Anello

Tornano i gioielli scultura di Carrera y Carrera

Origen, cioè ritorno alle origini. È il nome di una delle nuovo collezioni di Carrera y Carrera, il più grande marchio della gioielleria spagnola tornato a giocare a tutto campo dopo una breve parentesi. Il nome della collezione è significativo. La collezione segue lo stile della casa: molto ricco, con la intenzione di gareggiare con il mondo della scultura, tra animali esotici, interpretati con realismo, assieme a elementi ornamentali e architettonici. Anche l’uso del bassorilievo e la combinazione lucido e opaco è tra i tratti distintivi di Carrera y Carrera. Tanti dei gioielli di Carrera y Carrera, infatti, sono piccole opere di oreficeria naturalistica, con statuette, animali e piante che sembrano uscite da un laboratorio del periodo barocco. Come un’altra delle novità, la collezione My Angel: segue la stessa direzione, con una mini scultura di angioletto d’oro abbinata alle lettere dell’alfabeto.

Orecchini della collezione Origen in oro giallo, diamanti e diopsiti
Orecchini della collezione Origen in oro giallo, diamanti e diopsiti

D’altra parte, la tradizione orafa della Spagna del Settecento è ancora viva. Certo, Saturio Esteban Carrera, giovane emigrato a Madrid a fine Ottocento, dove ha aperto una piccola azienda di gioielli chiamata Barrio de las Letras, non se lo sarebbe mai immaginato. Invece, i gioielli della Maison della capitale spagnola sono stati indossati da reali (la tiara per la regina del Belgio, nel 1960) o esposti nei musei, come il Sogno di Icaro, scelto dal museo del Cremlino.

Mistral Mini Ring in oro bianco, diamanti e tanzanite
Mistral Mini Ring in oro bianco, diamanti e tanzanite
Collezione My Angel, pendente in oro bianco e giallo, diamanti
Collezione My Angel, pendente in oro bianco e giallo, diamanti
Secret ring, chiuso. In oro bianco e giallo, diamanti
Secret ring, chiuso. In oro bianco e giallo, diamanti. Copyright: gioiellis.com
Secret ring, aperto. All'interno si scorgono le figure ispirate all'amore segreto di Romeo e Giulietta
Secret ring, aperto. All’interno si scorgono le figure ispirate all’amore segreto di Romeo e Giulietta. Copyright: gioiellis.com
Bracciale Shanghai in oro giallo e diamanti.  Copyright: gioiellis.com
Bracciale Shanghai in oro giallo e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Che cos’è un castone?

Sapete davvero che cosa significa e che cosa è un castone? E come è fatto un anello con una pietra incastonata? Ecco le cose che dovete sapere sugli anelli con castone.

Cose da sapere se vi piacciono i gioielli e non siete un gioielliere. Sapete che cos’è un castone? In che cosa consiste una pietra incastonata? Avete un anello con una pietra montata a castone? Se siete curiosi di sapere che cos’è un castone leggete qui.

Anello Taglio Smeraldo, con berillo taglio smeraldo da 14,04 ct e pavé di cristallo di rocca, incastonato in oro giallo
Boucheron, anello, con berillo taglio smeraldo da 14,04 ct e pavé di cristallo di rocca, incastonato in oro giallo

Fermare le pietre. Il castone, o incassatura, è una montatura che serve a tenere ferma una pietra, utile specialmente se ha il taglio cabochon, cioè con un taglio privo di sfaccettature, spesso semisferico, ma non solo. Il castone consiste in una protezione metallica che che fissa la base della pietra. Può essere formato da una cavità attorno a cui gira un sottile bordino di metallo che si ripiega sul contorno della gemma oppure, nelle montature a giorno, da piccole griffe, che trattengono la pietra in più punti. Il castone è posizionato nella parte visibile, superiore, dell’anello e incornicia la pietra che, in questo modo, rimane ferma. Esistono diverse tecniche di incastonatura, tutte però hanno in comune il fissaggio metallico, di solito in argento oppure in oro, che viene saldato e circonda la pietra. La gemma può essere più o meno posizionata nell’incavo del metallo. I gioiellieri tendono oggi a regolare il metallo sulla misura della pietra da incastonare, seguendo la sagoma esterna.

Anello in oro giallo con zircone verde
Anello in oro giallo con zircone verde incastonato

L’altezza del bordo. L’incastonatura può variare nella misura della cintura di metallo che fascia la pietra, che può essere più o meno avvolgente: di solito è di circa 0,5 millimetri. Nel caso di diamanti, per esempio, si tende a mantenere il metallo più sottile possibile. Il vantaggio di una montatura a castone rispetto a quella a griffe, consiste nel fatto che la pietra in questo modo è più protetta e rischia meno di rovinarsi. Una volta posizionata la pietra nell’incavo e circondata con la banda di metallo, il castone può essere saldato alla banda dell’anello. La base, in alcuni casi, viene eliminata per lasciare posto alla sola fascia che ferma la pietra.

Clip Panache MystОrieux. Serti MystОrieux Vitrail zaffiri colorati, diamanti
Van Cleef & Arpels, clip Panache Mysterieux. Serti Mysterieux Vitrail zaffiri colorati, diamanti

Quando l’incastonatura non si vede. Esiste anche una incastonatura invisibile. È una particolare tecnica utilizzata per fissare le pietre preziose in maniera che le strutture metalliche di supporto non siano visibili. In lingua francese questa tecnica si chiama serti mystérieux (incastonatura misteriosa) ed è stata introdotta da Alfred Langlois nel 1930. In seguito, i due gioiellieri francesi Salomon Arpels e Alfred Van Cleef, fondatori di Van Cleef & Arpels, hanno elaborato con Langlois l’idea originale fino chiedere il brevetto della nuova incassatura. Anche Cartier ha brevettato una tecnica per un castone invisibile, chiamato il serti invisible, ma con minori sviluppi. Van Cleef & Arpels, invece, continua ha utilizzare nei suoi gioielli il serti mystérieux.

Anello Verde, con smeraldo di 14,90 carati, lacca
Anello Verde, con smeraldo di 14,90 carati, lacca
Boghossian, anello con zaffiro di Cylon incastonato in calcedonio intarsiato
Boghossian, anello con zaffiro di Cylon incastonato in calcedonio intarsiato
Anello con smeraldo colombiano e diamanti
Grima, anello con smeraldo colombiano e diamanti con una inusuale incastonatura
Anello con rubino e granati, in ceramica, lacca, oro giallo
Anello con rubino e granati, in ceramica, lacca, oro giallo
Anello in argento placcato oro con ametista
Anello in argento placcato oro con ametista
Anello in oro,giallo e giada
Anello in oro, giallo e giada

Come scegliere gli anelli da impilare

Volete indossare anelli che si impilano? Anelli diversi sullo stesso dito? Ecco come scegliere e a che cosa fare attenzione ♦︎

Vi piace abbondare? In questo caso gli anelli multipli sono quelli che fanno per voi. Anelli che raddoppiano, triplicano, addirittura si moltiplicano per quattro: in realtà non c’è limite al numero di cerchi che si possono aggiungere su un dito. Per questo da tempo diversi designer hanno studiato anelli che si impilano. Possono avere una forma irregolare che si incastra come le tessere di un puzzle, oppure un fermaglio che li blocca assieme o, ancora, si possono semplicemente aggiungere uno accanto all’altro. E c’è anche chi accosta anelli di diversi stili, marchi, persino di epoche differenti. Insomma, non c’è una regola: il segreto sta nel trovare il mix giusto, nella scelta dei colori se si tratta di anelli con pietre, nell’accostare forme, volumi, dimensioni e, naturalmente, i materiali. Ecco qualche consiglio.

Anelli con diamanti impilati
Michelle Fantaci, anelli con diamanti impilati

Dimensioni. Gli anelli multipli aumentano il volume di metallo e pietre sulle dita. Per questo va attentamente valutata la dimensione dei singoli pezzi. È l’insieme che deve essere apprezzato, quindi meglio che non ci sia un anello che prevale sugli altri. Inoltre, un anello di grandi dimensioni potrebbe diventare fastidioso da indossare per il contatto con gli altri anelli. Meglio privilegiare anelli che hanno dimensioni simili e non rischiano di rovinarsi con il contatto reciproco.

Anelli di Roberto Coin
Anelli di Roberto Coin

Colori. Mischiare anelli di oro con colori differenti è possibile. Ma attenzione alle sfumature: l’oro rosa non è sempre uguale, e lo stesso vale per il giallo. Un anello in oro 22 carati, giallo intenso, sarà troppo prevalente se accostato a un metallo con soli 14 carati, più pallido. E un oro rosa che tende al rosso perché ha una maggior percentuale di rame può soffocare un anello dal colore più tenue.

Anelli impilati con zaffiri di diversi colori
Anelli impilati con zaffiri di diversi colori di Gumuchian

Mix di stili. Se volete impilare anelli differenti ricordate di seguire un’idea precisa. Insomma, accostare anelli a caso non è una buona idea. Se ne avete la possibilità è meglio indossare anelli con lo stessa idea di partenza, uno stile comune.

Il peso. Sembra strano a dirsi, ma aggiungere troppi anelli alle dita può affaticare. Anche pochi grammi, dopo molte ore, si sentono: meglio puntare sulla leggerezza.

Pericoli. Impilare anelli è divertente, ma fate attenzione a non rovinarli. Gli anelli con pietre o con un design particolarmente elaborato possono graffiare quelli vicini.

Spinelli Kilcollin, anello Mercury in oro giallo, rosa e argento
Spinelli Kilcollin, anello Mercury in oro giallo, rosa e argento
Anelli impilabili: in argento, oro giallo e diamanti, oro rosa e diamanti
Birks, anelli impilabili: in argento, oro giallo e diamanti, oro rosa e diamanti
Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Cinque anelli in argento placcati oro 18 carati
Iosselliani, cinque anelli in argento placcati oro 18 carati
Set Angelina composto da tre anelli in oro con diamanti
Jean Dousset, set Angelina composto da tre anelli in oro con diamanti

 

Tutto sulla tormalina

Tutto quello che c’è da sapere sulla tormalina, sempre più di moda in gioielleria ♦

Lo avrete notato: da qualche anno la tormalina, e in particolare la varietà Paraiba è diventata la star della gioielleria. Pochi, però, conoscono davvero questa pietra, che può assumere colorazioni diverse e che spesso è confusa con altre gemme. La tormalina ha iniziato la sua ascesa verso la fine degli anni Ottanta, quando è stata scoperta la varietà dai colori intensi nelle miniere di Paraíba, in Brasile. Queste tormaline, dalle tonalità blu e verdi, hanno avuto subito successo. I prezzi per questa pietra sono saliti rapidamente a più di 10.000 dollari per carato. Ma, attenzione: sono tormaline anche le pietre rosse che sono presentate con il nome di rubellite.

Anello in oro bianco con tormalina
Anello in oro bianco con tormalina, collezione Vianna Lux

Composizione. La tormaline secondo la chimica è una composizione cristallina di boro minerale silicato, con elementi di alluminio, ferro, magnesio, sodio, litio, o di potassio. È una pietra semi-preziosa. Prima che il nome tormalina diventasse comune, questa gemma era chiamata anche magnete dello Sri Lanka Ceylonese. Questa pietra, infatti, ha proprietà piroelettriche: forma un temporaneo accumulo di cariche elettriche di segno diverso sulle estremità opposte in risposta a un cambiamento della temperatura. Ma non preoccupatevi: chi le indossa non prende la scossa. In passato, però, grazie a questa proprietà le tormaline sono state utilizzate dai chimici per polarizzare la luce.

Anello con tormalina Paraiba di 24,75 carati
Anello con tormalina Paraiba di 24,75 carati e diamanti

Il nome. Tormalina è un a parola che deriva dalla lingua tamil e singalese Turmali, utilizzata per diverse pietre preziose che si trovano nello Sri Lanka. Nei secoli scorsi, da questo Paese a sud dell’India sono state esportate in Europa grandi quantità di tormaline dalla Compagnia delle Indie orientali olandesi.

Anello con tormalina rosa di 58,18 carati
Anello con tormalina rosa di 58,18 carati

Colori. La tormalina assume una grande varietà di colori. La pietra scoperta negli Stati brasiliani di Minas Gerais e Bahia è però una varietà unica e dai colori vivaci, blu e verde. La più grande del mondo ha un peso di 191.87 carati ed è stata inclusa nel Guinness dei Primati. Ma ci sono anche tormaline rosse, rosa, azzurre, e persino una varietà chiamata watermelon, cioè anguria, con tonalità che sfumano dal rosa intenso al verde oliva. C’è anche la tormalina verde intenso della Tanzania, che contiene cromo (lo stesso minerale che colora lo smeraldo). Sul mercato si trovano, inoltre, anche tormaline gialle, a volte conosciute come tormalina canarino. Lo Zambia è ricco di tormaline rosse e gialle, che sono relativamente poco costose. Per una strana coincidenza, la varietà più rara, la achroite incolore, non è apprezzata ed è poco costosa. Si trovano tormaline anche in Afganistan e Stati Uniti. I depositi nel Maine tendono a produrre cristalli verde-menta, oppure rosa-rosso lampone. I depositi della California sono noti per un colore rosa brillante, ma anche bicolori. La tormalina più comune, però, si chiama schorl, ferro sodico di colore nero.

Anello Vuoi una mentina? Di Suzanne Syz, con tormalina Paraiba, oro, smalto, diamanti
Anello Vuoi una mentina? Di Suzanne Syz, con tormalina Paraiba, oro, smalto, diamanti

Trattamento di bellezza. Sono molte le tormaline che sono sottoposte a particolari trattamenti per migliorarne il colore. In particolare, le gemme di colore da rosa e rosso sono spesso scaldate ad alte temperature per rendere il colore più gradevole. Per esempio, le pietre con un rosso molto scuro possono essere rese più brillanti con il trattamento termico. Il colore rosa, invece, può essere notevolmente aumentato dall’irradiazione con raggi gamma o fasci di elettroni. Ma la radioattività non rimane nella pietra, state tranquille. Tra l’altro, non lo saprete mai: il processo di irradiazione è quasi impossibile da rilevare nelle tormaline e attualmente non ne influenza il valore. Anche varietà di tormaline come la rubellite e la Paraiba sono talvolta migliorate per renderle più chiare e brillanti. Ma una tormalina che subisce questo trattamento vale meno di una gemma naturale dello stesso tipo.

Anello Thalessa, in oro rosa 18 carati, tormalina, zaffiri, tormalina bicolore
Daniela Villegas, anello Thalessa, in oro rosa 18 carati, tormalina, zaffiri, tormalina bicolore

Dove si trova. Non c’è solo il Brasile. Alla fine del 1990 tormalina contenente rame è stata trovato in Nigeria. Di recente è stata scoperta tormalina anche in Mozambico, molto simile a quella Paraiba. Per questa ragione spesso è definita paraiba anche la tormalina del Paese africano, ma è un errore (a volte voluto): in realtà i colori della pietra mozambicana sono spesso un po’ meno brillanti di quella brasiliana. La tormalina africana, inoltre, costa anche molto meno.

Una tormalina watermelon africana
Una tormalina watermelon africana
Orecchini con al centro due tormaline watermelon dell'Himalaya
Orecchini con al centro due tormaline watermelon dell’Himalaya
Van Cleef & Arpels, anello Pierres de Caractère Lotus d'Orient in oro bianco, tormalina ovale del Mozambico tipo Paraiba di 24.44 carati, diamanti taglio brillante e a pera, zaffiri tondi e chrysoprase scanalati
Van Cleef & Arpels, anello Pierres de Caractère Lotus d’Orient in oro bianco, tormalina ovale del Mozambico tipo Paraiba di 24.44 carati, diamanti taglio brillante e a pera, zaffiri tondi e chrysoprase scanalati
Anello di Stephen Webster con tormalina rosa all'asta online di Christie's. Stima: 7 mila euro
Anello di Stephen Webster con tormalina rosa all’asta online di Christie’s
Anello con tormalina Paraiba di 48.27 carati
Anello con tormalina Paraiba di 48.27 carati
Anello Pom Pom in oro rosa, con tormaline rosa di varie dimensioni, gradazioni e tagli e diamanti
Anello Pom Pom in oro rosa, con tormaline rosa di varie dimensioni, gradazioni e tagli e diamanti
Jar, spilla appartenuta a Lily Safra con tormaline verdi e rosa a forma di papavero collegate da uno stelo di tormaline verdi taglio baguette attorcigliate su un diamante bianco taglio pera di 37 carati. Prezzo realizzato: 1 milione di euro circa
Jar, spilla appartenuta a Lily Safra con tormaline verdi e rosa a forma di papavero collegate da uno stelo di tormaline verdi taglio baguette attorcigliate su un diamante bianco taglio pera di 37 carati

Furrer Jacot, anelli garantiti a vita

Precisione svizzera, con variazioni molto latine. O, perlomeno, lontane dalla tradizione: Furrer Jacot è un marchio specializzato in anelli nato nel 1858 che si trova a Schaffhausen cittadina vicino al confine con la Germania. A testimonianza della precisione con cui lavora Furrer Jacot, l’azienda non fornisce solo la garanzia legale per errori di materiale e di lavorazione, ma anche una garanzia a vita. Utilizzando il certificato timbrato e correttamente compilato presso una gioielleria autorizzata, basta inserire le informazioni pertinenti sul sito web per ottenere la garanzia permanente. Unica richiesta, a parte ovviamente a graffi o danneggiamenti provocati da chi indossa il gioiello, c’è la richiesta di fare controllare l’anello ogni dieci anni dagli orafi dell’azienda.

Anello in oro rosa, platino e palladio, con diamante bianco
Anello in oro rosa, platino e palladio, con diamante bianco

Inoltre, a partire dal secondo anno dall’acquisto, Furrer Jacot offre ai propri clienti registrati un ridimensionamento gratuito dell’anello, nonché un ulteriore ridimensionamento gratuito (esclusi i costi del materiale) se si passa il gioiello a un erede diretto. Se l’anello ha un’incisione di grafia personale, verrà conservato con l’anello alterato. Se un diamante viene perso dall’anello di un cliente Furrer Jacot registrato, lo sostituisce gratuitamente fino a 0,05 carati, a condizione che la perdita non sia dovuta a negligenza o cura insoddisfacente. Insomma, una sicurezza. Premesso questo, l’azienda propone una ampia varietà di anelli nuziali o di fidanzamento, o semplicemente anelli singoli. I gioielli sono in oro e platino e in qualche caso con inserti in fibra di carbonio. Per chi non vuole la solita fede nuziale.

Anello in oro giallo
Anello in oro giallo
Anello in oro rosa con inserti in carbonio
Anello in oro rosa con inserti in carbonio
Anelli in oro giallo e diamante
Anelli in oro giallo e diamante
Anelli in oro rosa e platino
Anelli in oro rosa e platino
Anelli in oro giallo inciso
Anelli in oro giallo inciso
Anello in oro rosa e bianco
Anello in oro rosa e bianco

Come pulire un bracciale di Pandora?

Come pulire un bracciale di Pandora? Ecco i consigli per mantenere brillanti i gioielli di Pandora.
I gioielli di Pandora sono tra i più popolari. Proposti anni fa solo nella versione in argento, soprattutto i celebri bracciali con charms, sono oggi disponibili anche nella versione Pandora Rose, che consiste in una lega di argento e rame, con una placcatura utilizzata per prevenire l’ossidazione, oppure in Pandora Shine: argento con una placcatura di oro 18 carati. Sui gioielli, inoltre, si trovano anche cristalli e cubic zirconia, gemme sintetiche che assomigliano al diamante. I gioielli Pandora hanno anche un’altra caratteristica: di solito sono indossati spesso, anche tutti i giorni. Sono, infatti, i classici gioielli per la vita abituale: bracciali, orecchini e collane che si scelgono senza pensarci troppo, anche perché il loro prezzo è piuttosto abbordabile e si ha meno timore di perderli.

Gioielli della linea Pandora Me indossati
Gioielli della linea Pandora Me indossati

Proprio per questo, però, i gioielli di Pandora possono appannarsi prima a causa del contatto prolungato con la pelle, oppure per la polvere, o l’usura della placcatura. È importante, quindi, pulire regolarmente i gioielli di Pandora, come i bracciali. Per esempio, come pulire i gioielli Pandora con la lega rosa (ma il metodo vale anche per gli altri)?

Ecco come fare: i suggerimenti sono della stessa Pandora. Si può mantenere la lucentezza del metallo lucidando regolarmente i gioielli con un panno morbido: basta strofinare delicatamente, facendo attenzione alle superfici dove sono incastonati cristalli o cubic zirconia. Una pulizia troppo energica potrebbe rovinare la sottile placcatura dei gioielli Pandora Shine.

Elemento in Pandora Shine Simba
Elemento in Pandora Shine, Simba

Spesso i gioielli Pandora, che sono rifiniti a mano nei laboratori che l’azienda danese ha realizzato in Tailandia, hanno anche dettagli in smalto colorato. Lo smalto è un materiale molto resistente, ma con il tempo, magari perché il gioiello è sottoposto a contatto con altri oggetti, potrebbe essere intaccato. Proprio per questo è meglio evitare di strofinare il gioiello con materiali troppo ruvidi, che possono peggiorare la situazione.

Gracie Abrams in Pandora
Gracie Abrams in Pandora

I gioielli si possono anche lavare delicatamente in acqua tiepida e sapone per togliere eventuali tracce di grasso lasciate dalla pelle. Quando sono ancora bagnati, i gioielli si possono pulire meglio con l’uso di uno spazzolino da denti con setole morbide. Ma, attenzione: è meglio evitare l’uso di liquidi utilizzati per la lucidatura dell’argento e la pulizia ad ultrasuoni. Maneggiare con cura i gioielli puliti: è meglio riporli separatamente per evitare graffi.

Anello in argento e cubic zirconia
Anello in argento e cubic zirconia
Pandora, collezione Zodiaco
Pandora, collezione Zodiaco
Collana Pandora Rose
Collana Pandora Rose
Bracciale Reflexions, in Pandora Shine
Bracciale Reflexions, in Pandora Shine

L’argento rinato di Maria e Luisa 

Il nome non ha nulla di speciale: Maria e Luisa. Il cognome, però, è noto agli appassionati di gioielleria: Pianegonda. Il marchio Pianegonda, però, a causa di travagliate vicende societarie, non può più essere utilizzato da Maria Luisa Pianegonda e neppure dal fratello Franco, fondatore della Maison specializzata in gioielli d’argento. Il marchio Pianegonda è ormai di proprietà del gruppo Bros Manifatture. Ma la creatività dei due fratelli, che sono andati ognuno per una strada diversa, non è stata ceduta. Dopo 16 anni come marketing manager nella originaria Pianegonda, e dopo una pausa contrassegnata da viaggi, Maria Luisa si è rimessa in pista con un nuovo brand, con un nome che curiosamente sdoppia il suo: Maria e Luisa.

Anello Shri in argento e 8 pietre di rodolite
Anello Shri in argento e 8 pietre di rodolite

Anche per Maria e Luisa il materiale base è l’argento. Ma è un argento super lavorato, che mette in primo piano un’artigianalità di altri tempi. I gioielli sono lavorati a bulino, con volute, ricci, pieghe, intarsi e con l’aggiunta in qualche caso di grandi pietre semi preziose, come citrino, ametista, quarzi fumé, rosa, cognac, e prasiolite, onice, topazi. Qualche gioiello, inoltre, ha piccoli inserti in oro a 9 carati. La boutique di Maria e Luisa si trova a Milano. Vicenza è ormai lontana.

Orecchini in argento con elemento a rosone inciso a mano con la tecnica del bulino e catene groumette
Orecchini in argento con elemento a rosone inciso a mano con la tecnica del bulino e catene groumette
Bracciale Groumette in argento e cristallo di rocca
Bracciale Groumette in argento e cristallo di rocca
Anello in argento brunito con quarzo fumé
Anello in argento brunito con quarzo fumé
Anello in argento brunito con ametista
Anello in argento brunito con ametista
Bracciale rolò in argento brunito
Bracciale rolò in argento brunito
Orecchini in argento con citrino madeira
Orecchini in argento con citrino madeira
Collana groumette girocollo
Collana groumette girocollo
Orecchini in argento intarsiato
Orecchini in argento intarsiato

Diamanti al cubo da A. Link

La Maison americana A.Link, specializzata nella pietra più amata dalle donne: i diamanti ♦︎

Diamanti, diamanti, diamanti: c’è chi i gioielli li ama solo se ruotano attorno alla pietra preziosa più amata. Ed è questa la storia di A.Link, una società di New York specializzata in gioielli con diamanti. Fa solo quello dal 1904. È stata fondata da Adolph Link, gioielliere di Vienna emigrato negli Usa, che ha portato il gusto amato dai ricchi europei della Belle Epoque in una nazione che stava crescendo velocemente. A oltre un secolo di distanza, l’azienda è ancora a conduzione familiare, gestita a New York da Jeffrey Link e Douglas Sills.

Collana di diamanti di A.Link
Collana di diamanti di A.Link

Passata la boa dei 110 anni, festeggiati nel 2014 con un premio di Jck per un anello You and Me, continua a proporre la sua ricetta che sembra avere un successo eterno: diamanti, diamanti e ancora diamanti, ma con certificato di provenienza ed lavorazione sostenibile. Adolph Link, pare, è stato il primo a studiare e a campionare i diamanti per ottenere qualità uniformi delle pietre. In questo modo i gioielli creati hanno una omogeneità e, ovviamente, un valore molto più certo. L’azienda vanta anche una particolare capacità nella scelta del taglio. Insomma, se vi piacciono i diamanti, da A.Link ne trovate a sazietà.

Bracciale tennis in oro rosa e diamanti
Bracciale tennis in oro rosa e diamanti
Orecchini a bottone in oro bianco e diamanti
Orecchini a bottone in oro bianco e diamanti
Pendente Eclipse
Pendente Eclipse
Set con diamanti baguette, montatura in platino. Questo anello ha vinto il premio del 2014 JCK Jewelers nella categoria Platinum per vendita al dettaglio meno di 10.000 dollari nei Jck Awards 2014
Set con diamanti baguette, montatura in platino. Questo anello ha vinto il premio del 2014 JCK Jewelers nella categoria Platinum per vendita al dettaglio meno di 10.000 dollari nei Jck Awards 2014
Bracciale di diamanti e platino, per un totale di 10 carati
Bracciale di diamanti e platino, per un totale di 10 carati
Collana per Forevermark, diamanti e oro bianco
Collana per Forevermark, diamanti e oro bianco
Bracciale Bubble con fermaglio, oro bianco e diamanti
Bracciale Bubble con fermaglio, oro bianco e diamanti
Orecchini a forma di goccia, diamanti e oro bianco
Orecchini a forma di goccia, diamanti e oro bianco

Come evitare le allergie da nichel

Avete mai trovato dei segni sulla pelle dove avete indossato anelli, collane oppure orecchini? Potrebbero essere stati causati dalla allergia al nichel. Ecco che cosa dovete fare per evitare l’allergia al nichel ♦
Ricevere in regalo un bellissimo anello e non poterlo indossare: la colpa è dell’allergia. Succede spesso che un gioiello, magari il preferito, si riveli un nemico della pelle. La causa più comune è la dermatite da nichel, chiamata anche dermatite da contatto, allergia al nichel. Il problema può insorgere in qualsiasi momento e a qualsiasi età. Anche gioielli che fino a quel momento non hanno mai causato irritazioni, possono all’improvviso rivelarsi nocivi. Ogni singolo corpo umano reagisce in modo diverso al nichel a seconda della tolleranza e del livello di sensibilità. Tra l’altro, esistono rari casi in cui l’allergia si manifesta anche indossando gioielli d’oro o d’argento: ma la causa più frequente è, anche in questo caso, il contenuto di nichel presente nei bijoux. L’oro puro e l’argento sono metalli troppo morbidi per essere trasformati in montature. Il nichel è stato spesso aggiunto, come zinco e rame, per rendere oro e argento più resistenti e permettere di dare la forma desiderata. Inoltre, il nichel dona un effetto di brillantezza. Zinco e rame non danneggiano la pelle, che è invece sempre più al nichel.

Saranno gioielli a prova di dermatite?
Saranno gioielli a prova di dermatite?

I metalli pericolosi. Tenete conto che l’oro 14 carati o 18 carati contiene una maggiore quantità di metalli diversi rispetto all’oro a 24 carati, l’unico completamente puro. Insomma, più l’oro è puro, meno allergie provoca. Il nichel è utilizzato in gioielleria anche in lega con platino e oro bianco. Ma i gioielli in platino sono piuttosto costosi e, statisticamente, si rilevano meno casi di allergie, dato che sono più rari. Inoltre, platino e oro bianco sono spesso rinforzati anche con il palladio, un metallo che non causa allergie. È però più costoso.

Bancarella di bijoux
Bancarella di bijoux

Spesso l’allergia è provocata dal contatto del metallo con lo strato più sensibile della pelle, come per il foro nel naso o all’orecchio. Il nichel penetra attraverso la pelle fino al flusso sanguigno del corpo. A questo punto le cellule reagiscono al nichel. Un’altra causa che può fare insorgere l’allergia è il sudore. Quando fa caldo e i gioielli sono indossati a lungo, la pelle suda. La traspirazione entra in contatto con il metallo dei gioielli, scioglie il nichel, e forma sali di nichel. Il sale reagisce a contatto con la pelle e provoca l’allergia. È opinione comune che le donne soffrano di più rispetto agli uomini, ma il numero di uomini che indossa gioielli è di gran lunga inferiore.

L'attrice e modella Kendall Jenner su Instagram con un enorme anello al naso
L’attrice e modella Kendall Jenner su Instagram con un enorme anello al naso

I sintomi. L’allergia da nichel può provocare una perdita di sangue, oppure un rigonfiamento e la produzione di pus. Nella maggior parte dei casi, invece, si prova un costante prurito o bruciore attorno alla zona dove la pelle è stata a contatto diretto con il gioiello. Più di rado chi è allergico trova una colorazione blu al loro dito dopo aver tolto un anello, oppure eruzioni cutanee o macchie rosse sulla pelle. Chi soffre di allergia al nichel finisce per indossare solo gioielli in acciaio inox. In realtà, anche questo metallo contiene nichel, ma non lo lascia anche come è tenuto ermeticamente, viene raramente in contatto diretto con la pelle.

Orecchini di metallo con lega di nickel indossati
Orecchini di metallo con lega di nickel indossati

Un altro nemico sono le tracce di acqua e sapone sotto i gioielli. I detergenti rompono lo scudo protettivo della pelle e permettono al nichel per entrare in contatto diretto con gli strati più profondi. Orecchini e anelli hanno maggiori probabilità di trattenere gocce d’acqua dopo un bagno. Togliersi i gioielli prima di lavarsi è una precauzione utile, specialmente quando si fanno lavori domestici e le mani vengono lavate innumerevoli volte. Detergenti o altri prodotti per la pulizia che finiscono sotto un anello possono provocare allergia. Purtroppo, cure non ce ne sono: i dermatologi offrono alcuni trattamenti medici, ma di solito sono efficaci solo per breve termine. Dopo qualche tempo, indipendentemente dal trattamento l’allergia riappare.

Dermatite da anello
Dermatite da anello

Come evitare l’allergia. Se proprio non volete farlo, oppure vi dimenticate di togliere gli anelli, passate all’interno del gioiello uno strato di smalto per unghie trasparente: può servire a evitare il contatto diretto con il metallo. Un’altra precauzione per evitare allergie può essere applicare borotalco prima di indossare i gioielli: in questo modo si evita l’umidità. Inoltre, chi teme una reazione allergica deve stare attenta a non indossare orecchini stretti, anelli o catene: se l’aria passa attraverso il gioiello è meno facile che il contatto con la pelle provochi una reazione. Alternare i gioielli più spesso riduce il rischio. Infine, ricordatevi di mantenere i gioielli puliti e asciutti. Chi è molto sensibile al nichel può scegliere gioielli laccati, oppure placcato con palladio.
Volete sapere che cos’è il nichel?
Pare il nome originario di questo metallo, nickel, derivi dalla parola svedese Nickel, diminutivo di un nome proprio, Nicolaus. E nella tradizione del Paese nordico Nicolaus era un nome affibbiato alle persone di scarso valore, ma anche ai folletti. Ma il metallo non c’entra con il mondo magico di Henry Potter. Il nichel, o nickel, è un metallo che si usava già nell’età del bronzo, oltre 3500 anni fa, in Medio Oriente e in Cina. In Occidente il nichel è entrato nell’uso comune a metà del Settecento, quando il barone Axel Frederik Cronstedt, tentando di estrarre rame da un minerale, la niccolite, ha ottenuto un metallo bianco che ha chiamato nichel, nome che deriva dal tedesco Kupfernickel, cioè falso rame, o da nickel (folletto, diavoletto in tedesco).

La moneta di nickel da 5 centesimi di dollaro con Thomas Jefferson
La moneta di nickel (al 25%) da 5 centesimi di dollaro con Thomas Jefferson

Perché si usa?
Il nichel è un metallo bianco, argenteo. Fa parte al gruppo del ferro ed è quindi duro, ma anche malleabile, facile da lavorare. Anche in oreficeria è apprezzato per le proprietà che conferisce quando è in lega con oro, platino o argento, soprattutto perché conferisce robustezza ed è resistente alla corrosione.

Il nichel, oltre a essere presente in molte leghe di gioielleria assieme all’oro, è utilizzato in una vasta gamma di prodotti. Quindi, se avete segni di allergia sulle mani, forse non è colpa dei vostri orecchini, ma di posate, orologi, forbici, accendini, cellulari, maniglie e persino le monete. E se avete segni sul collo non è detto che la causa sia la collana, ma forse di occhiali, cibo e pentole…

Una moneta da 5 centesimi: contiene nickel
Una moneta da 5 centesimi: contiene nickel

La prima cosa da fare, insomma, è verificare con quali metalli venite in contatto spesso.

Ma, attenzione: forse non sapete che il nichel può essere nascosto anche nei cosmetici, nei prodotti di igiene personale (come tinture per capelli, dentifrici, shampoo, smalti). In questo caso la caccia la nichel è più facile. Leggete bene l’etichetta: la presenza di nichel deve essere dichiarata dall’azienda produttrice, anche se magari la trovate scritta con caratteri minuscoli. Finito? No: chi è davvero molto allergico rischia anche a tavola. Alcuni alimenti, infatti, contengono naturalmente nichel, anche se in quantità davvero minime. In ogni caso, se la vostra allergia non scompare, eliminate questi alimenti.

Insalata
Insalata

Ecco gli alimenti proibiti:

mirtilli, avena, grano saraceno, noci e nocciole, broccoli, patate, lievito in polvere, albicocche, cavoli, spinaci, arachidi, carote, pomodori, ostriche, fichi, cipolle, asparagi, lenticchie, farina di grano intero, fagioli, liquirizia, pere cotte e crude, funghi, mais, lattuga, piselli, mandorle, tè, aragosta, margarina, cacao e cioccolato, avocado.

Mirtilli
Mirtilli: buoni, ma…

Per fortuna, secondo gli esperti, solo meno del 20% delle allergie da nichel è causata o peggiorata dal cibo. Ma se questo fosse il caso dovete eliminare del tutto questi alimenti per almeno un mese o un mese e mezzo prima di vedere una differenza. In ogni caso, niente paura, non rischiate di morire di fame.

Ecco alcuni alimenti senza nichel:

radicchio, indivia, songino (valeriana), finocchi, melanzane, zucchine, peperoni, cetrioli, barbabietole, anguria, melone, agrumi, pesche, banane, fragole, uva, latte e latticini, farina 00, riso, carne, pesce (ma non cozze, vongole, ricci di mare e crostacei), lievito di birra.

Ottimi peperoni
Ottimi peperoni

Ultimi consigli se soffrite di allergia da nichel:

    • Quando aprite il rubinetto fate scorrere l’acqua per qualche minuto per eliminare eventuali tracce di nichel rilasciate dai tubi.
    • Se cucinate una torta, per lievitare usate il bicarbonato al posto del lievito in polvere.
    • Scegliete pentole in pirex, vetro, alluminio, ceramica non smaltata, silargan, teflon. Questo tipo di stoviglie evitano il rilascio del nichel dalle posate o altri utensili che utilizzate.

Le 10 regole di bon ton per l’anello di fidanzamento

Le 10 regole del bon ton sull’anello di fidanzamento nell’era di Instagram e Facebook. Quali sono le buone maniere da rispettare? ♦︎

Ci sono 10 regole da sapere riguardo l’anello di fidanzamento. Anzi, nuove regole. Perché rispetto al passato ora l’anello di fidanzamento può assumere un ruolo diverso, più social. Quindi, fate attenzione: è bene conoscere queste regole quando regalate o avete ricevuto il vostro anello di fidanzamento.

  1. Quando si regala l’anello di fidanzamento?

  2. Le 10 regole di bon ton per l’anello di fidanzamento

  3. Come scegliere l’anello di fidanzamento

  4. Anello di fidanzamento: 5 cosa da sapere

  5. Donne insoddisfatte dell’anello di fidanzamento

  6. Donne disposte a pagare per il loro anello di fidanzamento

  7. Anelli di fidanzamento colorati

Attenti ai social. Iniziamo dai social: Instagram, Facebook o simili sono diventati parte della vita di milioni di persone. E spesso accade che anche gli aspetti più intimi finiscano per essere condivisi attraverso internet. È una vostra scelta. Ma fate attenzione quando si tratta dell’anello di fidanzamento. Il gioiello, in questo caso, equivale a un impegno per il matrimonio. Dunque, non è il semplice regalo di una cosa preziosa, ma qualcosa di più. Pubblicare una foto del vostro anello di fidanzamento significa comunicare che state per sposarvi. Tutto bene: ma prima di pubblicare la foto su Instagram o Facebook avvertite i vostri genitori, parenti o amici più stretti: saranno felici di non apprendere la bella notizia attraverso un post.

Dichiarazione e anello di fidanzamento, pubblicato su Facebbok
Dichiarazione e anello di fidanzamento, pubblicato su Facebook

Quando mostrare l’anello? Sarete sicuramente orgogliose dell’anello di fidanzamento che lui vi ha regalato. Ma non esagerate nel mostrarlo come un trofeo. Volete pubblicare la foto dell’anello su Instagram o Facebook? Ok. In quel caso, magari, non dimenticate di includere nell’immagine anche il vostro fidanzato, che dopotutto è quello che vi ha chiesto di sposarlo. Nel caso sia un anello particolarmente costoso, evitate di sottolinearlo in un post su internet: oltre che essere una vanteria poco delicata, è anche pericoloso: può risvegliare l’interesse dei ladri.

Anello di fidanzamento trilogy
Anello di fidanzamento trilogy

Scegliete il momento giusto. Consigli per lui: volete regalare un anello per chiedere alla vostra ragazza se vuole sposarsi con voi? Benissimo. Ma scegliete il momento adatto. Non è detto che sia contenta che la richiesta e il dono dell’anello avvengano in un luogo pubblico e nemmeno che il momento diventi un video da pubblicare sul web. Certo, su Instagram o Tik Tok si trovano tanti video in cui lui si inginocchia e le mostra l’anello. Ma non è detto che a tutte le donne faccia piacere condividere un momento così intimo. Quindi, prima di organizzare una cosa del genere (ci deve essere qualcuno che realizza il video) sondate la sua opinione sull’argomento. A proposito: pare che circa il 40% delle richieste di matrimonio coincida con un periodo di vacanza oppure nel giorno di San Valentino. Non è un caso.

Anello di fidanzamento indossato
Anello di fidanzamento indossato

Posso chiedergli quanto è costato? La risposta è no. L’anello è un simbolo, non una dote. È ovvio che siate curiose di saperlo, ma tenete a freno la lingua. Se proprio ci tenete a sapere quanto ha speso il vostro fidanzato, potete chiedere di descrivervi il gioiello. Se l’anello è d’oro e ha un diamante, basterà sapere di quanti carati (o, più probabilmente, di quanti decimi di carato) è la pietra per farsi un’idea rapidamente del costo dell’anello. Poi, verificate su internet il prezzo. Ma è così importante saperlo?

Leggi anche: Perché la fede nuziale si indossa sull’anulare 

Vetrina di una gioielleria
Vetrina di una gioielleria

E se non fosse un diamante? Se il fidanzato non ha grandi mezzi economici è probabile che, invece di un anello con diamante, acquisti un gioiello con una pietra sintetica, come una zirconia cubica, che sembra un diamante, ma non lo è. Oppure un anello con moissanite, altrettanto sintetica. Siete deluse? Certo, una pietra naturale è più gratificante, ma a patto di non pesare troppo sul conto in banca. Sareste meno felici, infatti, se il vostro fidanzato si fosse indebitato per acquistare il vostro anello, visto che state per sposarlo.

L'anello con diamante di Jennifer Lopez
L’anello con diamante di Jennifer Lopez

L’anello può essere scelto dalla donna? Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna è sempre più diffusa l’abitudine di scegliere l’anello di fidanzamento in coppia. Lui e lei (o lui e lui oppure lei e lei) vanno insieme dal gioielliere per l’acquisto. Certo, la sorpresa non c’è più o, meglio, il momento della richiesta di matrimonio non coincide con il regalo dell’anello. Ma sta a voi decidere se vi piace questa idea. Parlatene prima, stando sulle generali.

Anello in oro bianco e diamanti della linea Eden
Recarlo, anello in oro bianco e diamanti della linea Eden

La scelta dei tempi. Il regalo dell’anello di fidanzamento, come detto, coincide con la richiesta di matrimonio. Quanto tempo deve passare dal momento in cui si riceve l’anello prima di farlo sapere al resto del mondo? Risposta: circa 1 secondo. Potete informare subito l’umanità che state per sposarvi. Ma ricordate: ditelo prima a genitori e amici stretti.

L’anello di fidanzamento va indossato subito? Certo, perché no? Se il tuo fidanzato ha fatto le cose per bene avrà anche scelto la misura giusta dell’anello. Quindi, indossatelo subito.

Emily Ratajkowski con l'anello di fidanzamento: ha due diamanti taglio princess da 2 carati e un diamante a forma di pera a 3 carati su una fascia d'oro
Emily Ratajkowski con l’anello di fidanzamento: ha due diamanti taglio princess da 2 carati e un diamante a forma di pera a 3 carati su una fascia d’oro

Leggi anche: Come si misura la circonferenza di un anello 

L’anello deve per forza avere un diamante (o simile)? Assolutamente no. Certo, il diamante è la pietra più utilizzata per gli anelli di fidanzamento. Ma non è obbligatorio. L’anello di fidanzamento della principessa Diana aveva al centro un (grande) zaffiro blu.

La principessa Diana con l'anello di fidanzamento
La principessa Diana con l’anello di fidanzamento

Il giorno del matrimonio devo indossare l’anello di fidanzamento? È una scelta che spetta a voi. Ma non complicate le cose: non indossate l’anello sullo stesso dito che sta per ricevere la fede nuziale. Successivamente, dopo aver infilato al dito l’anello di matrimonio, potete spostare quello di fidanzamento e indossare tutti e due gli anelli sullo stesso dito.

Fede nuziale e solitario
Fede nuziale e solitario

Cannabis e gioielli, la strana coppia

Lo ha scritto anche il New York Times: il mondo della gioielleria e dell’alta gioielleria ha scoperto una nuova pianta a cui ispirarsi. Dopo il fiore di loto, le rose, le margherite e la innocente calla, il nuovo vegetale a suscitare interesse è la cannabis. Sì, la pianta che, opportunamente potata e seccata si trasforma in marijuana.

Bulgari, collier ispirato alla marijuana in oro bianco, diamanti, smeraldi
Bulgari, collier ispirato alla marijuana in oro bianco, diamanti, smeraldi

Da anni sono in vendita bijoux a poco prezzo che riproducono le foglie di cannabis. Sono venduti a un pubblico di giovani alternativi e sono piuttosto semplici. Ora, però, anche il mondo dell’alta gioielleria ha deciso che le foglie di marijuana sono un soggetto da trasformare in gioielli. Anche in seguito alla decisione di alcuni Paesi, come il Canada o la California, di liberalizzare il consumo di cannabis. Bulgari, per esempio, ha di recente presentato una collezione, Wild Pop, in cui compaiono anche pezzi che riproducono le foglie di marijuana, come una collana con diamanti e smeraldi. Una provocazione? Forse. Ma calcolata. In California Daniela Villegas ha proposto una serie di collane con ciondoli a forma di pipe per fumare l’erba, con oro, tormalina, prehnite e topazi.

Daniela Villegas, collana con pendente vaporizzatore di cannabis, oro, diamanti, tormalina, lapislazzuli
Daniela Villegas, collana con pendente vaporizzatore di cannabis, oro, diamanti, tormalina, lapislazzuli

Sempre in California abita un’altra designer che ha aggiunto le foglie di marijuana alla sua collezione Sweet Leaf, Jacquie Aiche. Un po’ più legato al mondo alternativo, ma di lusso, è il Sapphire Collective di Los Angeles, che ha creato la collezione Stoned (parola che in inglese indica chi ha appena fumato marijuana) con collane e pendenti in oro 18 carati con zaffiri che hanno la forma di spinelli, indossati da una modella che fuma vistosamente.

Brent Neale Winston ha deciso di portare al Couture di Las Vegas le sue creazioni in oro, diamanti e malachite
Brent Neale Winston ha deciso di portare al Couture di Las Vegas le sue creazioni in oro, diamanti e malachite

Nikki Erwin del marchio Established ha invece creato un paio di orecchini di diamanti e un braccialetto coordinato con una serie di foglie di cannabis, che spesso sono scambiate per innocenti stelle. E Brent Neale Winston ha deciso di portare al Couture di Las Vegas le sue creazioni in oro, diamanti e malachite. Una pietra che è perfetta per i suoi gioielli con la forma di foglie di marijuana.

Orecchino di Jacquie Aiche in oro e diamanti
Orecchino di Jacquie Aiche in oro e diamanti
Un braccialetto d'oro con foglie di cannabis, spesso scambiato per stelle, di Established
Un braccialetto d’oro con foglie di cannabis, spesso scambiato per stelle, di Established
Le collane della collezioen Stoned di Sapphire Collective
Le collane della collezione Stoned di Sapphire Collective
Orecchini di Brent Neale Winston in oro, malachite, diamanti
Orecchini di Brent Neale Winston in oro, malachite, diamanti
Orecchini di Brent Neale Winston in oro, malachite, zaffiri, tormalina
Orecchini di Brent Neale Winston in oro, malachite, zaffiri, tormalina

Ana Khouri, fantasia al potere

Fantasia brasiliana, concretezza americana: ecco perché piacciono i gioielli di Ana Khouri ♦

Ana Khouri, nata a San Paolo, residente a New York, cittadina del design. Il Brasile è da decenni una fucina da cui escono gioiellieri di qualità globale. E Ana Khouri, figlia di un ingegnere e una pianista, ha saputo unire la grazia della musica con il rigore della matematica. Il risultato è un misto di fantasia e semplicità, ma di lusso. I suoi gioielli sono stati indossati da Emma Stone, Lupita Nyong’o, Liberty Ross, Rihanna, Isabeli Fontana, Emma Watson, Alicia Vikander, Miley Cyrus, Lady Gaga, Michelle Obama, Glenn Close, Sara Paulson, Karlie Kloss, Claire Foy, Emily Blunt e Jennifer Lawrence.

Phillipa Diamond ring
Phillipa Diamond ring

Dato, inoltre, che la designer ha studiato scultura alla Fundação Armando Alvares Penteado della sua città natale, anche le forme semplici dei suoi gioielli sono estremamente tridimensionali. Mai piatte, insomma, nonostante la ricerca di forme essenziali. A New York la giovane e intraprendente brasiliana ha, inoltre, studiato al Gemological Institute of America poi si è trasferita a Londra per diplomarsi alla Central Saint Martins. Insomma, ha in tasca il massimo del curriculum per un gioielliere. Il risultato, che è apprezzato da un notevole numero di celebrity, le vedete in queste immagini: grandi earcuff tempestati di diamanti, anelli che si torcono come piegati dal vento, orecchini dalla sfuggente forma di piccoli coni. Da segnare tra i preferiti.

Ana Khouri
Ana Khouri
Gold Maia diamond & 18kt yellow and white gold ring
Gold Maia diamond & 18kt yellow and white gold ring
Row ring, con pavé di smeraldi
Row ring, con pavé di smeraldi
Choker in oro 18 carati e smeraldo
Choker in oro 18 carati e smeraldo
Row earrings, con pavé di smeraldi
Row earrings, con pavé di smeraldi
Orecchino con pavé di diamanti e smeraldo
Orecchino con pavé di diamanti e smeraldo

Gli intrecci di Salima Thakker

Salima Thakker, perfetto esempio di culture che si incontrano: la designer è nata e lavora ad Anversa, padre indiano e madre belga. Anversa è la capitale europea dei diamanti e i gioielli sono stati una irresistibile tentazione per Salima Thakker, da abbinare al mondo dell’arte: ha studiato alla Royal Academy di Anversa e ha conseguito il Master presso il Royal College of Art di Londra, dove ha consolidato il suo mestiere e la passione per il design. Tanto che è poi diventata insegnante all’Accademia di Belle Arti, con la quale collabora ancora. Ma la sua maison di gioielleria è arrivata dopo una collaborazione con Damiani, a Milano, una ventina di anni fa.

Orecchini in oro bianco, diamanti navette e tormalina Paraiba
Orecchini in oro bianco, diamanti navette e tormalina Paraiba

Un’esperienza che l’ha aiutata ad aprire il suo laboratorio e negozio ad Anversa, realizzando lei stessa i gioielli. La designer descrive il suo lavoro come frutto di un intreccio, una cultura condivisa tra diverse origini etniche, che sono una fusione della cultura mondiale. Utilizza solo pietre, gemme e diamanti eticamente tracciabili e i suoi gioielli sono ora venduti in tutto il mondo, inclusi New York, Hong Kong e Anversa.

Collana in oro 18 carati e argento
Collana in oro 18 carati e argento
Anello Labyrinth con peridoto
Anello Labyrinth con peridoto
Anello eternity in oro giallo e diamanti
Anello eternity in oro giallo e diamanti
Anello in oro rosa con tormaline
Anello in oro rosa con tormaline
Bracciale in oro giallo 18 carati
Bracciale in oro giallo 18 carati
Bracciale in oro giallo 18 carati e citrini
Bracciale in oro giallo 18 carati e citrini
Bracciale in oro giallo 18 carati e argento sterling
Bracciale in oro giallo 18 carati e argento sterling
Orecchini in oro bianco e rosa, con morganite e acquamarina
Orecchini in oro bianco e rosa, con morganite e acquamarina

 

Millefiori d’argento con Giovanni Raspini

Collezione Millefiori in argento di Giovanni Raspini.

Le collane di fiori sono state, probabilmente, il primo accessorio femminile simile a un gioiello nell’alba dell’umanità. E la gioielleria oggi spesso non si discosta troppo da quella antica tipologia, anche se le collezioni di orecchini, anelli o collane sono realizzate con metalli nobili, invece di semplici fiori raccolti nei prati e intrecciati. Un esempio è la collezione Millefiori di Giovanni Raspini. Naturalmente, i fiori sono l’ispirazione, mentre i gioielli idealizzano il concetto con la proposta di gioielli in argento nel consueto stile dell’azienda toscana.

Pendente Millefiori in argento
Pendente Millefiori in argento

La collezione Millefiori è realizzata con minuscoli fiorellini che formano una texture su basi circolari di argento brunito. La superficie dei gioielli è resa più brillante grazie a un processo di diamantatura, una tecnica di lavorazione del metallo che conferisce un effetto scintillante in contrasto con le ombre della base brunita. La collezione Millefiori è declinata in tre collane, due bracciali, due anelli e tre orecchini.

Orecchini a bottone Millefiori
Orecchini a bottone Millefiori
Bracciale piccolo in argento
Bracciale piccolo in argento
Anello a doppia banda in argento brunito
Anello a doppia banda in argento brunito
Anello a banda in argento brunito
Anello a banda in argento brunito
Orecchini in argento brunito
Orecchini in argento brunito
Orecchini a cerchio Millefiori
Orecchini a cerchio Millefiori
Collana Lunga Millefiori
Collana in argento brunito
Anello a doppia banda in argento brunito
Collana in argento Millefiori

Pailettes in versione mare con Chantecler

Indossare paillettes al mare? Non è esattamente il tipo di abbinamento ideale. Ma indossare i gioielli di Chantecler, ma è meglio non in spiaggia, è un’altra cosa. La Maison di Capri ha tra le sue collezioni la linea Paillettes, con una versione che sembra adatta per essere indossata in una località elegante di mare. Si tratta di una serie di gioielli che fanno parte della collezione, caratterizzati dall’utilizzo di un pavé di zaffiri blu intenso, che si abbinano a oro giallo 18 carati. I gioielli presentano su un lato le pietre preziose e sulla superficie inferiore il logo di Chantecler, il gallo stilizzato in oro. In alcuni casi i gioielli presentano un tocco di smalto blu mare.

Collana in oro e zaffiri blu della collezione Paillettes
Collana in oro e zaffiri blu della collezione Paillettes

I gioielli, per esempio i bracciali, nascondono anche un’anima in titanio, per conservare la flessibilità e la indeformabilità del metallo. Il design della collezione è composto da tanti elementi tondi, che nel caso dei bracciali sono proposti in sequenza. Uno stile che richiama, appunto, la forma delle paillettes.

Anello in oro, smalto e zaffiri
Anello in oro, smalto e zaffiri

Bracciale flessibile in oro giallo e zaffiri blu
Bracciale flessibile in oro giallo e zaffiri blu

Collana con pendente fronte e retro
Collana con pendente fronte e retro

Orecchini a bottone in oro giallo e zaffiri
Orecchini a bottone in oro giallo e zaffiri

Piccola guida ai gioielli vintage

Gioielli vintage: piacciono sempre di più, ma prima di sceglierli bisogna conoscere bene le loro caratteristiche. Ecco i consigli della gemmologa della casa d’aste online Catawiki. 

Quale anello vintage scegliere? A lei piacerà? Oppure: come fargli capire che cosa mi piace? La prima regola è andare sul classico. La seconda, è seguire il trend. E, in questa chiave, arrivano i consigli della casa d’aste online Catawiki. Secondo quanto rileva l’azienda, ci sarebbe (meglio usare il condizionale) un incremento nell’acquisto di anelli antichi. Può essere. Ma, in ogni caso, gli anelli in uno stile d’antan hanno sempre avuto estimatori ed estimatrici.

Collana vittoriana con diamanti. Prezzo: 28.000 dollari
Collana vittoriana con diamanti. Prezzo: 28.000 dollari

La casa d’aste, quindi, ha pensato bene di chiedere a Deborah Mazza, gemmologa e banditore su Catawiki, un commento: «Negli ultimi dieci anni si è verificato un forte cambiamento rispetto a quello che gli utenti cercano al momento della scelta di un anello di fidanzamento. I trend rivelano un allontanamento dagli anelli dallo stile classico, come i solitari acquistati in gioiellerie di alto livello, mentre adesso si cerca qualcosa che non rientri nell’ordinario, per questo gli anelli vintage sono diventati molto diffusi e richiesti. Ma questo implica il dover fare una ricerca per selezionare un oggetto vintage e, per evitare che la futura sposa resti delusa, bisogna rivolgersi ad un gemmologo, che potrà garantire la qualità e la provenienza dell’anello. Tutto il resto dipende dal gusto personale».

Spilla vittoriana in alluminio annerito e jet-Whitby
Spilla vittoriana in alluminio annerito e jet-Whitby (giaietto), un mineraloide di origine vegetale

Aggiunge Louise Baltruschat Hollis, responsabile del noto sito per matrimoni Whimsical Wonderland Weddings: «Per alcune coppie, il matrimonio rappresenta indubbiamente il giorno più importante della propria vita. Per questo, non c’è da meravigliarsi se si fa di tutto per rendere questo giorno memorabile. Le spose di oggi optano per qualcosa di personalizzato, dal festival chic alle cerimonie nel bosco, e questo desiderio di avere qualcosa di unico passa anche attraverso la scelta dell’anello».

Quindi, ecco una breve guida agli anelli nello stile del passato.

Vittoriano È un anello per chi ama i colori. Molto spesso, infatti, gli anelli vittoriani montano gemme colorate inclusi granati, smeraldi e zaffiri, per questo gli anelli di questo periodo di tempo sono la scelta ideale quando si cerca di un’alternativa al classico diamante solitario. «In genere, quando si opta per le gemme colorate, c’è la tendenza a scegliere anelli con zaffiro grazie alle sue proprietà di resistenza all’usura, ed è stata Kate Middleton a lanciare questo trend», continua la gemmologa. «Per coloro che cercano qualcosa di insolito ma comunque colorato e resistente, suggerirei di cercare un rubino. I rubini hanno una resistenza incredibile, seconda solo ai diamanti e alla metà del prezzo, non c’è quindi da stupirsi se si è verificato un forte aumento della richiesta».

Anello vittoriano in oro e diamanti
Anello vittoriano in oro e diamanti

Art Nouveau Sono l’antitesi alla semplicità di un solitario tradizionale. Gli anelli in stile Art Nouveau (in Italia si chiama stile Liberty) si caratterizzano per la forma. Originario dei primi del Novecento, lo stile Art Nouveau è conosciuto per i disegni intricati e ricchi di dettagli e curve, che lo rendono una scelta audace per le spose. Sono ricchi di storia e presentano dettagli del romanticismo. Spesso presentano molte pietre colorate innestate in uno stile delicato ma complesso.

Il classico Trinity di Cartier, in oro e diamanti. È nato nel 1924 ed è ancora prodotto
Il classico Trinity di Cartier, in oro e diamanti. È nato nel 1924 ed è ancora prodotto

Art Déco Questo stile ha acquisito popolarità negli anni Venti e Trenta, con disegni sono caratterizzati da un deciso stile geometrico e angoli che rappresentano una rottura con lo stile del periodo precedente. Sono tornati di gran moda anche grazie al Il Grande Gatsby.

Anello Art Deco in platino, diamanti e onice
Anello Art Deco in platino, diamanti e onice

Antique Tiffany & Co. Per alcune donne che desiderano unicamente l’eccellenza, l’unica scelta possibile è un Tiffany & Co. vintage. La Maison americana produce anelli di fidanzamento dal 1837, e sebbene tendano ad avere uno stile classico, acquistando un pezzo vintage è possibile garantirsi un tocco unico per sentirsi fuori dall’ordinario e indossare un pezzo di storia.

Il classico anello in oro bianco e tre diamanti di Tiffany & co.
Il classico anello in oro bianco e tre diamanti di Tiffany & co.
Spilla a forma di farfalla con diamanti e perle, di epoca vittoriana
Spilla a forma di farfalla con diamanti e perle, di epoca vittoriana
Tiara e collana vittoriana venduta da Christie's
Tiara e collana vittoriana venduta da Christie’s
Spilla di René Lalique, con smalto e crisoprasio
Spilla di René Lalique, con smalto e crisoprasio
Anello Art Nouveau con lucertola e uccello, in oro e opale
Anello Art Nouveau con lucertola e uccello, in oro e opale
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Anello art déco con diamanti
Anello art déco con diamanti
Particolare di un bracciale Art Deco di Cartier, con perle con zaffiri e diamanti
Particolare di un bracciale Art Deco di Cartier, con perle con zaffiri e diamanti

Quando l’anello di matrimonio è arcobaleno

I gioiellieri che offrono un anello di matrimonio per persone dello stesso sesso sono in aumento. E gli uomini preferiscono anelli fatti in … ♦

Vi ricordate della pubblicità di Tiffany sull’anello per persone delle stesso sesso? Ne hanno parlato tutti i giornali, spesso con titoli elogiativi e anche un pizzico di cinismo: un passo avanti nei diritti matrimoniali o un passo avanti nelle vendite? In realtà, l’iniziativa non ha solo allargato questo segmento di mercato, ma di fatto ha identificato una nuova tendenza: l’anello di fidanzamento da uomo a uomo o da donna a donna. Certo, si tratta di una nicchia, che però cresce: per esempio, la legalizzazione, nel 2014, del matrimonio tra persone dello stesso sesso in Inghilterra, Scozia e Galles, ha fatto aumentare la domanda di fedi nuziali.

Matrimonio gay
Matrimonio arcobaleno

E, infatti, se prima si vendevano degli anelli informali come simbolo di un impegno privato, ora l’attenzione si è spostata verso qualcosa di più istituzionale, una scelta più ponderata e su misura. Gli uomini sono alla ricerca di qualcosa di meno appariscente, ma non necessariamente meno prezioso: diamanti, oro rosa, palladio e titanio sono in cima alle classifiche. Personalizzazione è la parola chiave per conquistare i clienti inglesi, che sono interessati anche alle finiture, che siano lucide, opache o satinate non è importante, ma vogliono contribuire al disegno dell’anello. Cosa che porta maggiore libertà creativa, sebbene i gioiellieri di fronte a tanto estro diano sempre lo stesso consiglio: poiché si suppone debba durare parecchi anni la fede dovrebbe seguire il gusto personale piuttosto che l’ultima moda. 

La firma del registro
La firma del registro

In un matrimonio al femminile, per ora, sembra prevalere una tendenza più vicina alla fede, al classico anello di matrimonio, un cerchio di oro che simboleggia l’unione tra due persone. Anche con piccole varianti, per esempio, con un piccolo diamante incastonato all’interno della banda metallica. Ma, in sostanza, le donne sembrano preferire più sobrietà. È anche una questione estetica: gli uomini hanno mediamente mani più grandi e, quindi, anche gli anelli sono di dimensioni maggiori e risultano più visibili.

Cerimonia di matrimonio gay al femminile
Cerimonia di matrimonio al femminile

Anche se i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono ormai consentiti in un gran numero di Paesi, non sembra si sia codificata una formula comune per quanto riguarda i gioielli da indossare, a partire dagli anelli. Al momento prevale, insomma, una semplice trasposizione delle caratteristiche per gli anelli di matrimonio utilizzate dalle coppie etero. È la tradizione. Ma non è detto che in un prossimo futuro gli anelli possano assumere un aspetto diverso: è un universo ancora inesplorato.

Matrimonio gay
Scene di matrimonio

Les Bonbons per leBebé

Nuova collezione di leBebé, il brand di gioielli caratterizzato da sempre dalle inconfondibili sagome di bimbo e bimba applicate ad anelli, orecchini o pendenti. In occasione dell’estate i gioielli di leBebé allargano la proposta con l’introduzione del colore. La collezione si chiama Les Bonbons, cioè le caramelle in lingua francese, che aggiunge un riferimento giocoso che si adatta bene a gioielli destinati soprattutto alle neo mamme. L’oro bianco e giallo 9 carati si abbinano al topazio azzurro taglio baguette, all’acquamarina, all’ametista viola con taglio navette e tormaline rosa.

Collana con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazi azzurri taglio baguette e acquamarine
Collana con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazi azzurri taglio baguette e acquamarine

Non solo: le sagome bimbo e bimba leBebè sono impreziosite al centro da un diamantino. un’altra novità riguarda l’utilizzo per la prima volta dell’anello due dita. I gioielli della collezione Les Bonbons sono destinati a mamme giovani e dinamiche, come si intuisce dal nuovo scatto della campagna pubblicitaria Play! in cui madre e figlia si divertono a bordo dello skate. Prezzi: anello 490 euro, bracciale 640 euro, collana 690 euro, anello due dita 510 euro.

Anello con sagoma bimba in oro giallo 9kt con diamante, ametista viola taglio navette e tormalina rosa
Anello con sagoma bimba in oro giallo 9kt con diamante, ametista viola taglio navette e tormalina rosa
Anello due dita con sagoma bimba in oro giallo 9kt con diamante, ametista viola taglio navette e tormalina rosa
Anello due dita con sagoma bimba in oro giallo 9kt con diamante, ametista viola taglio navette e tormalina rosa
Anello due dita con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazio azzurro taglio baguette e acquamarina
Anello due dita con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazio azzurro taglio baguette e acquamarina
Anello con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazio azzurro taglio baguette e acquamarina
Anello con sagoma bimbo in oro bianco 9kt con diamante, topazio azzurro taglio baguette e acquamarina

Le tradizioni di Gringoire

I gioielli della francese Gringoire Joaillerie, Maison parigina con un secolo e mezzo di storia ♦︎

«Scrivevo silenzi, notti, notavo l’inesprimibile, fissavo vertigini». Mentre Arthur Rimbaud, uno dei grandi poeti francesi di fine Ottocento, scriveva queste parole, a Parigi al numero 79 di rue de Turbigo, a Parigi, nasceva un nuovo marchio di gioielli. A fondarlo, nel 1880, era Achille Hourdequin. Dopo la morte improvvisa del fondatore nel 1942, Gérard Gringoire, il genero, ha preso le redini dell’azienda, assieme alla moglie, Edith Hourdequin. L’azienda ha avuto successo.

Anello in oro bianco e topazio blu
Anello in oro bianco e topazio blu

Oggi circa 500 gioiellerie in Francia distribuiscono il marchio H. Gringoire. Non solo: i gioielli della Maison sono distribuiti anche nel Sudest asiatico, nel Medio Oriente e negli Stati Uniti. A distanza di quasi un secolo e mezzo, insomma, Gringoire Joaillier è ancora una Maison che punta su gioielli di alta qualità, spesso con grandi pietre di colore, come ametiste, topazi e citrini, contornati di diamanti.

Anello con ametista rosa e diamanti, oro 18 carati
Anello con ametista rosa e diamanti, oro 18 carati
Anello con zaffiri rosa e diamanti, oro 18 carati
Anello con zaffiri rosa e diamanti, oro 18 carati
Anello con rubino e diamanti, oro 18 carati
Anello con rubino e diamanti, oro 18 carati
Anello con topazio blu e diamanti, collezione Intemporelle
Anello con topazio blu e diamanti, collezione Intemporelle
pendente con topazio blu e diamanti, collezione Intemporelle
Pendente con topazio blu e diamanti, collezione Intemporelle

Il design raffinato di Paola Brussino

C’è chi si limita a riproporre piccole varianti dello stesso soggetto. E chi, come Paola Brussino, si incammina in strade inesplorate. Scelta di materiali e design straordinariamente efficace costituiscono la mappa della architetto e designer torinese, che nella sua lunga carriera ha collaborato con marchi internazionali di gioielleria e le più prestigiose maison di nicchia. Nella sua bio si legge che il suo lavoro è stato esposto in vari paesi europei, Qatar, Giappone, Russia e Stati Uniti. Dopo aver vissuto a lungo a Ginevra è tornata in Italia nel 2012 e ha iniziato un percorso di pura ricerca.

Orecchino in zirconio con tsavorite e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Orecchino in zirconio con tsavorite e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Uno degli aspetti che caratterizzano i gioielli di Paola Brussino è la scelta di lavorare con elementi come carbonio, titanio, zirconio e corian nell’alta gioielleria. Lo zirconio, per esempio, è un metallo con un aspetto che ricorda quello del titanio. È ottenuto perlopiù dallo zircone ed è molto resistente alla corrosione. È impiegato negli impianti nucleari e, ora anche in anelli e orecchini della designer.
Orecchini con zaffiri rosa La Rose de Edith
Orecchini con zaffiri rosa La Rose de Edith

La radice che affonda nel design e nell’architettura, inoltre, ha indirizzato la gioielleria di Paola Brussino verso gioielli che esprimono rigore e fantasia allo stesso tempo, leggerezza e lusso, ma con geometrie definite e piacevoli, naturali ed eleganti.

Anello con zpinello blu cobalto e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con zpinello blu cobalto e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con due diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con due diamanti. Copyright: gioiellis.com
Paola Brussino. Copyright: gioiellis.com
Paola Brussino. Copyright: gioiellis.com
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