Gioielli in oro e pietre preziose, ma soprattutto visti con gli occhi di chi ha vissuto a lungo in Africa, come Anaïs Rheiner ♦
Si chiama Anaïs Rheiner: è svizzera, ma ha vissuto a lungo in Africa, prima nello Zimbabwe e poi in Sudafrica. Ha aperto il suo primo negozio in Mozambico, nel 2002. «Io amo quel Paese, con le case coloniali sbiadite da anni di guerra. Ma lo Zimbabwe era in quegli anni ancora troppo povero». Dopo che si è trasferita in Sudafrica, la violenza l’ha fatta fuggire e si è trasferita nella ospitale Francia, a Parigi, dove ha aperto la sua boutique-laboratorio al numero 6 della piccola rue Cardinal.
I suoi gioielli hanno gli strani aspetti del Continente nero: tanta luminosità e grandi contraddizioni. Inoltre, anche una certa durezza e allo stesso tempo ricchezza nascosta: smeraldi dello Zimbabwe, perle, diamanti e, naturalmente, tanto oro. Un insieme che anni fa ha decretato un buon successo della designer a Révélation, il salone dedicato all’arte della creazione allestito al Gran Palais di Parigi.