È bello spiccare il volo. Philippe Lauras ha prodotto lavori per Maison come Jar, Fred, Harry Winston, Van Cleef et Arpels, Marina Bulgari… A un certo punto della vita, però, ha giustamente deciso che poteva creare anche qualcosa per sé stesso: a GemGèneve il designer francese ha così portato il frutto della sua esperienza. Sono gioielli che riflettono non solo la capacità tecnica, realizzativa, ma anche un gusto estetico che sta alla pari con quello delle più famose marche parigine. Fiocchi e volute, intrecci e nastri realizzati in oro e diamanti, oppure zaffiri, smeraldi, spinelli e così via, sono di alta gioielleria. La collezione si chiama Falbala e nasce da un lavoro di fantasia attorno a un nastro. A volte questo nastro è legato intorno al dito per formare un anello pieno di volume e delicatezza. Altre volte il nodo forma un orecchino le cui volute ornano delicatamente il viso.
Una strada che Philippe Lauras ha percorso a partire dalla scuola di gioielleria di Parigi (BJOP), abbinata a una formazione aggiuntiva in gemmologia, corsi di disegno, volume e modellazione. Tutto ciò è servito, nei primi anni Ottanta, a un lavoro con i due laboratori parigini riconosciuti per la realizzazione dei pezzi più esigenti e prestigiosi della gioielleria francese e internazionale. Abbiamo già citato i marchi con cui l’abilità del designer si è cimentata.
Con questa esperienza, nel 1995, Philippe Lauras ha creato un suo laboratorio vicino a Parigi, posizionato sulla progettazione di pezzi unici per i grandi nomi della gioielleria. Si è perfezionato in collaborazione con Victoire de Castellane (Dior). E oggi lancia la prima collezione che, spiega, unisce eleganza e raffinatezza. Tutti gioielli sono ovviamente creati e interamente realizzati a mano nel laboratorio. I pezzi sono mobili, leggeri, che aiutano a mettere in movimento i gioielli, dando così vita ai gioielli. I diamanti utilizzati sono naturali, qualità D.E/VVS, garantita dalla certificazione internazionale Kimberley.