La tradizione secolare di perle di Coscia, gioiellieria nata oltre 100 anni fa a Torre del Greco ♦
La storia è piuttosto avventurosa: risale al 1919, quando Vincenzo Coscia, partito da Torre del Greco, approdò su una piccola isola del Mozambico, dove le spiagge erano disseminate di conchiglie corniola, le migliori per produrre cammei. Coscia, gioielleria che oggi sfoggia uno showroom al Centro orafo di Tarì (Caserta) è nata sotto il segno del viaggio. Dalla ricerca di pietre e materiali preziosi in lidi lontani, fino ai mercati di New York, Cape Town, Sidney.

Negli anni Cinquanta l’attività è stata proseguita dal figlio, Vittorio, che allarga l’orizzonte e si specializza nella lavorazione delle perle coltivate, australiane e giapponesi. Attività proseguita e ampliata negli ultimi vent’anni da Giancarlo Coscia, che ha modernizzato l’azienda per renderla adatta ad affrontare le nuove sfide commerciali, con linee ad hoc, come Lelune (collane di perle classiche), oppure Coscia 925 (stile più giovane, con bracciali e ciondoli). L’azienda, ormai conosciuta anche all’estero, mantiene però le radici a Torre del Greco, cittadina alle falde del Vesuvio, conosciuta in tutto il mondo per la produzione di cammei e la lavorazione di coralli. Ma sono soprattutto le perle il fulcro della produzione di Coscia. Ecco alcuni dei gioielli più significativi delle collezioni del brand campano.




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