Rio Tinto, uno dei maggiori produttori di diamanti al mondo con miniere in Canada, Australia e Zimbawe, vuole ringiovanire il mercato e affiancare alle famose 4 C di scelta i veri motivi d’acquisto: amore, emozione e, perché no?, la bellezza del gioiello che non sta solo nella pietra, ma anche nel design. Per farlo ha promosso il marchio Diamond with a story e ogni anno incarica quattro valenti gioiellieri di creare una caspsule collection (i prescelti dell’edizione 2015 sono Sandy Leong, Jennifer Dawes, Suzanne Kalan e Matthew Campbell Laurenza), da esibire al Jck di Las Vegas. L’idea alla base del progetto è quella di fornire ai commercianti gioielli a un prezzo molto ragionevole per dei diamanti, si va dai 500 ai 5 mila dollari, dal design più contemporaneo rispetto ai classici e indossabili tutti i giorni tutto il giorno. Qualcosa che per i Millennials, i clienti con massimo trenta anni sono il target dichiarato, sia diverso da ciò che indossano i genitori, senza essere ostentato o bling bling. Dei quattro i temi suggeriti da Rio Tinto, quello di Sandy Leong è Shaped by origin, letteralmente modellato dalle origini, e la stilista ha scelto la pioggia come motivo creativo per ricordare l’immanenza della natura. Anelli, collane orecchini e bracciali prendono forma con lunghe gocce di pioggia in oro riciclato con finitura setata collegate da diamanti grigi o champagne provenienti dalle miniere di Argyle in Australia. Ecco le prime immagini della collezione Rain, nei prossimi articoli i temi e le proposte degli altri tre designer. Monica Battistoni
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