Marmo, architettura, oro e pietre preziose: è il mix della designer greca Ioanna Souflia ♦
Marmo di Taso per Symbiosis, nome della prima collezione di Ioanna Souflia, designer nata e cresciuta ad Atene, che si è trasferita a Londra per studiare al Central Saint Martins. Dopo il diploma il debutto, un omaggio alle proprie origini che combina un’estetica moderna con l’artigianato tradizionale. Infatti, per scolpire il materiale estratto dalle cave dell’isola greca sono necessarie ore di lavoro. E, poi, i gioielli con marmo italiano grigio Bardiglio Imperiale e oro rosa 14 carati per la collezione Adieu.
Ogni pezzo è realizzato a mano, montato su oro annerito lucidato a specchio e impreziosito da diamanti neri e grigi. I motivi grafici sono quelli dell’architettura classica, le curve ricordano le volute dei capitelli ionici, eppure il disegno è molto moderno. Sarà perché sembra la versione contemporanea dell’interpretazione stilizzata che l’Art Deco faceva dei vasi e delle sculture dell’antica Grecia. O forse perché tra le superfici levigate non c’è contrasto, anzi, il candore della pietra e la lucentezza del metallo esaltano le linee nitide e strutturate. Comunque sia, danno a questi gioielli uno stile elegante e perfino vagamente solenne. Lei definisce il suo stile maxi minimalismo, come nel caso della collezione Blueprints, «una documentazione visiva dei cieli metropolitani attraverso la griglia della presenza architettonica».