La storia di Officina Bernardi è iniziata 35 anni fa da due orafi veneti, i fratelli Francesco e Carlo Bernardi, prima con la produzione di gioielli in argento e più di recente anche in oro. I gioielli di successo, come quelli della linea Moon, sono stati proposti anche negli Stati Uniti e ora hanno una casa anche a Milano con un nuovo monomarca, che si aggiunge agli altri 800 punti vendita fra gioiellerie, boutique e department store. Ma oltre all’espansione commerciale, Officina Bernardi ha ampliato anche il dizionario di marketing, aggiungendo la definizione hyper alla sua produzione.
Collane, bracciali e orecchini sono diventati, insomma, Hyper-Jewelry. Secondo l’azienda, essere Hyper significa «mettere sempre in discussione il presente, conservando la continua voglia di migliorare, sperimentare e creare, spingendo la materia oltre il limite. Sono così gioielli statement, che restano impressi non attraverso un semplice logo, ma nelle forme ricche di significati che li compongono e nella qualità della loro lavorazione». Accanto alle originarie sfere sfaccettate, i gioielli di Officina Bernardi offrono ora una struttura morbida, in oro bianco o giallo, con l’aggiunta di pietre preziose, come diamanti, zaffiri e rubini incastonati in piccole corone.