Un libro celebra il lavoro di una delle maggiori designer indiane di gioielli: Farah Khan ♦︎
Paola De Luca ha curato A Bejeweled Life, un libro edito da Rizzoli che celebra Farah Khan, designer della omonima Maison con sede a Mumbai. Fondata 15 anni fa, Farah Khan Fine Jewelry è diventata una delle grandi firme nel mondo della gioielleria indiana, e non solo. E lo si capisce sfogliando le 300 pagine del libro, che racconta la storia dell’evoluzione di una delle migliori designer indiane di alta gioielleria.
Farah Khan è la maggiore dei quattro figli dell’attore-regista-produttore Sanjay Khan e della moglie, la interior designer Zarine Khan. Farah ha concluso un corso di gemmologia al Gemological Institute of America a Santa Monica, California, nel 1992 e nel 2004 ha lanciato il proprio marchio di gioielli.
Come altri designer indiani, il suo lavoro oscilla tra la tradizione della gioielleria indiana, ricca, opulenta, con tante pietre colorate, e un lavoro più semplice dedicato al pubblico occidentale. In tutti e due i casi, però, il risultato è piacevole. La sua capacità di adattarsi a due diversi gusti è simboleggiata dagli orecchini di smeraldi creati per la principessa Diya Kumari, figlia dell’ultimo Maharaja di Jaipur, e dal disegno dalla alla corona tempestata di cristalli Swarovski indossata da Beyoncé sulla copertina di un suo album. Ma il suo eclettismo si spinge ancora più in là: per esempio, ha disegnato anche bruciatori di incenso in ottone preziosi come gioielli. Alessia Mongrando