata in Colombia. Lo smeraldone è garantito con le più alte certificazioni di qualità dagli enti gemmologici. È molto raro trovare uno smeraldo così grande e allo stesso tempo della massima qualità: verde brillante, senza tinta bluastra, trasparente, con lievi inclusioni minerali naturali. Bayco Gioielli è stata fondata nel 1982 da Amir Hadjibay e i suoi due figli, Moris e Giacomo, attuale co-ceo della società. L’azienda produce gioielli unici e di grande valore, con l’utilizzo senza risparmio di rubini, smeraldi, zaffiri e diamanti celesti. Matilde de Bounvilles

Revealed the king of emeralds in Basel, in the middle of the fair dedicated to jewelry and watches Bayco presented one of the most precious gems of all time.

Attenti, mostro in arrivo a Baselworld

[wzslider]Un mostro è in arrivo a Baselworld. Il suo aspetto non è noto ma, secondo Bayco Jewels, azienda newyorkese fondata nel 1982 da Amir Hadjibay, la novità sarà sconvolgente: il giorno di apertura della mostra evento di Basilea sarà rivelata una delle gemme più preziose che sia mai esistita. L’evento avrà luogo nella cabina Bayco, a mezzogiorno in punto. Secondo Moris Hadjibay, co-titolare della società, la gemma-mostro «sarà diversa da qualsiasi cosa nessuno ha mai visto prima. Sarà un grande privilegio essere gli unici a svelare questo dono dalla terra di tale portata per il mondo. È veramente un capolavoro di madre natura». Anche se non ci sono immagini dell’alien, si sa che la gemma ha già ricevuto un attestato da uno degli istituti gemmologici più quotati, il Gem Gübelin Lab, di Lucerna, secondo cui si tratta di una pietra eccezionale. Il conto alla rovescia è già iniziato. Federico Graglia

Bayco Jewels LLC of New York has announced that it will be revealing one of the most precious gemstones to ever exist at the opening day of Baselworld. The most important annual event for the watch and jewelry industries will begin on April 25th and continue through May 2nd in Basel, Switzerland. The exclusive unveiling will take place in the Bayco booth, April 25th, 2013, at noon local time (6:00am Eastern time) in Hall 1.1, Stand E09.

The New York based fine jewelry company has chosen not to disclose any information about the piece until the presentation itself. However, Moris Hadjibay, a co-owner of the company discloses the following; “It will be unlike anything anyone has ever seen before. It is our great privilege to be the ones to unveil this gift from the earth of such magnitude for the world to see. This is truly a masterpiece of mother nature.”