vendere gioielli

Come creare un marchio di gioielli

Come creare un marchio di gioielli? È possibile trasformare la passione per i gioielli in una professione? Come diventare gioiellieri? Partiamo da una considerazione: sapete già come creare gioielli, avete provato, conoscete le tecniche e le difficoltà da superare per realizzare orecchini, anelli e collane. Ma non sapete come trasformare la vostra capacità pratica, probabilmente di tipo artigianale, in un’impresa commerciale. Quello che vi serve è individuare un marchio che possa essere vincente sul mercato. Prima di tutto, quindi, fatevi un esame di coscienza: siete in grado di produrre un numero sufficiente di gioielli che soddisfi le richieste dei vostri futuri clienti? Se la risposta è sì, allora dovete proprio definire il vostro brand.

Come creare un marchio di gioielli?
Come creare un marchio di gioielli?

Definite il vostro marchio
Il primo passo nella creazione di un marchio di gioielli è definire l’identità del marchio. Come si fa? Cominciate a farvi qualche domanda:
• Qual è l’obiettivo del vostro marchio?
• Quali sono i suoi valori fondamentali?
• Qual è il pubblico di riferimento?
• Cosa rende unico il vostro marchio?

Queste domande vi aiuteranno a stabilire l’identità del brand e a guidare le decisioni durante tutto il processo di branding.

Fatevi delle domande
Fatevi delle domande

Create un piano aziendale
Il secondo passaggio è la crea un piano aziendale che delinei gli scopi e gli obiettivi del marchio. Per esempio, dovete pensare a una strategia di marketing per comunicare la qualità dei vostri gioielli. Inoltre, individuate una strategia riguardo ai prezzi confrontandoli con i possibili concorrenti. Infine, prevedete un piano di produzione dei gioielli e le conseguente spese e ricavi che potete ottenere. Ma, prima di tutto: avete un budget sufficiente per partire?
Definire lo stile dei gioielli
Definire lo stile dei gioielli

I gioielli
Quando avete le idee chiare e avete risposto considerato gli aspetti che abbiamo descritto in precedenza, fatevi un’altra domanda: i gioielli che avete finora progettato sono davvero quelli giusti per il tipo di brand che avete scelto? Può darsi che considerando tutto possiate arrivare alla conclusione che i vostri gioielli sono perfetti. Oppure che sia necessario adattare meglio il vostro design al tipo di brand e di pubblico scelto. Quindi, progettate la vostra prima collezione di gioielli in base all’identità del marchio e al pubblico di destinazione. Create schizzi e prototipi e cercate di ottenere delle opinioni sincere.
Creazione di un gioiello
Creazione di un gioiello

La qualità dei gioielli
Avete delle brillanti idee, avete realizzato qualche gioiello nel vostro laboratorio. Ma per passare a produrre tanti gioielli dovete anche avere idea di come conservare una qualità costante dei vostri prodotti. Spesso la produzione artigianale prevede alti e bassi. Ma questo nuoce al marchio: ogni pezzo non perfetto sarà una cattiva pubblicità ai vostri prodotti. Create un programma di produzione e stabilite standard di controllo qualità. Questo vale anche per chi decide di esternalizzare la produzione affidando ad aziende esterne la fattura dei gioielli, una modalità utilizzata spesso dai piccoli marchi di gioielleria.
Creazione di un anello
Creazione di un anello

Presenza online
Inutile dire che il tuo brand deve essere presente con un proprio sito sul web e sui principali social. Un sito poco curato, non aggiornato, oppure social con post vecchi e foto scadenti faranno una pessima pubblicità ai vostri gioielli. Anche stabilire un contatto con siti specializzati, come gioiellis.com, offre visibilità e prestigio al vostro brand. Un’attività di marketing non può prescindere dalla presenza online. Attenzione, però, al fenomeno influencer. Ci sono influencer che vantano migliaia di follower, che sono in realtà “poco reali”, si tratta cioè semplici bot virtuali. È il reale impatto dei loro post sui social è controverso.
Realizzazione di una collana
Realizzazione di una collana

La vendita dei gioielli
Finalmente è arrivato il momento di vendere i gioielli. La scelta della modalità non è un aspetto secondario. Potete vendere direttamente nel vostro laboratorio, se le vostre licenze lo consentono, oppure/anche online, in temporary shop (magari prima di Natale), o attraverso altri negozi di gioielli. Anche questo è un aspetto che va considerato in precedenza.
Studenti nel laboratorio di oreficeria Design del gioiello contemporaneo, a Venezia
Studenti nel laboratorio di oreficeria Design del gioiello contemporaneo, a Venezia

La crescita del marchio
Una volta sul mercato, valutate le vendite, e se vendete online osservate bene i dati prima di decidere come espandere la linea di prodotti, perfezionare la strategia di marketing e stabilire un’interazione con i clienti. Ascoltate il feedback di chi ha acquistato i vostri primi gioielli e analizzate quali cambiamenti apportare nel caso di critiche.
In ogni caso, la creazione di un marchio di gioielli richiede tempo, impegno e un’attenta pianificazione. Ma se avete delle buone idee potete creare un marchio di gioielli fiorente e di successo.
Lavorazione dei gioielli
Lavorazione dei gioielli

5 regole per vendere i vostri gioielli d’oro

È una buona idea vendere adesso i vostri gioielli? Come si fa a vendere un anello, una collana o gli orecchini? Ecco le cose da sapere prima di vendere i vostri preziosi gioielli: la prima cosa da controllare è… ♦

Il prezzo dell’oro sale, scende, risale di nuovo. Sarà il momento giusto per vendere i vostri gioielli? Se avete un gioiello in oro, prima di venderlo è meglio farsi un’idea della quotazione del metallo giallo. Ma qual è il vero prezzo? Se il gioiello è di una grande Maison, con diamanti o altre pietre preziose, è meglio farlo valutare da almeno tre gioiellieri diversi: le valutazioni possono essere molto differenti.

Gioielli in oro
Gioielli in oro

Se, invece, il vostro gioiello è realizzato in oro, la prima cosa da fare è guardare con attenzione i grafici delle quotazioni (ma anche di argento e platino). I più esperti possono anche seguire i listini del New York Spot Gold o del London FixQual è meglio? Dipende: il primo è un indice di prezzo principalmente per le transazioni negli Stati Uniti, mentre il secondo si riferisce ai mercati europei e internazionali. Non è un dettaglio da poco se si ha intenzione di vendere un gioiello importante, perché il compratore potrebbe fare la sua valutazione sulla piazza più conveniente per lui. Conoscere, comunque, la quotazione dell’oro serve a farsi un’idea del prezzo: meglio non fidarsi di quello che spiegano alcuni operatori che acquistano gioielli a peso. Ecco, quindi, cinque consigli per vendere al meglio i propri ori.

Isabelle Fa, collana in oro indossata. Copyright: gioiellis.com
Isabelle Fa, collana in oro indossata. Copyright: gioiellis.com

1 Identificate le variazioni di prezzo: se c’è un picco al rialzo dei prezzi dell’oro, il London Fix è il primo a registrarne la crescita, di conseguenza è questo il mercato migliore per il venditore e ovviamente non per l’acquirente. Ripetiamo: questo vale per gioielli che abbiano un certo peso. Per pochi grammi la differenza non è molta.

2 Imparate pesi e misure dell’oro: è fondamentale, perché anche se i compratori usano i grammi come unità di misura, in realtà il valore sul mercato internazionale è fissato in once. E 1 oncia equivale a 31,1 grammi. Quindi, per capire il prezzo attuale non resta che moltiplicare il valore di 1 oncia per 31,1.

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

3 Controllate i carati dei gioielli: il prezzo ufficiale dell’oro è quello del metallo puro, a 24 carati. Ma nessun gioiello moderno ha 24 carati. I gioielli sono realizzati con oro unito ad altri metalli, per aumentare la resistenza, oppure semplicemente per abbassare il prezzo. L’oro a 14 carati significa, per esempio, che solo il 58,3% del vostro gioiello è composto in oro. Il resto può essere nichel, argento, rame… Quindi, quando andrete a vendere il gioiello, sarà calcolato non per il suo peso totale, ma in quello relativo alla parte di oro. Attenzione, i gioielli a 9 carati vengono spesso pubblicizzati come oro, ma in caso di vendita non sono considerati tali.

Lavorazione di gioielleria
Lavorazione di gioielleria

4 Calcolate e confrontare il prezzo migliore: È meglio misurare e pesare con precisione i gioielli prima di recarsi in qualsiasi negozio, per farvi un’idea (su internet sono in vendita bilance apposite). Inoltre, tenete conto che chi acquista oro non paga il prezzo teorico del listino, perché  deve fondere il gioiello e, ovviamente, aggiungere la sua percentuale di guadagno, su cui paga le tasse. In sostanza, se avete calcolato bene il valore del vostro gioiello d’oro tenendo conto della percentuale presente nella lega (i carati) e il suo peso, dovete togliere almeno un buon 30%.

Lavorazione orafa. Foto: LaPresse
Lavorazione orafa. Foto: LaPresse

5 Ottenete il prezzo migliore: Internet è un buon canale per acquistare gioielli, ma non per vendere. Alcuni acquirenti applicano tariffe ribassate fino al 50% rispetto ad alcuni negozi «compro oro»: la stessa collana di 14 carati potrebbe essere valutata la metà I gioiellieri potrebbero, invece, possono pagarla di più se rilevano una lavorazione artigianale di pregio, perché il gioiello potrebbe essere trasformato e riutilizzato.

Controllate il peso del gioielli
Controllate il peso del gioielli

Shopping di gioielli con la realtà virtuale di Perfect

Realtà virtuale per vendere gioielli. La tecnologia digitale è la nuova frontiera per il mondo della gioielleria: consente di visualizzare il gioiello in modo virtuale, ma realistico, per una esperienza di shopping coinvolgente. È quanto propone Perfect, azienda taiwanese hi-tech (quotata alla Borsa americana) con la sua soluzione Virtual-Try-On. L’idea alla base è semplice: consentire la prova in tempo reale di collane, anelli, orologi, orecchini e bracciali. Per rendere l’esperienza d’acquisto ancora più realistica e su misura, l’azienda ha sviluppato uno strumento di visualizzazione e riproduzione in 3D intuitivo, che permette ai brand di convertire i modelli dei prodotti in esperienze di prova tridimensionali.

Che cosa fare
Che cosa deve fare chi produce gioielli, per utilizzare la realtà virtuale? Si tratta di aggiungere la tecnologia Virtual-Try-On all’interno del sito e-commerce. In questo modo, secondo Perfect, gli acquirenti possono provare sulla loro pelle il prodotto che interessa e selezionare quello giusto. La tecnologia AgileHand utilizzata dall’azienda e agli algoritmi di apprendimento dell’intelligenza artificiale permettono la simulazione in tempo reale dei movimenti della mano senza bisogno di marcatori esterni. In questo modo la prova online di anelli, bracciali, oppure orologi, è molto più naturale.

Perfect ha sviluppato ulteriormente la soluzione Virtual Try-On con l’integrazione del visualizzatore e configuratore 3D online. Disponibile per anelli e orologi, la nuova tecnologia 3D promette di semplificare e ottimizzare l’intero processo di riproduzione tridimensionale dei prodotti, consentendo ai brand di convertire facilmente file di modelli Cad standard e offrendo ai clienti la possibilità di personalizzare gli accessori scelti, sfogliando cataloghi di materiali e texture incorporati per lo sviluppo di rendering e anteprime in tempo reale. Una proposta che sembra interessante anche per i buyer, che possono ordinare pezzi su misura per il proprio mercato.

Nel settore degli anelli di lusso e degli orologi, la tecnologia Ar ha un incredibile potenziale per fornire un’esperienza di consumo più personalizzata. Siamo entusiasti di annunciare il nostro nuovo strumento di Visualizzazione e Produzione 3D, fiduciosi che permetterà ai brand di integrare e ottimizzare i percorsi di shopping, aumentando, inoltre, la fiducia delle clienti nell’acquisto online.
Alice Chang, Ceo e fondatrice di Perfect Corp

Alice Chang, Ceo di Perfect Corp
Alice Chang, Ceo di Perfect Corp

I marchi di gioielleria, in questo modo, possono selezionare gli elementi che possono essere personalizzati dai cataloghi disponibili o caricare texture ad hoc per aumentare le possibilità creative. Inoltre, implementando l’innovativa tecnologia 3D di Perfect all’interno del proprio sito e-commerce, le aziende di orologi e anelli di lusso possono creare propri configuratori di prodotti 3D online, permettendo ai clienti del lusso di aumentare la fiducia nell’acquisto e, al contempo, godere di una shopping experience esclusiva.
Shopping da Christ
Shopping da Christ

Come vendere il proprio anello

Come vendere i vostri gioielli, per esempio il vostro anello? È conveniente smontare un anello per vendere separatamente oro e diamanti? ♦︎

Ci sono tanti modi per vendere un anello. Si può vendere intero, oppure decidere di separare le pietre preziose, di solito un diamante, dal cerchio d’oro che ferma la pietra. C’è, infatti, chi è interessato a investire in diamanti, anche se è bene ricordare che la rivalutazione non è affatto automatica. Insomma, che cosa succede se volete vendere i diamanti incastonati nei vostri gioielli? Separare oro e diamanti per vendere meglio un anello consente di ottenere un prezzo più alto? Siete sicuri? Prima di separare un diamante dal vostro anello e correre a venderlo, leggete questo articolo.

Anello di Crieri con smeraldo colombiano e diamanti a taglio triangolare. Copyright: gioiellis.com
Anello di Crieri con smeraldo colombiano e diamanti a taglio triangolare. Copyright: gioiellis.com

Come vendere il proprio anello?
L’idea più comune è quella di rivolgersi a un gioielliere. L’interessa ad acquistare l’anello dipende, però, da molti fattori, come il valore della pietra montata sul gioiello, dalla forma e dal marchio dell’azienda di gioielleria che lo ha realizzato. Questi tre fattori possono essere valutati separatamente. Se, per esempio, l’anello ha una pietra preziosa, ma in una montatura poco interessante, il gioielliere può essere interessato ad acquistare l’anello per poi smontarlo e riutilizzare i suoi componenti. Se l’anello è di una marca molto nota, l’interesse prevalente sarà quello di rivendere il gioiello, dopo averlo lucidato di nuovo. Una fede nuziale di solo oro sarà invece valutata semplicemente a peso. Se l’anello ha un certo valore potrebbe valer la pena di proporlo a una casa d’aste. Tenete però conto che in qualsiasi caso il prezzo che vi sarà proposto sarà molto inferiore a quello che sperate.

Valutazione di un diamante di Rubin & Zonen
Valutazione di un diamante di Rubin & Zonen

Valutate prima un prezzo

Prima di portare il vostro anello dal gioielliere o in una casa d’aste, però, sarebbe bene avere un’idea di quanto può valere sul mercato il vostro anello. Ci sono due modi per capirlo almeno in modo approssimativo. Se il vostro anello è di una marca nota potete iniziare a fare una ricerca sui siti delle maggiori case d’asta, che pubblicano il risultato delle vendite sul loro sito web. È probabile che se volete vendere un anello di Buccellati, Damiani o Bulgari, tanto per fare tre nomi, potreste trovare qualcosa che assomiglia al gioiello che avete per le mani. In questo modo vi farete almeno un’idea. Tenete conto che la valutazione determinata in un’asta deve poi scontare i diritti d’asta, cioè il compenso per la società che ha organizzato la vendita. E non sono pochi: possono arrivare a sfiorare il 30%. Se, invece, l’anello è molto semplice, è probabile che sia valutato semplicemente per il peso dell’oro. Se c’è anche un diamante, ma di piccolissime dimensioni, non contateci troppo. Per esempio, un diamante di 0,3 carati di media qualità sarà valutato qualcosa come 200 dollari o euro, circa, se non ha un colore più che buono, forse anche meno. Prima di vendere il vostro anello, quindi, fissate un valore sotto il quale non siete disposti a vendere: vi servirà per una eventuale trattativa con l’acquirente.

Tenzo, anello con granato e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Tenzo, anello con granato e diamanti. Copyright: gioiellis.com

È una buona idea separare i diamanti o gemme dall’oro?

Dipende. Non è mai una buona idea se il gioiello è di una marca nota. Se il vostro gioiello ha il marchio riconoscibile di una Maison famosa è meglio vendere il gioiello tutto intero: otterrà una valutazione sicuramente maggiore. Se, invece, il vostro gioiello non ha un design particolarmente riconoscibile, separare oro e diamanti potrebbe essere una buona idea. Attenzione, però: dovete essere sicuri che l’oro abbia una buona caratura. Un anello in oro a 18 carati, per esempio, contiene solo il 75% di metallo puro. Quindi la valutazione di chi acquista prenderà in considerazione solo quella parte di oro. E ancora meno, ovviamente, per l’oro a 14 carati o a 9 carati. Inoltre, dovete essere sicuri che il diamante sia di buona qualità, magari accompagnato da un certificato rilasciato da un istituto gemmologico.

Anversa: valutazione di un diamante
Anversa: valutazione di un diamante

Come togliere i diamanti da un anello?

I diamanti sono l’elemento naturale più duro che esista. Ma questo non vuol dire che siano indistruttibili: i diamanti possono rompersi difficilmente, ma possono graffiarsi. Se avete pinzette abbastanza sottili da muovere i rebbi di un anello che contiene un diamante potete provare (a vostro rischio) da soli. In caso contrario, è meglio rivolgersi a un gioielliere. Ancora più difficile, per chi non è del mestiere, è togliere un diamante da un castone, cioè in un gioiello che blocca la pietra con una banda di metallo.

Lavorazione di un gioiello
Lavorazione di un gioiello

Come valutare i diamanti?

Solo un professionista può assegnare un valore credibile ai diamanti. Il valore, infatti, dipende dal peso e dalla qualità dei diamanti (le famose quattro C). Tutto è più facile, naturalmente, se il vostro gioiello è accompagnato da un certificato di valutazione del diamante, a patto che la pietra sia stata certificata da un ente accreditato. Tenete conto anche che chi acquista un diamante usato non lo valuterà al prezzo di mercato, ma solo a un prezzo più conveniente. Lo sconto potrebbe arrivare anche al 50% del valore di un diamante nuovo con caratteristiche simili.

Diamante rosa sotto la lente del gemmologo
Diamante rosa sotto la lente di un gemmologo

Chi può acquistare i diamanti?

Una volta che i diamanti sono stati smontati dal gioiello e valutati, ci sono tre possibilità. Portare i diamanti a un commerciante di diamanti, a un gioielliere, oppure venderli all’asta. L’ipotesi più probabile è la seconda: un gioielliere che crea lui stesso dei gioielli potrebbe trovare vantaggioso acquistare un diamante a un prezzo inferiore a quello di mercato, a patto naturalmente che la pietra sia autentica, certificata, e in buone condizioni.

Diamanti in vendita ad Anversa
Diamanti in vendita ad Anversa

Conviene portare i diamanti da un commerciante di pietre preziose?

Se il diamante ha un certo peso e una buona qualità vendere le pietre a un commerciante all’ingrosso può essere una soluzione, ma non è facile: il commerciante di solito si rifornisce sui mercati internazionali e acquista molti diamanti alla volta, per poi rivenderli. In ogni caso, non illudetevi: come abbiamo accennato, il valore che vi sarà offerto sarà probabilmente meno del 50% del prezzo al dettaglio. Ovvio: un commerciante di diamanti vende le pietre a chi produce gioielli e trattiene per sé un guadagno.

Diamanti all'ingrosso
Diamanti all’ingrosso

È meglio vendere all’asta il diamante dell’anello?

È possibile anche vendere un diamante all’asta, a patto che abbia un peso in carati da renderlo interessante (una valutazione che dipende dalla società che organizza la vendita all’incanto). Nelle grandi città ci sono case d’aste che periodicamente vendono anche gioielli e pietre. E oggi ci sono anche le aste online. Ma, attenzione, se non si tratta di un diamante di una certa dimensione e di buona qualità, difficilmente potrà essere considerato per una vendita all’incanto. Meglio, in questo caso, provare a vendere il gioiello intero.

Asta di Christie's
Asta di Christie’s

Siete sicuri di voler vendere i vostri gioielli?




Avete deciso di vendere i vostri gioielli? Probabilmente avete bisogno di un po’ di liquidità per le vostre esigenze. Ma siete proprio sicuri che ne valga la pena? Prima di vendere dei gioielli leggete questo articolo: le 5 cose da considerare prima di vendere i vostri gioielli. E già che ci siete, date anche un’occhiata a questo articolo.

Prezioso scrigno Fabergé
Prezioso scrigno Fabergé

Leggete il futuro

Ok, se avete deciso di vendere i vostri cari gioielli deve esserci un motivo serio. Ma prima di tutto occorre che facciate un esame attento delle vostre prospettive: siete così certi che non ci siano alternative? Fate questo esperimento: scrivete su un foglio i tre possibili scenari del vostro bilancio per i prossimi sei mesi. Il primo molto favorevole, il secondo più neutro e il terzo decisamente negativo. Quale dei tre è più probabile? Quante risorse vi occorrono per stare a galla? E la vendita dei gioielli risolverà tutto?

Jewelbox
Jewelbox

Attenti ai conti

Spesso si danno per scontate spese delle quali non ci si sarebbe necessità. Semplicemente, questi costi sono il frutto di vecchie abitudini, oppure sono frutto di abbonamenti che avete sottoscritto quando le cose andavano meglio (vero Netflix?). Se avete un conto in banca (e probabilmente lo avete), esaminate le spese degli ultimi tre mesi. Scoprirete che ci sono spese evitabili e altre che si possono ridurre. A partire da quello che costa lo stesso conto corrente (guardate le spese che vi addebita la vostra banca ogni anno). Probabilmente potete eliminare qualche spesa superflua, oppure cambiare banca (e tenervi i vostri gioielli).

Zmart Portable Travel Jewelry Box
Zmart Portable Travel Jewelry Box

Riscuotere i crediti

Fate i conti di quello che vi spetta. Siete sicuri che nelle prossime settimane non avrete altre entrate? Spesso si tende a enfatizzare una situazione negativa senza considerare la possibilità di un’evoluzione positiva degli eventi. Per esempio, nessuno vi deve dei soldi, oppure può sopperire alla vostra mancanza temporanea di liquidità?

Postage money, fermaglio porta carta moneta
Tiffany, postage money, fermaglio porta carta moneta

Ritardare i pagamenti

Considerate anche un altro aspetto: spesso un creditore può tranquillamente aspettare di essere rimborsato anche dopo la data che era stata stabilita. L’importante, per chi vi ha prestato dei soldi, oppure deve ricevere la rata di affitto, leasing, mutuo, eccetera, è la sicurezza di ottenere quello che gli spetta, anche se non subito. In fondo un ritardo non è la fine del mondo.

La cassaforte per gioielli Baron
La cassaforte per gioielli Baron

Prestate i gioielli

Invece di vendere i gioielli avete pensato che potete semplicemente prestarli in cambio di un po’ di soldi? Ci sono banche o società finanziarie che tengono in pegno i gioielli in cambio di un valore, di solito molto più basso di quello reale. In cambio, potere restituire la somma versando a rate una cifra stabilita. Naturalmente, se non pagherete si terranno i vostri gioielli. Ma se siete sicuri di riuscire a restituire la somma prestata, potete considerare questa possibilità.

Collier e bracciali indossati
Collier e bracciali indossati






Lezione di marketing: come vendere i gioielli




Per presentare il nuovo corso di e-commerce per i negozi di gioielli, Erika Zacchello e Antonio Kropp, due consulenti di marketing, hanno scritto questo articolo in cui spiegano che per il gioiello occorre impostare una comunicazione e una strategia di marketing diversa da quelle che funzionano per altri prodotti.
Maggiori informazioni sul corso sono disponibili qui:
E-Commerce del Gioiello – Tecniche e strumenti specifici per la vendita di gioielli online.

Vendere gioielli online è differente.

Perché l’e-commerce per il gioiello deve seguire regole diverse rispetto a quello per altri prodotti? Perché è necessario un corso specifico per le gioiellerie?

Gioielleria durante il periodo natalizio
Gioielleria durante il periodo natalizio

 

A causa dei ripetuti lockdown, diversi negozi stanno ultimamente valutando l’opportunità di vendere online la propria merce. Anche il settore del gioiello si sta dimostrando sensibile a questo tema sebbene, da sempre, la maggior parte degli operatori si sia dimostrata scettica rispetto a questa tipologia di business.

Molte web agency e consulenti digital, valutando quello del gioiello come un settore ricco, si propongono alle aziende promettendo guadagni significativi tramite la vendita online ma, salvo situazioni sporadiche, non abbiamo notizia di casi di successo nella vendita di gioielli tramite e-commerce.

È importante a questo punto riflettere sul fatto che il gioiello non ha un’utilità concreta, non offre al cliente benefici tangibili o misurabili e che tale aspetto lo rende profondamente differente dagli altri prodotti, motivo per cui è così difficile affermare un nuovo marchio in questo ambito.

L’unico modo di fare brand ai nostri giorni è, in effetti, distinguersi radicalmente dalla concorrenza, fornendo un prodotto con elementi o caratteristiche uniche che rappresentino un reale vantaggio per i clienti o un particolare tipo di target.

Lavorazione di gioielleria
Lavorazione di gioielleria

Sorgono a questo punto diverse domande alle quali occorre dare una risposta:
Quali vantaggi effettivi può offrire un gioiello?
Come facciamo a convincere un utente online a comprare il nostro gioiello rispetto ad un altro?
E, ancora più importante, come facciamo a convincerlo a comprare un gioiello piuttosto che un altro prodotto?

Se ho bisogno di un trapano, valuto online l’offerta e verifico i prodotti sulla base delle mie esigenze: ampiezza e profondità dei fori che devo realizzare, maneggevolezza, rumorosità, versatilità, ecc. Sulla base delle descrizioni, decido di acquistare un prodotto oppure un altro e posso farlo tranquillamente online, posto che, nel caso le caratteristiche attese non vengano rispettate, ho sempre la possibilità di effettuare un reso.
Di rado l’acquirente di un trapano pensa: “se non lo tengo in mano, se non lo vedo dal vivo, se non mi dà emozioni mentre lo maneggio, il trapano non lo compro”.

Interno della gioielleria Rocca a Catania
Interno della gioielleria Rocca a Catania

Per il gioiello invece il discorso è differente. Come abbiamo detto precedentemente infatti, non ha un’utilità oggettiva: qual è dunque la motivazione all’acquisto di questo prodotto?

Le risposte a questa domanda potrebbero essere molteplici, ad esempio: completa il mio outfit, mi fa essere “alla moda”, mostra agli altri che sono benestante, mi fa sentire più bella, ecc.

La varietà delle risposte suggerisce che le motivazioni d’acquisto (o meglio le “giustificazioni” d’acquisto) siano sempre soggettive e arbitrarie e che l’esigenza di acquistare un gioiello e le ragioni della scelta proprio di quel gioiello, abbiano la loro radice in qualcosa che non è propriamente dettato dalla ragione, ma piuttosto da un impulso emotivo.

Tralasciando per ora il movente, la questione è capire quale sarà comunque il risultato (conseguente alla scelta e all’acquisto) una volta che il gioiello sarà indossato.

Quel gioiello diverrà inevitabilmente il “mio” gioiello, qualcosa che ho deciso di portare escludendo altre possibilità, che ho selezionato tra una molteplicità di alternative come il migliore per me, a tal punto da esporlo sul mio corpo per comunicare al mondo che mi appartiene, che fa parte della mia vita ed esprime il mio modo di mostrarmi, il modo migliore in cui voglio essere percepito.

Gioielleria Desiderio, Capri
Gioielleria Desiderio, Capri

Il gioiello inevitabilmente è coerente con le caratteristiche di chi lo indossa, i suoi gusti, il suo stile, le sue passioni, il suo modo di essere, il suo carattere.

Attraverso il gioiello l’individuo afferma maggiormente la propria unicità, acquisisce maggiore consapevolezza di sé e tramite questa consapevolezza definisce meglio e rende più stabile la propria identità

Questo lo dimostra ad esempio il fatto che, spesso, chi si trova accidentalmente nella situazione di non poter indossare il proprio gioiello, soprattutto in contesti che producono stress, ha la sensazione di essere “nudo”, percepisce una “mancanza” che lo rende particolarmente vulnerabile e insicuro.

Esterno di una gioielleria Helzberg Diamonds
Esterno di una gioielleria Helzberg Diamonds

Il mio gioiello è una sorta di amuleto, uno scudo, qualcosa che mi rende più forte nell’affrontare la vita quotidiana in cui la mia identità e le mie scelte sono sempre in discussione e messe alla prova.

La lunga analisi svolta fin qui è necessaria per capire che, se questa è la natura più autentica del gioiello, allora da sempre sbagliamo a comunicarlo se lo trattiamo come un oggetto qualsiasi.

Il gioiello non è un accessorio, un prodotto non necessario, un capriccio adatto a persone frivole. Il gioiello è strettamente connesso con la natura dell’individuo che lo indossa, è un suo completamento, la sua migliore rappresentazione.

Per questo motivo, per indurre qualcuno ad acquistare un gioiello online (ma anche offline), occorre fare leva sul ruolo che il gioiello avrà nella sua vita, cosa che quasi nessun marchio sa fare. Solo così si potrà sradicare il pregiudizio più ricorrente a riguardo: “il gioiello online non vende”.

Perchè un ecommerce del gioiello funzioni è necessario innanzitutto sintonizzare la comunicazione sul vero significato del gioiello che, a differenza di quanto si sente dire, esprime una necessità, soddisfa un vero e proprio “bisogno”.

Gioielleria a Milano
Gioielleria a Milano

Immagini, video e testi devono spiegare al cliente il beneficio che avrà nell’acquistare un gioiello piuttosto che un altro prodotto e nello scegliere proprio quel gioiello, piuttosto che quello di un altro marchio.

Lo sviluppo del sito web, dell’ecommerce e della strategia complessiva di marketing, pensata specificamente per il gioiello e coerente con quello che di essenziale questo prodotto può offrire alla persona che lo acquisterà, diventa dunque di fondamentale importanza.

Non si può parlare del gioiello come di un trapano, ma nemmeno, come fa la maggior parte dei marchi di gioielleria, continuare a trattarlo come fosse un’entità fine a se stessa, autoreferenziale, escludendo che possa avere un senso e trasmettere i significati profondi che in realtà sono la fonte del suo fascino e rappresentano la vera ragione d’acquisto.

Bisogna adottare un modo nuovo e rivoluzionario di comunicare che trova il suo punto di forza nella capacità di svelare al pubblico il senso più autentico di quel particolare gioiello e il ruolo che può svolgere nella vita del suo potenziale acquirente.

Per tutti questi motivi io e Antonio Kropp abbiamo pensato di realizzare un video-corso destinato ai negoziani relativo alla vendita online proprio del gioiello, dove parleremo di questo modo nuovo ed efficace di comunicare finalizzato alla vendita e di tutte le misure da adottare per attivare una strategia di marketing in grado di generare reali atti d’acquisto tramite e-commerce.
Il corso è disponibile in pre-vendita a questo link
E-Commerce del Gioiello.
Tecniche e strumenti specifici per la vendita di gioielli online.

Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano
Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano







È il momento di vendere i gioielli d’oro?

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È il momento di vendere i vostri gioielli d’oro? Le aziende che comprano oro, grandi e piccole, segnalano una crescente offerta da parte di chi possiede gioielli d’oro e vuole approfittare delle quotazioni in salita del metallo giallo. Il valore dell’oro, come è noto, aumenta sempre quando avvengono sciagure, tensioni, guerre o, come nel caso del coronavirus, emergenze sanitarie. Non a caso il prezzo dell’oro è salito a oltre 1.666 dollari l’oncia contro i 1.274 del 2015. E da inizio anno la crescita non si è praticamente mai interrotta. A questo si devono aggiungere le previsioni di molti esperti (ne abbiamo già parlato qui), che vedono a breve una quotazione di circa 2.000 dollari l’oncia.

Prezzo dell'oro sul mercato all'ingrosso a marzo 2020
Prezzo dell’oro sul mercato all’ingrosso a marzo 2020

Per questo motivo chi ha nel cassetto gioielli in oro che non indossa più da tanto tempo, oppure ha delle difficoltà economiche, pensa di approfittare del momento per vendere anelli, collane, orecchini, bracciali. Tra l’altro, da tempo molti gioiellieri hanno iniziato a utilizzare oro eticamente sostenibile, spesso riciclato. Che è, appunto, quell0 che deriva dalla fusione dei vecchi gioielli: secondo alcuni esperti si tratta di circa il 30% del metallo giallo utilizzato in gioielleria. Ma conviene davvero vendere i gioielli per cogliere il momento, che si può proprio definire d’oro? In realtà, bisogna fare attenzione a non confondere il prezzo dell’oro sui mercati con quello delle società che acquistano gioielli.

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

Secondo quanto rivela l’agenzia Bloomberg, specializzata in materia di finanza e mercati, l’oro è acquistato in genere con uno sconto di circa il 96%. In sostanza, se vendete un anello in oro e ricevete 300 euro o dollari (per fare un esempio), lo stesso gioiello una volta fuso per formare un lingotto è venduto sul mercato a quasi 600. D’accordo, c’è di mezzo il lavoro di fusione, ma appare evidente che il venditore di un gioiello non ha concluso un buon affare.

Valutazione di un anello
Valutazione di un anello

Quindi vendere i propri gioielli a un’azienda che compra oro è una cattiva idea? Non sempre, per la verità. Se un gioiello è di marca, per esempio Tiffany, Bulgari, Pomellato, eccetera, il prezzo del gioiello ha buone possibilità di essere valutato diversamente. Se è un buon gioiello, per esempio, non finirà nel crogiolo per essere fuso assieme agli altri anonimi pezzi, ma sarà rivenduto direttamente, oppure messo all’asta. E potrebbe ricevere una valutazione interessante, specialmente se si tratta di un gioiello con una storia particolare, oppure di grande pregio.

Anello in oro
Anello in oro

Per riassumere: in generale, non è una buona idea vendere i propri gioielli (a meno, naturalmente, che si abbia la necessità di farlo). Ma se il vostro gioiello è di una Maison molto nota ed è di buona qualità, potrebbe essere valutato molto bene.

Asta di Christie's a Ginevra
Asta di Christie’s a Ginevra
Orecchini in oro di Van Cleef & Arpels con testa di leone. Venduti per 21.250 dollari
Orecchini in oro di Van Cleef & Arpels con testa di leone. Venduti per 21.250 dollari