Ginevra, capitale della orologeria e uno dei maggiori centri di alta gioielleria. Due aspetti che la prossima edizione di GemGèneve (Palaexpo, 11-14 maggio 2023) ha deciso di valorizzare. L’evento dedicato a gioielli vintage, design e gemme torna ad abbinare una mostra all’interno del padiglione fieristico. Per la nuova edizione GemGenève e il Museo d’arte e storia di Ginevra (Mah), uno dei maggiori della Svizzera, organizzano un’esposizione centrata sui meccanismi degli automi, sugli oggetti d’arte e sulla musica, con pezzi delle sue collezioni. Il Mah è attivo sin dal XVIII secolo. E, per l’occasione, porta 25 opere di piccole e medie dimensioni, oltre a opere realizzate a fine Ottocento, fornite dal Museo Internazionale dell’Orologeria di La Chaux-de-Fonds, da François Junod, realizzatore di automi e scultore svizzero, e dagli espositori di GemGenève.
A Ginevra l’orologeria è praticata fin dal XVI secolo, associata allo sviluppo di vaste reti commerciali e mette in relazione innovazioni tecnologiche convergenti. La varietà degli oggetti custoditi in questa sezione mette in risalto i meccanismi degli orologi e le invenzioni derivate dalla meccanica d’arte con ingranaggi, carillon e automi: questi ultimi sono particolarmente complessi, poiché combinano aspetti tecnici e storici, fino ad arrivare alla filosofia e persino alla magia. Suoni prodotti dalla tecnica e gesti simulati eseguiti meccanicamente sono state sorprendenti matrimoni tra artigianato e tecnica del passato.
Questi orologi, la maggior parte dei quali include un meccanismo musicale, hanno raggiunto l’apice di popolarità intorno al 1840. La stessa passione si ritrova negli orologi da camino, che si trasformano in veri e propri spettacoli, con carillon e uccelli canterini: le creazioni si ispirano alla vita quotidiana, alle scene campestri o al mondo circense. La musica spesso accompagna gli spettacoli: semplici carillon, che possono suonare una o più melodie, vengono commissionati ad artigiani specializzati e integrati nelle casse degli orologi.
Il principio del carillon viene inventato nel 1796 dall’orologiaio ginevrino Antoine Favre. Egli ebbe l’idea di sostituire il complesso meccanismo dei timbri e dei martelli delle campane, utilizzati per orologi e tabacchiere, con lame d’acciaio che vibrano quando colpite da perni disposti su un cilindro.
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