Secondo gli studiosi di linguistica, l’antica parola in proto-indo-europeo ḱwoyt-o significava bianco, leggero. Da quella radice derivano la parola ḱweyt (bianco), che si è evoluta nella parola inglese white. Per assonanza, il nome Kwiat si avvicina molto a quella parola, e in un certo senso ne eredita anche il significato, visto che indica una Maison di gioielli specializzata in diamanti. Oggetti bianchi e leggeri, appunto.
La storia di Kwiat, che ha i due principali store a New York e Las Vegas, è iniziata nel 1907. Il fondatore, Sam Kwiat si occupava di diamanti che, con il figlio, David, ha utilizzato per gioielleria di alta gamma. Ancora oggi è un business di famiglia seguito da Lowell, Greg, Cory e Russel Kwiat. La specializzazione in gioielli e nella lavorazione con diamanti ha permesso al brand di brevettare alcuni tagli esclusivi della pietra più desiderata al mondo. Tra i più interessanti è il taglio Ashoka, con 62 sfaccettature e un effetto prismatico abbagliante. Ogni pietra finita con questo taglio ha lo stesso peso ha le identiche proporzioni e dimensioni. Il vantaggio è che il taglio Ashoka ha un aspetto di dimensioni maggiori rispetto ai diamanti con una forma simile. Infatti, secondo Kwiat sembra più grande del 30% rispetto a un diamante taglio smeraldo dello stesso peso in carati.