Alta gioielleria: i giardini di Versailles interpretati da Dior. Immagini ♦︎
A patto di non mettersi nei panni di Maria Antonietta (finita sulla ghigliottina) è lecito mettersi nei panni di una regina se si possono indossare i nuovi pezzi di alta gioielleria firmati Dior. La reggia di Versailles è stata al centro lo scorso anno della collezione progettata dal direttore artistico della Maison, Victoire de Castellane. Visto il successo, la designer resta nei dintorni con la collezione Dior à Versailles, côté Jardins. Insomma, il grande giardino del palazzo, esso stesso un capolavoro, è trasfigurato in anelli, collane, orecchini e anche gioielli-orologio.
Come ci si può aspettare da un giardino e come ci si può aspettare da Victoire de Castellane, la collezione è un tripudio di colori, pietre, forme che tendono a ricordare il rococò, ma senza i fronzoli del barocco settecentesco francese. Ma la ricchezza delle composizioni, che spesso ricordano i bouquet di fiori, è stupefacente. Un esempio: il bracciale Bosquet de la Salle de Bal Rubis è realizzato con diamanti, cristallo di rocca, smeraldi, rubini, zaffiri rosa, granati mandarino, zaffiri blu, granati, tsavorite, diamanti gialli, zaffiri viola e gialli, demantoidi spessartiti, turchese e lacca.
Il risultato sarebbe piaciuto anche ad André Le Nôtre, architetto del paesaggio che nel Settecento ha concepito il giardino di Versailles, uno dei più ammirati al mondo. Margherita Donato
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