Firenze

Asta Pandolfini tra gioielli e orologi

Anche Pandolfini partecipa alla classica serie di aste di fine anno. Gioielli e orologi sono in catalogo nella vendita del 29 e il 30 novembre a Firenze, nella storica sede di Palazzo Ramirez Montalvo. Ad aprire la doppia giornata di aste sono i gioielli, tra cui spiccano pezzi firmati da grandi Maison, come il bracciale Tulle di Buccellati in argento e oro, realizzato a maglia tessita e impreziosito da diamanti taglio rosa e vecchio. Risultato della innovativa lavorazione dell’oro ideata dal fondatore Mario Buccellati, che si ispirava all’architettura gotica, ai merletti veneziani, il bracciale in asta è un pezzo di alta gioielleria, che meglio rappresenta il marchio italiano.

Bracciale Tulle di Buccellati in argento e oro
Bracciale Tulle di Buccellati in argento e oro

Spicca anche il bracciale Bulgari Serpenti Viper in oro bianco e pavé di diamanti, la cui forma è ormai simbolo della Maison nell’immaginario comune. Tra i gioielli in catalogo ci sono anche una collana a catena con pietre di colore e diamanti di Mauboussin, e il bracciale Twist di Van Cleef & Arpels, composto da una maglia tessita in oro giallo intrecciata ad un filo di perle. Tra i top lot è una lunga collana a maglie concatenate in oro bianco con uno smeraldo inciso di 45 carati, da cui parte un pendente impreziosito da diamanti taglio brillante. Ad affiancarla, un’altra collana in oro bianco cosparsa di diamanti taglio brillante e navette, con la parte pendente impreziosita da uno smeraldo taglio a goccia.

Bracciale Bulgari Serpenti Viper in oro bianco e pavé di diamanti
Bracciale Bulgari Serpenti Viper in oro bianco e pavé di diamanti

Tra i lotti dedicati alle pietre colorate, poi, va all’incanto un anello a fascia traforata in oro giallo e diamanti, al cui centro è posizionato un rubino birmano taglio ovale e un anello in oro platino con zaffiro birmano taglio rotondo circondato da diamanti taglio brillante e baguette e un anello in oro bianco con un grande smeraldo colombiano minor enhancement taglio ottagonale, circondato da diamanti taglio baguette e brillante.

Anello con grande smeraldo colombiano e diamanti
Anello con grande smeraldo colombiano e diamanti

L’asta di orologi comprende segnatempo di marche come Rolex, Patek Philippe e Cartier. Per gli appassionati è proposta una collezione di Rolex Daytona, in acciaio, in oro 18kt, dai quadranti madreperla. Non mancano i classici Datejust in oro e in acciaio a completare il novero dei vari modelli di Rolex proposti, sia eleganti che sportivi. Vari anche i Submariner recenti, dall’Hulk, al Kermit ghiera verde, al più prezioso in oro giallo 18kt. Completano la proposta anche variati svariati Gmt Master, dalla ghiera Pepsi, Coke e Batman, per finire con due bellissimi Milgauss nelle due varianti vetro bianco e vetro verde.

Bracciale Twist di Van Cleef & Arpels
Bracciale Twist di Van Cleef & Arpels

Due i Patek Philippe Nautilus in acciaio, un 3700 e un 5712 completi di corredo. Per quanto riguarda il vintage di Patek, è proposto un raro Patek Philippe Tonneau in oro giallo. Presente anche Cartier con i modelli intramontabili della Maison, tra cui emerge, in questa selezione, uno splendido esemplare di Cartier Tank Cintree in oro giallo degli anni ’20.
I lotti preziosi, prima di andare all’asta, saranno in esposizione dal 16 al 19 novembre nella sede di Milano in via Manzoni 45, e dal 25 al 28 novembre a Firenze, a Palazzo Ramirez Montalvo. I due cataloghi dedicati ai Gioielli e agli Orologi da polso e da tasca sono stati curati dal capo dipartimento Cesare Bianchi insieme ad esperti del settore e alla Casa d’Aste.

Elena Braccini, gioielli e così sia

Devozione religiosa, tradizione, un pizzico di Medioevo: sono gli elementi dei gioielli di Elena Braccini ♦︎

Dall’architettura al gioiello: sembra che questa sia una delle strade più frequentate dalle designer. E un nesso c’è: l’architettura si occupa di volumi e di forme, comunica un’estetica, ama anche la funzionalità. Tutti elementi che si ritrovano nelle proposte di Elena Braccini, fiorentina specializzata in Interior Design e con un master in oreficeria alla Sacred Art School di Firenze, oltre a essere stata la ex di un calciatore esuberante come l’argentino Osvaldo. Prendete nota: il corso di studi è un indizio di quello che è il mondo creativo di Elena Braccini.

Come testimoniano le collezioni The Real Madonnas e Deep Soul.

Anello basculante con immagine della Madonna
Anello basculante con immagine della Madonna

Il nome anglofono delle collezioni cela, in realtà, la passione italianissima di gioielli legati alla tradizione, anche quella religiosa che ha le radici nelle arti medioevali. Arte sacra e interpretazioni zoomorfe, simboli: sono questi gli ambiti che frequenta la gioielleria della designer. I gioielli sono realizzati interamente a mano da artigiani fiorentini nelle storiche botteghe di Ponte Vecchio (il ponte che attraversa il fiume Arno). Oro e argento sono caratterizzati da microincisioni, con pietre che diventano micro architetture. Inoltre, le medagliette utilizzate per orecchini, anelli e collane provengono in parte da diversi santuari e chiese. Oltre alle citate collezioni The Real Madonnas e Deep Soul Elena Braccini propone anche fedi e gioielli realizzati su richiesta e personalizzabili.

Collana con pietre colorate e croce
Collana con pietre colorate e croce
Orecchini con Madonnine e croci
Orecchini con Madonnine e croci
Escapulario, collana scapolare della Vergine del Carmine
Escapulario, collana scapolare della Vergine del Carmine
Collana con la Madonna miracolosa di Rue du Bac
Collana con la Madonna miracolosa di Rue du Bac
Bracciale con cinque Madonnine i
Bracciale con cinque Madonnine
Anello in oro rosa
Anello in argento placcato oro rosa
Anelli in argento con immagine della Madonna
Anelli in argento con immagine della Madonna

Oro per Gi by Giselle

Una designer di gioielli trasgressiva (dal punto di vista stilistico) può trasgredire a sé stessa? Per Giselle Effting, brasiliana giramondo, con un passato da modella e un presente da designer con base a Firenze, è possibile. La creatrice ha fondato il marchio Gi by Giselle seguendo due principi: l’utilizzo del titanio come materiale speciale per i suoi gioielli e un design fantasioso, fuori dagli schemi, con l’idea di orecchini o anelli dalle forme sorprendenti che possano essere indossati da tutti, a prescindere da età, sesso o conformazione fisica. In effetti, quasi tutti i gioielli proposti sono fedeli a questa descrizione.

Ring Meta in oro rosa 18 carati e diamanti
Ring Meta in oro rosa 18 carati e diamanti

Ma se il titanio rimane il metallo preferito da Giselle Effting, l’offerta di gioielli si è arricchita anche di pezzi in oro. I primi sono stati quelli della collezione Gold Inlay, in titanio ma con venature in oro. Poi, sono arrivati anche anelli e orecchini interamente realizzati in oro, quasi sempre rosa e diamanti. In qualche caso si sono aggiunti gioielli in oro rosa con piccole gemme come tormalina Paraiba e granati. Insomma, una trasgressione alla trasgressività. L’oro incluso in tutti i prodotti Gi by Giselle è a 18 carati, riciclato e sostenibile.

Orecchini in oro rosa con granati e tormalina Paraiba
Orecchini in oro rosa con granati e tormalina Paraiba
Anello Unity in oro rosa e titanio
Anello Unity in oro rosa e titanio

EarHook Endo in oro giallo e diamanti
EarHook Endo in oro giallo e diamanti

Giselle Effting. Copyright: gioiellis.com
Giselle Effting. Copyright: gioiellis.com

Annamaria Cammilli celebra i 40 anni con l’anello Firenze

La creatività è come una pianta: quando nasce va coltivata e può solo crescere. Principio che vale anche per Annamaria Cammilli, brand fiorentino che ha tagliato il traguardo dei 40 anni di attività Un compleanno festeggiato con un grande evento a Firenze, con tutti gli onori. Una serata speciale iniziata in Piazza della Signoria, con gli ospiti della Maison che hanno visitato la Boutique di Cammilli e sostato presso la Loggia dei Lanzi, riservata ai presenti per l’occasione, e un’esclusiva visita guidata del Museo degli Uffizi. Poi, la festa per l’anniversario ha avuto il suo centro di gravità nello storico Palazzo Gondi, uno dei più illustri edifici rinascimentali fiorentini.

Allestimento a Palazzo Gondi
Allestimento a Palazzo Gondi

Intrattenimento, musica, cibo. E, naturalmente, gioielli, con la presentazione dell’anello celebrativo Firenze, dedicato alla città culla di arte e bellezza che da sempre ha ospitato e ispirato la creatività del marchio Cammilli. La fondatrice della Maison, Annamaria Cammilli, ha dedicato l’anello Firenze alla sua città nelle mani del sindaco, Dario Nardella. Un momento simbolico che rappresenta la sintesi della lunga storia che ha portato il marchio italiano a essere conosciuto in tutto il mondo. Si tratta di un anello in edizione limitata di soli 40 esemplari, nato per celebrare i 40 anni di Annamaria Cammilli. È realizzato con la classica finitura satinata Aetherna, ma in sette diverse varianti, che prevedono anche la versione lucida, o la presenza di varie tipologie e disegni di pavé di diamanti e pietre preziose. Fuori dell’ordinario è anche il packaging: uno scrigno totalmente scolpito in pietra di alabastro.

Annamaria Cammilli (a destra) e Raffaella Renai
Annamaria Cammilli (a destra) e Raffaella Renai

Le sette versioni dell’anello Firenze
• Versione Lux: solo oro
• Versioni Icon e Icon Lux: in perfetto stile dell’iconica collezione Dune, declinato in versione satinata con finitura Aetherna e versione lucida
• Versioni Galaxy e Glaxy Lux: illuminate da un tocco di pavé, declinato in versione satinata con finitura Aetherna e versione lucida
• Versioni Pavé e Pavé Color: completamente ricoperte di pietre, diamanti o pietre preziose di colore come rubini, zaffiri, smeraldi, diamanti brown e black

L'anello Firenze e la confezione in alabastro
L’anello Firenze e la confezione in alabastro

Un cammino iniziato nel 1983, quando Annamaria Cammilli ha deciso di trasformare la sua boutique di gioielleria nel cuore di Firenze in qualcosa di più grande. Grazie a questa scelta coraggiosa la designer, che è anche pittrice e scultrice, è riuscita nell’impresa di fondare un’azienda sul proprio talento artistico, dando vita a creazioni scultoree che si distinguono per l’eccezionale plasticità delle forme. Oggi, la creatività di Annamaria Cammilli è accompagnata dalla gestione del Ceo Riccardo Renai.

Anello Firenze versione con pavé
Anello Firenze versione con pavé

Nel corso degli anni il suo modo diverso di far gioielleria è diventato un vero e proprio stile, un messaggio creativo originale e molto riconoscibile. Il talento dei mastri orafi di Cammilli ha permesso poi di maturare un’alta specializzazione su vari aspetti tecnici, come le 8 originali tonalità di oro 18 carati e l’esclusiva finitura vellutata delle superfici Aetherna, che distinguono in maniera inequivocabile i gioielli del brand, con una lavorazione segreta appositamente sviluppata per esaltare la tridimensionalità del gioiello. Produzione rigorosamente 100% Made in Italy e un design esclusivo: sono i valori che hanno permesso all’azienda di rinnovarsi costantemente nel tempo.

Riccardo Renai e Annamaria Cammilli
Riccardo Renai e Annamaria Cammilli

I numeri confermano che il mercato apprezza: Cammilli infatti ha chiuso il 2022 con un aumento del fatturato del 38% rispetto all’anno precedente, e l’incremento rispetto all’anno di riferimento prima del covid (2019) è addirittura del 97%. Una crescita dovuta anche a una politica di investimenti mirata a incrementare la distribuzione del brand, la notorietà e la conoscenza del valore aggiunto dei suoi prodotti. Come l’investimento dedicato alla formazione testimoniato dall’inaugurazione in giugno 2022 della Cammilli Academy, una modernissima struttura dedicata alla formazione del personale di vendita dei concessionari che presentano il brand in tutto il mondo. Un percorso che dà ai partecipanti non solo la possibilità di apprendere come trasmettere con efficacia le caratteristiche speciali dei gioielli Cammilli, ma anche di vivere un’esperienza immersiva nel cuore di Firenze, alla scoperta delle origini e della vera essenza del brand. Un’iniziativa che parla della volontà di continuare ad alimentare la crescita, portando nel mondo la bellezza pervasiva di Firenze e il savoir-faire dei propri mastri artigiani, racchiusi in un gioiello.

Orafo al lavoro, dimostrazione durante l'evento
Orafo al lavoro, dimostrazione durante l’evento
Party a Palazzo Gondi
Party a Palazzo Gondi
Il team di Annamaria Cammilli
Il team di Annamaria Cammilli

Asta preziosa per Pandolfini

Asta di gioielli e orologi con buoni risultati per Pandolfini, casa di vendite all’incanto fiorentina. La selezione di preziosi, selezionati dal capo dipartimento Cesare Bianchi, sono stati battuti nella storica sede di Palazzo Ramirez Montalvo. Per quanto riguarda l’asta del dipartimento Gioielli, sono stati venduti il 92% dei lotti per un totale di 2,8 milioni di euro e il 185% di aumento delle stime di partenza. Su tutti spicca l’anello in oro bianco 18 carati con diamante fancy blue, aggiudicato a 376.000 euro.

Anello in oro bianco 18 carati con solitario taglio brillante di 7,03 carati
Anello in oro bianco 18 carati con solitario taglio brillante di 7,03 carati

Un anello in oro bianco 18 carati con solitario taglio brillante di 7,03 carati è stato aggiudicato a 163.800 euro e un paio di orecchini in platino con rubini birmani e diamanti hanno trovano un compratore per 138.600 euro. All’asta di orologi sono stati aggiudicati 111 su 124 pezzi, il 90% dei lotti, per un totale di 1,2 milioni e 125% di aumento delle stime di partenza.
Orecchini in platino con rubini birmani e diamanti
Orecchini in platino con rubini birmani e diamanti

Miglior performance per il Rolex Daytona Paul Newman Panda del 1971, l’orologio dalla cassa in acciaio, quadrante panda aggiudicato a 163.800. Tra i molti lotti proposti si segnalano anche l’aggiudicazione del Rolex Daytona Big Red del 1979, venduto a 85.680 e il Patek Philippe Nautilus Jumbo acciaio e oro del 1979, con cassa monoblocco in acciaio, lunetta liscia in oro giallo e bracciale in acciaio e oro giallo 18 carati aggiudicato a 78.120 euro.
Rolex Daytona Paul Newman Panda
Rolex Daytona Paul Newman Panda

Annamaria Cammilli spaziale con Moon Drops

Gocce di pioggia, gocce di rugiada, gocce di mare. Le possibili gocce sono tante, ma tra queste ci sono i gioielli della storica linea Goccia di Annamaria Cammilli. Ma, per il 2023, l’idea della Maison toscana, che compie i suoi primi 40 anni, è più sorprendente, perché le gocce non sono più liquide, ma rappresentazione diretta del satellite della Terra, cioè la luna. Riccardo Renai, Ceo di Cammilli e direttore creativo, ha introdotto la linea Moon Drops.

Bracciale in oro Ice e diamanti della collezione Moon Drops
Bracciale in oro Ice e diamanti della collezione Moon Drops

SI tratta della innovazione più importante tra quelle presentate all’apertura del nuovo anno. Moon Drops è anche il frutto, spiegano all’azienda toscana, di un lungo studio. I gioielli si sviluppano con un susseguirsi di gocce, che con incastri elaborato fanno brillare un riflesso a forma di luna disegnato con i diamanti. La collezione porta con sé tutte le innovazioni stilistiche e cromatiche, a partire dai raffinati colori dell’oro, della Maison. Nel catalogo di Annamaria Cammilli rimane comunque presente la più tradizionale collezione Goccia.

Anello in oro apricot e diamanti della collezione Goccia
Anello in oro apricot e diamanti della collezione Goccia
Orecchini in oro rosa e diamanti della collezione Goccia
Orecchini in oro rosa e diamanti della collezione Goccia
Pendente in oro di diversi colori e diamanti della collezione Goccia
Pendente in oro di diversi colori e diamanti della collezione Goccia

Il Rinascimento di Temple St. Clair




I gioielli di Temple St. Clair, dalla Virginia a Firenze, passando dal Rinascimento. E alla protezione della fauna in Africa ♦︎

Da Firenze è partita oltre 30 anni fa. E a Firenze è tornata da poco, proprio sul Ponte Vecchio, con il suo primo store italiano. Il marchio di alta gioielleria Temple St. Clair, fondato proprio nel capoluogo toscano nel 1986, è approdato nel centro storico della città grazie a una partnership con la famiglia di gioiellieri fiorentini Vettori. Nata in Virginia (Usa), dopo gli studi in Svizzera, Temple St. Clair ha scoperto negli artigiani fiorentini la capacità che è frutto di una secolare tradizione. Grazie al loro insegnamento, la designer ha fondato la sua azienda nel 1986 a Firenze.

Anello in oro 18 carati con pietra luna cabochon
Anello in oro 18 carati con pietra luna cabochon

Lei ama la città toscana: ha una laurea in studi italiani conseguita allo Smith College e un master in letteratura rinascimentale italiana al Middlebury College. Ma ama anche la natura: per il novembre ha deciso di donare il 20% di tutte le vendite di e-commerce alla Big Life Foundation in Africa: è un’organizzazione senza scopo di lucro che si dedica alla protezione di un vasto territorio di natura selvaggia in Africa orientale impiegando centinaia di ranger Maasai locali nei suoi programmi anti-bracconaggio, tra le altre iniziative di conservazione.

Ma oltre alla capacità di lavorare con l’oro, Temple St. Clair ha una particolare sensibilità nell’uso delle pietre.

Bracciale Sassini in oro 18 carati con tanzanite e rubellite
Bracciale Sassini in oro 18 carati con tanzanite e rubellite

Ama i colori traslucidi, sfuggenti, come quelli della pietra luna utilizzata nella collezione Silk Road. Ma cerca anche gemme rare, come l’opale nero australiano Lightening Ridge, tormalina Paraiba, tsavorite. Nel 2017, Temple St. Clair è stata scelta, assieme a miti come Louis Comfort Tiffany e Alexander Calder, come terzo designer americano di gioielli rappresentati nella collezione permanente del Museo delle arti decorative del Louvre di Parigi. Bisogna aggiungere altro?

Orecchini pendenti in oro 18 carati, pietra luna e diamanti
Orecchini pendenti in oro 18 carati, pietra luna e diamanti
Anello in oro, pietra luna, zaffiri, tsavorite, rubini
Anello in oro, pietra luna, zaffiri, tsavorite, rubini
Orecchini in oro con citrino, peridoto, tormalina, berillo giallo, ametista, iolite, rodolite, diamanti
Orecchini in oro con citrino, peridoto, tormalina, berillo giallo, ametista, iolite, rodolite, diamanti
Anello in oro con granato mandarino
Anello in oro con granato mandarino
Collana di alta gioielleria con acquamarina, morganite, berillo, diamanti
Collana di alta gioielleria con acquamarina, morganite, berillo, diamanti
Anello Athena in forma di gufo, in oro 18 carati, tormalina, pietra luna, diamanti, zaffiri, smeraldi
Anello Athena in forma di gufo, in oro 18 carati, tormalina, pietra luna, diamanti, zaffiri, smeraldi






Lusso flessibile con Novecentonovantanove


Si chiama Novecentonovantanove: il numero è il nome di un’azienda di Firenze specializzata in bracciali e collane tubogas (ma non solo).

Nel 1999, a Firenze, è nato un nuovo brand di gioielleria: dopo lungo e acceso dibattito l’accordo è stato trovato su un nome che ricorda l’anno di nascita, Novecentonovantanove. Un numero che è facile da ricordare, così come è semplice rammentare lo stile scelto per i prodotti dell’azienda che fa ora capo a Enzo Lazzerini: il classico tubogas. Cioè quei gioielli in oro formati da coppie di strisce a incastro, con una forma che ricorda, appunto, i tubi flessibili per il gas.

Bracciale tubogas in oro rosa con diamantj
Bracciale tubogas in oro rosa con diamantj

La particolarità di questa lavorazione consiste nel fatto che collane o bracciali non richiedono saldatura. È stato un tipo di gioiello popolare durante la fine degli anni 1930 e 1940. L’idea riflette anche la necessità di sopperire alla scarsità di oro durante la Seconda Guerra Mondiale. I bracciali o collane tubogas di 999 non differiscono dal modello classico: realizzati in oro, spesso accostato sullo stesso pezzo nelle diverse tonalità giallo, bianco e rosa. In alcuni casi i gioielli sono impreziositi da diamanti, come nelle collezioni di maggiore impatto.
Monica Battistoni

Linea Multifili di 999
Linea Multifili di 999
Bracciale tubogas in oro rosa e diamanti
Bracciale tubogas in oro rosa e diamanti
Bracciali 999
Bracciali 999
Bracciale e anello in oro e diamanti
Bracciale e anello in oro e diamanti

Bracciali in oro bianco e rosa con diamanti
Bracciali in oro bianco e rosa con diamanti

Fratelli Peruzzi, un libro sulla storia della gioielleria fiorentina

Tra chi ha apprezzato i gioielli della gioielleria e argenteria Fratelli Peruzzi, a Firenze, c’erano anche il principe Ranieri di Monaco e sua moglie, Grace Kelly. Lo testimonia una immagine in bianco e nero con la coppia di fronte alla bottega fiorentina dell’azienda, circondata dai soliti curiosi e fans, che oggi probabilmente sarebbero follower. Il lavoro di questa storica insegna fiorentina è ora raccolto in un libro, Gioielli a Firenze, Archivio Fratelli Peruzzi (1880-1970), edito dalla casa editrice Sillabe di Livorno e scritto dalla storica del gioiello Bianca Cappello. Obiettivo: far conoscere meglio anche al grande pubblico un pezzo della storia della gioielleria artigianale italiana.

Disegno per anelli in oro in stile Cinquecento, matita, inchiostro, acquerello su carta, anni ’30 del Novecento. Archivio Fratelli Peruzzi
Disegno per anelli in oro in stile Cinquecento, matita, inchiostro, acquerello su carta, anni ’30 del Novecento. Archivio Fratelli Peruzzi

All’interno è descritto in 297 pagine e con l’aiuto di 300 immagini, quasi un secolo di produzione orafa, con disegni e fotografie della gioielleria e argenteria Fratelli Peruzzi. Fondata a Firenze nel 1880, la Maison ha lavorato tra l’Italia e l’America, con una insegna a Boston e laboratorio e vendita sul Ponte Vecchio, a Firenze.

Ci sono storie che non si possono conservare in soffitta, per questo ho voluto che tutto il materiale documentario dell’attività della Fratelli Peruzzi venisse studiato e valorizzato. Così, uscendo dal suo scrigno, potrà essere conservato per sempre nella memoria di tutti.
Laura Giannoni Peruzzi, amministratore delegato di Fratelli Peruzzi

1. Giuseppe Peruzzi e il suo staff nel laboratorio di argenteria e oreficeria in Borgo San Jacopo a Firenze, 1919. Archivio Fratelli Peruzzi
1. Giuseppe Peruzzi e il suo staff nel laboratorio di argenteria e oreficeria in Borgo San Jacopo a Firenze, 1919. Archivio Fratelli Peruzzi

È stato un onore poter studiare questo notevole archivio di disegni, foto e modelli di gioielli e argenterie fiorentine. Valorizzarlo non ha significato solo riportare alla luce la storia della famiglia Peruzzi attraverso un’attenta ricerca documentaria, ma anche poter raccontare qualcosa in più sulla storia del gioiello all’italiana (così veniva chiamato nel XIX secolo), caratterizzato da elementi distintivi originali e autonomi rispetto alla gioielleria detta alla moda di Parigi o di Londra.
Bianca Cappello

Bianca Cappello
Bianca Cappello

Gioielli a Firenze, Jewels in Florence, Archivio Fratelli Peruzzi 1880 – 1970, Edito da Sillabe 2022 Prefazione Luigi Salvadori Introduzione Dora Liscia Bemporad Con un testo di Samuele Magri Testo italiano e inglese 237 pagine con oltre 300 immagini a colori Rilegatura a brossura (28 euro) e a cartonato (32 euro).

Disegno per lavalier lavorato a filo e granulazione “etrusca”, inchiostro e acquerello su carta, anni Dieci del Novecento. Archivio Fratelli Peruzzi
Disegno per lavalier lavorato a filo e granulazione “etrusca”, inchiostro e acquerello su carta, anni Dieci del Novecento. Archivio Fratelli Peruzzi

Anteprima giovedì 30 marzo 2023, ore 18.00, cattedrale dell’Immagine Piazza Santo Stefano al Ponte 5, Firenze

Foto anni Trenta di gioielli Peruzzi realizzati tra la fine del XIX e il primo trentennio del XX secolo della tipologia che a Firenze è conosciuta come Stile Antico. Archivio Fratelli Peruzzi
Foto anni Trenta di gioielli Peruzzi realizzati tra la fine del XIX e il primo trentennio del XX secolo della tipologia che a Firenze è conosciuta come Stile Antico. Archivio Fratelli Peruzzi
Disegno di bracciali, inchiostro, acquerello e biacca su carta telata, anni Venti-Trenta. Archivio Fratelli Peruzzi
Disegno di bracciali, inchiostro, acquerello e biacca su carta telata, anni Venti-Trenta. Archivio Fratelli Peruzzi

I colori di Dune Solar di Annamaria Cammilli




Le Dune di Annamaria Cammilli sono il marchio di fabbrica che ha reso celebre la Maison fiorentina. Logico, quindi, che la designer riservi particolare attenzione per la linea di gioielli che presenta sinuose curve punteggiate da diamanti o pietre di colore. Nel tempo la collezione Dune si è ramificata in diverse linee, ognuna con la sua caratteristica. In autunno, per esempio, è stata presentata Dune Color, a cui si aggiungono ora nuovi gioielli. La novità è costituita da Dune Solar Color, che combina il design a onde della linea principale con i colori di varie pietre semipreziose.

Orecchini serie Dune color, oro arancio albicocca 18 carati con tormaline rosse
Orecchini serie Dune color, oro arancio albicocca 18 carati con tormaline rosse

I gioielli presentano diverse tonalità e sfumature di tormaline, il blu profondo delle tanzaniti, il verde sgargiante del peridoto a cui si aggiungono il rosa della rodolite e il celeste dell’acquamarina. Colori che si abbinano alla varietà di colorazioni dell’oro, che è un’altra caratteristica di Annamaria Cammilli: la Maison, nelle diverse collezione, propone il metallo più prezioso declinato in otto diverse tonalità.

Anelli Dune Color Series, oro Orange Apricot 18 kt con tormaline verdi e oro rosa champagne 18 kt con tormaline azzurre
Anelli Dune Color Series, oro Orange Apricot 18 kt con tormaline verdi e oro rosa champagne 18 kt con tormaline azzurre
Pendente Dune Color Series, oro giallo sunrise 18kt con peridoto e tormalina verde
Pendente Dune Color Series, oro giallo sunrise 18kt con peridoto e tormalina verde
Orecchini serie Dune color, in oro rosa champagne 18kt con diamanti e tormaline verdi
Orecchini serie Dune color, in oro rosa champagne 18kt con diamanti e tormaline verdi
Anello Serie Dune In Oro Arancio Apricot 18Kt Con Diamanti
Anello Serie Dune In Oro Arancio Apricot 18Kt Con Diamanti

Collier serie Dune Solar, in oro arancio albicocca 18kt con diamanti
Collier serie Dune Solar, in oro arancio albicocca 18kt con diamanti







Oro e titanio per Gi by Giselle




Oro e titanio: il 2023 segna un’innovazione per il giovane marchio fiorentino Gi by Giselle. La designer e fondatrice, Giselle Effting, sottolinea che si tratta di una tecnica artigianale è sviluppata esclusivamente da Gi by Giselle. Lavorare con il titanio, in effetti, è difficile: è un metallo leggero, flessibile, ma anche incredibilmente tenace. Per raggiungere il risultato, Gi di Giselle fonde oro e titanio attraverso un metodo di intarsio. Le vene sono incise in 3D sulla stampa in titanio, l’oro è poi applicato con una tecnica a inseguimento e le vene vengono martellate manualmente per fissare l’oro in posizione.

Anello in titanio e oro di Gi by Giselle
Anello in titanio e oro di Gi by Giselle

Il titanio era già utilizzato dal brand in passato, ma abbinato a piccoli diamanti o zaffiri. Oltre che per la tecnica di lavorazione, i gioielli di Gi by Giselle sono originali anche per il design, che privilegia l’asimmetria e un sapore di produzione artigianale.
Nata nel sud del Brasile, Giselle Effting ha scoperto la sua passione collezionando conchiglie con sua madre e sua sorella sulle spiagge di Santa Catarina per realizzare collane e braccialetti. Dall’età di 15 anni, però, ha avuto una parentesi come modella in 9 Paesi diversi. L’accostamento al mondo della moda le ha permesso di conoscere le opere di direttori creativi, stilisti di moda e marchi di alta gioielleria. Dopo essersi stabilita a Hong Kong ha scoperto la sua passione per i gioielli e si è diplomata al Gemological Institute of America, prima di trasferirsi a Firenze, dove ha seguito i corsi di Alchimia Contemporary Jewelry School.

Anello in titanio con venatura di oro
Anello in titanio con venatura di oro
Collana in titanio con pendente a cuore
Collana con pendente a cuore
Collana con pendente in titanio e oro
Collana con pendente in titanio e oro
Anello in titanio e oro, lato e fronte
Anello in titanio e oro, lato e fronte

Anello ottagonale in titanio con venatura in oro
Anello ottagonale in titanio con venatura in oro

Giselle Effting. Copyright: gioiellis.com
Giselle Effting. Copyright: gioiellis.com







Andrea Fohrman, la prima designer sulla luna




Andrea Fohrman: la luna è un satellite prezioso nelle collezioni della designer di Los Angeles ♦

È una delle poche donne che non si offende se qualcuno le dice che è lunatica. Per un motivo semplice: adora la luna e il pallido satellite della Terra è una fonte di ispirazione dei suoi gioielli. La storia come designer di Andrea Fohrman è iniziata ammirando l’anello cocktail della nonna e con la passione per il meteo, le stagioni, le fasi dell’anno. Che sono segnate, appunto, dall’alternarsi delle lune. Andrea Fohrman è talmente affascinata dalla gemella della Terra che sul suo sito internet c’è la possibilità di calcolare la fase lunare che corrisponde a una data importante della propria vita.

Anello in oro 14 carati, diamanti e crisocolla
Anello in oro 14 carati, diamanti e crisocolla

Ha iniziato il suo lavoro utilizzando soprattutto opali, forse la pietra che ricorda di più la Selena degli antichi, assieme ovviamente alla pietra di luna. L’arte della gioielleria l’ha imparata anche in Italia, a Firenze, dove ha studiato anche disegno e scultura. Ha raccolto oggetti antichi e li ha trasformati in pendenti. Poi, nel 2004 ha alzato il tiro fino a puntare sulla gioielleria di alta gamma, che disegna nella sua casa di Los Angeles.

Orecchini in oro 14 carati con turchese intagliato e diamanti
Orecchini in oro 14 carati con turchese intagliato e diamanti
Collana in oro, smalto, diamanti
Collana in oro, smalto, diamanti
Collana Rainbow in oro e zaffiri rosa
Collana Rainbow in oro e zaffiri rosa
Collana con ametista
Collana con ametista

Orecchino in oro con smeraldo
Orecchino in oro con smeraldo

Collana in oro 14 carati con turchese, quarzo rutilato e diamanti
Collana in oro 14 carati con turchese, quarzo rutilato e diamanti







Meini nel segno di Firenze




Meini Gioielli, la tradizione orafa fiorentina ha sempre il suo fascino ♦︎

La storia è quella di tante altre realtà artigiane della gioielleria: il giovane apprendista che impara i segreti del mestiere, si mette in proprio, apre la sua bottega e trova anche la sua strada stilistica. È così che è nata Meini Gioielli, bottega artigiana fiorentina. Tutto inizia nel 1963, quando all’età di 14 anni Cesare Meini «entra come apprendista nella bottega artigiana Ricci, uno dei maestri orafi più famosi nella Firenze degli anni Sessanta».

Anello in filigrana in oro, diamanti, acquamarina
Anello in filigrana in oro, diamanti, acquamarina

La bottega si trova proprio nel cuore di Firenze, vicino al del Ponte Vecchio. Qui Cesare Meini impara il disegno ornamentale, la modellatura, l’arte del traforo e, soprattutto, dell’incisione a bulino. Nel segno della tradizione orafa fiorentina, accumula esperienza fino al 1971, quando si iscrive all’Albo Artigiani e apre un laboratorio orafo nel centro storico di Firenze. Nel 1977 l’attività è stata trasferita a Rignano sull’Arno, un paese vicino a Firenze, dove ancora oggi l’orafo toscano realizza le sue creazioni, assieme ai figli Leonardo e Lorenzo. I gioielli di Meini restano ancorati allo stile e alla tradizione toscana: oro bianco e giallo, lavorato, traforato, con forme floreali e, qualche volta, pietre preziose di un certo volume.

Anello in oro giallo, diamanti e smeraldo
Anello in oro giallo, diamanti e smeraldo
Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti
bracciale oro diamanti
Bracciale in filigrana con oro 18 carati e diamanti

Bracciale in oro 18 carati e diamanti
Bracciale in oro 18 carati e diamanti

Anello in oro bianco e giallo 18 carati, diamanti e acquamarina
Anello in oro bianco e giallo 18 carati, diamanti e acquamarina

Anello con filigrana in oro e smeraldo
Anello con filigrana in oro e smeraldo







Un’Academy per Annamaria Cammilli




Bravi artigiani, specialisti della lavorazione dei gioielli, esperti di gemme, ma anche professionisti dell’attività commerciale: per una grande Maison è fondamentale coinvolgere bravi collaboratori. Ed è questo l’obiettivo della Cammilli Academy, nuova struttura dedicata alla formazione del personale di vendita dei concessionari dei gioielli di Annamaria Cammilli che presentano il brand di Firenze in tutto il mondo. L’Academy è un investimento che il brand ha dedicato alla formazione consiste in una struttura realizzata nei locali confinanti con la sede dell’azienda.

Corso di formazione alla Cammilli Academy
Corso di formazione alla Cammilli Academy

Firenze è un museo a cielo aperto, ad ogni angolo stupisce con piccoli e grandi capolavori dell’arte e della cultura, far respirare tutto questo ai nostri ospiti significa permettere loro di comprendere a pieno le origini, la forza creativa che anima e ispira il nostro lavoro. Il risultato più ambito del progetto è il rafforzamento della comunicazione con tutti i venditori dei concessionari nel mondo, che saranno in grado di trasmettere con molta più efficacia le caratteristiche speciali dei nostri gioielli. Qui avranno l’opportunità di toccare con mano il mondo creativo di Cammilli e capire a fondo la realtà di un’azienda che ha scelto di fare gioielleria in un modo diverso, in una città speciale come Firenze.
Riccardo Renai, Ceo di Annamaria Cammilli

Riccardo Renai, Ceo di Annamaria Cammilli
Riccardo Renai, Ceo di Annamaria Cammilli

L’Academy comprende spazi dedicati alle tecniche di vendita, sale conferenze, zone con schermi speciali, spazi espositivi e anche un piccolo ristorante e spazio degustazione vino. Lo spazio è attrezzato con strumenti di ultima tecnologia per la condivisione di filmati, ambienti dedicati alla didattica e, naturalmente, gioielli da conoscere nei dettagli. L’esperienza comprende anche un pomeriggio dedicato alla scoperta della città con visita al negozio monomarca in prossimità della famosa Piazza della Signoria, culla del Rinascimento. Un percorso, insomma, diverso da un semplice corso di specializzazione per agenti di vendita. L’idea dell’Academy, infatti, nasce dall’interesse del pubblico verso gioielli che hanno una storia da raccontare, la loro esclusività ed il loro valore aggiunto.

Disegni preparatori di Annamaria Cammilli
Disegni preparatori di Annamaria Cammilli
Caterina Periccioli, Communications Manager di Annamaria Cammilli Gioielli
Caterina Periccioli, Communications Manager di Annamaria Cammilli Gioielli
Anello in oro, diamanti e smeraldo, alta gioielleria
Anello in oro, diamanti e smeraldo, alta gioielleria

Annamaria Cammilli, fondatrice della Maison fiorentina
Annamaria Cammilli, fondatrice della Maison fiorentina







I ricami di Massai Orafi in Firenze




L’antica tradizione del cesello nel laboratorio di Massai Orafi in Firenze ♦

L’arte a Firenze non è solo quella che si trova nelle sale degli Uffizi, sotto le arcate di Santa Maria Novella oppure dei tanti capolavori che costituiscono un patrimonio unico al mondo. C’è anche l’arte tramandata per generazioni e applicata a oggetti come i gioielli. L’arte orafa degli artigiani fiorentini, infatti, è una delle più famose e apprezzate. Se volete averne una testimonianza, guardate alla produzione di Massai orafi in Firenze.

Anello in oro bianco e giallo, con tormaline rosa
Anello in oro bianco e giallo, con tormaline rosa e diamanti

L’azienda, aperta nel 1950 dal maestro orafo Franco Massai e ora gestita dai figli Gianni, Andrea ed Enrico, utilizza i metodi tradizionali di lavorazione (li potete vedere nel filmato) e, soprattutto, conserva lo stile che caratterizza la gioielleria della città del Giglio, con traforo, cesellatura e incisione, tipiche dell’arte orafa fiorentina, assieme all’utilizzo di pietre preziose e perle. Non solo: l’azienda ha conservato il laboratorio nel centro storico di Firenze, all’ultimo piano di un’antica casatorre del 16° secolo, che si può visitare. Niente fantasmi, però, ma esperti artigiani vivi e vegeti.

Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti
Pendente in oro a forma di giglio, simbolo di Firenze
Pendente in oro a forma di giglio, simbolo di Firenze
Bracciale Elisabetta in oro e diamanti
Bracciale Elisabetta in oro e diamanti
Bracciale Reticolato, antica tecnica incisione e saldatura a fuoco
Bracciale Reticolato, antica tecnica incisione e saldatura a fuoco

Anello Munch in oro giallo 18 carati, diamanti
Anello Munch in oro giallo 18 carati, diamanti







Storia del mondo con Ellius




Ellius e Sara Jewelry, aziende fondate da Fadi Raslan. La prima punta sul design. La seconda è specializzata in semi lavorati per la gioielleria, la specialità del distretto di Arezzo, dove ha sede. Ma sei anni fa Fadi Raslan ha deciso di fare il grande salto nel mercato della gioielleria prêt-à-porter con Ellius. La storia di Raslan è anche la testimonianza della passione dell’imprenditore. Nato in Giordania, a 16 ha scoperto il fascino dell’oreficeria e, in qualche modo, dopo una parentesi di studi in medicina all’università di Kiev, è arrivato in Italia per frequentare il Margaritone, la scuola di oreficeria di Arezzo e come incassatore di pietre a Firenze.

L'anello Cupola del Brunelleschi
L’anello Cupola del Brunelleschi

Nel 1999 ha avviato la sua azienda che produce per conto terzi, fino al lancio di Ellius, che nel 2022 ha deciso di partecipare all’esposizione collettiva Artistar Jewels, che si tiene durante la Milano Jewelry Week. L’obiettivo del brand, secondo quanto comunica, è  piuttosto vasto: raccontare la storia dell’umanità, tra passato e futuro, considerando il gioiello come un legame tra le culture che esalta il valore universale della comprensione e dell’uguaglianza. Non semplice da riassumere in un gioiello. La collezione più nota del brand è Cupole. Un anello, per esempio, ha la forma della cupola del Brunelleschi a Firenze in argento 925, , un’altra quella di San Pietro di Roma, ma c’è anche la moschea della Roccia di Gerusalemme. Ci sono, inoltre, gioielli ispirati al mondo classico, greco e romano come, del resto, indica il nome del marchio.

Anello in argento a forma di tempio
Anello in argento a forma di tempio
Anello ispirato ai templari
Anello ispirato ai templari
Collana ispirata al tema della Natività
Collana ispirata al tema della Natività

Parure ispirata alla Cupola del Brunelleschi
Parure ispirata alla Cupola del Brunelleschi







Punto, linea e cerchio by Hadar Nornberg




I gioielli di Hadar Nornberg, designer che ama la geometria rigorosa ♦

Un’artista internazionale prestata alla gioielleria: si potrebbe definire così la designer israeliana-svizzera Hadar Nornberg, che con il sue brand ha espresso la sua creatività tra Tokyo, New York e Parigi, mentre ha appreso l’arte del gioiello a Firenze, alla scuola di gioielleria contemporanea Alchimia. Anche se progetta gioielli, la designer ha come figure di riferimento architetti, personaggi dello spettacolo e pittori come Lucio Fontana, Donald Judd, Le Corbusier, Carlo Scarpa, Beethoven e Pina Bausch. Ma, più in generale, sono l’arte contemporanea, l’architettura, la musica classica e la danza a essere le muse del designer.

Anello Affinity in oro bianco e diamanti
Anello Affinity in oro bianco e diamanti

Linea, punto e pensiero: attraverso questi tre elementi sono create le collezioni di anelli e bracciali dal disegno ultra semplice, ma di elaborata concezione. Le tre linee artistiche a cui Hadar si riferisce sono Bauhaus, art deco e minimalismo. E i materiali che utilizza sono interpretati in modo originale: oro, ma definito da forme geometriche elementari, come il quadrato, il tondo, dove i diamanti sembrano delle sfide alla superficie del metallo.

Anello Demure in oro giallo e diamante
Anello Demure in oro giallo e diamante
Anello della collezione Tracing in oro giallo e diamante
Anello della collezione Tracing in oro giallo e diamante
Anello Maze in oro giallo e diamanti
Anello Maze in oro giallo e diamanti
Orecchino singolo in oro bianco, diamanti, onice
Orecchino singolo in oro bianco, diamanti, onice
Bracciale Semblance in oro bianco e diamanti
Bracciale Semblance in oro bianco e diamanti

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti







Alcozer, bijoux in stile fiorentino




Lo stile inconfondibile dei bijoux di lusso firmati dalla Maison fiorentina Alcozer ♦︎

A Firenze l’ottone è come l’oro: diventa un materiale di lusso grazie alla lavorazione precisa e artigianale, oltre a un uso illimitato della fantasia. Ma per avere successo bisogna anche avere uno stile. È quello che è riuscita a fare Alcozer & J, azienda artigiana, specializzata nella creazione e produzione di bigiotteria di lusso. I suoi gioielli, infatti, possono partire da poco più di 100 euro per arrivare ai quasi 1000 di una collana semi-rigida in ottone dorato con ramo e foglie di edera in smeraldo, impreziosite da bacche in granato, perle e cristalli Swarovski. L’ottone è dorato o color oro rosa o argento a scelta con un procedimento di galvanica.

Orecchini Tartaruga in ottone dorato e pasta di turchese
Orecchini Tartaruga in ottone dorato e pasta di turchese

Motore di questa macchina è il fondatore e designer Giampiero Alcozer. che dal 1994 ama creare gioielli come fossero per artisti che recitano su un palcoscenico. La sua vocazione alla forgiatura di piccole opere d’arte nasce nel 1973, quando a soli undici anni riceve in dono da un pescatore a Cuba il suo primo corallo, insieme alla parole “fra qualche anno farai un gioiello per la tua amata”. Sono gioielli generalmente grandi, con un volume consistente, forme elaborate, allusioni a favole e miti, tra stile dark e surrealista. Gran parte dei gioielli in catalogo sono realizzati su ordinazione, nel giro di qualche giorno, mentre se si acquistano online ci vogliono 15 giorni per la spedizione.

Anello Castelli in ottone dorato, con tormalina, spinello e onice
Anello Castelli in ottone dorato, con tormalina, spinello e onice
Anello Elefante Anello in ottone dorato con testa di elefante dagli occhi di swarovski e grande granato ovale sulla testa
Anello Elefante in ottone dorato, cristalli Swarovski e granato ovale
Anello in ottone dorato a forma di Mantide Religiosa. In ottone dorato e smeraldi
Anello in ottone dorato a forma di Mantide Religiosa. In ottone dorato e smeraldi
Bracciale Serpente in ottone dorato
Bracciale Serpente in ottone dorato
Collana Tartaruga in ottone dorato con tartaruga pendente dal guscio in pasta di turchese
Collana Tartaruga in ottone dorato con tartaruga pendente dal guscio in pasta di turchese

Orecchini Elefante creati a mano con cristalli Svarovski e granato ovale sulla testa, goccia di agata
Orecchini Elefante creati a mano con cristalli Svarovski e granato ovale sulla testa, goccia di agata







Il triangolo di Maria Gaia Piccini




La designer fiorentina Maria Gaia Piccini dedica le sua produzione di gioielli quasi esclusivamente alla forma del triangolo. E un motivo c’è ♦︎

Il triangolo è una figura geometrica dotata di un’aura mistica. Inoltre, è  un piccolo e semplice strumento musicale. Infine, è anche uno spazio non convenzionale, perché lontano dal concetto di simmetricità. Ma non sono queste le considerazioni che hanno ispirato Maria Gaia Piccini a concepire una serie di gioielli basati quasi sempre sulla figura del triangolo, una forma poco utilizzata in gioielleria.

Ma non solo, ovviamente.

Pendente in oro giallo lucido
Pendente in oro giallo lucido

E dire che la designer ha alle spalle una storia di pura tradizione, come racconta lei stessa. Maria Gaia Piccini è una fiorentina doc. Discende da una famiglia con una lunga tradizione nel campo della gioielleria a Firenze, con diversi negozi sul Ponte Vecchio. Storia che riassumiamo così (sul sito di Maria Gaia Piccini è descritta con maggiori particolari): Alberta Risaliti, madre del padre della designer, Carlo Piccini, era la figlia dell’argentiere Aristodemo Risaliti, titolare di un’azienda produttrice di oggetti in smalto, oro e argento situata in via De’ Bardi, vicino Ponte Vecchio. Tebaldo Piccini, nonno paterno, era figlio di Pirro Piccini, un famoso incassatore che aveva lavorato per la famiglia Settepassi, ed era gioielliere di fiducia di alcune famiglie nobiliari. Il fratello Armando era creatore di gioielli e alcune delle sue opere sono conservate al Museo degli Argenti a Palazzo Pitti, a Firenze. I due fratelli, assieme al padre Pirro, hanno fondato il negozio Fratelli Piccini sul Ponte Vecchio, dove si trova tutt’ora.

Orecchini a triangolo pieno in oro giallo
Orecchini a triangolo pieno in oro giallo

Quando Maria Gaia aveva 19 anni ha incontrato nel negozio del padre Madame Mahin Fallah, nobildonna persiana, collezionista di gioielli. È nata un’amicizia che, a Londra, ha consentito di conoscere Marina Bulgari, già famosa nel mondo della gioielleria. Insomma, nonna, nobildonna persiana e designer della famiglia Bulgari sono state le numi tutelari di Maria Gaia. Sono tre e, quindi, hanno un legame con il concetto di triangolo. Secondo la designer, infatti, il triangolo rappresenta il legame tra passato, presente e futuro e anche il legame con le tre «straordinarie donne» che l’hanno incoraggiata a fondare la sua Maison.   

Pendente rotondo con tsavorite
Pendente rotondo con tsavorite
Anello in oro e smalto rosso
Anello in oro e smalto rosso
Pendente in argento smaltato con corallo della Sardegna
Pendente in argento smaltato con corallo della Sardegna
Pendente triangolo e cerchio in oro giallo e diamanti
Pendente triangolo e cerchio in oro giallo e diamanti
Orecchini triangolari a bottone in oro e diamanti
Orecchini triangolari a bottone in oro e diamanti
Ciondolo in oro a forma di ballerina
Ciondolo in oro a forma di ballerina
Orecchini a cerchio in oro bianco
Orecchini a cerchio in oro bianco






Borse di studio per imparare l’arte della gioielleria a Firenze




Borse di studio per imparare, a Firenze, le magie di gioielleria e oreficeria. Lao, Le Arti Orafe, è una delle scuole di oreficeria più quotate in Italia e un punto di riferimento per il gioiello di ricerca anche all’estero. Ora la scuola, assieme all’hotel di lusso The Place Firenze, annunciano la nascita del primo progetto sostenuto da The Place of Wonders, corporate social responsability (cioè una società che si occupa anche dell’impatto sociale) creata dalla famiglia Babini, storica proprietaria della struttura alberghiera, per promuovere la crescita della cultura delle arti manifatturiere e investire nella formazione di nuove leve di professionisti del settore.

Training a Le Arti Orafe
Training a Le Arti Orafe

Il progetto prevede un programma triennale per la formazione di tre giovani talenti locali, sostenendoli per non disperdere la cultura artigianale e il carattere di unicità che hanno reso Firenze famosa nel mondo anche per la creatività artigianale. Le domande dovranno pervenire entro il 15 luglio e l’assegnazione avverrà in base al merito e alla residenza, con l’impegno di una continuità professionale localizzata in Toscana. A ottobre prossimo saranno finanziate tre borse di studio nei corsi di Oreficeria, Disegno del Gioiello e Incassatura, coperti il 50% da The Place of Wonders e 50% da Lao Le Arti Orafe. Borse di studio che  saranno successivamente confermate per il secondo e eventualmente il terzo anno del percorso di studi, ovviamente se gli assegnatari raggiungeranno i risultati attesi. I corsi si terranno presso la sede di Lao in via dei Serragli a Firenze. Info a questo link.

Lavoro con il bulino al Lao, Firenze
Lavoro con il bulino al Lao, Firenze
Corsi a Le Arti Orafe
Corsi a Le Arti Orafe

Lavoro su un modello
Lavoro su un modello







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