collana

Tornano i gioielli scultura di Carrera y Carrera

Origen, cioè ritorno alle origini. È il nome di una delle nuovo collezioni di Carrera y Carrera, il più grande marchio della gioielleria spagnola tornato a giocare a tutto campo dopo una breve parentesi. Il nome della collezione è significativo. La collezione segue lo stile della casa: molto ricco, con la intenzione di gareggiare con il mondo della scultura, tra animali esotici, interpretati con realismo, assieme a elementi ornamentali e architettonici. Anche l’uso del bassorilievo e la combinazione lucido e opaco è tra i tratti distintivi di Carrera y Carrera. Tanti dei gioielli di Carrera y Carrera, infatti, sono piccole opere di oreficeria naturalistica, con statuette, animali e piante che sembrano uscite da un laboratorio del periodo barocco. Come un’altra delle novità, la collezione My Angel: segue la stessa direzione, con una mini scultura di angioletto d’oro abbinata alle lettere dell’alfabeto.

Orecchini della collezione Origen in oro giallo, diamanti e diopsiti
Orecchini della collezione Origen in oro giallo, diamanti e diopsiti

D’altra parte, la tradizione orafa della Spagna del Settecento è ancora viva. Certo, Saturio Esteban Carrera, giovane emigrato a Madrid a fine Ottocento, dove ha aperto una piccola azienda di gioielli chiamata Barrio de las Letras, non se lo sarebbe mai immaginato. Invece, i gioielli della Maison della capitale spagnola sono stati indossati da reali (la tiara per la regina del Belgio, nel 1960) o esposti nei musei, come il Sogno di Icaro, scelto dal museo del Cremlino.

Mistral Mini Ring in oro bianco, diamanti e tanzanite
Mistral Mini Ring in oro bianco, diamanti e tanzanite
Collezione My Angel, pendente in oro bianco e giallo, diamanti
Collezione My Angel, pendente in oro bianco e giallo, diamanti
Secret ring, chiuso. In oro bianco e giallo, diamanti
Secret ring, chiuso. In oro bianco e giallo, diamanti. Copyright: gioiellis.com
Secret ring, aperto. All'interno si scorgono le figure ispirate all'amore segreto di Romeo e Giulietta
Secret ring, aperto. All’interno si scorgono le figure ispirate all’amore segreto di Romeo e Giulietta. Copyright: gioiellis.com
Bracciale Shanghai in oro giallo e diamanti.  Copyright: gioiellis.com
Bracciale Shanghai in oro giallo e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Gioielli anti hacker con futuroRemoto

Un cuore libero da pirati dei sentimenti e, vista l’epoca in cui viviamo, anche da pericoli digitali che assillano la vita di tutti i giorni. L’associazione tra i due estremi è sintetizzata nella collezione No hacker in Heart presentata dal marchio futuroRemoto, fondato a Lecce da Gianni De Benedittis. I gioielli della collezione sono in parte ottenuti con la tecnica della microfusione, mentre altri sono pezzi unici, realizzati a mano. In questo caso la creatività umana prevale sull’intelligenza artificiale. Il design dei gioielli sembra coerente con il concept sintetizzato dal nome della Maison: un misto di tecnica tradizionale unita a forme futuristiche.

Collana con cuore
Collana con cuore

I gioielli, una serie di collane, dovrebbero essere realizzati in argento e bagno in oro, come gli altri proposti dalla Maison, con l’aggiunta di pietre dure, spesso dal taglio originale, oltre a piccoli elementi scultorei. La collezione No hacker in Heart sarà disponibile online e presso Banner, boutique di brand di lusso milanese in Via Sant’Andrea, che fa parte del Gruppo Biffi.

Collana con stella
Collana con stella
Girocollo di futuroRemoto
Girocollo di futuroRemoto
Gioiello della collezione No hacker in Heart
Gioiello della collezione No hacker in Heart
Collana della collezione No hacker in Heart
Collana della collezione No hacker in Heart
Collana in argento bagno oro
Collana in argento bagno oro

Mamme in mongolfiera con leBebé

Neonati da festeggiare al volo, letteralmente volando, ma con un gioiello. Per le neo mamme arriva la linea Le Mongolfiere di leBebé. I nuovi gioielli sono stati studiati per ampliare la famiglia Suonamore, dedicata alle donne in dolce attesa. I gioielli Suonamore sono piccoli pendenti in grado di tintinnare a cui LeBebè aggiunge ora la forma di un piccolo pallone aerostatico, sinonimo di libertà e, forse, di sguardo verso il futuro. Un pensiero che attraversa spesso i pensieri delle neo o future mamme.

Collana Mongolfiere in argento
Collana Mongolfiere in argento

Le Mongolfiere, come tutte le proposte della famiglia Suonamore, custodiscono al loro interno un piccolo campanello, che emette un suono tintinnante. Al pallone non manca il segno caratteristico di leBebé, le sagome bimba e bimbo oltre a cuoricini, mentre l’estremità rappresenta un cestino sospeso. La linea è disponibile in due versioni, entrambe in argento e declinate nelle tonalità gold, silver e oro rosa. La prima versione è in argento lucido con cordino, la seconda in un gioco di argento lucido e satinato, con catena dello stesso colore.

Collana con finitura oro rosa
Collana con finitura oro rosa

Collana Mongolfiere in argento tonalità gold
Collana Mongolfiere in argento tonalità gold

Collane scapolari Orixas con Gi by Giselle

Gioielli ispirati a una religione misteriosa, con radici nell’Africa profonda e germogliata in Brasile: l’Umbanda. Da queste credenze la Maison fiorentina Gi by Giselle, fondata dalla designer ed ex modella brasiliana Giselle Effting, prende spunto per la collezione Orixas. L’Umbanda è una religione sincretica che incorpora elementi del cattolicesimo, dello spiritismo e delle religioni africane, in cui gli orixás sono spiriti inviati dal creatore supremo, Olodumare, per assistere l’umanità e per insegnare come avere successo su Ayé (la Terra).

Collana Orixas indossata
Collana Orixas indossata

La collezione, però, è molto concreta e trasforma il simbolismo in gioielli realizzati con catena in titanio e ciondolo in oro 18 carati. Ogni gioiello rappresenta uno dei soggetti che popolano l’Umbanda. Per esempio, Ogun, il Dio della guerra e della tecnologia. Oppure Oxala, la divinità della creazione, l’orixá che ha creato gli uomini. Le collane adottano lo stile scapolare, termine che indica in origine una stoffa indossata dai monaci per preservare la veste ordinaria e ora anche una collana che presenta un elemento davanti e un altro dietro le spalle. Ma non occorre essere seguaci dell’Umbanda per poterle indossare.

Collana Xango e Oxumare
Collane Xango e Oxumare
Collana Oxala e Ossaim
Collane Oxala e Ossaim
Giselle Effting
Giselle Effting

Come pulire un bracciale di Pandora?

Come pulire un bracciale di Pandora? Ecco i consigli per mantenere brillanti i gioielli di Pandora.
I gioielli di Pandora sono tra i più popolari. Proposti anni fa solo nella versione in argento, soprattutto i celebri bracciali con charms, sono oggi disponibili anche nella versione Pandora Rose, che consiste in una lega di argento e rame, con una placcatura utilizzata per prevenire l’ossidazione, oppure in Pandora Shine: argento con una placcatura di oro 18 carati. Sui gioielli, inoltre, si trovano anche cristalli e cubic zirconia, gemme sintetiche che assomigliano al diamante. I gioielli Pandora hanno anche un’altra caratteristica: di solito sono indossati spesso, anche tutti i giorni. Sono, infatti, i classici gioielli per la vita abituale: bracciali, orecchini e collane che si scelgono senza pensarci troppo, anche perché il loro prezzo è piuttosto abbordabile e si ha meno timore di perderli.

Gioielli della linea Pandora Me indossati
Gioielli della linea Pandora Me indossati

Proprio per questo, però, i gioielli di Pandora possono appannarsi prima a causa del contatto prolungato con la pelle, oppure per la polvere, o l’usura della placcatura. È importante, quindi, pulire regolarmente i gioielli di Pandora, come i bracciali. Per esempio, come pulire i gioielli Pandora con la lega rosa (ma il metodo vale anche per gli altri)?

Ecco come fare: i suggerimenti sono della stessa Pandora. Si può mantenere la lucentezza del metallo lucidando regolarmente i gioielli con un panno morbido: basta strofinare delicatamente, facendo attenzione alle superfici dove sono incastonati cristalli o cubic zirconia. Una pulizia troppo energica potrebbe rovinare la sottile placcatura dei gioielli Pandora Shine.

Elemento in Pandora Shine Simba
Elemento in Pandora Shine, Simba

Spesso i gioielli Pandora, che sono rifiniti a mano nei laboratori che l’azienda danese ha realizzato in Tailandia, hanno anche dettagli in smalto colorato. Lo smalto è un materiale molto resistente, ma con il tempo, magari perché il gioiello è sottoposto a contatto con altri oggetti, potrebbe essere intaccato. Proprio per questo è meglio evitare di strofinare il gioiello con materiali troppo ruvidi, che possono peggiorare la situazione.

Gracie Abrams in Pandora
Gracie Abrams in Pandora

I gioielli si possono anche lavare delicatamente in acqua tiepida e sapone per togliere eventuali tracce di grasso lasciate dalla pelle. Quando sono ancora bagnati, i gioielli si possono pulire meglio con l’uso di uno spazzolino da denti con setole morbide. Ma, attenzione: è meglio evitare l’uso di liquidi utilizzati per la lucidatura dell’argento e la pulizia ad ultrasuoni. Maneggiare con cura i gioielli puliti: è meglio riporli separatamente per evitare graffi.

Anello in argento e cubic zirconia
Anello in argento e cubic zirconia
Pandora, collezione Zodiaco
Pandora, collezione Zodiaco
Collana Pandora Rose
Collana Pandora Rose
Bracciale Reflexions, in Pandora Shine
Bracciale Reflexions, in Pandora Shine

L’argento rinato di Maria e Luisa 

Il nome non ha nulla di speciale: Maria e Luisa. Il cognome, però, è noto agli appassionati di gioielleria: Pianegonda. Il marchio Pianegonda, però, a causa di travagliate vicende societarie, non può più essere utilizzato da Maria Luisa Pianegonda e neppure dal fratello Franco, fondatore della Maison specializzata in gioielli d’argento. Il marchio Pianegonda è ormai di proprietà del gruppo Bros Manifatture. Ma la creatività dei due fratelli, che sono andati ognuno per una strada diversa, non è stata ceduta. Dopo 16 anni come marketing manager nella originaria Pianegonda, e dopo una pausa contrassegnata da viaggi, Maria Luisa si è rimessa in pista con un nuovo brand, con un nome che curiosamente sdoppia il suo: Maria e Luisa.

Anello Shri in argento e 8 pietre di rodolite
Anello Shri in argento e 8 pietre di rodolite

Anche per Maria e Luisa il materiale base è l’argento. Ma è un argento super lavorato, che mette in primo piano un’artigianalità di altri tempi. I gioielli sono lavorati a bulino, con volute, ricci, pieghe, intarsi e con l’aggiunta in qualche caso di grandi pietre semi preziose, come citrino, ametista, quarzi fumé, rosa, cognac, e prasiolite, onice, topazi. Qualche gioiello, inoltre, ha piccoli inserti in oro a 9 carati. La boutique di Maria e Luisa si trova a Milano. Vicenza è ormai lontana.

Orecchini in argento con elemento a rosone inciso a mano con la tecnica del bulino e catene groumette
Orecchini in argento con elemento a rosone inciso a mano con la tecnica del bulino e catene groumette
Bracciale Groumette in argento e cristallo di rocca
Bracciale Groumette in argento e cristallo di rocca
Anello in argento brunito con quarzo fumé
Anello in argento brunito con quarzo fumé
Anello in argento brunito con ametista
Anello in argento brunito con ametista
Bracciale rolò in argento brunito
Bracciale rolò in argento brunito
Orecchini in argento con citrino madeira
Orecchini in argento con citrino madeira
Collana groumette girocollo
Collana groumette girocollo
Orecchini in argento intarsiato
Orecchini in argento intarsiato

Amlé, il Sud che non ti aspetti

Se non siete dell’Italia del Sud, come ve la immaginate? Facile: colori, vivacità, natura esuberante. È con queste immagini nel cuore che è nata Amlé a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta. In piena regione Campania i colori sono, forse, ancora più decisi che altrove: Marisa Angelucci, mente creativa del brand italiano, non lo nasconde. Ha iniziato con un negozio di antiquariato per passare poi ai gioielli artigianali. Ha debuttato anni fa a Milano, al Macef, la prima fiera.

Collana con cammei, collezione Costiera
Collana con cammei, collezione Costiera

Ha avuto successo e si è spinta poi a Las Vegas, al Jck Show: segno che gli esuberanti gioielli dell’azienda napoletana sono apprezzati anche oltre frontiera. Uno dei segni caratteristici è l’utilizzo di un materiale antico, ma poco utilizzato nella gioielleria: il corno, anche di zebù. È naturale, dicono in azienda, e ha una antichissima tradizione.

La collana Bambolata nata dieci anni fa per un progetto speciale realizzato con la nostra musa Erminia Manfredi per Vogue, un gioiello iconico, decisamente un opera d’arte. Negli anni ha conquistato copertine, musei e alcune delle donne più importanti al mondo. Un gioiello realizzato totalmente a mano, con stampi borbonici dell’800 ancora rifilati a mano, montati su corno e perle
La collana Bambolata nata dieci anni fa per un progetto speciale realizzato per Vogue, realizzata totalmente a mano, con stampi borbonici dell’800 ancora rifilati a mano, montati su corno e perle

È utilizzato in un mix inconsueto: pietre dure, preziose e semi preziose, madreperla, corallo, perle, argento, onice, stelle marine. Ma il bello è che questi materiali tradizionali sono utilizzati per combinare bijoux coloratissimi e moderni. A proposito, il nome Amlé è formato dalle iniziali di famiglia: Alice, Marisa, Luca, Ermenegilda. La collezione estate 2023, ritratta nelle immagini con la consulenza dell’art director Marco Ferra e le fotografie di Victor Santiago, si chiama Costiera, come quel tratto di mare e terra della Campania famoso in tutto il mondo.

Collezione Costiera, collana con conchiglie
Collezione Costiera, collana con conchiglie
Collezione Costiera, con conchiglie, corallo, fiori
Collezione Costiera, con conchiglie, corallo, fiori
Collana e orecchini con tamburelli dipinti a mano
Collana e orecchini con tamburelli dipinti a mano
Collana con tamburello in legno e pelle di capra dipinto a mano, cimbali in argento
Collana con tamburello in legno e pelle di capra dipinto a mano, cimbali in argento

Il semplice successo di Maman et Sophie

Si chiama Maman et Sophie ma, nonostante il nome francese, è un brand di gioielli italiano, fiorentino per la precisione. Ed è anche un fenomeno: in pochi anni è diventato un marchio tra i più richiesti in Italia, grazie alla formula adottata. I gioielli hanno prezzi molto accessibili (dai 50 ai 600 euro in media), lo stile è molto semplice e immediato, l’indossabilità è garantita. I gioielli sono anche venduti online e aver puntato subito sull’e-commerce è stata una delle chiavi del successo del brand.

Anello Mon Coeur in oro rosa 18 carati e rubini
Anello Mon Coeur in oro rosa 18 carati e rubini

L’idea di Maman et Sophie è della designer fiorentina Elisabetta Carletti, che ha fondato l’azienda di gioielli con l’aiuto del marito e socio della Maison, Federico Lastrucci, scomparso nel 2019. L’avventura di Maman e Sophie è iniziata nel 2008, quando Elisabetta Carletti ha deciso di lasciare la professione di avvocato avviata in un grande studio di Firenze. La nascita della prima figlia, Sofia, le ha lasciato tempo per riflettere: ha iniziato a disegnare gioielli, la sua passione, e a realizzare i primi prototipi in argento placcato oro rosa. Il nome dell’azienda, Maman et Sophie, è la fotografia di quel periodo. E la formula scelta, gioielli semplici, a prezzo ridotto, con stile light e minimal, ha avuto successo.

Bracciale Etoile in oro rosa, zaffiri, smeraldi, rubini
Bracciale Etoile in oro rosa, zaffiri, smeraldi, rubini
Bracciale in oro giallo, granato rosso
Bracciale in oro giallo, granato rosso
Girocollo in oro rosa 18 carati
Girocollo in oro rosa 18 carati
Orecchino in oro giallo 18 carati con topazio azzurro
Orecchino in oro giallo 18 carati con topazio azzurro
Orecchino Angel in oro giallo 18 carati e topazio azzurro
Orecchino Angel in oro giallo 18 carati e topazio azzurro

Scegliere la misura giusta della collana

Lunga o corta? Girocollo oppure sautoir? Da giorno o da sera? Se volete sapere qual è la lunghezza giusta di un a collana, leggete questa veloce guida. Perché la lunghezza giusta di una collana dipende anche dal fisico di chi la indossa

Non è facile scegliere la collana giusta...
Non è facile scegliere la collana giusta…

Le collane non fatele troppo lunghe: devono essere della misura giusta. Che sia un giorno di festa oppure no, è bene fare attenzione alla lunghezza di una collana: non deve essere stonata alla propria corporatura, ma nemmeno stonare con l’abbigliamento. Quindi, ogni giorno bisogna fare attenzione al gioiello che si sceglie e all’abbinamento con il vestito. Naturalmente, oltre al modello, anche la lunghezza della collana deve essere in sintonia. In Europa, in genere, le collane sono divise in cinque diverse lunghezze (non si considera la lunghezza del fermaglio che, se è molto grande, va aggiunta).

Collana Louis Vuitton indossata
Collana Louis Vuitton indossata

Il girocollo è lungo dai 38 ai 42 centimetri, secondo la corporatura. Di solito sta meglio su colli sottili. La collana cosiddetta principessa è più lunga: dai 43 ai 50 centimetri. In pratica, non è attaccata al collo, ma scende fino alla clavicola. La collana che prende il nome di matinée (era considerata la misura per il giorno) è ancora più lunga, 50 centimetri. È una misura intermedia rispetto alle collane che arrivano a 55 centimetri e coprono la scollatura. Infine, ci sono le collane lunghissime, da 60 centimetri e oltre. Sono le cosiddette sautoir, molto in voga negli anni Trenta. Le collane ancora più lunghe, dagli 80 centimetri al metro e oltre, si avvolgono in due o più giri.

cane e collana
Un collo non perfettamente depilato non è indicato per un girocollo di perle…
Una collana girocollo è indicata per chi ha un collo sottile
Una collana girocollo sta bene su chi ha un collo sottile

Pendenti. Un ciondolo di grosse dimensioni cambia l’aspetto e l’equilibrio di una collana. Oltre alla lunghezza, insomma, si deve considerare l’effetto estetico di un eventuale pendente.

Collana indossata
Piaget, collana con pendente Possession indossata

Scegliere la lunghezza. La lunghezza della collana deve essere proporzionata all’altezza e alla corporatura. Le collane corte non sono consigliate per le donne curvilinee, perché accentuano la larghezza. Al contrario, le collane troppo lunghe possono accentuare una eccessiva magrezza. Chi ha un seno accentuato non ha bisogno di sottolineare ulteriormente le forme con una grossa collana: meglio un gioiello che sta a metà strada tra clavicola e decolleté. Chi ne ha poche curve può invece optare per una catena più lunga.

Jeux de Liens indossato
Chaumet, collane della collezione Jeux de Liens

Abbinamento. Una collana corta è più formale: per serate, cerimonie e occasioni ufficiali meglio optare per una collana principessa, dato che si presuppone sia indossata con una scollatura molto alta o sopra un abito accollato. Una collana a doppio o triplo giro può essere la soluzione giusta, ma attenzione alla distanza tra un filo e l’altro. Se si tratta di una piccola catena o perle di piccole dimensioni possono stare uno vicino all’altro, in caso contrario meglio tenere una distanza maggiore. Collare

Scollatura

La lunghezza delle collane secondo le definizioni negli Usa. Misure in pollici
La lunghezza delle collane secondo le definizioni negli Usa. Misure in pollici
Modella con collier di Jacob & co
Modella con collier di Jacob & co
Tina Kunakey, con il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.
Tina Kunakey, con il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.






I tesori di Salvatore Como Gioielli

Salvatore Como Gioielli, il virtuosismo della scuola di Valenza.

Salvatore Como Gioielli è un’azienda artigiana di gioielleria creata da Salvatore Scibetta. Orafo, gioielliere, designer, dopo aver lavorato per aziende come Santagostino, Crova e Cantamessa, Scibetta ha deciso di mettersi in proprio nel 2007. Anche se si chiama con il nome di una città lombarda, Salvatore Como Gioielli ha sede a Valenza, nel distretto italiano della gioielleria di lusso. Da subito Scibetta ha messo a frutto l’esperienza accumulata per disegnare e produrre pezzi unici di altissima qualità. Ma in gran parte la produzione è verso altri brand, che richiedono l’abilità e l’esperienza di Como Gioielli.

Como Gioielli, aneli polpo e orecchini palla, in oro e zaffiri
Como Gioielli, aneli polpo e orecchini palla, in oro e zaffiri

Per esempio, l’azienda è capace di produrre pezzi come la collana smeraldi in oro bianco 18 carati, con pietre naturali per 43 carati, orecchini smeraldi in oro bianco 18 carati, la collezione Margherita, con un anello multimisura adattabile in oro bianco 18 carati, diamanti, smeraldi, rubini e zaffiri naturali. Infine, un bracciale schiava in oro rosso 18 carati con diamanti bianchi naturali per 22 carati. Oppure la serie di gioielli ispirati al mondo marino, con polipi e stelle in oro, diamanti e zaffiri: un lavoro che solo le Maison più abili riescono a produrre.

Anello Fucsia
Anello Fucsia
Orecchini Palla
Orecchini Palla
Anello a forma di polipo in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa
Anello a forma di polipo in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa
Collana in oro e diamanti
Collana in oro e diamanti
Bracciale in oro 750 e diamanti interamente eseguito a mano
Bracciale in oro 750 e diamanti interamente eseguito a mano
Bracciale in oro 750 e diamanti interamente eseguito a mano. Sottobracciale intercambiabile in pelle di galuchat
Bracciale in oro 750 e diamanti interamente eseguito a mano. Sottobracciale intercambiabile in pelle di galuchat

Come evitare le allergie da nichel

Avete mai trovato dei segni sulla pelle dove avete indossato anelli, collane oppure orecchini? Potrebbero essere stati causati dalla allergia al nichel. Ecco che cosa dovete fare per evitare l’allergia al nichel ♦
Ricevere in regalo un bellissimo anello e non poterlo indossare: la colpa è dell’allergia. Succede spesso che un gioiello, magari il preferito, si riveli un nemico della pelle. La causa più comune è la dermatite da nichel, chiamata anche dermatite da contatto, allergia al nichel. Il problema può insorgere in qualsiasi momento e a qualsiasi età. Anche gioielli che fino a quel momento non hanno mai causato irritazioni, possono all’improvviso rivelarsi nocivi. Ogni singolo corpo umano reagisce in modo diverso al nichel a seconda della tolleranza e del livello di sensibilità. Tra l’altro, esistono rari casi in cui l’allergia si manifesta anche indossando gioielli d’oro o d’argento: ma la causa più frequente è, anche in questo caso, il contenuto di nichel presente nei bijoux. L’oro puro e l’argento sono metalli troppo morbidi per essere trasformati in montature. Il nichel è stato spesso aggiunto, come zinco e rame, per rendere oro e argento più resistenti e permettere di dare la forma desiderata. Inoltre, il nichel dona un effetto di brillantezza. Zinco e rame non danneggiano la pelle, che è invece sempre più al nichel.

Saranno gioielli a prova di dermatite?
Saranno gioielli a prova di dermatite?

I metalli pericolosi. Tenete conto che l’oro 14 carati o 18 carati contiene una maggiore quantità di metalli diversi rispetto all’oro a 24 carati, l’unico completamente puro. Insomma, più l’oro è puro, meno allergie provoca. Il nichel è utilizzato in gioielleria anche in lega con platino e oro bianco. Ma i gioielli in platino sono piuttosto costosi e, statisticamente, si rilevano meno casi di allergie, dato che sono più rari. Inoltre, platino e oro bianco sono spesso rinforzati anche con il palladio, un metallo che non causa allergie. È però più costoso.

Bancarella di bijoux
Bancarella di bijoux

Spesso l’allergia è provocata dal contatto del metallo con lo strato più sensibile della pelle, come per il foro nel naso o all’orecchio. Il nichel penetra attraverso la pelle fino al flusso sanguigno del corpo. A questo punto le cellule reagiscono al nichel. Un’altra causa che può fare insorgere l’allergia è il sudore. Quando fa caldo e i gioielli sono indossati a lungo, la pelle suda. La traspirazione entra in contatto con il metallo dei gioielli, scioglie il nichel, e forma sali di nichel. Il sale reagisce a contatto con la pelle e provoca l’allergia. È opinione comune che le donne soffrano di più rispetto agli uomini, ma il numero di uomini che indossa gioielli è di gran lunga inferiore.

L'attrice e modella Kendall Jenner su Instagram con un enorme anello al naso
L’attrice e modella Kendall Jenner su Instagram con un enorme anello al naso

I sintomi. L’allergia da nichel può provocare una perdita di sangue, oppure un rigonfiamento e la produzione di pus. Nella maggior parte dei casi, invece, si prova un costante prurito o bruciore attorno alla zona dove la pelle è stata a contatto diretto con il gioiello. Più di rado chi è allergico trova una colorazione blu al loro dito dopo aver tolto un anello, oppure eruzioni cutanee o macchie rosse sulla pelle. Chi soffre di allergia al nichel finisce per indossare solo gioielli in acciaio inox. In realtà, anche questo metallo contiene nichel, ma non lo lascia anche come è tenuto ermeticamente, viene raramente in contatto diretto con la pelle.

Orecchini di metallo con lega di nickel indossati
Orecchini di metallo con lega di nickel indossati

Un altro nemico sono le tracce di acqua e sapone sotto i gioielli. I detergenti rompono lo scudo protettivo della pelle e permettono al nichel per entrare in contatto diretto con gli strati più profondi. Orecchini e anelli hanno maggiori probabilità di trattenere gocce d’acqua dopo un bagno. Togliersi i gioielli prima di lavarsi è una precauzione utile, specialmente quando si fanno lavori domestici e le mani vengono lavate innumerevoli volte. Detergenti o altri prodotti per la pulizia che finiscono sotto un anello possono provocare allergia. Purtroppo, cure non ce ne sono: i dermatologi offrono alcuni trattamenti medici, ma di solito sono efficaci solo per breve termine. Dopo qualche tempo, indipendentemente dal trattamento l’allergia riappare.

Dermatite da anello
Dermatite da anello

Come evitare l’allergia. Se proprio non volete farlo, oppure vi dimenticate di togliere gli anelli, passate all’interno del gioiello uno strato di smalto per unghie trasparente: può servire a evitare il contatto diretto con il metallo. Un’altra precauzione per evitare allergie può essere applicare borotalco prima di indossare i gioielli: in questo modo si evita l’umidità. Inoltre, chi teme una reazione allergica deve stare attenta a non indossare orecchini stretti, anelli o catene: se l’aria passa attraverso il gioiello è meno facile che il contatto con la pelle provochi una reazione. Alternare i gioielli più spesso riduce il rischio. Infine, ricordatevi di mantenere i gioielli puliti e asciutti. Chi è molto sensibile al nichel può scegliere gioielli laccati, oppure placcato con palladio.
Volete sapere che cos’è il nichel?
Pare il nome originario di questo metallo, nickel, derivi dalla parola svedese Nickel, diminutivo di un nome proprio, Nicolaus. E nella tradizione del Paese nordico Nicolaus era un nome affibbiato alle persone di scarso valore, ma anche ai folletti. Ma il metallo non c’entra con il mondo magico di Henry Potter. Il nichel, o nickel, è un metallo che si usava già nell’età del bronzo, oltre 3500 anni fa, in Medio Oriente e in Cina. In Occidente il nichel è entrato nell’uso comune a metà del Settecento, quando il barone Axel Frederik Cronstedt, tentando di estrarre rame da un minerale, la niccolite, ha ottenuto un metallo bianco che ha chiamato nichel, nome che deriva dal tedesco Kupfernickel, cioè falso rame, o da nickel (folletto, diavoletto in tedesco).

La moneta di nickel da 5 centesimi di dollaro con Thomas Jefferson
La moneta di nickel (al 25%) da 5 centesimi di dollaro con Thomas Jefferson

Perché si usa?
Il nichel è un metallo bianco, argenteo. Fa parte al gruppo del ferro ed è quindi duro, ma anche malleabile, facile da lavorare. Anche in oreficeria è apprezzato per le proprietà che conferisce quando è in lega con oro, platino o argento, soprattutto perché conferisce robustezza ed è resistente alla corrosione.

Il nichel, oltre a essere presente in molte leghe di gioielleria assieme all’oro, è utilizzato in una vasta gamma di prodotti. Quindi, se avete segni di allergia sulle mani, forse non è colpa dei vostri orecchini, ma di posate, orologi, forbici, accendini, cellulari, maniglie e persino le monete. E se avete segni sul collo non è detto che la causa sia la collana, ma forse di occhiali, cibo e pentole…

Una moneta da 5 centesimi: contiene nickel
Una moneta da 5 centesimi: contiene nickel

La prima cosa da fare, insomma, è verificare con quali metalli venite in contatto spesso.

Ma, attenzione: forse non sapete che il nichel può essere nascosto anche nei cosmetici, nei prodotti di igiene personale (come tinture per capelli, dentifrici, shampoo, smalti). In questo caso la caccia la nichel è più facile. Leggete bene l’etichetta: la presenza di nichel deve essere dichiarata dall’azienda produttrice, anche se magari la trovate scritta con caratteri minuscoli. Finito? No: chi è davvero molto allergico rischia anche a tavola. Alcuni alimenti, infatti, contengono naturalmente nichel, anche se in quantità davvero minime. In ogni caso, se la vostra allergia non scompare, eliminate questi alimenti.

Insalata
Insalata

Ecco gli alimenti proibiti:

mirtilli, avena, grano saraceno, noci e nocciole, broccoli, patate, lievito in polvere, albicocche, cavoli, spinaci, arachidi, carote, pomodori, ostriche, fichi, cipolle, asparagi, lenticchie, farina di grano intero, fagioli, liquirizia, pere cotte e crude, funghi, mais, lattuga, piselli, mandorle, tè, aragosta, margarina, cacao e cioccolato, avocado.

Mirtilli
Mirtilli: buoni, ma…

Per fortuna, secondo gli esperti, solo meno del 20% delle allergie da nichel è causata o peggiorata dal cibo. Ma se questo fosse il caso dovete eliminare del tutto questi alimenti per almeno un mese o un mese e mezzo prima di vedere una differenza. In ogni caso, niente paura, non rischiate di morire di fame.

Ecco alcuni alimenti senza nichel:

radicchio, indivia, songino (valeriana), finocchi, melanzane, zucchine, peperoni, cetrioli, barbabietole, anguria, melone, agrumi, pesche, banane, fragole, uva, latte e latticini, farina 00, riso, carne, pesce (ma non cozze, vongole, ricci di mare e crostacei), lievito di birra.

Ottimi peperoni
Ottimi peperoni

Ultimi consigli se soffrite di allergia da nichel:

    • Quando aprite il rubinetto fate scorrere l’acqua per qualche minuto per eliminare eventuali tracce di nichel rilasciate dai tubi.
    • Se cucinate una torta, per lievitare usate il bicarbonato al posto del lievito in polvere.
    • Scegliete pentole in pirex, vetro, alluminio, ceramica non smaltata, silargan, teflon. Questo tipo di stoviglie evitano il rilascio del nichel dalle posate o altri utensili che utilizzate.

Van Cleef & Arpels, Belle de jour story

Nella storia della gioielleria c’è anche una collana speciale che ha una storia speciale: si chiama Belle de Jour ed è stata realizzata da Van Cleef & Arpels. È una realizzazione ad hoc. Cioè è una collana realizzata su misura per un cliente facoltoso. Il nome non si conosce. Ma per mezzo secolo, dal 1930, è rimasta solo ed esclusivamente ammirata dalla sua anonima proprietaria. Poi, qualche anno fa, il committente ha concesso a Van Cleef & Arples il permesso di riprodurla. Ed eccola nella sua bellezza.

Collana Belle de Jour indossata
Collana Belle de Jour indossata

La collana è uno degli 11 pezzi della collezione Tresors Reveles, tutti creati dai bozzetti realizzati dagli archivi della maison risalenti dal 1920 al 1960. Il gioiello è straordinario: forma un drappeggio che si indossa anche sulle spalle. È realizzata in oro bianco, con oltre 100 carati di diamanti in vari tagli, e interrotto con cabochon turchesi. La collana può essere trasformata anche in due braccialetti, orecchini oppure può diventare una cintura.

Collier Belle de Jour
Collier Belle de Jour

C’è, però, un aspetto che è meno noto. La storia segreta della collana. Il nome, Belle de Jour, si riferisce al romanzo scritto nel 1929 da Joseph Kessel. Belle de Jour, Bella di giorno, è poi diventato anche un film diretto da Luis Buñuel nel 1967, con Catherine Deneuve. È la storia di una donna della buona società che fa la prostituta per tre ore, durante il giorno. E lo fa per se stessa, per soddisfare non il suo desiderio o per denaro, ma la sua inquietudine esistenziale, per un disagio psicologico. Insomma, il romanzo, e il film, non sono un romanzo erotico classico, ma anche un viaggio nei risvolti psicologici della sessualità e della solitudine di Séverine, la protagonista, che incontra i suoi clienti ogni pomeriggio dalle 14 alle 17. Al tempo il libro fece scandalo e, forse, spiega anche perché nel 1930 il committente (e la destinataria del regalo) siano rimasti anonimi. Forse oggi belle de jour si chiamerebbe escort e amerebbe farlo sapere, chissà… 

Bozzetto della collana Belle de Jour
Bozzetto della collana Belle de Jour
Catherine Deneuve nel film Bella di Giorno
Catherine Deneuve nel film Bella di Giorno

La filosofia acquatica di Ondyn

I gioielli di Ondyn, vincitrice al Couture Design Awards nella categoria Best in Diamonds Below $40,000 Retail.

Ondyn, creatura della newyorkese Tara Maria Famiglietti, ha origini lontane. Il padre di Tara ha creato abiti e scarpe su misura per Eric Clapton, Mick Jagger, John Lennon e Jimmy Hendrix. Sua madre e sua zia erano proprietarie della Boutique Menage a Trois in Madison Avenue,New York, e disegnavano abiti per Diana Ross, Bianca Jagger, Barbara Streisand e Diane von Furstenberg. Lei, la fondatrice di Ondyn, ha iniziato a creare gioielli all’età di vent’anni. La sua Maison di gioielleria contemporanea utilizza diamanti e oro a 14 o 18 carati, accompagnato da diamanti incastonati a formare lunghi fili che servono a collane, anelli oppure orecchini.

Anello con sirena in oro 14 carati e diamanti
Anello Siren in oro 14 carati e diamanti

Tara si è laureata in design di gioielli al Fashion Institute of Technology di New York, ha collaborato con alcuni dei grandi nomi dell’industria della moda per creare pezzi che sono stati venduti in boutique esclusive e grandi magazzini in tutto il mondo. Accanto ai gioielli coltiva anche un’altra passione: il mare. Per un certo periodo la designer ha vissuto in barca a vela, viaggiando attraverso la Costa Azzurra, la Costiera Amalfitana, le Isole Baleari, la Costa Africana e i Caraibi. E non a caso il suo brand si chiama Ondyn (nome che assomiglia alla parola italiana onda, cioè wave). E, dopotutto, anche New York è una città di mare.

Anello Avalon in oro 14 carati e diamanti
Anello Avalon in oro 14 carati e diamanti
Bracciale Magisterial in oro 14 carati e diamanti
Bracciale Magisterial in oro 14 carati e diamanti
Orecchini Eminence in oro 14 carati e diamanti
Orecchini Eminence in oro 14 carati e diamanti
Orecchini con frange in oro 14 carati e diamanti
Orecchini con frange in oro 14 carati e diamanti
Orecchini Dalliance in oro 14 carati e diamanti
Orecchini Dalliance in oro 14 carati e diamanti
Collana Zen in oro 14 carati e diamanti
Collana Zen in oro 14 carati e diamanti

 

Millefiori d’argento con Giovanni Raspini

Collezione Millefiori in argento di Giovanni Raspini.

Le collane di fiori sono state, probabilmente, il primo accessorio femminile simile a un gioiello nell’alba dell’umanità. E la gioielleria oggi spesso non si discosta troppo da quella antica tipologia, anche se le collezioni di orecchini, anelli o collane sono realizzate con metalli nobili, invece di semplici fiori raccolti nei prati e intrecciati. Un esempio è la collezione Millefiori di Giovanni Raspini. Naturalmente, i fiori sono l’ispirazione, mentre i gioielli idealizzano il concetto con la proposta di gioielli in argento nel consueto stile dell’azienda toscana.

Pendente Millefiori in argento
Pendente Millefiori in argento

La collezione Millefiori è realizzata con minuscoli fiorellini che formano una texture su basi circolari di argento brunito. La superficie dei gioielli è resa più brillante grazie a un processo di diamantatura, una tecnica di lavorazione del metallo che conferisce un effetto scintillante in contrasto con le ombre della base brunita. La collezione Millefiori è declinata in tre collane, due bracciali, due anelli e tre orecchini.

Orecchini a bottone Millefiori
Orecchini a bottone Millefiori
Bracciale piccolo in argento
Bracciale piccolo in argento
Anello a doppia banda in argento brunito
Anello a doppia banda in argento brunito
Anello a banda in argento brunito
Anello a banda in argento brunito
Orecchini in argento brunito
Orecchini in argento brunito
Orecchini a cerchio Millefiori
Orecchini a cerchio Millefiori
Collana Lunga Millefiori
Collana in argento brunito
Anello a doppia banda in argento brunito
Collana in argento Millefiori

Chakra colorato per Brosway

Per l’estate 2023 Brosway colora la sua collezione più apprezzata, Chakra. Il brand italiano, molto attivo anche negli Usa, propone una serie di bijoux in sintonia con la stagione estiva, con elementi che puntano su toni vivaci. Bracciali, mono orecchini e collane sono realizzati in acciaio 316L, nel colore naturale oppure con finitura pvd oro 14 carati, con elementi in calcedonio multicolore e pendenti. Fiori, stelle, l’albero della vita, luna, cuore, una mappa della Terra, sono alcune delle forme utilizzate per i ciondoli di bracciali e collane.

Collezione Chakra indossata
Collezione Chakra indossata

Lo stile è quello un po’ hippy anni Sessanta-Settanta, come è evidente già dalla scelta del nome della collezione, che richiama lo yoga e la passione per l’India che ha coinvolto un’intera generazione nell’epoca del beat e della riscoperta della spiritualità. I bijoux della linea Chakra hanno, però, un pregio assolutamente ancorato alla realtà della disponibilità di spesa: costano, infatti, meno di 50 euro, fino a scendere ai 14 euro per il mono orecchino.

Bracciale in acciaio e calcedonio blu
Bracciale in acciaio e calcedonio blu
Bracciale in acciaio pvd oro e calcedonio multicolore
Bracciale in acciaio pvd oro e calcedonio multicolore
collana chakra blu
Collana Chakra in acciaio ed elementi blu
Collana Chakra multicolore
Collana Chakra multicolore
Mono orecchini in acciaio
Mono orecchini in acciaio

I colori di Venezia di Linea Italia

Non lontano da Venezia, a Costabissara, gli artigiani di Murano portano elaborate perle di vetro che sono trasformati in gioielli da Linea Italia, azienda gestita dalla famiglia Loison dal 1986. Linea Italia è oggi guidata da Tranquillo Loison, che ha accumulato un’ampia esperienza nell’oreficeria come imprenditore e come rappresentante di categoria nel settore orafo. Oltre a realizzare gioielli in argento e in vetro di Murano, Linea Italia sviluppa linee di gioielleria per altre aziende del settore.

Orecchini pendenti in argento e vetro di Murano
Orecchini pendenti in argento e vetro di Murano

Il vetro di Murano utilizzato per i gioielli di Linea Italia è la denominazione che caratterizza i vetri artistici lavorati a Murano, isola della laguna di Venezia: una tradizione che affonda le radici nei secoli. I primi documenti sull’arte vetraria veneziana risalgono all’anno 982. Linea Italia, comunque, crea anche gioielli in argento 925 in stile classico. Le collane multifilo rappresentano il top della produzione e si aggiungono alla serie di gioielli con i vetri colorati di Murano.
Collana con pendente in vetro di Murano e perline blu
Collana con pendente in vetro di Murano e perline blu

Il vetro di Murano, isola della laguna di Venezia, in lingua inglese è definito genericamente Venetian glass. È un vetro decorato in modo elaborato, con varie tecniche di formatura a caldo, doratura, smalto o incisione. La produzione è concentrata nell’isola veneziana di Murano sin dal XIII secolo. Murano è stata il principale centro d’Europa per il vetro di lusso dall’alto medioevo al Rinascimento italiano. Nel XV secolo i vetrai muranesi crearono il cristallo, che era quasi trasparente e considerato il vetro più pregiato del mondo. I vetrai di Murano svilupparono anche un vetro di colore bianco (vetro di latte chiamato lattimo) che sembrava porcellana. In seguito sono diventati i migliori produttori di specchi d’Europa. I vetrai veneziani hanno sviluppato metodi segreti per la produzione del vetro: Murano ospita ancora numerose fabbriche di vetro e alcuni studi di artisti individuali.

Collana con pendente in vetro di Murano
Collana con pendente in vetro di Murano
Orecchini a bottone in vetro di Murano e argento
Orecchini a bottone in vetro di Murano e argento
Orecchini pendenti in vetro di Murano e argento
Orecchini pendenti in vetro di Murano e argento

Anche gioielli per Metrocity

Il brand coreano Metrocity allarga la sua proposta anche alla gioielleria. Dopo essere entrato per la prima volta in Europa, a Milano, con un flagship, l’azienda ha allargato il suo catalogo dalle borse all’abbigliamento e ora anche la gioielleria ariva in Europa. Metrocity ha origini italiane: è stato fondato nel 1992 nel Gruppo Braccialini. Dal 1997 è presente in Corea e oggi è parte di Mt Collection, azienda coreana che in patria ha sviluppato 130 negozi monomarca Metrocity.

Gioielli Metrocity indossati
Gioielli Metrocity indossati

La linea di bijoux, in oro 14 carati, è caratterizzata dalla lettera M del brand e su quattro motivi: Tubolare, Cornice, La Rosa Bianca, e Cuore. I gioielli con motivo Tubolare, lavorati a mano, sono proposti in diverse varianti rispetto all’originale logo distintivo della casa, il Cerchio Tubolare che incastona una M al centro. Il motivo Cornice ha una forma a rettangolo stondato. La Rosa Bianca, fiore e simbolo identificativo del brand, è reinterpretata attraverso piccole rose tridimensionali con petali sovrapposti. Infine, il motivo Cuore è stato concepito con l’intenzione di descrivere l’amore eterno.Metrocity ha già aperto due boutique dedicate esclusivamente alle collezioni jewelry in Corea del Sud.

Bracciale con oro 14 carati
Bracciale con oro 14 carati
Collana in argento
Collana in argento
Orecchini argento colore oro rosa
Orecchini argento colore oro rosa
Orecchini argento colore oro giallo e cubic zirconia
Orecchini argento colore oro giallo e cubic zirconia
Orecchini argento
Orecchini argento

L’alta gioielleria di Nuun

A Parigi i gioielli di Nuun: geometrie e alta gioielleria ispirata alla natura con uno stile davvero personale  ♦

Nuun Jewels ha aperto il suo primo negozio a Parigi, in rue du Faubourg Saint Honoré, la classica strada dei gioiellieri, accanto alla celebre Place Vêndome. Anima e mente della nuova Maison è Noorah Al Faisal, cresciuta tra il Medio Oriente e l’Europa. «È stata mia madre che mi ha insegnato che gioielleria è arte, una forma di espressione profonda e commovente come una pittura o scultura», racconta. Dopo la laurea in letteratura inglese alla King Saud University, seguita da una breve esperienza nella progettazione di interni, Nourah si è dedicata al mondo dell’alta gioielleria.

Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti

Ha imparato il mestiere da Georland, un laboratorio di alta gioielleria di Parigi famoso tra gli appassionati. Poi, ha iniziato a disegnare i primi gioielli. La svolta è arrivata quando Nourah è stata invitata a prendere parte a una piccola mostra in una galleria di Londra. Pochi mesi dopo, nell’autunno del 2014, Nourah ha lanciato Nuun Gioielli. Per la prima collezione ha creato 24 pezzi unici ispirati alla natura. Ma sono i motivi geometrici, così caratteristici dell’arte orientale, i veri protagonisti. Niente di esotico, però. La musica, la natura e l’architettura sono le tre ispirazioni principali. Per esempio, nei gioielli a forma di T del bracciale e collana Tuwaiq. Oppure nella collezione Banajir, composta da bracciali in metallo in quattro colori (bianco, giallo, nero o rosa) che possono combaciare formando volumi a più strati. Oriente e Occidente a volte sono molto vicini.

Anello in oro rosa, diamanti, smalto
Anello in oro rosa, diamanti, smalto
Anello in oro rosa, diamanti, rame ossidato
Anello in oro rosa, diamanti, rame ossidato
Anello in oro, turchese, diamanti, che raffigura la maschera funeraria di una giovane principessa
Anello in oro, turchese, diamanti, che raffigura la maschera funeraria di una giovane principessa
Orecchini in oro e quarzo
Orecchini in oro e quarzo
Orecchini in oro rosa, diamanti, rame ossidato
Orecchini in oro rosa, diamanti, rame ossidato

Alviero Martini 1A Classe a Cape Town

Le mappe di Alviero Martini 1A Classe, brand milanese diventato famoso per le carte geografiche stampate su borse e valigie, presenta una nuova collezione di fashion jewelry: Long Street. I gioielli sono realizzati interamente in argento 925 in versione naturale o placcato oro. Il metallo ospita inoltre inserti in pelle con la stampa della Geo Map che distingue la Maison. La scelta del nome riflette il collegamento con il tema geografico e prosegue la serie di collezioni ispirate a luoghi famosi. Nello specifico, Long Street è una via turistica nel cuore di Cape Town, in Sudafrica, dove si trovano negozi e librerie di stile etnico e locali dal respiro internazionale.

Collana in argento, cubic zirconia, inserto Geo Map in pelle
Collana in argento, cubic zirconia, inserto Geo Map in pelle

La collezione comprende collane, bracciali e anelli. Le collane utilizzano il pendente tondo in argento rivestito in pelle con la stampa Geo Map assieme a cubic zirconia. I pendenti sono disponibili sia nella versione argento 925 (99 euro) sia in argento placcato oro giallo (109 euro). C’è anche una versione maxi in argento con catena tipo bilière (composta da piccole sfere) di cubic zirconia con la pelle stampata Geo Map (179 euro). Anche i due bracciali sono composti da sfere con ciondolo centrale Geo Map in argento 925 (109 euro) oppure placcato oro giallo (119 euro). Infine, Long Street comprende un anello regolabile (109 euro).

Anello in argento, cubic zirconia, pelle
Anello in argento, cubic zirconia, pelle
Bracciale in argento, cubic zirconia, pelle
Bracciale in argento, cubic zirconia, pelle

Smarties per Mattioli

Gli Smarties comunemente noti sono piccoli dolci al cioccolato ricoperti di zucchero di vario colore. Ma ora Smarties sono anche gioielli di alta gamma firmati Mattioli. Non si mangiano, ma si indossano. La nuova collezione Smarties del brand torinese ricorda, però, la forma degli omonimi cioccolatini a pastiglia, colorati e ricoperti di glassa di zucchero, lanciati da Rowntree Mackintosh nel 1937 e dal 1988 prodotti dalla Nestlé. Ma, adire il vero, anche se il nome e l’aspetto dei gioielli può ricordare un dolciume, la collezione è ispirata a raffinate architetture del passato. In ogni caso, i gioielli sono realizzati a mano in oro rosa 18 carati.

Collana in oro rosa e topazi champagne
Collana in oro rosa e topazi champagne

Ma, soprattutto, sono composti da pietre di topazio champagne tagliati con forma rotonda come un brillante. Ogni gioielli è formato da numerose gemme. Per esempio, l’anello ne impiega almeno una decina. Collana e bracciale molti di più. Le pietre sono mobili, agganciate al gioielli, ma non incastonate in una corona statica. Muovendo la mano che indossa l’anello, per esempio, oscillano anche le pietre di topazio.

Bracciale in oro rosa e topazi champagne
Bracciale in oro rosa e topazi champagne

Anello in oro rosa e topazi champagne
Anello in oro rosa e topazi champagne

Collana della collezione Smarties
Collana della collezione Smarties

Licia Mattioli. Copyright: gioiellis.com
Licia Mattioli. Copyright: gioiellis.com

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