Tutto quello che c’è da sapere sulla tormalina, sempre più di moda in gioielleria ♦
Lo avrete notato: da qualche anno la tormalina, e in particolare la varietà Paraiba è diventata la star della gioielleria. Pochi, però, conoscono davvero questa pietra, che può assumere colorazioni diverse e che spesso è confusa con altre gemme. La tormalina ha iniziato la sua ascesa verso la fine degli anni Ottanta, quando è stata scoperta la varietà dai colori intensi nelle miniere di Paraíba, in Brasile. Queste tormaline, dalle tonalità blu e verdi, hanno avuto subito successo. I prezzi per questa pietra sono saliti rapidamente a più di 10.000 dollari per carato. Ma, attenzione: sono tormaline anche le pietre rosse che sono presentate con il nome di rubellite.
Composizione. La tormaline secondo la chimica è una composizione cristallina di boro minerale silicato, con elementi di alluminio, ferro, magnesio, sodio, litio, o di potassio. È una pietra semi-preziosa. Prima che il nome tormalina diventasse comune, questa gemma era chiamata anche magnete dello Sri Lanka Ceylonese. Questa pietra, infatti, ha proprietà piroelettriche: forma un temporaneo accumulo di cariche elettriche di segno diverso sulle estremità opposte in risposta a un cambiamento della temperatura. Ma non preoccupatevi: chi le indossa non prende la scossa. In passato, però, grazie a questa proprietà le tormaline sono state utilizzate dai chimici per polarizzare la luce.
Il nome. Tormalina è un a parola che deriva dalla lingua tamil e singalese Turmali, utilizzata per diverse pietre preziose che si trovano nello Sri Lanka. Nei secoli scorsi, da questo Paese a sud dell’India sono state esportate in Europa grandi quantità di tormaline dalla Compagnia delle Indie orientali olandesi.
Colori. La tormalina assume una grande varietà di colori. La pietra scoperta negli Stati brasiliani di Minas Gerais e Bahia è però una varietà unica e dai colori vivaci, blu e verde. La più grande del mondo ha un peso di 191.87 carati ed è stata inclusa nel Guinness dei Primati. Ma ci sono anche tormaline rosse, rosa, azzurre, e persino una varietà chiamata watermelon, cioè anguria, con tonalità che sfumano dal rosa intenso al verde oliva. C’è anche la tormalina verde intenso della Tanzania, che contiene cromo (lo stesso minerale che colora lo smeraldo). Sul mercato si trovano, inoltre, anche tormaline gialle, a volte conosciute come tormalina canarino. Lo Zambia è ricco di tormaline rosse e gialle, che sono relativamente poco costose. Per una strana coincidenza, la varietà più rara, la achroite incolore, non è apprezzata ed è poco costosa. Si trovano tormaline anche in Afganistan e Stati Uniti. I depositi nel Maine tendono a produrre cristalli verde-menta, oppure rosa-rosso lampone. I depositi della California sono noti per un colore rosa brillante, ma anche bicolori. La tormalina più comune, però, si chiama schorl, ferro sodico di colore nero.
Trattamento di bellezza. Sono molte le tormaline che sono sottoposte a particolari trattamenti per migliorarne il colore. In particolare, le gemme di colore da rosa e rosso sono spesso scaldate ad alte temperature per rendere il colore più gradevole. Per esempio, le pietre con un rosso molto scuro possono essere rese più brillanti con il trattamento termico. Il colore rosa, invece, può essere notevolmente aumentato dall’irradiazione con raggi gamma o fasci di elettroni. Ma la radioattività non rimane nella pietra, state tranquille. Tra l’altro, non lo saprete mai: il processo di irradiazione è quasi impossibile da rilevare nelle tormaline e attualmente non ne influenza il valore. Anche varietà di tormaline come la rubellite e la Paraiba sono talvolta migliorate per renderle più chiare e brillanti. Ma una tormalina che subisce questo trattamento vale meno di una gemma naturale dello stesso tipo.
Dove si trova. Non c’è solo il Brasile. Alla fine del 1990 tormalina contenente rame è stata trovato in Nigeria. Di recente è stata scoperta tormalina anche in Mozambico, molto simile a quella Paraiba. Per questa ragione spesso è definita paraiba anche la tormalina del Paese africano, ma è un errore (a volte voluto): in realtà i colori della pietra mozambicana sono spesso un po’ meno brillanti di quella brasiliana. La tormalina africana, inoltre, costa anche molto meno.