I gioielli dell’artista orafo di Firenze Alessandro Dari ♦
Gioielliere o scultore? Artista oppure orafo? Innovatore o tradizionalista? Tutte queste definizioni sono valide per Alessandro Dari. Lui si descrive come Maestro Fiorentino di Arti Orafe e Scultore. In effetti, i suoi gioielli assomigliano a frammenti di cattedrali, a bassorilievi romanici, a tesori scovati in un antico palazzo del Rinascimento. Dove, per la verità opera: si tratta del Palazzo Nasi-Quaratesi, a Firenze, dove ha il suo atelier e la bacheche che racchiudono la sua collezione. E dove ha anche organizzato una scuola di oreficeria.
Alcuni lavori di Dari sono esposti al Museo degli argenti del Palazzo Pitti e al Museo della cattedrale di Fiesole. Il suo laboratorio ha ricevuto, nel 2001, il titolo di Museo Bottega dal ministero dei Beni Culturali di Roma. Indossare i suoi gioielli significa portarsi addosso una storia, perché le sue piccole sculture, oppure le architetture che compongono i pezzi più elaborati trasmettono l’idea di qualcosa che è da raccontare, racchiusa dentro i pochi centimetri di metallo e pietre. Un lavoro che, possiamo dirlo, difficilmente si può trovare in altri paesi al di fuori dell’Italia.
Alessandro Dari, in effetti, è un gioielliere anomalo. Lui si definisce maestro orafo, ma anche alchimista , farmacista , artigiano e musicista, che incarna l’eredità dei grandi artisti del Rinascimento fiorentino.