Le onde di Lark & Berry

Lark & Berry sottolinea di essere stato il primo brand di gioielli a proporre solo diamanti creati in laboratorio. E, naturalmente, non ha cambiato idea negli anni. Ora che le pietre artificiali sono proposte persino da chi estrae diamanti naturali nella terra (stiamo parlando di te, De Beers), l’azienda londinese fondata da Laura Chavez può fregiarsi di aver precorso i tempi. Lark & Berry fa notare, inoltre, che il modo in cui vengono prodotti i diamanti e le pietre in laboratorio è un po’ più sostenibile, meno dannoso per l’ambiente e garantito al 100% senza connessione con zone di conflitti.

Anello in oro e diamante di laboratorio
Anello in oro con diamante di laboratorio

Il brand ha un flagship store a Marylebone, Londra, ma i suoi gioielli sono venduti anche a New York, Los Angeles e Hong Kong, oltre che online. E ha una doppia missione: vendere, ma anche fare divulgazione sul mondo dei diamanti sintetici. I gioielli proposti sono originali, ma senza esagerare. Come nel caso della collezione Wave, in oro 14 carati e diamanti di laboratorio, che utilizza un design che ricorda il movimento dell’acqua nel mare.

Veto Crescent, orecchino a bottone in oro 14 carati con diamanti e zaffiri di laboratorio
Veto Crescent, orecchino a bottone in oro 14 carati con diamanti e zaffiri di laboratorio
Star Diamond Pavé, orecchino a bottone in oro 14 carati
Star Diamond Pavé, orecchino a bottone in oro 14 carati
Shimmering Star Chain, orecchino a bottone in oro 14 carati
Shimmering Star Chain, orecchino a bottone in oro 14 carati
Anello in oro 18 carati con diamanti e zaffiri creati in laboratorio
Anello in oro 18 carati con diamanti e zaffiri creati in laboratorio
Anello in oro 18 carati e diamante sintetico
Anello in oro 18 carati e diamante sintetico

I colori di Gioielliamo

Gioielliamo è il nome di piccola, ma vivace azienda che produce gioielli vicino ad Arezzo, una delle aree tradizionali della produzione orafa italiana. Fondata da Massimo Scortecci, l’azienda si propone di raggiungere un pubblico giovane, che vuole indossare gioielli vivaci, ma non bizzarri. Non si tratta di una produzione haute couture, ovviamente, ma di anelli, bracciali e collane semplici, ma interessanti. Una delle nuove collezioni di Gioielliamo si chiama Emma ed è realizzata in oro rosa e diamanti.

Anello in oro rosa e diamanti della collezione Emma
Anello in oro rosa e diamanti della collezione Emma

Ma altre collezioni utilizzano pietre semi preziose, come Caramelle, realizzata in oro rosa, piccoli brillanti, e una serie di quarzi naturali, o ametiste, che sono montati a cabochon, ma con un taglio ovale che ricorda, appunto, le caramelle, con i bordi smussati. I colori delle pietre sono viola, verde, rosa. I brillanti seguono il contorno della pietra formando una piccola corona. Ma in qualche caso formano anche un pavé che sostituisce la pietra principale. Per gli orecchini sono disponibili anche coppie con i colori delle pietre una diversa dall’altra. La collezione Geometrie, invece, utilizza quarzi sfaccettati circondati da un pavé di zaffiri.

Anello a fascia in oro rosa e diamanti
Anello a fascia in oro rosa e diamanti
Bracciale della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Bracciale della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Collana della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Collana della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Orecchini della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Orecchini della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Anelli della collezione Caramelle
Anelli della collezione Caramelle
Anello con quarzo azzurro e pavé di zaffiri della collezione Geometrie
Anello con quarzo azzurro e pavé di zaffiri della collezione Geometrie

Iniziati i lavori per la nuova Vicenzaoro

Ieg, la società che organizza Vicenzaoro, ha deciso di investire 60 milioni per ampliare gli spazi di Fiera Vicenza in vista del prossimo appuntamento, fissato dal 6 al 10 settembre. I lavori di riqualificazione sono iniziati, come testimoniano le immagini, commentate dall’architetto Mario Vescovo, direttore della sede vicentina di Ieg, nonché direttore operation dello stesso plant: “Dopo la consegna ufficiale dell’area del cantiere dello scorso 12 febbraio all’impresa aggiudicatrice della gara indetta da Ieg per la demolizione, risultano in dirittura di arrivo le operazioni di bonifica ambientale per dare il via alla successiva demolizione del padiglione 2. È invece già stato completato nei giorni scorsi lo smantellamento del padiglione 5”.

Mario Vescovo
Mario Vescovo

L’opera di abbattimento dei vecchi padiglioni sarà conclusa entro i prossimi quattro mesi anche con la rimozione delle fondazioni, per preparare i terreni alla nuova costruzione sulla medesima impronta del nuovo edificio da circa 22.000 metri quadrati, disegnato dallo Studio GMP di Amburgo. Il nuovo edificio si svilupperà su due livelli e sarà ultimato nella prima metà del 2026.

Lavori di demolizione a Fiera Vicenza
Lavori di demolizione a Fiera Vicenza
Visitatori a Vicenzaoro
Vicenzaoro 2024. Copyright: gioiellis.com

Rosa Van Parys tra architettura e gioielleria

Spesso i gioiellieri si ispirano all’architettura, specialmente per i gioielli art déco. Ma è piuttosto raro che un gioielliere svolga anche la professione di architetto. E questa è proprio la storia di Rosa Van Parys, che anni fa al Couture Design Awards è arrivata in finale nella categoria Best in Pearls. Eppure la gioielleria non è stata una scelta casuale e neppure forzata. Lo studio di architettura e design Rosa Van Parys aveva successo quando lei ha deciso di lanciare la sua Maison nel 2017 e la prima collezione di alta gioielleria.

Collana con perla di Tahiti e perle Akoya, tsavoriti e zaffiri rosa
Collana con perla di Tahiti e perle Akoya, tsavoriti e zaffiri rosa

La designer, nata in Ecuador, ha studiato in Europa, si è laureata in architettura e negli Stati Uniti alla Harvard Graduate School of Design e ora vive e lavora a Westlake Village, sobborgo a nord di Los Angeles. Inutile aggiungere che i suoi gioielli conservano un’ispirazione legata alla geometria e al disegno architettonico. Il focus, infatti, è sulla composizione, l’equilibrio, la forma, la simmetria e il colore. Le perle sono un elemento fondamentale per la designer, che ha lanciato anche pezzi di una linea di gioielli da uomo, che include anche elaborati pendenti a forma di pugnale. Anche perché, anche se progetta gioielli, Rosa Van Parys non ha abbandonato l’attività legata all’architettura: assieme al marito dirige uno studio di dieci persone.

Anello Anaconda, in oro giallo e brunito, tsavoriti, zaffiri rosa
Anello Anaconda, in oro giallo e brunito, tsavoriti, zaffiri rosa
Collana in oro giallo con perle Akoya
Collana in oro giallo con perle Akoya
Collana in oro giallo con pavé di diamanti
Collana in oro giallo con pavé di diamanti
Collana dedicata al tennis in oro giallo, con pavé di diamanti e di zaffiri rosa
Collana dedicata al tennis in oro giallo, con pavé di diamanti e di zaffiri rosa
Collana in oro giallo e brunito, perla di Tahiti, zaffiri rosa
Collana in oro giallo e brunito, perla di Tahiti, zaffiri rosa

Maggi Simpkins creativa di natura

Il suo anello è stato il top lot a Brilliant & Black, l’asta di Sotheby’s dedicata esclusivamente a designer neri, anche se per la verità Maggi Simpkins ha tratti somatici che potrebbero farla scambiare per una donna mediterranea. Ma non è questo il suo tratto distintivo. La designer, nata a Portland, in Oregon, ha seguito una strada diversa da quella della maggior parte dei suoi colleghi nel mondo dei gioielli. Non ha, infatti, una formazione tradizionale in belle arti o in gioielleria. Niente classico diploma al Gia, insomma, ma tanta ispirazione. Anche grazie all’atmosfera respirata in famiglia, con genitori creativi di professione.

Anello con un diamante rosa di 2,43 carati circondato da rubini
Anello con un diamante rosa di 2,43 carati circondato da rubini

Maggi Simpkins, insomma, ha affinato nel tempo il suo processo creativo per i suoi gioielli, ma che la designer trasferisce anche all’abbigliamento o a un design d’interni. Vive e crea i suoi gioielli, su ordinazione, pezzi unici, dal suo studio a Los Angeles. Nonostante non abbia seguito una scuola di design, quando aveva 20 anni e aveva appena lasciato il college, ha disegnato una linea di gioielli di moda per un marchio privato. I disegni sono stati acquistati da BCBG e Nordstrom. Esperienze nel mondo dei gioielli che sono continuate con altre collaborazioni per aziende del settore. Fino a quando ha iniziato a ricevere abbastanza richieste da singoli privati e nel 2015 si è messa in proprio.

Anello Peakock con un diamante taglio smeraldo, zaffiri e smeraldi
Anello Peakock con un diamante taglio smeraldo, zaffiri e smeraldi

Crea soprattutto anelli, non convenzionali, con grandi pietre circondate da altre gemme colorate, con uno stile originale. Naturalmente sceglie materiali secondo il principio etico e sostenibile. Una delle ultime creazioni riguarda un paio di auricolari Bose Ultra Open Earbuds personalizzati con oro 14 carati e diamanti per l’artista emergente Kenzie Ziegler.

Anello con diamante fancy yellow di 5,12 carati, assieme a diamanti bianchi e zaffiri
Anello con diamante fancy yellow di 5,12 carati, assieme a diamanti bianchi e zaffiri
Anello per matrimonio, pezzo unico, con diamante e turchese
Anello per matrimonio, pezzo unico, con diamante e turchese
Maggi Simpkins
Maggi Simpkins
Anello con diamante taglio pera e zaffiri
Anello con diamante taglio pera e zaffiri

Sotheby’s vende una collezione di 250 gioielli

Tornano i grandi gioielli a Ginevra con  l’asta di Sotheby’s programmata per il 14 maggio. L’asta comprende una straordinaria collezione di gioielli composta da oltre 250 pezzi di altissima qualità, assemblati da un’appassionata collezionista europea nell’arco di cinquant’anni: è una delle più importanti raccolte private di gioielli firmati mai messe all’asta. Per questo la vendita è stata intitolata Iconic Jewels: Her Sense Of Style.

René Boivin, Sapphire and diamond demi parure Feuilles, circa 1947
René Boivin, Demi parure Feuilles con zaffiri e diamanti, 1947 circa

Quando ti imbatti in una collezione di gioielli così straordinaria e sostanziale come Iconic Jewels: Her Sense of Style, è un momento che ferma il cuore, quello che sai che non dimenticherai mai. Questa collezione, con i suoi tanti abbaglianti gioielli firmati dai brand più amati e periodi di design più ricercati nella storia della gioielleria, è davvero unica nel suo genere e una delle collezioni di gioielli private più importanti che abbia mai visto. È una lettera d’amore incredibilmente potente e sofisticata ai gioielli, da un collezionista privato illuminato, che so che ispirerà altri collezionisti e intenditori in tutto il mondo.
Marie-Cécile Cisamolo, specialista in gioielli, Sotheby’s Ginevra

La collezione è stimata tra 4,7 e 7,3 milioni di franchi svizzeri (cioè tra 5,4 milioni e 8,3 milioni di dollari) e sarà offerta in due sessioni di vendita: 46 gioielli saranno proposti il 14 maggio nella vendita di Magnificent Jewels, durante le Luxury Sales di Sotheby’s a Ginevra. Altri 200 pezzi, invece, saranno venduti online dal 2 maggio con chiusura delle offerte il 16 maggio.

Bulgari, a Serpenti bracelet watch, aka Theodorus
Bulgari, un orologio con bracciale Serpenti, alias Theodorus

La selezione è un omaggio al design della gioielleria del XX secolo e una vetrina enciclopedica dei suoi pezzi più iconici e delle tendenze più influenti, esemplificate dalle creazioni delle case di gioielleria più prestigiose tra cui Cartier, Van Cleef & Arpels, Bulgari, Boucheron, Chaumet, David Webb, Mauboussin, Marina B, Sterlé e Mellerio dits Meller. Un posto speciale, con 30 gioielli, è riservato alla Maison fondata da uno dei designer che hanno fatto la storia della gioielleria: René Boivin. Famoso per i suoi gioielli dalla lavorazione complessa e dai colori vivaci, lo stile di Boivin ha esercitato un grande fascino sul collezionista privato che, nel tempo, ha acquistato quella che potrebbe essere la più ampia selezione di opere del gioielliere francese.
Bulgari, orecchini, con incastonati due diamanti Fancy Intense Yellow del peso di poco meno di 10 carati ciascuno appartenuti alla Baronessa di Portanova
Bulgari, orecchini, con incastonati due diamanti Fancy Intense Yellow del peso di poco meno di 10 carati ciascuno appartenuti alla Baronessa di Portanova

I pezzi più preziosi
Tra i top lot ci sono creazioni di Bulgari, tra cui un eccezionale paio di orecchini, con incastonati due diamanti Fancy Intense Yellow del peso di poco meno di 10 carati ciascuno e precedentemente appartenuti alla Baronessa di Portanova (stima 400.000-600.000 franchi), leggendaria socialité americana. Accanto all’imponente paio di orecchini viene presentato un raro orologio-bracciale Serpenti Theodorus, accompagnato da un disegno originale dell’archivio Bulgari datato 1968 (200.000-400.000).
Cartier, bracciale Panthère
Cartier, bracciale Panthère

Altri pezzi iconici sono quelli di Cartier, tra cui un braccialetto Panthère del 1969 (250.000-350.000) e uno squisito braccialetto Tutti Frutti (200.000-400.000), un set con girocollo e orecchini di Marina B, incastonati in modo intricato con ametista intagliata (30.000-50.000), nonché un set Passe-Partout trasformabile degli anni Quaranta di Van Cleef & Arpels composto da una collana, tre spille e un paio di orecchini a clip (80.000-120.000).

Van Cleef & Arpels, Passe partout necklace, brooch and earring suite
Van Cleef & Arpels, suite di collana, spilla e orecchini Passe partout

Pasquale Bruni sulla luna con Petit Joli

Amore sulla luna con Pasquale Bruni. Per la primavera 2024 la collezione Petit Joli presenta quattro nuove combinazioni di gemme e moonstone (la pietra di luna). Si tratta di un’evoluzione di una delle collezioni storiche della Maison di Valenza, che aggiunge il nuovo tocco stilistico di eugenia Bruni. Petit Joli con la pietra luna si combina anche da un punto di vista creativo alle altre gemme: onice, agata verde, madreperla e calcedonio rosa. L’idea di sottofondo è collegare anima e natura, visto che a ogni pietra è attribuito un significato o un simbolico potere magico. Al di là delle opinioni, in ogni caso, quello che conta è l’aspetto estetico dei gioielli, che conservano la tradizionale forma a fiore, simbolo della Maison.

Bracciali Petit Joli
Bracciali Petit Joli

La collezione è realizzata in oro rosa 18 carati con diamanti bianchi e champagne. I gioielli già presenti in collezione si aggiornano: l’orecchino diventa pendente, l’anello si impreziosisce di diamanti nel gambo così come la collana, e si aggiungono il nuovo choker e bracciale rigido, anch’essi arricchiti da dettagli di diamanti.

Orecchini Petit Joli Lunaire
Orecchini Petit Joli Lunaire
Bracciali in oro rosa con pietra luna e madreperla
Bracciali in oro rosa con pietra luna e madreperla
Anello in oro rosa con madreperla, pietra luna e agata
Anelli in oro rosa con madreperla, pietra luna e agata
Eugenia Bruni. Copyright: gioiellis.com
Eugenia Bruni. Copyright: gioiellis.com

Giovanni Raspini fiorisce con Blossom

In primavera fiorisce anche l’argento con Blossom, una delle ultime collezioni di Giovanni Raspini. La Maison toscana ha scelto il classico tema floreale che regala tutto il fascino cromatico delle perle rosa naturali di acqua dolce, con sfumature che alludono alla fioritura dell’albero di pesco. I toni sono delicati e sempre lievemente diversi nella loro armonia. Per dare ancora maggiore luminosità, le perle sono state abbinate ad elementi in argento brunito trattati con la tecnica della diamantatura e che raffigurano minuscoli fiorellini. La diamantatura, per chi non conosce questa tecnica orafa, è utilizzate per rendere il metallo più brillante aggiungendo con minuscole scalfitture realizzate, appunto, con una punta di diamante.

Collana e bracciale Blossom
Collana e bracciale Blossom

I gioielli in argento presentano così una superficie con microscopiche sfacettature che riflettono la luce. La collezione Blossom comprende una collana girocollo, una collana modello Chanel con catena martellata, un pendente, due bracciali, due anelli e una coppia di orecchini.

Anello con perla rosa e argento ossidato
Anello con perla rosa e argento ossidato
Collana con pendente Blossom
Collana con pendente Blossom
Orecchini a bottone con perla rosa e argento
Orecchini a bottone con perla rosa e argento
Collana con perla rosa e argento
Collana con perla rosa e argento

Ridefinire il Gioiello con un nodo

Ridefinire il Gioiello torna al Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona). In mostra (dal 23 marzo al 9 giugno 2024) ci sono 43 gioielli contemporanei progettati da artiste italiane e straniere. Il progetto, nato nel 2010 da un’idea della curatrice Sonia Patrizia Catena è un concorso annuale che stimola la progettazione e l’ideazione di un gioiello contemporaneo. Per questa edizione, Ridefinire il Gioiello ha chiesto agli artisti e alle artiste di progettare un gioiello che valorizzi la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou, invitandoli a ispirarsi ai monili più antichi a forma di nodo per reinterpretare la struttura e il significato attraverso il proprio linguaggio contemporaneo e la propria ricerca artistica.

Il museo ha l’obiettivo di mettere in connessione mondi, stili, epoche e creazioni differenti. I gioielli selezionati propongono una rassegna basata sul filo intrecciato: dallo studio formale del nodo alle trame, con monili che mescolano stili e materiali. Ridefinire il Gioiello accoglie in ogni edizione un artista proveniente dal mondo dell’arte contemporanea per raccontare il tema del concorso. Quest’anno l’artista invitata è Marisa Iotti che ha delineato un percorso espositivo denominato Ànemos0 con sculture, installazioni e opere di fiber art.

Saranno esposti anche i gioielli di Patrizia Giachero, vincitrice del concorso Gioiello Contemporaneo indetto dalla Galleria Rossini di Milano nell’aprile 2023 e i disegni di Carmela Barbato della serie Trame Mediterranee. Anche per questa edizione i vincitori riceveranno i premi speciali dai partner culturali di Ridefinire il Gioiello. I premiati avranno la possibilità di esporre a Milano presso la Galleria Rossini di Marco Rossini e a Circuiti Dinamici per il progetto wunderkammera. Un artista segnalato potrà ottenere un periodo di residenza artistica presso La Stazione degli Artisti a Gambettola grazie al festival Bosco Urban Art Project, mentre il Museo del Bijou decreterà un vincitore per un punto espositivo temporaneo all’interno degli spazi museali.

Chi partecipa
Andrea Benoni – Katalyxer, Atelier Effetti – Flavia Turone, Brigitta Petrovszki Lajszki, Chimajarno, Collezione Siku – Graziana Giunta, Cristina Croce, Cristina Lottero, de Cor produzioni, donidelmare gioielli di Emily DeVito e Roberto Coppola, Elena Berti Margià, Elena Ramaparelli, Elenadp Crea, Ellence, Elli Atelier Gioielleria Contemporanea, Ely Milano Jewelry, Erika Mazzola, FiloGioielli di Filomena Di Camillo, Francesca Romana Sansoni – Segni di terra, Gaia Descovich Jewels, Gianfranco Quartaroli – Circuiti Gioielli, Gioi Giulia Vignetti, La Chigi, Laetitia Autrand, Lamobijoux – Maurizio Mo, LeMari Riciclano, Luisa Capua – Z’Atelier, Maria Cristina Codecasa Conti – Le Troisième Songe, Michela Guatto, Monica Ungarelli, NearteNeparte art&craft di Anna Esposito, Oplà! Michela Deanesi, Paolacreart – Paola Marzoli, Paolella_Rakuecrochet di Paola Cisterni – Elena Ramparelli, Pasly – Pasqualina Tripodi, Patrizia Giachero, Roger Cavinatto, Rosalba Rombolà Gioielli, Rosella Catalano, Rovescio Pensieri d’arte di Roberta Pozzi, SilverStrass – Silvia Orani, Valentina Grotto, Vera Rossini – Cakes & Troubles

Tiffany Story in mostra a Tokyo

Tiffany Wonder è il titolo della mostra organizzata a Tokyo che riunisce centinaia di capolavori del design della Maison americana. La mostra è allestita alla galleria Tokyo Node, all’interno della Toranomon Hills Station Tower, nella capitale giapponese, e proseguirà fino al 23 giugno. I biglietti sono disponibili fino al 23 giugno sulla app Tiffany & Co., scaricabile negli app store iOS e Google Play. La mostra è un’occasione per ammirare i leggendari diamanti Tiffany e i gioielli che hanno segnato la storia del brand più famoso del mondo. Nelle diverse sale i visitatori scopriranno oggetti eccezionali, che raccontano i quasi 200 anni della storia di Tiffany & Co., come il primo Blue Book, primo catalogo di vendita per corrispondenza, una delle prime Blue Box.

Garden of Imagination con le spille di Jean Schlumberger
Garden of Imagination con le spille di Jean Schlumberger

Tiffany Wonder si propone di incuriosire, informare e ispirare i visitatori con creazioni uniche, che spaziano da uno dei pezzi di alta gioielleria più famosi, la spilla Bird on a Rock di Jean Schlumberger, fino alle innovazioni il sistema Tiffany Diamond, o il Tiffany Setting per fermare il diamante di un solitario.

Tiffany & Co. si ispira da decenni al Giappone, e il rapporto autentico e la lunga storia della Maison con quella regione del mondo non ha fatto che crescere. La nostra ultima mostra espone alcune delle creazioni più eccezionali, come la prima spilla Bird on a Rock del 1965, ideata da Jean Schlumberger, uno dei designer più talentuosi del XX secolo. La mostra, che mette in risalto l’eccezionale maestria artigianale, l’impareggiabile autorevolezza nel campo dei diamanti e l’inventiva di Tiffany, trasmetterà la gioia della Maison ad ogni visitatore.
Anthony Ledru, President & Chief Executive Officer, Tiffany & Co

Anthony e Victoria Ledru.
Anthony and Victoria Ledru. Photo: Courtesy of BFA

Il rapporto di Tiffany & Co. con il Giappone risale al 1837, quando Charles Lewis Tiffany ha cominciato a proporre ai propri clienti selezionate merci giapponesi d’importazione, una rarità sul mercato americano. Molti dei migliori designer della Maison, quali Edward C. Moore, Louis Comfort Tiffany e Elsa Peretti, nel loro lavoro hanno trovato ispirazione nelle arti del Giappone. Una celebrazione del rispetto e della creatività, con vari punti della mostra dedicati ai legami di Tiffany & Co. con il Giappone.

La spilla Dragonfly
La spilla Dragonfly
Tiffany Wonder
Tiffany Wonder

Nuovi gioielli Couture per Annamaria Cammilli

Annamaria Cammilli ha da tempo introdotto anche una serie di gioielli di alta gamma, che si affiancano alle linee di gioielleria che hanno reso celebre il brand toscano, come Dune. La linea di alta gamma Couture nel 2024 si arricchisce di nuove creazioni dalle caratteristiche forme sinuose che caratterizzano la Maison di Firenze. I gioielli, in oro nelle tipiche esclusive sfumature con finitura opaca, seguono i canoni stilistici del brand, con forme arrotondate e avvolgenti, in cui sono incastonate pietre come diamanti fancy o tormaline. Le dimensioni degli anelli sono abbondanti senza essere eccessive.

Anello Couture in oro rosa e diamante
Anello Couture in oro rosa e diamante

Un altro esempio di gioelleria di alta gamma firmata Annamaria Cammilli è la nuova collezione Cocoon, che utilizza una sovrapposizione di superfici di oro che aggiungono ai gioielli una tridimensionalità inaspettata. Al centro dei gioielli, realizzati con alcune delle otto sfumature di oro utilizzate dalla Maison, si trovano pietre come tanzaniti o tormaline dai colori vivaci.
Cocoon collection, 18kt Pink Champagne gold with green tourmaline
Collezione Cocoon, anello con in oro rosé champagne e tormalina verde

Sempre di alta gamma è la collezione Premiere, con le sue forme ispirate al mondo marino. La collezione utilizza pietre preziose come smeraldi, zaffiri, diamanti fancy e brown a taglio goccia. Nella linea compare ora anche una collana in oro con sottili bordi di diamanti che circondano 18 smeraldi tagliati a goccia. Lo scorso anno il brand aveva presentato una collana con lo stesso design, ma con zaffiri.

Collier Premiere in oro, diamanti e smeraldi
Collier Premiere in oro, diamanti e smeraldi

Pendente Cocoon in oro, diamanti, tanzanite
Pendente Cocoon in oro, diamanti, tanzanite

Collana Premiere in oro, diamanti, zaffiri. Copyright: gioiellis.com
Collana Premiere in oro, diamanti, zaffiri. Copyright: gioiellis.com

Villa Milano al Pad Paris

Dopo la presenza a GemGenève, Villa Milano torna a essere presente in un evento estero. La maison milanese fondata nel 1876, nota anche per la sua vasta offerta di gemelli da polso, oltre che di gioiello, sarà per la prima volta al Pad Parigi, che è stata la prima fiera, 26 anni fa, a riunire in un’unica manifestazione le migliori gallerie internazionali e francesi di design storico e contemporaneo. Dal 3 al 7 aprile Villa Milano parteciperà al Salone (Stand 31) con la curatela di Second Pétale, Galleria d’Arte parigina fondata da Arina Pouzoullic, imprenditrice che nel 2019 ha fondato a Parigi la sua galleria.

Orecchini quilted in oro e diamanti
Orecchini quilted in oro e diamanti

Alice Villa guarda al mondo dell’arte come referenza nelle sue creazioni, dove estendere la propria legittimità culturale, trascendendo dagli elementi funzionali strettamente legati all’utilizzo del gioiello. Un esempio è il bracciale ispirato allo stile architettonico del Duomo di Milano.
Anello in acciaio damasco con tormalina
Anello in acciaio damasco con tormalina

Pad Paris e la collaborazione con Second Pétale rappresentano un nuovo passo importante per la storia di Villa Milano, ringrazio Arina Pouzoullic per avermi dato la possibilità di affacciarmi a questa realtà. Approcciare un universo ancora in qualche modo nuovo rappresenta una sfida importante, ma sono convinta che la gioielleria abbia tutto il diritto di poter occupare uno spazio significativo nel mondo dell’arte.
Alice Villa, Ceo e Creative Director di Villa Milano

Alice Villa
Alice Villa. Copyright: gioiellis.com
Bracciale in oro e argento brunito ispirato a un motivo architettonico del Duomo di Milano. Copyright: gioiellis.com
Bracciale in oro e argento brunito ispirato a un motivo architettonico del Duomo di Milano. Copyright: gioiellis.com

Marco Bicego a Shaghai

I gioielli di Marco Bicego a Shaghai. Il marchio italiano di fine jewelry prosegue il proprio piano di espansione internazionale con l’apertura di un flagship store nella grande città cinese, nel prestigioso complesso Grand Gateway 66. Il centro commerciale è uno dei più grandi e popolari di Shanghai e punto di riferimento per il distretto di Xujiahui, una delle principali aree commerciali e snodo logistico per la zona sud-occidentale della città. La cupola in vetro del mall consente l’ingresso della massima luce naturale e crea un ambiente caldo e invitante per i visitatori. Il centro vanta la presenza di marchi internazionali del lusso, oltre a un’ampia scelta di rivenditori specializzati nei settori moda, beauty, gioielli, orologi, sport e fitness. Con una superficie di circa 75 metri quadrati, la nuova boutique Marco Bicego si trova al piano terra del mall, area che accoglie il più alto numero di visitatori.

Marco Bicego flagship store, Shanghai
Marco Bicego flagship store, Shanghai

Il design presenta dettagli come i raffinati espositori e le luci tenui e delicate. All’interno troviamo accenti in marmo italiano marrone, morbide superfici beige e vetrine a contrasto, mentre le poltrone in velluto rosa creano un’atmosfera rilassante e confortevole. L’estetica della boutique riprende quindi l’identità visiva degli store Marco Bicego in tutto il mondo, coniugata attraverso l’artigianalità che contraddistingue i gioielli del brand: ad arricchire gli spazi troviamo anche la tipica scultura in ottone che riprende su larga scala il motivo del coil, lavorazione iconica ed esclusiva del marchio.

Bracciale Marrakech
Bracciale Marrakech

Questa boutique rappresenta una grande vetrina a livello internazionale e un importante passo avanti nella strategia di crescita del brand. Abbiamo voluto creare un ambiente raffinato e lussuoso in cui offrire ai clienti locali e internazionali l’opportunità di apprezzare la creatività e l’artigianalità Made in Italy, accompagnandoli alla scoperta del brand e delle collezioni. Soprattutto nel nostro settore, è ancora determinante l’esperienza fisica con il prodotto: il nuovo flagship store di Shanghai diventerà un touch point cruciale per un numero sempre maggiore di persone che potranno scoprire il marchio, toccare con mano i gioielli e lasciarsi ispirare dai nostri design. Al nostro partner locale Chow Sang Sang vanno i miei più sentiti e sinceri ringraziamenti per averci sostenuto, in tutti questi anni di stretta collaborazione, nel processo di brand building in questo mercato chiave.

Marco Bicego, fondatore e direttore creativo del brand

Marco Bicego. Copyright: gioiellis.com
Marco Bicego. Copyright: gioiellis.com

Concorsi e premi a GemGèneve

Come sempre GemGenève unisce l’utile al dilettevole o, più precisamente, il business a momenti di formazione. L’ottava edizione in programma dal 9 al 12 maggio al Palaexpo di Ginevra non fa eccezione. Accanto ai gioielli e alle gemme degli espositori sono previsti incontri e progetti didattici sviluppati nel corso dell’anno in collaborazione con le otto scuole partner. Sono invitati a esprimere la loro creatività e a sottoporre per la prima volta il loro lavoro a dei professionisti, gli studenti della Head, della Scuola Tecnica Vallée de Joux, del Cpne Pôle Arts Appliqués, del CFP Arts Genève, dell’Institut de Bijouterie de Saumur, della Société Royale Belge de Gemmologie, della Galdus School e dell’Istituto Francesco Degni, che hanno l’opportunità di esporre i loro progetti.

GemGenève ha anche sviluppato un programma di mentoring artistico. L’iniziativa, nata da un’idea di Mathieu Dekeukelaire, permette di gettare ponti tra il presente e il futuro, federando una comunità che riconosce il giusto valore all’apprendimento e alla trasmissione del saper fare.

Uno dei momenti didattici a GemGenève. Copyright: gioiellis.com
Uno dei momenti didattici a GemGenève. Copyright: gioiellis.com

Gemgenève X Head in collaborazione con il Grand Théâtre de Genève
Per il quarto anno consecutivo GemGenève offrirà a una quindicina di studenti di Head, l’unica scuola in Svizzera a offrire un bachelor in design del prodotto, gioiello e accessori, l’opportunità della loro prima mostra basata su un tema liberamente ispirato alla programmazione del Grand Théâtre de Genève. I visitatori del salone potranno scoprire una serie di progetti ispirati all’opera Il cavaliere della rosa di Richard Strauss. L’idea è quella di immaginare un gioiello che simboleggi l’impegno, ma sia anche un vero e proprio oggetto di scena. Anello, collana, bracciale o tiara: il gioiello deve essere visibile da lontano e realizzato in esclusiva con materiali riciclati, recuperati o insoliti. Tutti i visitatori della mostra saranno invitati a votare il loro progetto preferito.

Design 3D Project Feh X Head. Emma Faisandel, Madeleine Chaumette
Design 3D Project Feh X Head. Emma Faisandel, Madeleine Chaumette

Primo concorso di fotomicrografia
Quest’anno, GemGenève propone ai suoi visitatori un’esperienza gemmologica poetica. Nell’auspicio di far scoprire in modo insolito la bellezza delle gemme, il salone ha sviluppato un progetto artistico originale in collaborazione con la gemmologa Marine Bouvier, l’Institut de Bijouterie de Saumur e la Royal Belgian Gemmological Society. GemGenève ospita la prima mostra di fotomicrografie. Saranno svelati per la prima volta al pubblico quasi 20 progetti fotografici realizzati dagli studenti delle due proposte formative partner, per rivelare la bellezza delle pietre preziose e colorate sublimandone le inclusioni. Rivelando le forme, le texture e i colori inesauribili delle gemme, Marine Bouvier ha dato vita a un nuovo modo di praticare la gemmologia. Per questo primo concorso l’appassionata gemmologa ha iniziato gli studenti all’arte di catturare la bellezza dei minerali.
Rubino birmano grezzo
Rubino birmano grezzo

Per la sua 8a edizione, GemGenève prosegue la collaborazione con Laura Inghirami e Mathieu Dekeukelaire, che hanno ideato un concorso inedito sul tema mistico dell’animale totem. Le creature della fauna, fonte di ispirazione inesauribile, hanno sempre stimolato l’immaginazione dei gioiellieri. Utilizzando l’animale come una sfida creativa, GemGenève offre ai giovani prodigi della Scuola Galdus e dell’Istituto Francesco Degni la possibilità di creare il loro primo bestiario. Alcuni progetti, indagando il legame simbolico tra mondo umano e mondo animale, si sono rivelati particolarmente poetici.

A GemGèneve sono previsti anche sei awards destinati ai progetti più creativi. La cerimonia di premiazione sarà presieduta da Mathieu Dekeukelaire, direttore di GemGenève, alla presenza di tutte le istituzioni che hanno collaborato ai diversi progetti.

Project GemGenève x Head. Clara Fichaux
Project GemGenève x Head. Clara Fichaux

Per offrire agli studenti la possibilità di sviluppare il loro primo progetto professionale di eccellenza, nel 2022 GemGenève ha lanciato il suo primo concorso di gouache. Grazie al successo del concorso, che impegna gli studenti per diversi mesi, GemGenève è diventata un trampolino di lancio. Il concorso di gouache, supportato con il Premio della Fondazione Eric Horovitz, è molto apprezzato dagli operatori del settore, viene organizzato ogni anno con il sostegno dell’Asmebi (Association Romande des Métiers de la Bijouterie). La gouache, o guazzo, è una tecnica di disegno utilizzata in gioielleria e un punto di riferimento per modellisti, gioiellieri, gemmologi, lucidatori e incastonatori in ogni fase della realizzazione di un gioiello.

Projet Feh x Head. Shell, design 3D, Emma Faisandel et Madeleine Chaumette
Projet Feh x Head. Shell, design 3D, Emma Faisandel et Madeleine Chaumette

Gli Essentials di PdPaola

Il marchio spagnolo PdPaola per la primavera 2024 propone la linea Essentials. Le novità comprendono orecchini a cerchio Chicago in argento placcato oro 18 carati: assomigliano vagamente alla forma di un lucchetto, ma si ispirano all’architettura della città americana. Anche gli orecchini a cerchio Rodeo sono realizzati in argento placcato oro, con una lunga maglia intercambiabile. Un altro modello di orecchini è Texas, dalla forma molto allungata e caratterizzati da una barra centrale orizzontale.

Anello in argento placcato oro e cubic zirconia
Anello in argento placcato oro e cubic zirconia

L’intera collezione utilizza argento placcato, ma alcuni pezzi aggiungono al metallo pavé di cubic zirconia oppure perle di acqua dolce. Il disegno dei gioielli è molto semplice, ma non manca di personalità. I prezzi variano da circa 60 euro fino a 159 euro per gli orecchini Rodeo e 139 euro per gli orecchini Chicago.
PdPaola è un marchio fondato a Barcellona nel 2015 dai fratelli Paola e Humbert Sasplugas, come brand nativo digitale per poi espandersi in tutto il mondo. Vende inline, ma anche ina 2.000 punti vendita in più di 15 mercati internazionali, compresi gli Stati Uniti.

Orecchini in argento placcato oro
Orecchini in argento placcato oro
Orecchini Texas
Orecchini Texas
Pendente con perla di acqua dolce
Pendente con perla di acqua dolce
Orecchini Chicago indossati
Orecchini Chicago indossati

Oro al record, continuerà a salire?

L’oro ha toccato il massimo storico: continuerà a salire? Oppure si è trattato solo di una fiammata destinata a spegnersi? La risposta interessa sia il mondo della gioielleria sia chi investe nel metallo giallo. Tutti sanno che il futuro è imprevedibile anche per gli analisti più esperti. Si può, però, disegnare un quadro che può offrire delle indicazioni.

Andamento del valore dell'oro a 5 anni
Andamento del valore dell’oro a 5 anni

A inizio marzo le quotazioni dell’oro a New York hanno superato 2.140 dollari l’oncia, con un picco di 2.145,40 dollari. Eppure il record precedente era stato raggiunto solo tre mesi prima: il 4 dicembre il valore dell’oro era salito a 2.135 dollari, ma poi era sceso. Il punto fondamentale, però, secondo gli esperti è il superamento della quota 2.000 dollari a metà febbraio: una soglia psicologica, che apre a qualsiasi scenario, tanto che in una settimana il metallo giallo è aumentato di circa 100 dollari.
Polsini in oro giallo a forma di vite e bullone. Prezzo: 4200 euro
Villa Gioielleria. Gemelli in oro giallo a forma di vite e bullone

Perché il valore dell’oro è salito così tanto? I principali fattori sono due: le tensioni geopolitiche che spingono verso beni rifugio e le manovre dei grandi fondi di investimento. Il primo fattore è semplice da comprendere: guerra in Medio Oriente, guerra in Ucraina, elezioni americane che possono essere un fattore di ulteriore incertezza. Motivi che spingono molti investitori a puntare una parte dei loro soldi sulla solidità dell’oro. Questo fattore condiziona alcuni fondi di investimento che, anche per gli algoritmi che determinano le scelte di portafoglio, si aggregano al trend. In questo modo alimentano ulteriormente l’ascesa delle quotazioni.
Bracciale in oro con la forma di teschio di ariete
Bracciale in oro con la forma di teschio di ariete by Vicky Shawe. Copyright: gioiellis.com

Attenzione: non è un meccanismo automatico, destinato a ripetersi in eterno. Un altro aspetto che condiziona la quotazione dell’oro è, per esempio, l’andamento dei tassi d’interesse. Gli investitori si aspettano che la Federal Reserve, la banca centrale americana, possa diminuire i tassi visto che l’inflazione sembra sotto controllo. Questa attesa influisce sul rendimento dei titoli di Stato americani e la quotazione del Treasury Bond ha già in parte riflette queste aspettative. Se il valore delle obbligazioni diminuisce, pensano molti investitori, un’alternativa è comprare oro. Certo, se poi la Fed non dovesse abbassare i tassi e le guerre in giro per il mondo dovessero finire o, almeno, trovare una tregua, probabilmente l’oro perderebbe parte del suo appeal, con un ridimensionamento delle quotazioni.

Piccoli lingotti d'oro
Piccoli lingotti d’oro

Farnese Gioielli con diamanti gialli e gemelli

Farnese Gioielli arricchisce le proprie collezioni con il lancio di nuovi gioielli. La Maison romana è caratterizzata dall’utilizzo di un brevetto, registrato in 70 Paesi nel mondo, lo Spine, che consente di comporre i gioielli grazie a un sistema modulare. In pratica, a una branda metallica in oro si possono sovrapporre superfici diverse di pavé. L’idea è della designer Barbara Polli, che assieme ad Alberto Serraino ha fondato Farnese Gioielli nel 2012. Ora il brand rinnova una delle linee di punta, Habibi Collection, che si amplia grazie all’introduzione di un inedito ciondolo con collana e innovative creazioni di orecchini pendenti a barretta e ovali.

Anelli in oro con diamanti gialli e neri
Anelli in oro con diamanti gialli e neri

Gli orecchini rispettano il sinuoso design e le caratteristiche della linea: Habibi è una parola in lingua araba che significa letteralmente «il mio amato». Anche in questa collezione è utilizzato il pavé mobile e intercambiabile di pietre preziose: la novità è l’utilizzo di diamanti Yellow Fancy Vivid, nella gradazione dei colori al più alto livello (vivid). La banda di metallo, invece, è in oro giallo o rosa. Oltre ai diamanti, la collezione utilizza zaffiri rosa, gialli o arancioni. Altra novità di Farnese Gioielli sono i Gemelli da polso Trinus.

Durante il mio percorso creativo e di realizzazione di questo nuovo gioiello ho pensato a un uomo elegante, erudito, attento ai dettagli e amante dell’arte, insomma, aristocratico. Ho deciso di porre l’attenzione alle geometrie e non all’intercambiabilità. Il gemello ha la forma di un triangolo equilatero, che simboleggia l’equilibrio e la perfezione. È un accessorio originale non solo nella sua composizione ma anche nel design, che per la prima volta permette alla Maison di utilizzare l’incassatura invisibile.
Barbara Polli, direttore creativo e co-founder

Collane con ciondolo. Oro, diamanti gialli e neri, zaffiri
Collane con ciondolo. Oro, diamanti gialli e neri, zaffiri

La base geometrica dei gemelli è proposta in due varianti, oro giallo e oro bianco, con diamanti dal taglio baguette tagliati perfettamente ai vertici del triangolo. Al centro, è incastonata in maniera armoniosa una pietra dura: lapislazzuli nella versione in oro giallo e onice per quella in oro bianco. Sulla chiusura all’americana, realizzata con la stessa pietra dura, è incisa la lettera F simbolo del Brand.

Orecchini ovali Habibi in oro, diamanti gialli e neri, zaffiri
Orecchini ovali Habibi in oro, diamanti gialli e neri, zaffiri
Gemelli Trinus in oro e onice
Gemelli Trinus in oro e onice
Gemelli Trinus in oro e lapislazzuli
Gemelli Trinus in oro e lapislazzuli

Dave Meleski presidente del Responsible Jewellery Council

Dave Meleski, presidente e Ceo di Richline Group, è stato eletto presidente del Responsible Jewellery Council. RJC è l’autorità leader nel settore degli standard dell’orologeria e della gioielleria a livello mondiale e collabora con i suoi membri in tutto il mondo per creare una catena di fornitura sostenibile, dalla miniera alla vendita al dettaglio. È stata costituita nel 2005 da 14 marchi e istituzioni finanziarie di alto livello con l’obiettivo di trasformare la sostenibilità da un aspetto secondario a un’importante forza trainante del cambiamento. Oggi conta oltre 1.800 aziende associate in 71 Paesi. Meleski sostituisce David Bouffard che lascia la carica, dopo essere stato eletto nel 2018 per due mandati triennali.

È un momento critico perché RJC possa continuare a crescere e guidare la catena di fornitura globale nel definire gli standard per il nostro settore. Richline è stata coinvolta a livello di consiglio e di comitato sin dall’inizio dell’RJC e, in qualità di azienda manifatturiera globale con clienti al dettaglio in tutto il mondo, abbiamo contribuito a promuovere l’importanza dell’RJC come nostra unica voce per gli standard di conformità.
Dave Meleski

Dave Meleski
Dave Meleski

È stato un onore ricoprire l’incarico di Presidente di RJC per sei anni: un’esperienza davvero impegnativa ma gratificante, di una vita, soprattutto in rappresentanza di Signet, uno dei Membri Fondatori di RJC. Aziende come Signet e Richline, insieme agli stimati membri del team e ai consigli di amministrazione, negli ultimi 20 anni hanno trasformato RJC da un’organizzazione con 14 membri fondatori quando fu lanciata nel 2005 a un’organizzazione che diventa sempre più forte ogni mese con oltre 1.800 membri fino a oggi.

David-Bouffard
David-Bouffard
, presidente uscente di RJC e Signet Fellow degli affari industriali

Melanie Grant, direttore esecutivo di RJC, riporterà direttamente a Meleski. RJC desidera inoltre ringraziare Edward Asscher, presidente onorario di Asscher Diamonds, per essersi offerto volontario per candidarsi alla carica di presidente: resterà vicepresidente dell’organizzazione.

Modella con gioielli
Modella con gioielli

Arte e gioielleria a Roma

Gioielli e arti figurative alla galleria Incinque Open Art Monti di Roma. Lo spazio ospiterà dal 16 al 30 marzo la mostra Sinopie di Emiliano Alfonsi all’interno del progetto Incinque Jewels curato da Monica Cecchini. L’obiettivo è far dialogare il gioiello contemporaneo con le altre forme d’arte. Il progetto Sinopie, a cura dalla storica dell’arte Carmen Bellalba, nasce itinerante e con l’intenzione di essere divulgato a livello nazionale tra musei, spazi espositivi e luoghi di cultura. Alfonsi, classe 1980, realizza i suoi lavori utilizzando una tecnica antichissima risalente al 1400, la pittura all’uovo, per soggetti che richiamano il Rinascimento toscano e fiammingo, ma anche i Preraffaelliti.

Opera di Emiliano Alfonsi
Opera di Emiliano Alfonsi

Durante il periodo di esposizione di Sinopie, giovedì 21 marzo sarà inaugurata anche la mostra del vincitore della Roma Jewelry Week 2023, Francesco Ridolfi, che si confronterà con le creazioni di Emiliano Alfonsi e degli altri artisti residenti di Incinque Jewels. Ridolfi è stato selezionato come primo classificato al Premio Incinque Jewels, con tema Second Life, per il suo gioiello Vite parallele. «Due mondi paralleli, uno naturale e uno artificiale. Un nuovo orizzonte che apre a tante possibilità o un destino alienante che muterà per sempre noi stessi? Da un lato c’è un cuore pulsante che si lega a due radici di un albero, dall’altro un codice binario e microchip. Probabilmente i due universi coesisteranno, solo l’uomo lo deciderà», spiega l’artista.
Myriam Bottazzi
Myriam Bottazzi

Saranno in mostra le opere, alcune inedite, di Emiliano Alfonsi e per Incinque Jewels i gioielli di Myriam Bottazzi, Dettaglidattimi, Chiara Fenicia, Claudio e Roberto Franchi, Angela Gentile, Emanuele Leonardi, Paolo Mangano, Maria Patrizia Marra, Matuta gioielli, Maria Gaia Piccini, Anna Pinzari, Francesco Ridolfi, Simone Vera Bath e Lorella Verrillo.

Matuta gioielli
Matuta gioielli

A Clara Garcovich la comunicazione di Ribas Jewellery

Ribas Jewellery sarà seguita dall’agenzia di comunicazione Clara Garcovich. Per Ribas Jewellery, azienda di gioielli e diamanti fondata nel 2002, l’agenzia gestirà tutte le attività di comunicazione integrata e crossmediale, con attività di media relations, ufficio stampa e Pr, Digital Pr, Eventi.
Ribas Jewellery è stata fondata nel 2002 a Tel Aviv da Patrik Ribas, grazie alla sua grande esperienza nel settore dei diamanti e gioielli è oggi un’azienda riconosciuta a livello Worldwide. Con headquarters a Vilnius, Lituania, uffici creativi in Toscana e un flagship store a Firenze, Ribas Jewellery progetta, realizza, distribuisce e vende gioielli di lusso in oro realizzati con diamanti, zaffiri, smeraldi, rubini e altre pietre preziose. L’obiettivo del brand è quello di rendere i diamanti accessibili a tutti, grazie a uno starting price positioning accattivante, nonostante la grande qualità del prodotto garantita da Israeli Diamond Exchange di cui Ribas Jewellery è membro.

Ribas Jewellery oggi è in fase di forte espansione, con tre negozi monomarca a Vilnius, un negozio a Kaunas e un flagship store in Italia a Firenze, benchmark di riferimento. Recentemente abbiamo finalizzato altre quattro nuove aperture nei paesi Baltici, ma il mercato Italia è fondamentale soprattutto in termini di posizionamento, da qui la collaborazione con l’agenzia Clara Garcovich che ha l’obiettivo di sviluppare un nuovo piano strategico di comunicazione.
Patrik Ribas

Patrick Ribas
Patrick Ribas

L’agenzia, fondata nel 2002 da Clara Garcovich, si occupa di Pr e comunicazione integrata con approccio multidisciplinare e non convenzionale, specializzata nei settori fashion, beauty, jewellery, lifestyle, viaggi&hospitality, food&beverage, design&architettura, automotive e finance in grado di proporre e sviluppare strategie made to measure grazie ad un team creativo e innovativo di esperti nel linguaggio della comunicazione. A partire dal 2023 l’agenzia ha ampliato i propri servizi aggiungendo una nuova branch di consulenza per lo sviluppo strategico dei brand.

Bracciali tennis
Bracciali tennis
Il flagship store di Ribas a Firenze
Il flagship store di Ribas a Firenze
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