gioielli

I gioielli della corona di Olanda

Anche i reali di Olanda possono vantare un buon numero di gioielli importanti. Ecco quali sono ♦

Maxìma di Olanda anni fa era stata inserita dalla rivista Time tra le 100 persone più influenti al mondo per il suo impegno sociale. E sembra proprio una donna fortunata: ha sposato un principe, è diventata regina, dopo che nel 2013 Beatrice d’Olanda ha abdicato a favore del figlio Guglielmo Alessandro. Maxima Zorreguieta Cerruti, argentina di nascita, ha così avuto anche accesso a una delle collezioni di gioielli più ricche d’Europa. È un patrimonio accumulato nei secoli e mantenuto intatto grazie a una brillante soluzione: quella di far confluire i pezzi più importanti in una fondazione. E se i membri femminili della famiglia possono usufruirne in base al ruolo dinastico, alcuni di questi preziosissimi gioielli sono riservati unicamente alla regina regnante o consorte. Come, appunto, la regina Máxima , che a un anno dall’incoronazione ha dimostrato grande abilità nel modificarli e indossarli. Perché si tratta di diademi smontabili e rimontabili come collane e bracciali e viceversa. Ecco come, partendo proprio dalla tiara di diamanti zaffiri indossata nel giorno dell’incoronazione.

Maxìma d’Olanda con la tiara e gli orecchini della parure di zaffiri
Maxìma d’Olanda con la tiara e gli orecchini della parure di zaffiri

Sapphire Parure. Realizzata nel 1881 per la regina Emma, la tiara, che fa parte della Sapphire Parure, ha 655 diamanti sudafricani di 242 carati complessivi con un taglio brillante e 33 zaffiri del Cashmere di 155 carati. Uno zaffiro centrale a taglio cuscino circondato da due zaffiri più piccoli e da cinque diamanti per lato è l’elemento centrale, indossabile anche separatamente come spilla. Per renderla più leggera la nuova regina elimina sostituisce i tre diamanti montati a forma di giglio sulla sommità e li sostituisce con un unico grande diamante. Il girocollo di questa parure invece, è stato indossato come tiara aggiungendo sulla sommità cinque elementi costituiti da uno zaffiro centrale, circondato da diamanti in una montatura a forma di rombo.

Maxìma d’Olanda con la collana della parure di zaffiri indossata come tiara
Maxìma d’Olanda con la collana della parure di zaffiri indossata come tiara

Tiara di diamanti. Dono di nozze della regina Emma nel 1879, era in origine sormontata da tre stelle di diamanti a 12 punte. Ora è composta da tre diamanti centrali che possono essere sostituiti da rubini.

Dettaglio della tiara con 34 diamanti taglio rosa
Dettaglio della tiara con 34 diamanti taglio rosa

Tiara di diamanti taglio rosa. Tiara formata da una fila di 34 grossi diamanti i incastonati su una placca di platino (chaton) secondo una moda in voga nella metà del XIX secolo, che può essere usato come diadema o una collana.

Maxìma d’Olanda con la tiara di 34 diamanti taglio rosa
Maxìma d’Olanda con la tiara di 34 diamanti taglio rosa

Tiara della Regina Anna. Appartenuta alla Gran Duchessa Anna Pavlovna di Russia, moglie di Guglielmo II d’Olanda, è composta da diamanti e sette perle a forma di pera che pare risalgano al 1600.

Maxìma d’Olanda con la tiara delle perle antiche
Maxìma d’Olanda con la tiara delle perle antiche

Tiara delle margherite. Trasformata più volte, inizialmente aveva sulla sommità cinque perle tonde circondate ciascuna da dieci diamanti taglio brillante, in modo da formare una margherita, appunto. Nel 2002 al posto dei fiori vennero inserite delle stelle tramandate dalla regina Emma, seconda moglie di Guglielmo III. I gioielli a forma di stella erano popolari nel tardo XIX secolo, e fu Sissi l’imperatrice Elisabetta d’Austria a decretarne il successo usandole come fermagli nei capelli.Maxìma le ha volute per il giorno del suo matrimonio.

La tiara delle margherite
La tiara delle margherite

Tiara Mellerio. Fa parte di una parure costituita da una collana, un bracciale e una spilla con rubini e diamanti in grande quantità: 385 gemme nella tiara, 425 nella collana e 135 nel bracciale.

La tiara Mellerio con bracciali e orecchini
La tiara Mellerio con bracciali e orecchini

Tiara Wurttenberg. È un diadema con un intricato disegno di diamanti e perle che formano volute e gigli, sormontati da due file di perle a forma di goccia: sei nella parte inferiore e cinque in quella superiore, entrambe sono rimovibile e per questo sono possibili quattro versioni: con o senza perle, con la prima o seconda fila. È sempre stata la preferita dell’ex regina Beatrice, che dal giorno del suo matrimonio in poi l’ha portata in tutte le occasioni ufficiali.

Dettaglio della tiara Wurttenberg
Dettaglio della tiara Wurttenberg
Maxìma d’Olanda con la tiara di tre diamanti centrali sostituibili con i rubini
Maxìma d’Olanda con la tiara di tre diamanti centrali sostituibili con i rubini
Dettaglio della tiara delle margherite-stelle
Dettaglio della tiara delle margherite-stelle
La tiara dele perle antiche senza perle
La tiara dele perle antiche senza perle

I diamanti di casa Asscher

I gioielli con diamanti della dinastia Asscher, che ha dato il nome a uno dei più famosi tipi di taglio delle pietre più preziose ♦

Molti conoscono Asscher perché è anche il nome di un particolare taglio dei diamanti. Ma la Royal Asscher Diamond Company, società olandese fondata nel 1854 dalla famiglia Asscher, produce anche gioielli, che ovviamente fanno largo uso di diamanti. Pensate che la sede della società è ancora quella originale, in via Tolstraat, ad Amsterdam. Nei gioielli si trovano gli elementi del movimento Arts and Crafts, che hanno dato vita allo stile liberty, e poi si sono evoluti nell’Art Deco. Pezzi di gioielleria davvero regali. D’altra parte, è si è fregiata del nome Royal Asscher Diamond Company nel 1980, quando è stato conferito l’onore di fornitore reale dalla Regina Giuliana. E nel 2011 la regina Beatrice ha perpetuato il prefisso «Royal» per altri 25 anni.

Orecchini Pavo con diamanti taglio Asscher
Orecchini Pavo con diamanti taglio Asscher

Royal Asscher è ancora di proprietà della famiglia Asscher. È diventata famosa all’inizio del XX secolo per il lavoro di Joseph e Abraham Asscher, ed è diventata Royal Asscher Diamond Company nel 1980, quando le fu conferito il Predicato Reale Olandese dalla Regina Giuliana dei Paesi Bassi in riconoscimento della importanza dell’azienda nei Paesi Bassi e in tutto il mondo.

Orecchini con diamanti per 1 carato con taglio Asscher
1 Karat Diamantohrringe im Asscher-Schliff

Il taglio Asscher è nato nel 1902, inventato da Joseph Asscher, che ha brevettato questa speciale forma per il diamante. È stato anche il primo taglio di diamante brevettato al mondo. Il progetto originale prevedeva 58 sfaccettature a gradini e un padiglione ripido con angoli tagliati. In pratica, è un diamante con taglio smeraldo, ma quadrato e con angoli tagliati. Il taglio Asscher è stato un punto fermo dei gioielli dell’epoca art déco e art nouveau, con le sue linee rette e la disposizione sfaccettata che lo rendevano perfetto per elementi puliti e grafici portati in vita dal movimento.
Riproduzione della corona reale britannica, esposta nella sede di Asscher, con il grande diamante Cullinam
Reproduktion der britischen Königskrone, ausgestellt in Asscher, mit dem großen Cullinam-Diamanten

I diamanti storici

La storia della società è legata ad alcuni diamanti straordinari: l’Excelsior di 997 carati uno dei più grandi diamanti trovati. Nel 1903 Abraham Asscher per ridurre al minimo i difetti (alcune inclusioni) ha diviso la pietra in dieci diamanti. Il diamante Excelsior è finito (ma non si sa se è un merito) per essere indossato come pendente dal reggiseno, durante la sfilata 2003 della Victoria Secret Fantasy Bra, indossato da Heidi Klum. Un completo intimo da circa 13 milioni di dollari. Altro diamante storico è il Cullinan, scoperto nel 1905, di 3.106 carati (621,2 g). Il diamante è stato presentato al re Edoardo VII, che ha invitato i fratelli Asscher a Londra per discutere come tagliare la pietra. Joseph Asscher ha diviso il Cullinan in tre parti. Se ne sono poi ricavate nove grandi pietre: la più grande è di 530,20 carati (106,040 g), il Cullinan I. Fa parte dei gioielli della corona britannica.

Anelli di fidanzamento della Maison Asscher
Anelli di fidanzamento della Maison Asscher

Una curiosità: durante i mesi dell’epidemia di coronavirus, Mike e Lita Asscher hanno deciso di voler aiutare a combattere il covid-19 con la creazione di una mascherina che ha stampata l’immagine dei diamanti Asscher. La maschera è in tessuto non medico ed è venduta online: i profitti sono stati destinati agli scienziati del LUMC (Leiden University Medical Center).

Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Anello con diamante taglio ovale
Anello con diamante taglio ovale
Anello con diamante taglio Asscher
Anello con diamante taglio Asscher

Ingo Henn, lusso e sorprese 

Pietre, volumi, romanticismo e razionalità: i gioielli di Ingo Henn con la sua Henn of London ♦

Ingo Henn appartiene alla categoria di quelli che volevano disegnare gioielli fin da bambini. Non solo: da piccolo amava le grandi pietre colorate. E ne ha fatto una professione. Il designer, di origine tedesca, ma trapiantato a Londra, utilizza pietre preziose dai colori unici. Diciamola tutta: è il figlio di Hans-Jürgen Henn, uno dei principali rivenditori di gemme. Da bravo tedesco, Ingo ha fatto le cose per bene: ha studiato la professione di orafo (la gemmologia l’ha imparata a casa), ha viaggiato, ha conosciuto tecniche e designer al massimo livello.

Anello con tormalina paraiba del Mozambico, diamanti, platino
Anello con tormalina paraiba del Mozambico, diamanti, platino

A metà degli anni Novanta ha deciso di avere imparato il necessario e ha fondato il suo marchio nel quartiere dei gioielli di Hatton Garden, a Londra. La gioielleria è proprio accanto agli uffici della società che commercia in gemme. Razionalità germanica. Ma questo non impedisce a Ingo Henn di sviluppare alcuni tra i gioielli più romanticamente eclettici del nostro secolo, con la sua Maison Henn of London. Pietre preziose di raffinata tonalità e qualità, ma unite a un design prezioso per accostamento di colori e sorprendente uso dei volumi. I suoi gioielli sono pezzi unici, disegnati attorno al colore e al tipo di pietra utilizzato. 

Pendente in oro giallo, con granati mandarino, diamanti e smalto
Pendente in oro giallo, con granati mandarino, diamanti e smalto
Pendente in oro bianco con tanzanite intagliata a mano da 57,45 carati, diamanti, smalto
Pendente in oro bianco con tanzanite intagliata a mano da 57,45 carati, diamanti, smalto
Pendente con topazio rosa, diamanti, smalto, oro bianco
Pendente con topazio rosa, diamanti, smalto, oro bianco
Pendente con acquamarina Santa Maria intagliata (non riscaldata), diamanti e oro bianco
Pendente con acquamarina Santa Maria intagliata (non riscaldata), diamanti e oro bianco
Orecchini con tanzaniti ovali, diamanti, smalto, oro bianco 18 carati
Orecchini con tanzaniti ovali, diamanti, smalto, oro bianco 18 carati

Farnese Gioielli con diamanti gialli e gemelli

Farnese Gioielli arricchisce le proprie collezioni con il lancio di nuovi gioielli. La Maison romana è caratterizzata dall’utilizzo di un brevetto, registrato in 70 Paesi nel mondo, lo Spine, che consente di comporre i gioielli grazie a un sistema modulare. In pratica, a una branda metallica in oro si possono sovrapporre superfici diverse di pavé. L’idea è della designer Barbara Polli, che assieme ad Alberto Serraino ha fondato Farnese Gioielli nel 2012. Ora il brand rinnova una delle linee di punta, Habibi Collection, che si amplia grazie all’introduzione di un inedito ciondolo con collana e innovative creazioni di orecchini pendenti a barretta e ovali.

Anelli in oro con diamanti gialli e neri
Anelli in oro con diamanti gialli e neri

Gli orecchini rispettano il sinuoso design e le caratteristiche della linea: Habibi è una parola in lingua araba che significa letteralmente «il mio amato». Anche in questa collezione è utilizzato il pavé mobile e intercambiabile di pietre preziose: la novità è l’utilizzo di diamanti Yellow Fancy Vivid, nella gradazione dei colori al più alto livello (vivid). La banda di metallo, invece, è in oro giallo o rosa. Oltre ai diamanti, la collezione utilizza zaffiri rosa, gialli o arancioni. Altra novità di Farnese Gioielli sono i Gemelli da polso Trinus.

Durante il mio percorso creativo e di realizzazione di questo nuovo gioiello ho pensato a un uomo elegante, erudito, attento ai dettagli e amante dell’arte, insomma, aristocratico. Ho deciso di porre l’attenzione alle geometrie e non all’intercambiabilità. Il gemello ha la forma di un triangolo equilatero, che simboleggia l’equilibrio e la perfezione. È un accessorio originale non solo nella sua composizione ma anche nel design, che per la prima volta permette alla Maison di utilizzare l’incassatura invisibile.
Barbara Polli, direttore creativo e co-founder

Collane con ciondolo. Oro, diamanti gialli e neri, zaffiri
Collane con ciondolo. Oro, diamanti gialli e neri, zaffiri

La base geometrica dei gemelli è proposta in due varianti, oro giallo e oro bianco, con diamanti dal taglio baguette tagliati perfettamente ai vertici del triangolo. Al centro, è incastonata in maniera armoniosa una pietra dura: lapislazzuli nella versione in oro giallo e onice per quella in oro bianco. Sulla chiusura all’americana, realizzata con la stessa pietra dura, è incisa la lettera F simbolo del Brand.

Orecchini ovali Habibi in oro, diamanti gialli e neri, zaffiri
Orecchini ovali Habibi in oro, diamanti gialli e neri, zaffiri
Gemelli Trinus in oro e onice
Gemelli Trinus in oro e onice
Gemelli Trinus in oro e lapislazzuli
Gemelli Trinus in oro e lapislazzuli

Come abbinare i gioielli con viso e pelle

Come abbinare gioielli, colore della pelle e forma del viso? Ecco alcuni consigli ♦

La chiave del successo di ogni look è l’abbinamento. E questo vale anche per i gioielli: non sono degli accessori neutri, ma vanno scelti in base all’abito, all’occasione, alla forma del viso e anche al colore della pelle. Insomma, la scelta va ponderata seguendo alcuni semplici principi, per esempio la forma dell’ovale e un altro aspetto, da molti sottovalutato, la corrispondenza tra pietre e metalli e la tonalità del vostro viso. Non è vero che l’oro giallo va sempre bene: in molti casi è l’oro bianco o rosa a valorizzare di più il vostro corpo.

Bracciale e collana indossati
Giovanni Raspini, bracciale e collana in argento indossati

Come scoprire la propria tonalità: basta avvicinare al viso struccato un foglio di carta bianco (che sia davvero bianco, non avorio) e guardare attentamente allo specchio le sfumature che si riflettono sulla carta. Se è il bianco della carta diventa leggermente rosato, il vostro viso ha una sfumatura fredda, mentre se vedete un’ombra con un accento giallo, la tonalità è più calda. Ovviamente ci so no tante sfumature in mezzo ai due estremi. Attenzione, però: dovete fare questo esperimento utilizzando una luce naturale (niente lampade a incandescenza, neon o led). Non solo: la luce naturale, quella del sole o del cielo, non deve essere quella del mattino all’alba o alla sera poco prima del tramonto, quando i raggi del sole colorano la natura con una tonalità particolarmente calda.

Prima regola: verificate il vero colore della vostra pelle
Prima regola: verificate il vero colore della vostra pelle

Oro o argento: per le pelli con una sfumatura più fredda, o neutra, meglio scegliere argento, platino oppure oro bianco. Se, invece, la tonalità è più calda, risalteranno di più l’oro giallo e rosa, ma anche il bronzo, l’ottone dorato e il rame. Certo, esistono anche colori della pelle che sono una via di mezzo: in questo caso quello che conta è l’equilibrio. Ma, attenzione: non bisogna esagerare: chi ha la pelle molto bruna, olivastra, non si deve coprire di oro giallo come un albero di Natale. Riassumendo: il metallo dei gioielli va scelto in sintonia con il colore della pelle: chi ha una tonalità molto chiara può scegliere i metalli bianchi, chi ha colorito mediterraneo oppure scuro, figurerà meglio con con metalli che hanno sfumature più intense.

Metallo bianco e pelle chiara
Metallo bianco e pelle chiara

Le pietre e i colori complementari: le tonalità fredde della pelle si combinano bene soprattutto con le perle bianche e diamanti. Nessun colore dunque? Niente paura, si possono anche indossare pietre rosa, blu, rosse e  magenta. I toni più caldi stanno bene con il corallo e con i colori della terra, quindi marrone, verde, giallo pesca, arancio e tutte le gradazioni del turchese. Attenzione, si tratta di regole generali: le combinazioni possibili sono davvero tante anche perché ci sono altri aspetti di cui tener conto come la combinazione tra colore della pelle, degli occhi e dei capelli. Inoltre, per orecchini e collane conta molto anche la forma del viso. Senza contare che un bellissimo gioiello può sempre essere indossato se vi piace, senza badare a questi aspetti.

Gioielli di corallo rosa di Rajola indossati dalla modella Federica Calemme
Gioielli di corallo rosa di Rajola indossati dalla modella Federica Calemme

Abbinare i gioielli alla forma del viso

Forma a cuore: se il vostro viso è rotondo, con un mento più sottile, cioè ha una forma a cuore, è meglio optare per orecchini non troppo larghi pendenti per evitare l’effetto di allargare il viso. Una collana girocollo, invece, è l’accessorio più adatto per attenuare la punta del mento.

Collana indossata di Evanueva
Collana indossata di Evanueva

Viso rotondo o quadrato: gli orecchini pendenti di forma ovale o geometrica, come i rettangoli possono allungare le linee del viso e offrire una simmetria più dolce. Per le collane, è preferibile scegliere quelle lunghe, anche in questo caso per snellire la forma del viso, se questa si sviluppa troppo in larghezza.

Orecchini con diamanti e smeraldi di Chopard indossati da Julienne Moore
Orecchini con diamanti e smeraldi di Chopard indossati da Julienne Moore

Viso rettangolare: gli orecchini a lobo possono dare un tocco in più e ammorbidire le linee del viso, senza creare uno squilibrio. Vanno bene anche gli orecchini a cerchio, soprattutto se di piccole dimensioni. Per quanto riguarda le collane, se il collo è bello e lungo vi starà bene un choker.

Orecchini punto luce indossati
Orecchini a bottone indossati

Viso ovale: la scelta degli orecchini è piuttosto intuitiva: non devono essere troppo lunghi ed è ancora meglio se hanno una forma geometrica, che contrasti con la regolarità del vostro viso. Non avete bisogno di addolcirlo, ma di aggiungere un elemento di rottura. Per le collane avete un’ampia libertà di scelta, anche se un collo lungo andrà bilanciato con girocollo.

Orecchini della collezione Eyes, indossati di Cora Sheibani
Orecchini della collezione Eyes, indossati di Cora Sheibani

I gioielli del tempo di Luca Cantarelli

Senza genere e senza età, ma con mote idee. Luca Cantarelli, un designer di gioielli con base a Milano, ha realizzato una collezione composta da gioielli in argento, smalti e pietre naturali come peridoto, granato, topazio, peridoto, citrino. E, in controtendenza, il designer ha deciso di abbinare le immagini dei gioielli a una serie di ritratti dedicati alla bellezza maschile adulta dai 40 a 70 anni. Con un effetto sorprendente da un punto di vista della comunicazione. Non a caso la collezione è dedicata agli effetti del tempo.

Anello in argento, smalto, citrino
Anello in argento, smalto, citrino

Una collezione comprende pendenti, orecchini e anelli chevalier. Il pezzo più rappresentativo è l’anello chevalier Fierce, con volumi decisi che proiettano la forma in altezza e si ispirano a un podio, mentre gli smalti disegnano una fascia centrale che avvolge il design dividendolo in due metà identiche, a specchio. Sulle superfici laterali le pietre allineate e in degradé rimandano all’idea di una clessidra, misuratrice del tempo.

Anello indossato
Anello indossato

Luca Cantarelli è nato e cresciuto in Sardegna, ma dal 2012 vive e lavora a Milano. A 18 anni, durante gli studi universitari ha scoperto la passione per design e pittura. Dopo una laurea in Scienze Giuridiche, ha studiato fashion design e ha lavorato nella moda. Cin esperienze nel design di abbigliamento e accessori, ha scelto di cimentarsi nella gioielleria, contribuendo al restyling di un famoso brand di gioielli milanese. Nei primi mesi del 2020 ha iniziato a progettare la sua prima collezione in argento e pietre naturali.

Anello in argento, smalto, gemme naturali
Anello in argento, smalto, gemme naturali
Pendente in argento, smalto, gemme naturali
Pendente in argento, smalto, gemme naturali
Orecchini in argento, smalto, gemme naturali
Orecchini in argento, smalto, gemme naturali
Luca Cantarelli. Photo by Michele Cantarelli
Luca Cantarelli. Photo by Michele Cantarelli

Glenn Spiro, fantasie al titanio

Le creazioni in titanio (e non solo) del brand londinese G by Glenn Spiro ♦

Il gioielliere londinese Glenn Spiro nel 2016 ha aperto il nuovo atelier di G, il suo brand, nell’ex salone del fashion designer Sir Norman Hartnell, nel cuore di Mayfair. Occupa il primo piano di un palazzo in stile georgiano, progettato nel 1930 dall’architetto Gerald Lacoste, con pareti a specchioepoltrone imbottite firmate da Marco Zanuso. Sono scelte in linea con la scelta stilistica del designer, nel solco della più assoluta tradizione britannica. Che, come noto, comprende una buona dose di originalità.

Orecchini in titanio color turchese e diamanti Wavy Heart
Orecchini in titanio color turchese e diamanti Wavy Heart

Nato nella zona est di Londra in una famiglia di modeste condizioni, Spiro ha lasciato la scuola a 15 anni per seguire i corsi di formazione professionale con cui ha imparato l’arte della creazione di gioielli. Dopo un periodo di lavoro come orafo a Hatton Garden, ha aperto un laboratorio a Farringdon, zona est di Londra, quando aveva 21 anni. Tutti gli riconoscono due qualità: un occhio speciale per giudicare le pietre squisita e la sua parlantina. Tutti e due questi aspetti sono utili nella professione di gioielliere. I primi anni il suo lavoro è stato soprattutto produrre per altri grandi brand. Poi, ha conquistato un suo pubblico grazie alle inconsuete creazioni di gioielleria (ne vedete qualche esempio in queste immagini). Sono spesso pezzi one-of-a-kind, in molti casi creati grazie alla capacità di utilizzare il titanio, anche in versione colorata, come metallo leggero e resistente con cui sostenere pietre notevoli. L’effetto è sorprendente. D’altra parte, non c’è nulla di più di tradizionale dell’anticonformismo, perlomeno in gioielleria.  

Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Anello Papillon in titanio, oro bianco, rubini e diamanti
Anello Papillon in titanio, oro bianco, rubini e diamanti
Orecchini Foglie d'autunno con smeraldi e diamanti
Orecchini Foglie d’autunno con smeraldi e diamanti
Orecchini conchiglia con diamanti e oro bianco
Orecchini conchiglia con diamanti e oro bianco
Orologio con diamanti e zaffiri: il quadrante è nascosto da petali che si aprono per mostrare le lancette
Orologio con diamanti e zaffiri: il quadrante è nascosto da petali che si aprono per mostrare le lancette
Anello con rubini e diamante
Anello con rubini e diamante
Orecchini lisca di pesce, con diamanti e rubini
Orecchini lisca di pesce, con diamanti e rubini

Sicilia e Liberty con Franco Padiglione Gioielli

Gioielleria siciliana. Ma con uno spirito internazionale. La lunga storia di Franco Padiglione Gioielli, che ha sede a Palermo, riassume il carattere della regione italiana, che ha una storia intrecciata con diverse culture: quella romana, araba, normanna, spagnola. Un mix che si riflette anche nell’estetica di chi crea. Nel caso di Franco Padiglione Gioielli, per esempio, l’eredità storica diventa le Teste di Moro, spille che fanno parte della cultura popolare e ricordano il periodo di dominazione araba (dal 827 al 1091). Ma non solo. Il brand siciliano reinterpreta anche lo stile Liberty, tralibellule, farfalle, piccole api e moschine sotto forma di orecchini e spille. E non mancano i gioielli con corallo, un’altra specialità della gioielleria siciliana.

Collana con testa in ebano intagliata, oro, argento, rubini cabochon, granati. Copyright: gioiellis.com
Collana con testa in ebano intagliata, oro, argento, rubini cabochon, granati. Copyright: gioiellis.com

Anche la Maison ha una lunga storia, che si avvicina al secolo. L’attività è stata iniziata nel 1925 da Giuseppe Padiglione e proseguita dal figlio Francesco. Anche se il debutto della bottega artigianale è avvenuto a Napoli. Il laboratorio a Palermo è attivo, invece, dal 1958, dove Franco Padiglione mette a frutto l’abilità orafa appresa. Dagli anni Ottanta l’azienda è condotta dall’erede della tradizione di famiglia, Franco.

Pendente in. lapislazzuli intagliato, zaffiri, diamanti. Copyright: gioiellis.com
Pendente in. lapislazzuli intagliato, zaffiri, diamanti. Copyright: gioiellis.com
Spilla in corallo intagliato con zaffiri e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Spilla in corallo intagliato con zaffiri e diamanti. Copyright: gioiellis.com
La spilla Testa di Moro
La spilla Testa di Moro
Orecchini in oro 18 carati, zaffiri, perle australiane e brillanti
Orecchini in oro 18 carati, zaffiri, perle australiane e brillanti

Come vendere i vostri gioielli in cinque mosse

Volete vendere un gioiello e non sapete che cosa fare? Leggete questa breve guida su come vendere i vostri gioielli senza farvi imbrogliare ♦

Forse è un buon momento per vendere gioielli. Per questo motivo sono molti i gioiellieri che accettano di acquistare collane, anelli e bracciali, magari solo per staccare le pietre preziose, se ce ne sono, da rimontare con un design più moderno. Ma attenzione: vendere l’anello di brillanti della nonna o l’anello che vi ha regalato l’ex fidanzato non è semplice. Perlomeno: non è facile ottenere un prezzo univoco. Mentre l’oro ha delle quotazioni più o meno certe, i diamanti presentano una serie di aspetti nella valutazione che lo rendono suscettibile di proposte differenti per quanto riguarda il prezzo. Per i gioielli, poi, è ancora più complicato: contano la marca, la fattura, i carati dell’oro, oltre alla qualità delle pietre preziose o semi-preziose se ce ne sono. Sono molti gli  aspetti da considerare.

Spilla con diamanti e perle
Spilla con diamanti e perle

1. Rendetevi conto di ciò che davvero avete nel cassetto. Solo perché la nonna ha detto che il suo vecchio anello di diamanti era prezioso (un regalo del caro nonno) non vuol dire che lo sia davvero. Il valore sentimentale è una cosa, quello venale un’altra. Quindi, prima di correre dal primo gioielliere, meglio avere un quadro preciso della sua qualità e genuinità. Se si tratta di un diamante di una certa dimensione e peso, vale la pena rivolgersi a un perito qualificato, che può dare un parere imparziale delle caratteristiche e delle condizioni della pietra. E anche di mettere in evidenza gli attributi positivi che potrebbero influenzare il suo valore. Ma informatevi prima sul costo della perizia: deve valere la pena. Spesso un banco dei pegni offre un servizio simile. Meglio ancora: se volete far valutare un diamante rivolgetevi a un istituto gemmologico riconosciuto. Per un gioiello, invece, bisogna per forza rivolgersi a una gioielleria: meglio quelle con una tradizione alle spalle e con un gioielliere di esperienza.

Anello in platino con diamanti del 1950 circa. Base d'asta: 1500 euro
Anello in platino con diamanti del 1950 circa

2. Preparatevi a un prezzo realistico. Sognare è bello, ma bisogna fare i conti con la realtà. Abbiamo detto che il mercato è in un momento favorevole, ma dipende molto dal tipo di pietra. Per farvi un’idea, date un’occhiata alle vendite su eBay. Prima di rivolgersi a un venditore, infine, pensate che lui comprerà solo se è convinto di concludere un buon affare, non per farvi un favore. Non pensate di riuscire a spuntare lo stesso prezzo a cui è stato acquistato il gioiello. Di solito lo sconto richiesto è di circa il 50%, in alcuni casi ancora maggiore.

Bracciale a forma di cigno bianco, con diamanti
Bracciale a forma di cigno bianco, con diamanti

3. Considerare le opzioni di vendita. Chi acquista il vostro gioiello ha tre opzioni: vendere a sua volta il pezzo a un altro operatore del settore, direttamente al pubblico, oppure utilizzare solo il metallo del vostro anello per farne uno nuovo. Considerate la possibilità di rivolgervi a un produttore di gioielli, cioè a un’azienda che produce gioielli: probabilmente il prezzo che potete spuntare non sarà il massimo, ma in compenso di solito la vendita avviene molto velocemente. Attenti però a rivolgervi a operatori in possesso di tutti permessi di legge e con un curriculum specchiato. Le indagini su molti negozi di acquisto oro stanno a dimostrare che è facile imbattersi in commercianti di onestà dubbia. Una breve indagine su Google può essere di aiuto. A proposito: esiste anche un sito specializzato nella compravendita online tra privati (www.idonowidont.com). Il meccanismo offre una garanzia a venditore e acquirente (naturalmente si paga una commissione), ma attenzione: è in lingua inglese e potrebbero esserci eventuali problemi di dogana.

Anello con diamante taglio smeraldo e oro bianco
Anello con diamante taglio smeraldo e oro bianco

4. Siete emotivamente pronti a vendere? La cosa più difficile non è spuntare un buon prezzo, ma essere sicuri di voler vendere un gioiello che, di solito, è anche parte della vostra storia. Si tende ad aggiungere un valore emotivo a un diamante sull’anello di fidanzamento, e la delusione sul reale valore di mercato può essere uno shock. Siete davvero sicuri di voler vendere il vostro gioiello?

Anello in oro giallo con diamanti
Anello in oro giallo con diamanti

5. Considerate le aste. Se avete un gioiello di un certo valore, una strada interessante è quella di proporlo in un’asta. Oltre ai colossi Sotheby’s e Christie’s, ogni Paese ha case d’aste che organizzano periodicamente vendite all’incanto. Se il gioiello ha una foggia interessante, potrebbe spuntare un prezzo superiore a quello di una semplice vendita in gioielleria.

Un'asta condotta da David Bennett (Sotheby's)
Un’asta condotta da David Bennett (Sotheby’s)

Lavinia Fuksas, design tra rombi e triangoli

Forse la creatività non può essere trasmessa per via genetica, ma crescere tra due architetti famosi può essere utile per sviluppare il proprio senso estetico. Ed è quanto può raccontare Lavinia Fuksas, figlia di Doriana e Massimilano Fuksas, due progettisti italiani noti a livello internazionale. Lavinia, però, ha seguito la sua strada. E ora è considerata una delle firme emergenti della gioielleria. Merito, se così si può dire, anche del periodo di lockdown causato dal covid, che ha concesso un tempo di riflessione e di progettualità all’idea rimuginata da tempo di affrontare il mercato della gioielleria.

Orecchini in oro 9 carati con malachite, onice e madreperla
Orecchini in oro 9 carati con malachite, onice e madreperla

Una delle caratteristiche dei gioielli di Lavinia Fuksas, che ha base a Roma, è, inoltre quella di essere progettati indifferentemente per uomo o per donna. Il gender fluid è trend e, a ben guardare, per i designer di gioielli proporre anelli oppure orecchini da proporre senza distinzione di genere è un gran risparmio e un’ottima opportunità.

Anello Jaipur in oro 9 caratis
Anello Jaipur in oro 9 carati

Lo stile della designer è una strada con due punti di arrivo e partenza. Da una parte c’è la geometria architettonica, figlia dell’ambiente culturale in cui è cresciuta la designer, dall’altro lo sforzo di rendere le figure di triangoli e rombi, che ricorrono nelle collezioni di Lavinia Fuksas, duttili e non troppo rigide. Lo rivela anche la scelta di una delle sue collezioni, Jaipur, ispirata all’atmosfera della città indiana capitale della lavorazione di oro e gemme.

Orecchini in argento
Orecchini in argento

Orecchini in oro bianco 9 carati con cinque smeraldi
Orecchini Jaipur in oro bianco 9 carati con cinque smeraldi
Anello Gadir in oro 18 carati
Anello Gadir in oro 18 carati
Orecchini Jaipur in oro 9 carati e cinque smeraldi
Orecchini Jaipur in oro 9 carati e cinque smeraldi
Orecchini Jaipur in oro 9 carati
Orecchini Jaipur in oro 9 carati
Choker in oro e diamanti
Choker in oro e diamanti

Gioielli con ricetta da Amabile Jewels

Amabile Jewels presenta Lovliness, collezione dedicata a San Valentino. La collezione è composta da dieci orecchini, tre anelli, due bracciali e due collane, tutti nella versione gold e silver, cui si aggiungono due confezioni (in argento o argento placcato) a forma di libro: aperto, il box contiene un orecchino Cupid, un orecchino Love, due Charm fucsia, una collana Lover e un anello Lover. Non solo: oltre ai gioielli all’interno si trova una ricetta speciale in esclusiva ideata da Carlotta Perego, youtuber del canale Cucina Botanica. L’idea è quella di suggerire una dolce e divertente attività con il/la partner per celebrare il cuore (ma anche la gola). Il prezzo è di 259 o 279 euro, secondo la variante.

L'interno del libro-box con ricetta e gioielli
L’interno del libro-box con ricetta e gioielli

Tra gli orecchini Lovli si tinge di rosa con un cuore a sostituire il classico cubic zirconia punto luce. Gli orecchini Hoop sobio nella versione Lover con tre cubic zirconia in tre diverse colorazioni, fucsia, rosa e silver. In tutti i gioielli, collane, chocker, anelli e bracciali ricorrono la forma del cuore e il colore rosa. Amabile è un brand di gioielli fondato nel 2020 da Martina Strazzer, appena ventenne. I gioielli sono in argento 925 e placcati oro.

Collana girocollo in argento e cubic zirconia
Collana girocollo in argento e cubic zirconia
Orecchino in argento e cubic zirconia
Orecchino in argento e cubic zirconia
La copertina del Volume
La copertina del Volume

Burato tra semplicità e natura

Burato è un marchio fondato dalla designer Marta Burato nel 2015. La designer ha alle spalle una lunga esperienza nel settore della gioielleria: i suoi genitori aprirono un boutique di gioielli e orologi a Jesolo nel 1969. Appassionata d’arte, Marta Burato ha scelto la strada del design semplice ed essenziale, che consente di proporre gioielli a prezzi abbordabili: pezzi in oro 18 carati con linee semplici ed eleganti da poter indossare tutti i giorni. Come per Amuleto, una delle ultime collezioni. Il brand sottolinea l’importanza per il rispetto dell’ambiente: i gioielli Burato sono realizzati con materiali provenienti solo da filiere controllate.

Amuleto Satin Pink Bracelet
Amuleto Satin Pink Bracelet

Ma non solo: l’attenzione per la natura è testimoniata anche da iniziative come i salici piangenti donati alla città di Jesolo (Venezia), e al progetto a sostegno di Arte Sella, dopo l’effetto della Tempesta Vaia, che a fine ottobre 2018 ha distrutto più di 20.000 ettari di foresta in Trentino e Bellunese. Arte Sella è una rassegna di arte contemporanea nella natura, che si svolge in val di Sella, nel comune di Borgo Valsugana (Trento). Il progetto di Burato si chiama #iloveartesella e consiste in una foglia d’oro 23 carati che si incolla sul proprio albero preferito.
Bracelet Amuleto Pink Gold Chain
Bracelet Amuleto Pink Gold Chain

Hoop Linea Full Diamonds Pink Earring
Hoop Linea Full Diamonds Pink Earring
Element Amuleto Full Diamonds White
Element Amuleto Full Diamonds White Gold
Cufflinks Amuleto Yellow Gold
Cufflinks Amuleto Yellow Gold

Romantica Brigitte Adolph

Gioielleria romantica made in Germany. D’altra parte, la Germania è stata la patria del romanticismo. La designer e orafa tedesca Brigitte Adolph, che lavora nel suo atelier di Weingarten, vicino a Karlsruhe, ha scelto una strada precisa per i suoi gioielli realizzati in argento, argento placcato oro o solo oro 18 carati. I gioielli della designer sono ideati come fossero di pizzo invece che di metallo. Leggeri, ricamati, elaborati: i gioielli utilizzano una filigrana ispirata alla lavorazione del tessuto. Un’idea che Brigitte Adolph ha abbracciato durante la luna di miele a Venezia, dove ha scoperto un piccolo negozio artigianale con pizzi fatti a mano, che poi ha usato come base per la collana Venezia.

Braccialetto in argento Turandot
Braccialetto in argento Turandot

Da allora si è ispirata ai lavori di pizzo di diverse culture, con l’obiettivo di recuperare antiche tradizioni tradotte nella gioielleria. La designer viene da una famiglia di gioiellieri e ha lavorato per il gioielliere reale della Corona svedese. Ha studiato design del gioiello nella famosa Università di Pforzheim, in Germania. I gioielli in pizzo di Brigitte Adolph sono venduti da oltre cento gioiellieri, gallerie e negozi in Europa, Nord America e Asia.

Anello Emilia in oro giallo
Anello Emilia in oro giallo
Orecchini Medea II in argento
Orecchini Medea II in argento
Orecchini Marrakesh Square in argento placcato oro
Orecchini Marrakesh Square in argento placcato oro
Brigitte Adolph
Brigitte Adolph

Cena più anello con Voodoo Jewels

Il voodoo è un’antica religione praticata da alcune popolazioni africane del Benin, Togo, Ghana e Nigeria, che è stata esportata in diversi Paesi delle Americhe. Ma, in un certo senso, ha attecchito anche a due passi dal Vaticano. Voodoo Jewels è un brand di gioielleria nato a Roma nel 2002 su iniziativa di Livia Lazzari. Il nome deriva dall’idea che gli oggetti della religione voodoo sono considerati magici. E anche i gioielli possono avere un influsso sugli essere umani, a patto di crederlo. Le creazioni Voodoo Jewels, inoltre, proprio come i talismani sono tutte realizzate su ordinazione, a chilometro zero.

Livia Lazzari
Livia Lazzari

Per San Valentino 2024, però, il brand di gioielleria fa un ulteriore salto di fantasia con una alleanza gastronomica con i fratelli Christian e Manuel Costardi, chef piemontesi con ristoranti a Torino e Vercelli. L’iniziativa è davvero originale: un pacchetto speciale del costo di 450 euro che comprende l’anello solitario Red Love Letter di Voodoo Jewels e una cena per due con menu degustazione, più abbinamento vini al ristorante Scat_to in Piazza San Carlo, a Torino.
Ristorante Scat_to, Torino
Ristorante Scat_to, Torino

L’abbinamento anello e cena è previsto da sabato 10 febbraio fino a sabato 17 febbraio. Sul sito di Voodoo Jewels e nel ristorante Scat_to si potrà acquistare la Gift Card cartacea speciale da regalare. «Come tutte le Love Letter che abbiamo scritto fino a oggi, questo dono è un pensiero d’amore che non conosce limiti e che speriamo arrivi il più lontano possibile», commenta Livia Lazzari. «Perché ho scelto proprio Scat_to? perché la bellezza è trasversale e la ricerca che viene fatta dai fratelli Costardi qui è la stessa che faccio io per realizzare i miei gioielli e, non per ultimo, il buon cibo è espressione d’amore». In occasione della collaborazione sarà allestito un pop-up di Voodoo Jewels all’interno del ristorante Scat_to, parte del complesso Gallerie d’Italia: un corner studiato dove per tutto il weekend 10-11 febbraio sarà possibile acquistare anche altri gioielli del brand.
Livia Lazzari con l'attrice Martina Pinto
Livia Lazzari con l’attrice Martina Pinto

Livia Lazzari, founder Voodoo Jewels
Livia Lazzari, founder Voodoo Jewels

La memoria d’oro di Magic Wire

Nata nel 1960, Rancangelo è una delle maggiori imprese della gioielleria con base a Vicenza. Fondata da Angelo Antonio Rancan, si è sviluppata e oggi è guidata dal figlio, Pietro Rancan. L’azienda produce gioielli di alta gamma, con il marchio Rancangelo, ma ha di recente lanciato anche il marchio Magic Wire, nato poco prima della pandemia. Come nel resto della produzione dell’azienda, anche Magic Wire l’elemento base è l’oro. Ma, come suggerisce il nome del brand, gioca sulla forma del filo morbido e flessibile.

Collezione Quadrati
Collezione Quadrati

Per assicurare flessibilità e, allo stesso tempo resistenza, i fili d’oro hanno un’anima in titanio. Al combinazione dei due metalli aggiunge flessibilità senza pericolo di perdere la forma originale del gioiello. Il sistema è brevettato con il nome di Shape Memory. Sono gioielli apparentemente semplici e lineari, ma che nascondono una tecnologia raffinata. Come testimoniano le collezioni Square e Onde, dove la tridimensionalità del gioiello si coniuga con il movimento del morbido filo d’oro.

Gli anelli Square sono disponibili con più fili, accanto a bracciali, orecchini e collane. La pulizia della forma è la vera protagonista. I gioielli della collezione Onde sono un susseguirsi di linee curve di diverse ampiezze. Si muovono assieme alle diverse posture del corpo o ai gesti di chi li indossa. Oltre all’oro, in alcuni modelli presentano diamanti con taglio brillante.

Pianeti collection
Pianeti collection

Altre linee di Magic Wire sono Angel, evergreen del brand, e Pianeti, di carattere minimalista. Ne fa parte l’iconico anello a spirale, un best seller del brand, grazie alla sua particolarità e versatilità che lo rendono perfetto anche abbinato ad altri pezzi. E la linea Perfect aggiunge i diamanti all’essenzialità di Angel.

Onde collection
Onde collection

Chantecler festeggia la sua iconica campanella

La campanella di Chantecler suona ancora e festeggia i suoi primi 80 anni. Tanti, eppure è un’icona piena di vita. La campanella è uno dei simboli della Maison di Capri. Ma non solo: è anche il simbolo di un’intera epoca, quella del Dopoguerra, della Dolce Vita, del boom economico, del turismo di alta gamma, di quelle che sono state le prime vere influencer come Jackie Kennedy-Onassis, e dell’anticonformismo di Pietro Capuano, fondatore di Chantecler.

Campanella Capriness
Campanella Capriness

L’isola che si trova nel Mar Mediterraneo, proprio di fronte a Napoli, è stata la culla del marchio di gioielleria diventato famoso grazie all’inventiva del suo fondatore di Chantecler, che nel 1944, nel pieno della Seconda guerra mondiale, offrì simbolicamente una campana al presidente americano Franklin Delano Roosevelt, come auspicio di pace. Un simbolo di pace che non guasterebbe anche oggi, in tempi così difficili. La storia della campana e di Chantecler è stata ripercorsa in una mostra in occasione di Vicenzaoro January 2024: documenti, come le lettere di Edda Ciano a Pietro Capuano, soprannominato Chantecler per il suo carattere sopra le righe proprio dalla figlia del Duce, fotografie d’epoca, la riproduzione della campana all’origine di tutto, ricordi e, naturalmente, gioielli.

La mostra è stata un’occasione per ripercorrere la storia della nostra azienda, ma anche di un pezzo di storia dell’Italia. Chantecler ha iniziato il suo cammino proprio partendo da una campana, che è ancora un gioiello simbolo. E che oggi si rinnova con nuovi modelli.
Gabriele Aprea, presidente di Chantecler

Gabriele Aprea. Copyright: gioiellis.com
Gabriele Aprea. Copyright: gioiellis.com

La campana, assieme al gallo, è diventata un simbolo di Chantecler. Le piccole campane trasformate in gioielli sono anche un elemento estetico e di allegria. Per questo nel 2024 Chantecler celebra l’anniversario con l’Anno della Campana e nuovi gioielli. Come la Campanella Jaqueline Kennedy-Onassis, una grande amica e fan della Maison negli anni Sessanta e Settanta. La campanella è interamente rivestita da un mosaico di diamanti marquise, che digradano sulla biglierina. A netto contrasto, il bordo e il ponte sono scanditi da baguette di diamanti, con un motivo geometrico e brillante che vuole interpretare in chiave moderna il fascino della First Lady Usa. La Campanella Capriness, dedicata all’isola, invece, esalta l’identità marina con un motivo a righe in smalto e pietre preziose.
A Vicenzaoro Chantecler ha scelto di presentare anche novità per le linee Enchanté, Fiori di Capri e Joyful, di cui parleremo in altri articoli.

La riproduzione della storica campana donata da Pietro Capuano al presidente americano Franklin Delano Roosevelt
La riproduzione della storica campana donata da Pietro Capuano al presidente americano Franklin Delano Roosevelt

La consegna della campana
La consegna della campana

Una storica immagine di Jackie Kennedy con Piero Capuano
Una storica immagine di Jackie Kennedy con Piero Capuano a Capri

Gioielleria senza misteri per Mist Jewels

A Istanbul il marchio Simoro è famoso: è quello di un’azienda a conduzione familiare che produce gioielleria e semi lavorati realizzando grandi volumi di produzione ed esportazioni all’ingrosso all’estero. Simoro, che utilizza tecnologia italiana per le sue catene cave e ha due negozi nel Gran Bazar della città turca, è stata fondata nel 1976 dai fratelli Gizem-Canalp Karışık. Più di recente è entrata nel settore della vendita al dettaglio online nel mercato nazionale con il marchio Mist Jewels, che ha ottenuto un buon successo.

Bracciali di Mist Jewels
Bracciali di Mist Jewels

I gioielli di Mist Jewels sono destinati, in particolare, a un pubblico giovane, che ama indossare collane o bracciali composti da sottili catene, con tanti ciondoli. Gioielli da indossare tutti i giorni, adatti a ogni circostanza con l’idea di raccontare una storia, evocare emozioni ed entrare in sintonia chi li indossa. Mist propone una fashion jewellery che utilizza oro 14 carati, diamanti e piccole pietre per contenere i prezzi. Una collana in oro con pendente e diamanti, per esempio, costa circa mille euro.

Le collezioni comprendono anche gioielli per il corpo
Le collezioni comprendono anche gioielli per il corpo
Collane e orecchini
Collane e orecchini
Bracciali e collane indossati
Bracciali e collane indossati
Collane di Mist Jewels indossate
Collane di Mist Jewels
Collane con ciondoli
Collane con ciondoli

Le previsioni 2024 per la gioielleria

L’industria italiana del gioiello brilla come quello che produce. I dati della quinta edizione dell’Inchiesta congiunturale promossa da Club degli Orafi Italia – Intesa Sanpaolo, presentati a VicenzaOro, sembrano a prima vista dolci come il miele per le imprese: nel 2023 è salito al 44% (dal 39% di giugno) la percentuale di chi dichiara un fatturato in crescita. L’inchiesta è stata realizzata tra novembre e dicembre 2023 su circa 30 imprese del settore.

Vicenzaoro logo
Vicenzaoro logo

Il 2024 si apre, però, con maggiore incertezza, a causa del rallentamento dell’economia in molti Paesi e delle tensioni geopolitiche. E e si considera l’indice di produzione Istat, si nota un progressivo peggioramento nel corso del 2023, con una media dei primi dieci mesi un leggero calo (-1,4%), comunque più contenuto del dato del sistema moda (-6,6%).

I dati di questa quinta edizione dell’inchiesta congiunturale confermano che il settore orafo, pur nelle incertezze nel panorama economico globale, dimostra una capacità di risposta unica sul panorama produttivo italiano. In previsione del rallentamento dell’economia internazionale, soprattutto nella prima parte dell’anno, sarà cruciale per le Aziende del comparto concentrarsi sul potenziamento della propria competitività attraverso investimenti mirati. Questo approccio strategico consentirà di cogliere la ripresa della domanda e di mantenere una presenza robusta sui mercati internazionali.
Giorgio Villa, Presidente del Club degli Orafi Italia

Giorgio Villa
Giorgio Villa

L’indice Istat del fatturato nel periodo gennaio-ottobre 2023 mostra per l’oreficeria una crescita dell’8,5%, meglio del sistema moda (+3,3%) e del totale manifatturiero (-0,1%). Un risultato messo a segno soprattutto grazie all’export pur in un contesto di domanda mondiale stabile (+0,3% in quantità), le esportazioni italiane di gioielli in preziosi si sono attestate a 6,8 miliardi di euro, in crescita in valore del +12,3% e con una tenuta nelle quantità (+0,9%). In sostanza: aumenta di poco il numero di gioielli o semi lavorati venduti, ma a un prezzo maggiore. Bisogna aggiungere, però, che l’aumento è anche il riflesso dell’inflazione.

Lo scenario di riferimento risulta condizionato dal rallentamento complessivo che si sta manifestando anche per questo settore che però ha mostrato negli ultimi anni una buona capacità di risposta alle crisi, frutto anche del percorso di rafforzamento competitivo. Pur in un contesto più incerto, sarà determinante sostenere la propensione a investire per rafforzare il livello di innovazione ed efficienza dei processi; questi fattori dovranno convivere e massimizzare i punti di forza del settore come l’artigianalità e la flessibilità delle produzioni.
Stefania Trenti, Industry and Local Economies Research, Intesa Sanpaolo

Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

I mercati che sono andati meglio sono (a sorpresa) quello cinese e turco, due economie che non attraversano il loro momento di migliore forma. In dettaglio: crescono gli Stati Uniti (+6,3%) e Francia (+14,2%), ma soprattutto Svizzera (+43,6%), hub logistico delle maison del lusso, Turchia (+59,5%) e Cina (+16,7%). Altri numeri: nel 2022, l’Italia si è confermata il primo esportatore europeo del settore, con 8,2 miliardi di euro, e il quinto a livello mondiale, con una quota pari al 10,1%, in miglioramento rispetto all’8,3% del 2019.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Per il 2024 le attese degli operatori mostrano una maggior prudenza, soprattutto per le imprese più piccole, mentre per le imprese medio-grandi permane un 50% di rispondenti che si aspetta un fatturato in crescita. A conferma del peggioramento nelle attese sulla domanda, anche l’indice di produzione Istat evidenzia un progressivo rallentamento nel corso del 2023 che porta il dato dei primi 10 mesi a registrare un leggero calo (-1,4%), comunque più contenuto rispetto al sistema moda (-6,6%).

Lavorazione di gioielleria nell'atelier Crieri
Lavorazione di gioielleria nell’atelier Crieri

La nuova storia di Maison Copin

La storia della Maison Copin continua

Il marchio fa parte della storia della gioielleria francese: Copin è un marchio nato nel 1870 dall’unione di una famiglia di orafi con una di gioiellieri. E nel 1895, Charles e Louise Tirbour, appena sposati, rilevarono l’attività di un lontano parente, una bottega di oreficeria creata nel 1810. La figlia Suzanne sposò a sua volta Roger Copin, gioielliere con laboratori nello stesso edificio. L’attività è continuata per sei generazioni tra alti e bassi. Fino a uno stop e a una ripartenza nel 2020 grazie all’intervento del consulente finanziario Alexandre Benamu, ora direttore generale della Maison.

Anello con 20 zaffiri rosa su oro riciclato
Anello con 20 zaffiri rosa su oro riciclato

L’acquisto del marchio ha significato anche rientrare in possesso degli archivi dell’azienda: 1.500 gouaches, un migliaio di stampi, un centinaio di anelli, stampe e foto d’epoca. Un buon bagaglio per ripartire, con l’esperienza della direttrice creativa Sajina Dutertre. Ma, oltre a proporre le sue nuove collezioni, chiamate significativamente 00 e 01, Copin offre anche un servizio di gioielleria su misura. Nell’atelier di rue Saint-Honoré, a Parigi, Copin offre la possibilità di ottenere un gioiello personalizzato, affiancando il cliente nel processo di progettazione e realizzazione. Il prezzo di una creazione su misura parte da 2.500 euro. Con due possibilità adattare un anello della collezione di Copin ai gusti del cliente, oppure utilizzare le pietre di un vecchio gioiello per la nuova creazione.
Anello in oro rosa e 72 diamanti
Anello in oro rosa e 72 diamanti

I gioielli proposti da Copin prendono spunto dalla tradizione alle spalle del brand, come l’anello 82, una fede nuziale smerlata, proposta in numerose varianti. Oppure l’anello Daisy dal sapore retrò. I gioielli sono di qualità, ma con l’obiettivo di mantenere i prezzi entro un limite alto, ma non altissimo.

Anello Boreale in oro giallo e diamante
Anello Boreale in oro giallo e diamante
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini New 82 in oro giallo
Orecchini New 82 in oro giallo

Emi&Eve, give peace a chance 

Nuovi gioielli di Emi&Eve, il brand di una designer italiana nato a Londra per aiutare la popolazione cambogiana ♦︎

I gioielli Emi&Eve nascono dalla creatività di una giovane designer, Cassandra Postema, diplomata in Fashion and Textile Design al Central St. Martin College di Londra. Un viaggio in Cambogia le ha cambiato la vita e le ha donato la giusta ispirazione per avviare un progetto caratterizzato da eccellenza nel design, innovazione e responsabilità sociale. Non a caso il nome del marchio di gioielleria aggiunge un esplicito payoff: Bombs to Beauty. Come trasformare le armi in qualcosa di bello, insomma.

Leggi anche: Emi&Eve gioielli per la pace

Anello Unity in ottone placcato oro 23,5 carati con corniola e topazio bianco
Anello Unity in ottone placcato oro 23,5 carati con corniola e topazio bianco

Cassandra ha quindi deciso di creare una opportunità attraverso i gioielli realizzati in Cambogia e ispirati alla natura e alle filosofie orientali. Gli artigiani che lavorano per Emi&Eve utilizzano il metallo recuperato dagli agenti della Cmac (Cambodia Mine Action Centre) e dai pescatori del luogo. Il materiale di base utilizzato in tutte le collezioni è l’ottone, derivato dal riciclo di residuati bellici estratti dal suolo cambogiano. L’ottone è poi placcato in oro per mantenere il colore inalterato nel tempo, in alcuni casi con l’aggiunta di pietre naturali e non trattate.

Anello Unity in ottone placcato oro 23,5 carati con onice e topazio bianco
Anello Unity in ottone placcato oro 23,5 carati con onice e topazio bianco
Anello in ottone placcato oro 23,5 carati
Anello in ottone placcato oro 23,5 carati
Orecchini Unity in ottone placcato oro e topazio bianco
Orecchini Unity in ottone placcato oro e topazio bianco
Orecchini Unity in ottone placcato oro e ametista
Orecchini Unity in ottone placcato oro e ametista
Orecchini River in ottone placcato oro e onice
Orecchini River in ottone placcato oro e onice
Bracciale in ottone e corniola
Bracciale in ottone e corniola






 

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