Da responsabile per sistemi informativi e soluzioni cybertech a gioielliere di successo, pluripremiato. È la storia inconsueta di Tariq Riaz, designer e gioielliere con base ad Abu Dhabi, che nel 2024 è tornato al Couture di Las Vegas. «Sono un uomo libero. Amo ciò che faccio e faccio ciò che amo», sintetizza lui. Di sicuro rappresenta un’eccezione. Riaz racconta che la svolta nella sua vita è arrivata nel 2014, quando non è riuscito a trovare un anello che sua moglie incinta potesse indossare durante e dopo la gravidanza, cioè di due misure diverse. Ha deciso quindi di applicare le sue capacità di ingegnere alla gioielleria. Più che una passione per il lusso, insomma, a spingere Tariq Riaz è stata la curiosità tecnica.
Ma, poi, ha seguito i corsi Gia, è andato in Belgio, Germania, Afghanistan e Pakistan per apprendere le tecniche orafe e per acquistare pietre preziose. La prima collezione, composta da 21 pezzi in pavé su platino, ha richiesto tre anni e mezzo di lavoro. E il lavoro tra metalli preziosi e gemme ha fatto nascere la nuova passione per la gioielleria. Nel 2020 ha partecipato al primo concorso a premi di gioielleria con l’American Gem Traders Association Spectrum Awards. Ha vinto subito due premi. E la sua fama è decollata.




