GemGenève

Le novità di GemGèneve autunno

Torna GemGèneve, uno degli appuntamenti più attesi da appassionati e professionisti della gioiellria. La seconda edizione del 2023 (la prima si è svolta a metà maggio) si terrà da giovedì 2 novembre a domenica 5 novembre. È la edizione numero sette. Nata come esperimento sulle ceneri di Baselworld, GemGèneve ha conquistato il suo spazio, puntando su un target molto professionale, anche se la visita è aperta al pubblico (ticket 50 franchi). La nuova edizione messa a punto dal direttore Mathieu Dekeukelaire torna al Padiglione 6 del Palexpo (sede anche dell’edizione di novembre 2022) su 14.000 metri quadrati di spazio espositivo. Ma avrà un ingresso principale diverso e un nuovo layout dello stand. La data non è casuale: coincide con le principali aste autunnali di magnificent jewels che si tengono a Ginevra.

Orecchini con lapislazzuli, diamanti, perla. Copyright: gioiellis.com
Orecchini con lapislazzuli, diamanti, perla di Serendipity Jewelry. Copyright: gioiellis.com

Al momento sono previsti 145 rivenditori e un totale di 156 espositori. Ma gli organizzatori prevedono che alla fine si arriverà a un numero maggiore di espositori rispetto a novembre 2022 (erano 176, di cui 144 rivenditori), anche se meno rispetto all’evento di maggio (230 espositori e 192 rivenditori). Il Designer Vivarium diventerà un evento regolare nelle edizioni primaverili in futuro e lo stesso vale per alcune delle collaborazioni con le scuole, tra cui la partnership con Head e il Grand Theatre di Ginevra, prevista per maggio 2024. L’etichetta di fiera creata da espositori (cioè Ronny Totah e Thomas Faerber) per espositori e grande pubblico punta sempre ad accostare gioielli vintage e nuovi con gemme eccezionali.

Attribuiamo alle pietre preziose e alla creazione e progettazione di gioielli tanta importanza quanto la promozione di una vera solidarietà, unendo la comunità internazionale dei commercianti di pietre preziose e gioielli antichi, dei designer e di tutti gli appassionati di gioielli.

Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

Thomas Faerber, co-fondatore di GemGenève

Thomas Faerber. Photo: David Fraga
Thomas Faerber. Photo: David Fraga

Tra le novità è annunciato anche un nuovo layout: si baserà su piccoli spazi tipo coffee station e comprenderà corridoi principali, spazi espositivi e lounge. Lo studio di design parigino Autre Idée ha ideato anche una nuova ambientazione progettata per avere un’atmosfera intima, con un tocco di stile giapponese. Tornano le aree Emerging Talents e New Designers gestite da Nadège Totah, dedicate ai giovani talenti. In questa area debutteranno la gioielliera e designer francese Capucine H e il designer franco-cileno José Maria Goñi, mentre tornano Marija Iva Jewelry e Serendipity Jewelry. A GemGèneve spazio anche per Elke Berr, gemmologa, designer e formatrice, che ha lanciato nel 2003 la sua linea di gioielli di alta gamma e pezzi su misura dopo oltre 30 anni di esperienza nel settore.

Capucine H, anello in oro 18 carati, zirconi, granati, diamanti cognac
Capucine H, anello in oro 18 carati, zirconi, granati, diamanti cognac

GemGèneve fa il pieno e torna in novembre

Storia dell’anatroccolo che si è trasformato in cigno: GemGenève, fiera dedicata a gemme, gioielli vintage e di design, è nata nel 2018 come scommessa di due gioiellieri di Ginevra, Ronny Totah e Thomas Faerber, si è trasformata in un evento che si ripete ogni sei mesi. Chiusa la sessione di maggio, la prossima edizione è già annunciata per il 2-5 novembre. Un risultato su cui era difficile credere visto che l’idea di partenza era quella di una piccola fiera specializzata, alternativa alla dispendiosa Baselworld. Invece, il Golia-Baselworld è stato messo al tappeto dalla fionda delle aziende insofferenti di quella grandeur.

GemGèneve 2023
GemGèneve 2023

Il bilancio di GemGèneve di maggio 2023 indica 4.320 visitatori e 192 rivenditori professionisti su un totale di 230 espositori. La statistica indica anche che 1.400 dei 4.320 visitatori sono andati a GemGèneve più di una volta, portando il totale delle visite a 6.487, oltre mille in più rispetto all’edizione di novembre 2022 (5.205). Queste cifre, spiegano gli organizzatori, sono un ottimo segnale, soprattutto alla luce del perdurare dell’impatto della crisi in Ucraina.
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

Siamo orgogliosi che con questa edizione più recente, GemGenève sia diventata una parte consolidata del tessuto culturale di Ginevra e della scena internazionale.
Ronny Totah

Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell'evento. Foto: G.Maillot
Ronny Totah. Photo: G.Maillot

Accanto alle aziende consolidate, hanno attratto interesse i protagonisti del Designer Vivarium, Emerging Talent & New Designers, selezionati da Vivienne Becker e Nadège Totah, le scuole, la Villa of Lost Arts, la mostra del Museo d’Arte e Storia (MAH) di Ginevra dedicata agli automi e alla musica, la libreria LetuBooks e le librerie Gem Collectors, laboratori e gli altri partner fieristici. Ma anche la nuova location, nel padiglione 1 del Palaexpo, e una più raffinata organizzazione degli spazi ha contribuito all’evoluzione di GemGèneve. Accanto a questo, un’organizzazione efficiente. In una parola: svizzera. Una garanzia.
Business in GemGèneve
Business in GemGèneve

GemGèneve riapre le porte con 190 espositori

Si aprono le porte della sesta edizione di GemGèneve, l’evento dedicato a gioelli vintage e di design, a nuovi talenti, a sorprendenti gemme, ma anche a incontri e mostre. Nata quasi per scommessa dalle ceneri di Baselworld per iniziativa di due gioiellieri di Ginevra, Ronny Totah Thomas Faerber, GemGèneve è riuscita ad affermarsi e a superare indenne anche il periodo pandemico. Anzi, negli anni scorsi si è persino sdoppiata con un’edizione autunnale. Quest’anno (11-14 maggio), tra l’altro, si sposta al Padiglione 1 del Palexpo su 13.000 metri quadrati di spazio espositivo. L’agenzia di design parigina Autre Idée, che collabora con gli organizzatori dal 2021, per l’edizione primaverile ha optato per un allestimento basato sul tema delle piante e della vita organica.

Espositore a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
GemGèneve. Copyright: Gioiellis.com

Gli espositori, provenienti da 20 Paesi, sono circa 190. Circa un quarto arriva dagli Stati Uniti, seguiti da Svizzera, Hong Kong e Germania, ma ancheIsraele, Belgio, Tailandia, India e Francia, seguite da aziende di Regno Unito, Italia, Emirati Arabi Uniti, Sri Lanka e Singapore, e non ultime Russia, Polonia, Austria, Giappone, Spagna e Cina.
GemGèneve edizione 2018. Copyright: gioiellis.com
GemGèneve 2018. Copyright: gioiellis.com

Mentre diamo il benvenuto a più rivenditori a GemGenève per questa edizione, abbiamo anche riflettuto attentamente sul traffico fieristico. La sfida è preservare l’equilibrio tra il nostro Dna, trasmettere la nostra passione a designer e scuole emergenti, un programma culturale diversificato e il desiderio di rimanere un evento a misura d’uomo, e la qualità degli espositori e della merce esposta, assicurandoci l’esperienza del visitatore è il più snella possibile.
Ronny Totah

Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell'evento. Foto: G.Maillot
Ronny Totah. Photo: G.Maillot

Degli espositori, 48 partecipano a GemGèneve per la sesta volta, altri 20 invece sono al debutto. I nuovi arrivati includono nomi come Berçot (Francia), Tom Munsteiner, Heinz Mayer, Emil Weiss Opals (Germania) e JS Fearnley (USA). Sim Gems (Honk Kong), Hari Krishna Exports (India), Futurgem (Italia), Ultraco (Svizzera), Topaze Impériale (Austria), KGK Gems Limited (Thailandia). Altre novità riguardano l’area talenti emergenti e nuovi designer, curata da Nadège Totah. In questa area debutterà l’alta gioielleria del designer belga Fred Fa, raffinato e un po’ misterioso, che realizza tutti i suoi schizzi, disegni tecnici e disegni di gioielli a guazzo a mano. Nella stessa area ci sarà Serendipity Jewelry, frutto di uno dei talenti emergenti dell’edizione di novembre 2022, ma questa volta nella categoria Nuovi designer, così come il talentuoso Austy Lee Art Jewellery di Hong Kong: crea pezzi audaci, psichedelici, scultorei e complessi. Il Designer Vivarium sarà sempre curato dalla storia della gioielleria Vivienne Becker.
Visitatori a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
GemGèneve 2022. Copyright: gioiellis.com

Cinque nuovi designer del Vivarium di GemGèneve

Giovani, ancora non molto conosciuti, con spiccato senso creativo: è l’identikit dei designer presenti nell’area Vivarium di GemGèneve, uno spazio che si rinnova per la edizione dell’evento in programma al Palaexpo di Ginevra (11-14 maggio). Anche questa edizione Vivarium è stato affidato a Vivienne Becker, una delle migliori esperte del mondo del gioiello, che ha individuato cinque designer emergenti, di cui quattro al debutto. Molto differenti tra loro i gioielli proposti dai partecipanti, di cui parleremo più diffusamente in altri articoli.

Collana Quando la mezzanotte sboccia, di Natasha Wightman
Collana Quando la mezzanotte sboccia, di Natasha Wightman

Natasha Wightman presenta la sua prima collezione NVW al Designer Vivarium di GemGenève. Artista-gioielliera britannica, utilizza i gioielli per raccontare le storie che più la affascinano: storie dell’inaspettato, la fauna britannica (in particolare il corvo), la natura, il folclore. Leen Heyne è un altro partecipante al Vivarium: è un orafo e gioielliere olandese che propone gioielli concettuali. Diplomato all’Accademia delle Arti Orafe di Schoonhaven, Leen realizza i suoi gioielli nel suo atelier a Tilburg, a nord di Eindhoven, nella provincia del Brabante. A GemGenève, Leen presenta una serie di nuove creazioni, incentrate sul suo lavoro sperimentale con l’acciaio ed esposte per la prima volta. La designer-gioielliera Lia Lam ha lanciato il suo marchio poco più di un anno fa, con quattro collezioni: Beam, Lagom, Unity e Passepartout, ognuna basata su un concept, una storia, un’esperienza emotiva, sintetizzata in una forma pura e potente. Lo stile è grafico e architettonico, influenzato dal movimento Bauhaus, dal brutalismo e dal modernismo.
Anello in oro e diamanti di Leen Heyne
Anello in oro e diamanti di Leen Heyne

Il quarto designer del Vivarium è Oushaba, brand lanciato all’inizio di quest’anno da tre amici amanti dell’arte e collezionisti, tra cui Gillian Carr, direttrice generale. I designer descrivono il loro marchio come una casa d’arte e di design sostenibile che infonde nuova vita a materiali ormai abbandonati, e i loro gioielli come arte da indossare che valorizza abilità e tecniche di maestria artigianale. Il loro principio di sostenibilità e circolarità è racchiuso nella loro prima collezione innovativa, Connection Salvaged. Torna a GemGèneve, invece, la designer russa Elena Okutova, che fondato il proprio marchio insieme alla madre Irina, nel 2009. I gioielli sono ispirati spesso alle tradizioni russe di arte e artigianato e nell’utilizzo di smalti e gemme colorate, ma anche nei racconti e nelle fiabe russe. In questo modo si ispira alla tradizione russa della narrazione orale di storie, spesso legate alle forze della natura e tramandate di generazione in generazione.
Anello 100%% di Lia Lam
Anello 100%% di Lia Lam

Oushaba, bracciale Vestige in oro giallo 22 carati con cavo elettrico
Oushaba, bracciale Vestige in oro giallo 22 carati con cavo elettrico

Anello Peonia di Elena Okutova
Anello Peonia di Elena Okutova

Anche orologi e automi a GemGèneve

Ginevra, capitale della orologeria e uno dei maggiori centri di alta gioielleria. Due aspetti che la prossima edizione di GemGèneve (Palaexpo, 11-14 maggio 2023) ha deciso di valorizzare. L’evento dedicato a gioielli vintage, design e gemme torna ad abbinare una mostra all’interno del padiglione fieristico. Per la nuova edizione GemGenève e il Museo d’arte e storia di Ginevra (Mah), uno dei maggiori della Svizzera, organizzano un’esposizione centrata sui meccanismi degli automi, sugli oggetti d’arte e sulla musica, con pezzi delle sue collezioni. Il Mah è attivo sin dal XVIII secolo. E, per l’occasione, porta 25 opere di piccole e medie dimensioni, oltre a opere realizzate a fine Ottocento, fornite dal Museo Internazionale dell’Orologeria di La Chaux-de-Fonds, da François Junod, realizzatore di automi e scultore svizzero, e dagli espositori di GemGenève.

Orologio da tasca a ripetizione dei quarti, musica e automa Capt & Janin Ginevra, Mende, ca. 1810 Oro lucidato e inciso, smaltato Il braccio destro dell’automa sfiora la lira per tutta la durata della melodia (meccanismo a lame dritte). Ginevra, Museo d’arte e storia
Orologio da tasca a ripetizione dei quarti, musica e automa Capt & Janin. Ginevra, Mende, ca. 1810. Oro lucidato e inciso, smaltato. Il braccio destro dell’automa sfiora la lira per tutta la durata della melodia (meccanismo a lame dritte). Ginevra, Museo d’arte e storia

A Ginevra l’orologeria è praticata fin dal XVI secolo, associata allo sviluppo di vaste reti commerciali e mette in relazione innovazioni tecnologiche convergenti. La varietà degli oggetti custoditi in questa sezione mette in risalto i meccanismi degli orologi e le invenzioni derivate dalla meccanica d’arte con ingranaggi, carillon e automi: questi ultimi sono particolarmente complessi, poiché combinano aspetti tecnici e storici, fino ad arrivare alla filosofia e persino alla magia. Suoni prodotti dalla tecnica e gesti simulati eseguiti meccanicamente sono state sorprendenti matrimoni tra artigianato e tecnica del passato.
Scatolina con scomparti, con automa e orologio. Ginevra, ca. 1800. Oro rosa, oro colorato, smaltatura champlevé e miniature smaltate. Automa arrotino in oro colorato e smalto 7,7 cm di lunghezza, 3,18 cm di larghezza, 1 cm di spessore. Ginevra, Museo d’arte e storia
Scatolina con scomparti, con automa e orologio. Ginevra, ca. 1800. Oro rosa, oro colorato, smaltatura champlevé e miniature smaltate. Automa arrotino in oro colorato e smalto 7,7 cm di lunghezza, 3,18 cm di larghezza, 1 cm di spessore. Ginevra, Museo d’arte e storia

Questi orologi, la maggior parte dei quali include un meccanismo musicale, hanno raggiunto l’apice di popolarità intorno al 1840. La stessa passione si ritrova negli orologi da camino, che si trasformano in veri e propri spettacoli, con carillon e uccelli canterini: le creazioni si ispirano alla vita quotidiana, alle scene campestri o al mondo circense. La musica spesso accompagna gli spettacoli: semplici carillon, che possono suonare una o più melodie, vengono commissionati ad artigiani specializzati e integrati nelle casse degli orologi.
Il principio del carillon viene inventato nel 1796 dall’orologiaio ginevrino Antoine Favre. Egli ebbe l’idea di sostituire il complesso meccanismo dei timbri e dei martelli delle campane, utilizzati per orologi e tabacchiere, con lame d’acciaio che vibrano quando colpite da perni disposti su un cilindro.
Benoît; Japy Frères Ginevra, Beaucourt (Francia), ca. 1852. Bronzo dorato, automi in legno dipinto, quadrante smaltato, base in legno dipinto, cupola in vetro. Suoneria che scandisce il tempo ogni ora e ogni mezz’ora; meccanismo musicale che suona due melodie, ricaricabile tirando un cordino 83 cm di altezza (vetro compreso), 49 cm di larghezza, 28 cm di profondità. Ginevra, Museo d’arte e storia
Benoît; Japy Frères Ginevra, Beaucourt (Francia), ca. 1852. Bronzo dorato, automi in legno dipinto, quadrante smaltato, base in legno dipinto, cupola in vetro. Suoneria che scandisce il tempo ogni ora e ogni mezz’ora; meccanismo musicale che suona due melodie, ricaricabile tirando un cordino 83 cm di altezza (vetro compreso), 49 cm di larghezza, 28 cm di profondità. Ginevra, Museo d’arte e storia

Pendola con automi e musica (di una coppia). Guangzhou (Cina), Londra, ca.1800. Ormolu, smalto, argento, avorio, pittura su vetro, vetreria policroma, metallo dipinto. Suoneria allo scatto dell’ora, automi e carillon (nella base) attivabili quando si desidera, 90 cm di altezza, 38 cm di larghezza, 33 cm di profondità. Ginevra, Museo d’arte e storia
Pendola con automi e musica (di una coppia). Guangzhou (Cina), Londra, ca.1800. Ormolu, smalto, argento, avorio, pittura su vetro, vetreria policroma, metallo dipinto. Suoneria allo scatto dell’ora, automi e carillon (nella base) attivabili quando si desidera, 90 cm di altezza, 38 cm di larghezza, 33 cm di profondità. Ginevra, Museo d’arte e storia

I designer talenti emergenti a GemGèneve

Dieci designer e talenti emergenti e quattro nuovi designer rappresenteranno la nuova gioielleria alla prossima edizione di GemGèneve (Palaexpo, 11-14 maggio 2023), selezionati su iniziativa di Nadège Totah. Lo spazio dedicato ai creatori contemporanei, emergenti o ancora poco conosciuti è una caratteristica dell’evento organizzato da Ronny Totah e Thomas Faerber. GemGèneve si è affermata soprattutto per la presenza di aziende specializzate nel commercio di grandi gemme, di gioielli d’epoca, ma anche di creatori di gioielleria contemporanea.

Espositore a GemGèneve
Espositore a GemGèneve

I sei talenti emergenti comprendono Fred Fa, Belgio, che realizza a mano ogni progetto, disegno tecnico e guazzo. Aso Leon, Cina, è un artista di gioielli pluripremiato che lavora nella gioielleria da 27 anni. Nel 2005 ha introdotto il titanio nelle sue realizzazioni di alta gioielleria, diventando noto come il Principe del Titanio. Denise Cassou Couture Jewelry viene dal Brasile: viaggiatrice appassionata, fotografa, regista e designer, ha ideato e realizzato gioielli per sé stessa, le figlie e gli amici prima di offrire la sua creatività al resto del mondo.
Fred Fa, anello Fruit de la Vigne, con zaffiri, tanzaniti, tsavoriti, rubelliti e diamanti
Fred Fa, anello Fruit de la Vigne, con zaffiri, tanzaniti, tsavoriti, rubelliti e diamanti

Teresa Escudero, Spagna, si è laureata in Storia all’Università di Santiago de Compostela prima di diventare una designer di gioielli. Il suo brand si chiama Rites of Passage Art Jewellery e utilizza materiali come meteoriti metalliche di 3,5 miliardi di anni fa, appartenenti alla fascia di asteroidi tra Marte e Giove, assieme a pietre preziose e rare, pietre grezze e materiali organici come il legno. Iwona Tamborska, Polonia, già presente nel maggio dell’anno scorso, ritorna tra i talenti emergenti: utilizza materiali insoliti come frammenti di meteorite, piante e insetti, ma anche tessere di puzzle con parti mobili nascoste e messaggi celati.
Teresa Escuder, orecchini in oro giallo con uno smeraldo colombiano grezzo, acquamarina del Madagascar grezza e 9 grammi di meteorite Sikhote Alin
Teresa Escuder, orecchini in oro giallo con uno smeraldo colombiano grezzo, acquamarina del Madagascar grezza e 9 grammi di meteorite Sikhote Alin

Wallis Hong, Madrid, Spagna, anche lui presente nella scorsa edizione, è un artista autodidatta, che ha studiato scultura e pittura all’Accademia d’Arte di Madrid. Crea dei gioielli-scultura molto raffinati e creativi. I suoi iconici orecchini Thorn shell sono entrati a far parte della collezione permanente del Museo del Gioiello di Shenzhen in Cina.
Austy Lee Art Jewellery, Hong Kong, è un ex graphic designer che crea pezzi audaci, psichedelici, scultorei e complessi, ispirati a temi che fondono pop-punk, avanguardia, religione, antichità e moda.
Wallis Hong. Copyright: gioiellis.com
Wallis Hong. Copyright: gioiellis.com

A.win Siu, Cina, utilizza colori decisi e combinazioni di metalli e minerali. Creato nel novembre 2017, il brand A.win Siu ha uno stile personale. Serendipity Jewelry, Francia, è uno dei talenti emergenti già prssente nell’edizione di novembre 2022. Il brand è stato fondato a Parigi nel 2017 da Christine Chan, che ha scoperto la sua passione per le pietre oltre dieci anni fa, in occasione di un viaggio in Australia: presenta una collezione di gioielli in cui si fondono il rispetto per la natura, per la libertà e per sé stessi. Torna anche Tenzo, Estonia, piccola maison di gioielleria affermata e nota a livello internazionale, con raffinate incastonature in oro inciso e satinato, pietre preziose intagliate e inediti accostamenti.
A. Win Siu, Something Sweet
A. Win Siu, Something Sweet

Austy Lee, spilla Farfalla imperiale a coda di Spada
Austy Lee, spilla Farfalla imperiale a coda di Spada
Denise Cassou, orecchini in oro 18k con onice, opale e diamanti
Denise Cassou, orecchini in oro 18k con onice, opale e diamanti
Aso Leon, spilla in titanio
Aso Leon, spilla in titanio

Salgono a 210 gli espositori a GemGèneve




GemGenève scalda i motori in vista della sesta edizione (11-14 maggio, Padiglione 1 del Palexpo di Ginevra). L’evento ospiterà 187 brand di gioielli e gemme provenienti da 20 Paesi, ma contando la presenza di università, designer, laboratori e altri partner culturali come i musei, il numero totale di espositori dovrebbe superare i 210. La maggior parte degli espositori proviene da Stati Uniti, Svizzera, Hong Kong e Germania, seguiti da Svizzera, Hong Kong, Germania, Israele, Belgio, Tailandia, India e Francia, seguiti da aziende di Regno Unito, Italia, Emirati Arabi Uniti, Sri Lanka e Singapore, e non ultime Russia, Polonia, Austria, Giappone, Spagna e Cina.

Provenienza degli espositori a GemGèneve
Provenienza degli espositori a GemGèneve

GemGenève occuperà il padiglione 1 del Palexpo, con uno spazio espositivo totale di oltre 13.000 m2. Gli espositori saranno disposti in quattro aree coffee station, due corsie principali e una lounge che ospiterà spazi espositivi, progetti ed eventi musicali e letterari dopo il lavoro. Infatti, quest’anno la musica sarà parte integrante dell’evento, grazie a un concept ideato dal nostro direttore Mathieu Dekeukelaire.
Ronny Totah, co-fondatore di GemGèneve

Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell'evento. Foto: G.Maillot
Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell’evento. Foto: G.Maillot

La statistica indica che c’è un nocciolo di 48 espositori che prenderanno parte a GemGenève per la sesta volta, mentre sarà la prima volta per più di altri 20. I nuovi arrivati includono nomi come Berçot (Francia), Tom Munsteiner, Heinz Mayer, Emil Weiss Opals (Germania) e JS Fearnley (USA), Sim Gems Limited (Honk Kong), Hari Krishna Exports (India), Futurgem (Italia), Ultraco (Svizzera), Topaze Impériale (Austria), KGK Gems (Thailandia). Per rendere la vita più semplice, da quest’anno sarà attivo anche un servizio di concierge di alto livello guidato da Pierre-Paul Monnet.

Vetrina a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Vetrina a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

Per questa edizione primaverile completamente ridisegnata, l’ambientazione sarà saldamente basata sul tema delle piante e della vita organica, accogliendo i visitatori tra nuovi toni caratteristici della natura tra cui beige, bianco, verde e blu.
Thomas Faerber, co-fondatore del GemGèneve

Thomas Faerber
Thomas Faerber







Nuovi spazi e nuovi designer alla prossima GemGèneve

La primavera è alle porte. E GemGèneve si prepara all’evento: la sesta edizione della fiera dedicata a gemme, gioielli vintage di pregio e nuovo design (11-14 maggio, previsti oltre 170 espositori) presenta alcune novità di rilievo. La prima riguarda una nuova location all’interno del Palexpo di Ginevra: dopo i padiglioni 7 e 6 delle precedenti cinque edizioni, questa volta GemGèneve si sposterà al Padiglione 1, su 13.000 metri quadrati di spazio espositivo. Gli organizzatori hanno anche deciso di riprogettare lo spazio espositivo, i percorsi di visita e l’ingresso principale per sfruttare al massimo lo spazio disponibile e offrire agli espositori la migliore visibilità: saranno disposti attorno a quattro aree coffee station, due corsie principali e una lounge che ospiterà spazi espositivi, progetti, after-work musicali e letterari eventi.

Espositore a GemGèneve
Espositore a GemGèneve

Inoltre, sull’onda della crescente sensibilità green, l’agenzia di design parigina Autre Idée, che collabora con gli organizzatori dal 2021, per l’edizione primaverile ha optato per un allestimento basato sul tema delle piante e della vita organica. Altre novità riguardano l’area talenti emergenti e nuovi designer, curata da Nadège Totah. In questa area debutterà l’alta gioielleria del designer belga Fred Fa, raffinato e un po’ misterioso, che realizza tutti i suoi schizzi, disegni tecnici e disegni di gioielli a guazzo a mano. Nella stessa area ci sarà Serendipity Jewelry, frutto di uno dei talenti emergenti dell’edizione di novembre 2022, ma questa volta nella categoria Nuovi designer, così come il talentuoso Austy Lee Art Jewellery di Hong Kong: crea pezzi audaci, psichedelici, scultorei e complessi. Il Designer Vivarium sarà sempre curato dalla storia della gioielleria Vivienne Becker.

L'Envol du Papillon, bracciale in oro rosa, madreperla, diamanti, tsavoriti e rubellite di Fred Fa
L’Envol du Papillon, bracciale in oro rosa, madreperla, diamanti, tsavoriti e rubellite di Fred Fa

Attribuiamo alle pietre preziose e alla creazione e progettazione di gioielli tanta importanza quanto la promozione di una vera solidarietà, unendo la comunità internazionale dei commercianti di pietre preziose e gioielli antichi, dei designer e di tutti gli appassionati di gioielli.
Thomas Faerber, co-fondatore di GemGenève

Thomas Faerber. Photo: David Fraga
Thomas Faerber. Photo: David Fraga

Alla prossima edizione di GemGèneve, inoltre, non mancheranno i gioiellieri ucraini, iniziativa lanciata da Olga Oleksenko nel maggio 2022 in risposta alla guerra in Ucraina e sostenuto dai co-fondatori di GemGenève. Il progetto si chiama Strong and Precious-Ukrainian Jewelers, e riunisce creazioni di designer ucraini, anche come gesto di sostegno per la situazione del Paese.
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

Tra le iniziative collaterali, da segnalare una mostra fuori sede all’evento con automi eccezionali e altri oggetti d’arte musicali e artistici organizzata dal Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra. Sempre fuori sede il gioielliere ginevrino Herbert Horovitz, che gestisce anche la Gem Collectors Bookshop, apre lo spazio della Villa per un evento dedicato alle arti perdute: artigianato che sta diventando raro o in via di estinzione, come mosaicisti di pietre dure, pelatori e filettatori di perle, lucidatori, incisori, smaltatori, incastonatori di pietre, scalpellini, lapidaristi, guainai, doratori di piccola ferramenta, elettroformatori e battitori d’oro. Il Singapore Gem Museum torna a GemGenève con uno spazio di apprendimento divertente e interattivo.
Bracciale Les beautés de mai, bracciali di Austy Lee
Bracciale Les beautés de mai, bracciali di Austy Lee

Infine, torna la collaborazione con diverse scuole d’arte, gioielleria e altre istituzioni educative legate alla gioielleria, con quattro premi che saranno assegnati ai giovani più creativi: il Premio Visitors’ Choice per il progetto Cfc, il premio Asmebi per il progetto Cfc, il premio Visitors Choice per il progetto Head x Grand Théâtre de Genève x GemGenève e l’Eric Horovitz Foundation Award per il progetto Cfc.
Bracciale Serendipity con pietre semi preziose
Bracciale Serendipity con pietre semi preziose

Anello di Serendipity con Paraiba di 23,47 carati e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello di Serendipity con Paraiba di 23,47 carati e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Gemme esposte a GemGèneve edizione 2021. Copyright: gioiellis.com
Gemme esposte a GemGèneve edizione 2021. Copyright: gioiellis.com

Gioielli a GemGèneve 2019. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve 2019. Copyright: gioiellis.com







Già fissata la data del prossimo GemGèneve





La prossima edizione di GemGenève si svolgerà dall’11 al 14 maggio 2023. La data, fissata con largo anticipo, segna l’ingresso dell’expo inventato da Ronny Totah e Thomas Faerber nella cerchia degli appuntamenti classici, come il Couture di Las Vegas o Vicenzaoro. Un successo raggiunto in pochi anni, con una sfida a Baselworld su cui non molti avrebbero scomemsso. Invece GemGèneve è diventata una realtà solida. Anche il secondo appuntamento del 2022 (3-6 novembre) ha avuto un esito soddisfacente. Gli organizzatori hanno registrato un totale di 3.543 visitatori che si sono recati al Palexpo per ammirare o acquistare pietre preziose, gioielli d’epoca e di design. Dei visitatori, precis ala statistica, 1.662 sono tornati per due volte, per un totale di 5.205 visite. Una partecipazione, sottolineano gli organizzatori, che supera tutte le precedenti edizioni.

Visitatori a GemGèneve
Visitatori a GemGèneve

All’evento di novembre hanno partecipato 176 espositori, oltre a 144 dealer professionisti, altri espositori includevano designer del Vivarium Quartet, Emerging Talents, New Designers, il progetto Strong & Precious con designer ucraini, stand scolastici, lo stand della Villa che ospita l’esposizione del Singapore Gem Museum, uno stand espositivo di micromosaici , le librerie Bernard Letu e Gem Collectors.
Espositore a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Espositore a GemGèneve. Copyright: Gioiellis.com

Questa edizione ha superato tutte le nostre aspettative in termini di numeri. Abbiamo avuto un po’ meno espositori a novembre (176) rispetto a maggio (201), ma mai prima d’ora abbiamo avuto così tanti acquirenti e altri visitatori. Quest’anno GemGenève si è ulteriormente affermata come un’autorità nel commercio internazionale di gioielli, diventando uno degli eventi più ricercati nel suo genere.
Ronny Totah, organizzatore e co-fondatore di GemGèneve

Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell'evento. Foto: G.Maillot
Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell’evento. Foto: G.Maillot

I visitatori sono arrivati da oltre 70 Paesi. La maggior parte con provenienza da Svizzera, Francia e Italia, seguiti da Regno Unito, Belgio e Stati Uniti, nonché da India, Germania ed Emirati Arabi Uniti.
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

È stata una grande edizione. Abbiamo ricevuto feedback positivi da molti dei partecipanti sull’organizzazione, il design e l’allestimento della mostra. La maggior parte degli espositori è stata visibilmente felice quando ha lasciato l’evento, segno che gli affari sono andati bene.
Thomas Faerber, organizzatore e co-fondatore di GemGèneve

Thomas Faerber
Thomas Faerber

GemGèneve. Copyright:gioiellis.com
GemGèneve. Copyright:gioiellis.com







Torna GemGèneve, parlano gli organizzatori




Dal 3 al 6 novembre torna GemGèneve, evento al Palaexpo della città svizzera centrato su gemme, gioielli d’epoca e novità di designer della gioielleria. Come è ormai usuale, i due fondatori e organizzatori di GemGèneve, Ronny Totah e Thomas Faerber rispondono ad alcune domande sull’evento.

Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell'evento. Foto: G.Maillot
Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell’evento. Foto: G.Maillot

Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell’evento

Domanda. Ancora una volta GemGenève riserva numerose sorprese e scoperte per visitatori ed espositori. La mostra offre una panoramica completa di gioielli, pietre preziose, rare e uniche, perle; gioielli antichi, creazioni storiche e moderne. Qual è il vostro segreto?

Ronny Totah Vorrei rispondere a questa domanda sottolineando che non c’è nessun segreto. Abbiamo sempre spiegato cosa siamo e qual è la nostra essenza. E il programma culturale scaturisce da questo. Siamo una piccola squadra, ma ce la mettiamo tutta. Abbiamo Mathieu Dekeukelaire (director di GemGenève) nel team ed è fortemente impegnato nella produzione di questo programma culturale. È costantemente alla ricerca di nuove opportunità e novità da presentare durante lo spettacolo e rende un punto d’onore creare un programma culturale di prim’ordine per ogni nuova edizione. D’altra parte, quando le persone si rendono conto che GemGenève non è solo una fiera ma un evento in sé, vogliono essere associate. Alcuni progetti ci arrivano direttamente, come nel caso della Fondazione Igor Carl Fabergé. Ed è proprio questa la ricompensa, o una conseguenza, del nostro obiettivo iniziale di allestire un evento che mette in risalto la cultura, i giovani, la formazione, il trasferimento di conoscenze e, soprattutto, la nostra passione per i mestieri dell’oreficeria. GemGenève, è una fiera E un evento che è stato creato con il cuore.

Mathieu Dekeukelaire. Foto: David Fraga
Mathieu Dekeukelaire. Foto: David Fraga

Domanda. Avevate detto che «non ci sono piani futuri per organizzare due edizioni di GemGenève ogni anno». Ma questa edizione di novembre è stata allestita su espressa richiesta degli espositori. Avete ceduto alle richieste dei tuoi espositori?

Ronny Totah. Non so come dire di no? Inizio con questa domanda. Forse trovo difficile dire di no in molti ambiti, ma non è che non sappia dire di no. Poiché io e Thomas siamo anche espositori, quando gli espositori vengono da noi con richieste specifiche, siamo in grado di decidere se hanno senso o meno. Per quanto riguarda l’edizione di novembre, ho avuto la conferma che gli stessi buyer (e non solo gli espositori) avevano bisogno di un evento come il nostro a fine anno, e in Europa. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo accettato la loro richiesta. E sono abbastanza sicuro che abbiamo preso la decisione giusta! Quanto spesso dovremmo tenere GemGenève in futuro? Non posso rispondere. Thomas ed io ascoltiamo costantemente il mercato. E parleremo con tutti coloro che partecipano al successo di una fiera: buyer, espositori, noi stessi e il nostro team.

Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

Domanda. Perché pensate che le persone siano appassionate di GemGenève? Qual è il modello di business?

Ronny Totah. Il modello di business di GemGenève è decisamente lo stesso del modello di business di un wedding planner. Gli sposi sono gli espositori e gli acquirenti (ci sono chiaramente due componenti come in un matrimonio), e dobbiamo soddisfare le esigenze di questa coppia acquirente-espositore. E questo è molto importante, perché operare in questo modo elimina ogni rischio. Un organizzatore convenzionale dovrà correre un rischio: scommette, sperando che nel mese di aprile, per esempio, un’intera professione che non conosce avrà bisogno un evento in Italia o in Germania, o altrove. Inizierà quindi a organizzare questa mostra, stimando il numero di persone che parteciperanno e prenotando. Ma questo è un rischio e l’organizzatore deve tenere conto di un margine per mitigare eventuali costosi errori commessi. Con GemGenève è totalmente diverso. Non abbiamo bisogno di correre questo rischio, perché rispondiamo a una domanda che è reale e già presente. Non assumendo questo rischio, non abbiamo la necessità finanziaria di accumulare denaro nel caso in cui prendiamo una decisione sbagliata o lanciamo un evento che non soddisferà le nostre aspettative. Da noi è l’esatto contrario: la nostra risposta deve soddisfare le aspettative di espositori e buyer. Ed è per questo che integriamo il lato commerciale di GemGenève con un’intera gamma di eventi (essenzialmente) culturali ed educativi. Pensiamo che la passione per GemGenève derivi essenzialmente dal nostro modello di business che, finora, non ha eguali.

Thomas Faerber. Photo: David Fraga
Thomas Faerber. Photo: David Fraga

Thomas Faerber, co-fondatore di GemGenève

Domanda. Con l’attuale situazione economica e politica, come sta andando il mercato delle gemme e dei gioielli? Vedete un rallentamento dell’economia o un aumento dei prezzi per alcuni materiali?

Thomas Faerber. La domanda di pietre preziose e la ricerca di pezzi rari e di valore rimane molto alta. Trovare una nuova fonte di queste squisite pietre preziose a volte è una sfida. Stiamo anche assistendo a un forte aumento dei prezzi dei piccoli diamanti fino a 0,05 carati. Uno dei motivi sono le sanzioni occidentali imposte al colosso minerario Alrosa, specialista in piccoli diamanti.

Domanda. In questa edizione presenti dei bei pezzi di micromosaico, perché?

Thomas Faerber. Personalmente mi piace molto il ciondolo in acetato e micromosaico antico di Charlotte Angloz X Flab. Si tratta di un ciondolo circolare incastonato con un micromosaico del 18° secolo (datato intorno al 1790) di una farfalla in una montatura in acetato arancione e oro rosa 18 carati, sospeso da una catena in oro rosa 18 carati. Il gioiello è stato disegnato da Charlotte Angloz per FLAB, marcata FF per Faerber e numerata 33390 (ciondolo circa 5,8 x 5,8 cm, lunghezza catena circa 41 cm). Mia figlia Ida e io siamo rimasti colpiti dall’alto livello del lavoro di Charlotte Angloz. Per sviluppare la prossima generazione di giovani talenti, abbiamo supportato questa talentuosa studentessa della Geneva School of Art and Design (Head) nello sviluppo e nel lancio della sua prima capsule collection. Queste creazioni uniche sono state presentate per la prima volta al GemGenve 2021, presso lo stand Faerber-Collection.

Micromosaico di Charlotte Angloz per FLAB,
Micromosaico di Charlotte Angloz per FLAB

Domanda. Quale messaggio vuole inviare ai visitatori di GemGenève?
Thomas Faerber. Innanzitutto, poiché abbiamo scelto espositori di alto livello, qualunque siano le dimensioni della loro azienda o del loro stand, spero che i nostri acquirenti e collezionisti professionisti possano ritrovare i tesori che stanno cercando entro la fine dell’anno. D’altra parte, mi auguro che i visitatori di GemGenève siano ispirati dalle scoperte che fanno in loco e che si ritrovino ancora una volta stupiti dalla creatività dei lavori in mostra dei giovani designer. Vorrei sottolineare che questa edizione si preannuncia particolarmente ricca di novità con un programma culturale di alta qualità. Da parte mia, non vedo l’ora di scoprire la mostra sui micromosaici e la mostra Fabulous Carl Fabergé della Igor Carl Fabergé Foundation, nonché lo stand del Gem Museum di Singapore. Tay Kunming, il fondatore del museo, presenterà al pubblico una collezione di pietre preziose e minerali. Questo sarà accompagnato da spiegazioni delle diverse fasi della loro trasformazione e consentirà al grande pubblico di comprendere meglio il nostro settore. Infine, auguro a tutti gli espositori un buon GemGenève di successo.

Espositore a GemGèneve
Espositore a GemGèneve







Cultura e mostre a GemGèneve, ecco il programma





A pochi giorni da GemGenève (3-6 novembre) l’evento dedicato a gemme, gioielli d’epoca e nuovi designer organizzato al Palaexpo della città svizzera precisa il calendario degli eventi di contorno, che oramai fanno parte integrante dell’appuntamento. Durante i cinque giorni dell’esposizione, il direttore della mostra Mathieu Dekeukelaire ha promosso una serie di mostre e talk sul mondo del gioiello. Quello che segue è l’elenco delle proposte.

Padiglione di GemGèneve maggio 2022. Copyright: gioiellis.com
Padiglione di GemGèneve maggio 2022. Copyright: gioiellis.com

Fondazione Igor Carl Fabergé
Organizzato per celebrare i 40 anni della Fondazione Igor Carl Fabergé, la mostra Favoloso Carl Fabergé presenta più di cento oggetti Fabergé in mostra, con quattro oggetti principali, di cui tre uova imperiali. Due verranno svelate per la prima volta in pubblico e inserite nel prossimo catalogo ragionato (in uscita il prossimo inverno).
Relatori: Bernard Ivaldi, Alexandra Blin Kourbatoff (rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Fondation Igor Carl Fabergé)
Spilla "Fiocco di neve" con gemme. Platino, diamanti. Attribuito al laboratorio di Alma Pihl, Carl Fabergé Diametro 3,2cm
Spilla “Fiocco di neve” con gemme. Platino, diamanti. Attribuito al laboratorio di Alma Pihl, Carl Fabergé Diametro 3,2cm

L’arte del micromosaico attraverso i secoli: con magnifici pezzi prestati da alcuni espositori, musei e collezionisti privati di GemGenève. Uccelli, temi mitologici, monumenti famosi tipici della fine del 18° o inizio 19° secolo e del Grand Tour, pezzi contemporanei e mosaici romani dell’Aventicum. È una mostra pensata per presentare l’arte perduta del micromosaico, collegando mosaici romani, micromosaici romani e micromosaici contemporanei.
Saranno organizzate conferenze e tavole rotonde per discutere di queste arti.
Relatori: Alice Minter (curatrice della Collezione Rosalinde e Arthur Gilbert, al V&A Museum – Londra), Sophie Bartschi (curatrice dei Siti e Museo di Avenches).

The Gem Museum, Singapore: il museo mira a rendere la gemmologia accessibile e attraente per un pubblico più ampio. The Gem Museum presenterà una mostra composta da pietre preziose e laboratori di sensibilizzazione scientifica, con dimostrazioni, osservazioni, dove scoprire tutte le meraviglie delle gemme.
Relatore: Kunming Tay

GemGèneve edizione 2018. Copyright: gioiellis.com
GemGèneve edizione 2018. Copyright: gioiellis.com

Per le scuole
Head (Geneva University of Art and Design): esposizione di quattro progetti di laurea triennale degli studenti del dipartimento di Design del Prodotto, del Gioiello e degli Accessori
Oratore attuale: Nina Genere

Asmebi (Association Romande des Métiers de la Bijouterie) – Etvj – Cfp Arts Genève – Cpne Pôle Arts Appliqués: agli studenti verrà chiesto di lavorare a turno su un gioiello, utilizzando due banchi da lavoro (produzione tecnica tradizionale di un gioiello, fabbricazione della montatura, delle lunette, del taglio, della limatura ecc. .) + lavoro di gruppo (disegni, sculture in cera)
Relatori: Richard Carbonnelle (Cfp Arts Genève), Emmanuelle Garcia (Asmebi), François Monnin (Etvj), Tony Marchese (Cpne Pôle Arts Appliqués).

Lancio del concorso a guazzo tra le tre scuole per maggio 2023 (Soggetto: Rien ne se perd, tout se transforme (Niente è perduto, tutto si trasforma), a cui partecipano tutti gli studenti partecipanti. Workshop sul design, presentato da Elizabeth Fischer (Head Genève).

Lo spazio riservato alla Head. Foto: G.Maillot
Lo spazio riservato alla Head. Foto: G.Maillot

Crea: gestire l’account Instagram di Crea Eyes creando e modificando contenuti digitali direttamente in fiera (foto, video, interviste a personaggi di spicco). La scuola Crea Genève – Omnes Education offre lauree triennali e magistrali in Marketing, Comunicazione e Digitale.
Relatore: Donatella Zappieri
Gran Teatro di Ginevra:
In continua collaborazione con il Grand Théâtre de Genève per rendere GemGenève parte del panorama culturale di Ginevra.
Mostra di costumi eccezionali della prima opera della stagione 2022/2023 – La Juive tra cui un magnifico mantello dell’imperatore lungo più di dieci metri e altre sorprese. In mostra il lavoro svolto nelle officine, l’esperienza aziendale, i mestieri in via di estinzione.
Sconti per visitatori ed espositori GemGenève sui biglietti GTG ( Grand Théâtre de Genève)
Ingresso gratuito per i membri GTG
Relatore: Sabryna Pierre (Responsabile sviluppo culturale, GTG)
Partnership già approvata per il workshop con studenti HEAD e HEJ per maggio 2023

Libri: In collaborazione con Librairie Bernard Letu
• La metafisica del gioiello: Charline Coupeau (tesi semplificata)
• L’anima del gioiello Charline Coupeau, coautrice
• Cartier, Rachael Taylor
• Tiffany, Rachael Taylor
• La nuova età della pietra, Carol Woolton
• Vogue I gioielli, Carol Woolton

Un talk nella precedente edizione di GemGèneve
Un talk nella precedente edizione di GemGèneve

Convegni e tavole rotonde

GIOVEDI’ 3 NOVEMBRE 2022

11.30 – 12.30 – Fabergé e la sua influenza sui contemporanei , di Olivier Bachet
13.45 – 15.00 – Annuncio del soggetto per il Concorso Gouache 2023 – ETVJ x CFP Arts Genève x CPNE Pôle Arts Appliqués , a seguire il workshop La concettualisation d’un design (La concettualizzazione di un design) , di Elizabeth Fischer (docente HEAD Ginevra).
15.30 – 16.30 – Esplorazione dell’estrazione di pietre preziose: Sri Lanka e Zambia, di Richa Goyal Sikri (giornalista e narratore). Un esame delle lezioni apprese da Richa durante le visite alle miniere, confrontando un sito minerario artigianale (Sri-Lanka) con uno su larga scala (Zambia).
13.30 – 14.30 – Firma del libro: Rachael Taylor, Cartier / Tiffany

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2022

11.30 – 12.30 – Storia di Bulgari e creazione del suo stile , a cura di Amanda Triossi
13.45 – 14.45 – Splendida et Minuta: gioielli romani alla moda in micromosaico
Un Grand Tour intorno alla produzione del XVIII e XIX secolo, dalle origini romane alla corte napoleonica e alla rinascita archeologica, dalla prof.ssa Anna Maria Massinelli (già curatrice della Collezione Gilbert, autrice della monografia su Giacomo Raffaelli e di molte altre opere ) e Andrea Petochi;
15.00 – 16.15 – Cosa rende eccezionale il design? Una tavola rotonda guidata da Katerina Perez (influencer), con David Roux-Fouillet (responsabile del dipartimento di design di prodotti, gioielli e accessori, HEAD Genève), Olivier Bachet (esperto) e Vivienne Becker (storica del gioiello, autrice);
16.30 – 18.00 – Tra scienza e impresa, cosa dicono di noi i nomi delle pietre (Tra scienza e impresa, cosa dicono di noi i nomi delle pietre), tavola rotonda organizzata dall’Association Gemmologie & Francophonie sulle sfide della denominazione delle pietre preziose e degli aspetti legali, con Drew Battaglia (esperto di gioielli e gemmologo), Aurélien Delaunay (CIBJO Diamond Commission and Gemmological Commission, rappresentante della Francia in ISO), Emmanuel Fritsch ( insegnante e ricercatore presso l’Institut des Matériaux Jean Roule, Nantes; Membro dell’Associazione mineralogica internazionale), Emmanuel Piat (mercante di gemme, vicepresidente della CIBJO Colored Stone Commission), Thomas Hainschwang (Antonio C. Bonanno Award for Excellence in Gemmology , Inventore delle tecniche di imaging e spettroscopia DFI, Gemmologo), Enzo Liverino (Presidente CIBJO Coral Commission), moderato da Boris Chauviré e Marie Chabrol (docente presso lnstitut de Bijouterie de Saumur, giornalista e consulente);
14.30 – 15.30 – Autografo: Carol Woolton, The New Stone Age / Vogue The Jewellery
Evento professionale | L’Enseignement en joaillerie : les entreprises formatrices (Insegnamento della gioielleria: aziende che forniscono formazione) , tavola rotonda /laboratorio solo su invito , con ASMEBI, CFP Arts Genève, OFPC e imprese con la possibilità di formare studenti attraverso l’apprendistato;

Espositori nell'area Vivarium
Espositori nell’area Vivarium

SABATO 5 NOVEMBRE 2022

11.30 – 13.00 – L’esperienza! Entre authentification et estimation (Valutazioni di esperti / Tra autenticazione e valutazione . Tavola rotonda organizzata dalla Fondazione Igor Carl Fabergé, con Alexandra Blin Kourbatoff, Bernard Ivaldi, Michel Kamidian, Marie-Cécile Cisamolo ;
13.30 – 14.30 – L’art de la micro-mosaïque, origini, ispirazioni e tecniche, confronto con Alice Minter e Sophie Bärtschi (curatrice del Sito e Museo Romano di Avenches); Moderatore: Gislain Aucremanne (storico del gioiello);
14.45 – 15.45 – Collezionismo di gioielli antichi , conversazione con Helen Molesworth (senior curator della Jewellery Gallery al V&A Museum) e Vivienne Becker (autrice e storica del gioiello);
16.00 – 17.00 – Dai dipinti screpolati ai micromosaici – The Rosalinde and Arthur Gilbert Collection of micromosaics , di Alice Minter (curatrice della Rosalinde and Arthur Gilbert Collection, V&A Museum) ;
17.15 – 18.15 – Les Trésors de Toutankhamon et son héritage en joaillerie (I tesori di Tutankhamon e la sua eredità per i gioielli) , di Gislain Aucremanne (storico del gioiello). Sull’influenza della scoperta della tomba di Tutankhamon sui gioielli degli anni ’20 sulla moderna Egittomania.

Autografi di libri:
14.30 – 15.30 – Charline Coupeau, L’anima del gioiello / La metafisica del gioiello
1.30 – 16.30 – Caroline Charron, Fabergé, dalla Corte dello Zar all’esilio

DOMENICA 5 NOVEMBRE 2022

13.30 – 14.30 – I gioielli di tutti i tempi: un modo per diffondere gioia e meraviglia, moderato dalla millenaria influencer e giornalista Laura Inghirami (Donna Jewel), con David Brough [giornalista], e Marianne Fisher (concessionaria, Paul Fisher Inc.)

14.45 – 15.45 – I giovani e la gioielleria: percorsi formativi per rispondere alle sfide del settore e alle esigenze delle imprese, tavola rotonda moderata da Donatella Zappieri (consulente aziendale di gioielleria), con la partecipazione di Emmanuelle Garcia-Gavillet (ASMEBI) , Elisabeth Fischer (HEAD), Catherine de Vincenti (giornalista) e Allen Adler (Adler Joaillerie)

GemGèneve
luogo | Date | Orari di apertura
Palexpo Hall 6 – Ingresso nello stesso luogo dell’anno scorso, proprio di fronte alla passerella (a lato della Hall 5)
Route François-Peyrot 30
1218 – Le Grand-Saconnex GE
A soli 10 minuti a piedi dall’aeroporto di Ginevra
● Date: dal 3 al 6 novembre 2022
● Orario di apertura: 10:00 – 18:30
● Prezzo: CHF 50.-, valido per tutta la durata dello spettacolo; gratuito per gli studenti su presentazione della tessera dello studente

Visitatori a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com







A GemGèneve la gioielleria ucraina




GemGenève non dimentica l’Ucraina. Anche nella nuova edizione dell’evento in programma da l 3 al 6 novembre saranno presenti creatori di gioielli che operano nel Paese messo sotto attacco dalla Russia. A GemGèneve gli organizzatori hanno previsto il progetto Strong & Precious, che ha l’obiettivo di far conoscere i gioielleri ucraini sulla scena internazionale. Accanto alle creazioni contemporanee, saranno esposti anche i gioielli antichi del più famoso gioielliere ucraino del XX secolo, Joseph Marchak. È stato il principale concorrente di Fabergé, eppure Marchak era definito il Cartier di Kiev. Ora i suoi gioielli occupano un posto speciale nelle collezioni private e nelle case d’asta.

Pendente Lizard di Zhernov
Pendente Lizard di Zhernov

L’arte orafa ucraina ha radici molto profonde e ogni fase della sua storia, dall’antichità alla modernità, merita la nostra attenta attenzione. Stiamo facendo il massimo sforzo per organizzare questa mostra in modo da stupire il pubblico straniero con la sua originalità ed essere ricordato a lungo.
Natalia Kietiene, curatrice del progetto Strong & Precious

Tra i marchi di gioielli ucraini presenti esposizione ci sono Nomis, Inesa Kovalova, Bevza, Rockah.brand, Sergey Zhernov Art & Jewelry, Drutis Jewellery, Lutiki, Gunia, Denis Music.

Orecchini di Gunia Project
Orecchini di Gunia Project

La divulgazione della cultura ucraina – cinema, arte, musica, letteratura o gioielli – è oggi un nostro dovere. Vogliamo essere riconosciuti e visti attraverso il prisma della nostra tradizione culturale davvero brillante. La nostra prima mostra è stata un vero successo e ho non c’è dubbio che questa volta visitatori troppo esigenti e professionali apprezzeranno i nostri artisti orafi
Olga Oleksenko, curatrice del progetto Strong & Precious

Anelli di Inesa Kovalova
Anelli di Inesa Kovalova indossati
Pendente-spilla di Rockah.brand
Pendente-spilla di Rockah.brand
Sea Dreams Kaleidoscope-and-Sides con topazio, tanzanite, smeraldo e apatite di Drutis Jewellery
Sea Dreams Kaleidoscope-and-Sides con topazio, tanzanite, smeraldo e apatite di Sea Dreams Kaleidoscope-and-Sides con topazio, tanzanite, smeraldo e apatite di Drutis Jewellery

Orecchini indossati di Zhernov
Orecchini indossati di Zhernov







Vivarium Quartet, poker di designer a GemGèneve




Si chiama Vivarium Quartet. Ed è definita come una mini vetrina per creatori. Alla prossima GemGèneve (3-6 novembre 2022), Vivienne Becker, storica del gioiello e curatrice del Designer Vivarium di GemGenève, ha selezionato quattro designer-gioiellieri: Alix Dumas di Mad Joaillerie, Philippe Lauras, che torna a Ginevra così come Alex Jefford, ed Elena Okutova, che ha partecipato in precedenza alla rassegna Emerging Talents. Ognuno dei quattro designer ha un differente stile e una diversa storia alle spalle. Nei prossimi giorni esploreremo il lavoro dei singoli designer.

Anello per mignolo in oro bianco e diamanti di Mad Joaillerie
Anello per mignolo in oro bianco e diamanti di Mad Joaillerie

In breve, Alix Dumas è una designer nata in Francia, ma che ha vissuto anche in Romania e Turchia, inclusa Istanbul. Ha lanciato il proprio marchio e nel 2020 ha fondato Mad Joaillerie, a dispetto del nome, una decisione per nulla folle (potete trovare il suo lavoro qui). Philippe Lauras, invece, ha avuto una formazione artistica all’École de Joaillerie de Paris (BJOP), ma ha anche studiato gemmologia, disegno e modellazione scultorea. Ha iniziato a lavorare nel 1980 e ha avuto la possibilità di formarsi in due dei più famosi laboratori di alta gioielleria parigini (ne abbiamo scritto qui). Alex Jefford è nata e cresciuta a Ginevra, ma vive a Londra, dove ha studiato belle arti al Central Saint Martins College, con una predilezione per l’incisione e il disegno: del sui lavoro abbiamo già parlato qui. Elena Okutova, è nata a San Pietroburgo, ma vive e lavora a Mosca con sua madre Irina. Il suo lavoro è profondamente radicato nelle tradizioni russe, quelle dell’artigianato e dell’uso di smalti e pietre preziose colorate.

Alex Jefford, anello in oro  giallo e bianco con diamanti
Alex Jefford, anello in oro giallo e bianco con diamanti
Elena Okutova, spilla Papyrus
Elena Okutova, spilla Papyrus

Philippe Lauras, orecchini  Impatiente, con oro rodiato e diamanti
Philippe Lauras, orecchini
Impatiente, con oro rodiato e diamanti

Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com
Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com

Anello di Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com
Anello di Alexandra Jefford. Copyright: gioiellis.com







A GemGèneve 100 gioielli di Fabergé




I gioielli di Fabergé fanno parte della storia non solo della gioielleria, ma della cultura. E non sono esclusivamente legati alle mitiche uova collezionate dagli zar. La tradizione, lo stile e l’eredità di della Maison Fabergé sono giunti sino a noi per lo speciale posto che occupa l’artigianato e la creatività di Peter Carl Fabergé, il più famoso designer della famiglia di gioiellieri attiva a San Pietroburgo. Il figlio, Igor Carl Fabergé, ha dato vita a una fondazione che celebra quest’anno i 40 anni. E per celebrare l’anniversario ha organizzato una grande mostra nell’ambito di GemGenève (3-6 novembre).

Calamaio ingioiellato d'oro a due colori a forma di fungo porcino. Oro, diamanti taglio rosa, cabochon rubis, cabochon zaffiri, mastro Frederich Koechli, San Pietroburgo circa 1900 larghezza 9,0cm Collezione Palais Royal Hong Kong Ltd
Calamaio ingioiellato d’oro a due colori a forma di fungo porcino. Oro, diamanti taglio rosa, cabochon rubis, cabochon zaffiri, mastro Frederich Koechli, San Pietroburgo circa 1900 larghezza 9,0cm Collezione Palais Royal Hong Kong Ltd

Bernard Ivaldi, presidente della Fondazione Igor Carl Fabergé, ricorda che mentre la maggior parte della notorietà riguardo Fabergé è concentrata sulle preziose uova di Pasqua commissionate dalla famiglia imperiale russa e da importanti mecenati privati, l’attività della Maison non si esaurisce qui. Per questo la Fondazione Igor Carl Fabergé ha deciso di offrire un approccio diverso presentando «nuovi ritrovamenti» e oggetti poco conosciuti come punto di partenza della mostra.

Spilla di presentazione imperiale “Aquila a due teste”. Oro, argento, diamanti, Bottega di Henrik Wigström, Carl Fabergé, numero di inventario 1418 San Pietroburgo 1903, Provenienza: Imperatrice Maria Fedorovna di Russia Lunghezza 4,5 cm
Spilla di presentazione imperiale “Aquila a due teste”. Oro, argento, diamanti, Bottega di Henrik Wigström, Carl Fabergé, numero di inventario 1418 San Pietroburgo 1903, Provenienza: Imperatrice Maria Fedorovna di Russia Lunghezza 4,5 cm

L’esposizione comprende oltre 100 pezzi provenienti da collezioni private e offre uno sguardo alla ricchezza e alla versatilità dei laboratori Fabergé. Molti pezzi non sono stati esposti in precedenza in Europa e alcuni sono presentati per la prima volta in questa mostra.

Segnalibro oro smaltato. Oro, smalto, cristallo di rocca. Scatola in pelle originale su misura Officina di Mikhail Perkhin, Carl Fabergé, Numero di inventario 2976, San Pietroburgo circa 1900 Provenienza: Imperatrice Maria Fedorovna di Russia Lunghezza 5,9 cm
Segnalibro oro smaltato. Oro, smalto, cristallo di rocca. Scatola in pelle originale su misura Officina di Mikhail Perkhin, Carl Fabergé, Numero di inventario 2976, San Pietroburgo circa 1900 Provenienza: Imperatrice Maria Fedorovna di Russia Lunghezza 5,9 cm
Campanello a forma di cuore. Argento dorato, oro, smalto, perle, calcedonio, Provenienza: Granduchessa Elena Vladimirovna e Nicolas Principe di Grecia Larghezza 5,0 cm
Campanello a forma di cuore. Argento dorato, oro, smalto, perle, calcedonio, Provenienza: Granduchessa Elena Vladimirovna e Nicolas Principe di Grecia Larghezza 5,0 cm
Sigillo a mano in nefrite ingioiellato. Oro, nefrite, rubini, perle. Bottega di Mikhail Perkhin La matrice è incisa con lo stemma della famiglia di Gorchakov Altezza 12,3cm
Sigillo a mano in nefrite ingioiellato. Oro, nefrite, rubini, perle. Bottega di Mikhail Perkhin La matrice è incisa con lo stemma della famiglia di Gorchakov Altezza 12,3cm
Cornice del vaso di Pandora. Cornice smaltata, argento dorato, argento dorato, smalto, Workmaster Israel Roukhomovsky, Parigi circa 1910
Cornice del vaso di Pandora. Cornice smaltata, argento dorato, argento dorato, smalto, Workmaster Israel Roukhomovsky, Parigi circa 1910
Bollitore d'argento semplice. Una grande "bouilloire" in argento semplice con un supporto e il bruciatore, Numero di inventario 23184, officine di Mosca di Carl Fabergé, 1901 Altezza 24,00 cm
Bollitore d’argento semplice. Una grande “bouilloire” in argento semplice con un supporto e il bruciatore, Numero di inventario 23184, officine di Mosca di Carl Fabergé, 1901 Altezza 24,00 cm
Chitarra russa a sette corde. Bomboniera a forma di chitarra russa a sette corde, scolpita da un'unica pietra di agata corniola, cornalina, oro, perle, smalto, numero di inventario 54223. Attribuito alla bottega di Mikhail Perkhin, Fabergé Lunghezza 10,2cm
Chitarra russa a sette corde. Bomboniera a forma di chitarra russa a sette corde, scolpita da un’unica pietra di agata corniola, cornalina, oro, perle, smalto, numero di inventario 54223. Attribuito alla bottega di Mikhail Perkhin, Fabergé Lunghezza 10,2cm
Spilla "Fiocco di neve" con gemme. Platino, diamanti. Attribuito al laboratorio di Alma Pihl, Carl Fabergé Diametro 3,2cm
Spilla “Fiocco di neve” con gemme. Platino, diamanti. Attribuito al laboratorio di Alma Pihl, Carl Fabergé Diametro 3,2cm

La campana di tre tartarughe suona. Campana circolare “Tree turtles”, oro, granato, diamanti con taglio a rosa, pietra dura, numero di inventario 553, Carl Fabergé. Provenienza: Imperatrice Maria Fedorovna di Russia Diametro 8,4 cm
La campana di tre tartarughe suona. Campana circolare “Tree turtles”, oro, granato, diamanti con taglio a rosa, pietra dura, numero di inventario 553, Carl Fabergé. Provenienza: Imperatrice Maria Fedorovna di Russia Diametro 8,4 cm







A GemGenève 170 espositori




È l’ultimo grande appuntamento del 2022 dedicato alla gioielleria: la quinta edizione di GemGenève (Ginevra, Palaexpo padiglione 6, dal 3 al 6 novembre), si presenta con numeri molto incoraggianti: 144 rivenditori di gioielli provenienti da 19 Paesi e oltre 170 espositori, tra scuole, designer, laboratori e altri partner. La nuova edizione autunnale, dopo quella che si è tenuta in maggio, inoltre, ospita uno speciale spazio riservato alla Fondation Igor Carl Fabergé, che festeggia il suo 40esimo anniversario. Saranno esposti un centinaio di pezzi che rappresentano la storia di Carl Fabergé e dei suoi maestri artigiani, tra cui tre uova imperiali in anteprima, che appariranno nel prossimo catalogo dell’inverno 2022-2023.

GemGèneve 2021, anello di Studio Renn. Copyright: gioiellis.com
GemGèneve 2021, anello di Studio Renn. Copyright: gioiellis.com

Dopo il successo dell’edizione di maggio 2022 e in seguito alle richieste dei nostri espositori, abbiamo deciso di organizzare una seconda edizione a novembre 2022 a Ginevra, ma in futuro non diventerà la norma. La percentuale di riprenotazioni tra le edizioni di maggio e novembre 2022 è superiore all’80%. Più di 43 espositori partecipano per la quinta volta a GemGenève e oltre 24 espositori scopriranno la fiera per la prima volta.
Ronny Totah, organizzatore di GemGèneve

Ronny Totah
Ronny Totah

In termini di partecipazione, gli espositori americani sono sempre in primo piano, e da soli rappresentano un quarto dei partecipanti. Seguono espositori provenienti da Svizzera, Hong Kong, Israele, Germania, Belgio, Thailandia, India e Francia, e poi aziende dal Regno Unito, Singapore, Italia ed Emirati Arabi Uniti. E, infine, espositori provenienti da Giappone, Russia, Portogallo e Spagna.

Tra gli espositori a GemGèneve per la prima volta ci sono aziende come Ashok Jewelers (India), Arslanian Group (Belgio), House of Art, Madly, Mahenge Gems, Sunny Gem, Miranda Group (Hong Kong) e Heritage Signed Jewels (Portogallo).

gemme gemgeneve copyright gioiellis com
Gemme a GemGèneve. Copyright: Gioiellis.com

Espositore a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Espositore a GemGèneve. Copyright: Gioiellis.com

Anello in oro, titanio e kunzite
Anello in oro, titanio e kunzite







I nuovi designer di GemGèneve




Novità per la prossima edizione di GemGèneve in programma dal 3 al 6 novembre. Saranno nove i designer presenti: quattro fanno parte dell’are Emerging Talents e cinque per New Designers, selezionati da Nadège Totah. I designer sono una presenza fissa nell’evento che comprende aziende specializzate in gemme di alta qualità e gioielli vintage: rappresentano quindi una finestra aperta sulla gioielleria di oggi e anche su quella di domani.

Padiglione di GemGèneve maggio 2022. Copyright: gioiellis.com
Padiglione di GemGèneve maggio 2022. Copyright: gioiellis.com

Il lavoro di questi designer è esposto in uno spazio dedicato nel cuore di GemGenève, uno spazio in cui i visitatori, speriamo, avranno tempo e spazio per studiare i gioielli, essere incuriositi, vedere e apprezzare il nuovo dinamismo che è energizzante creazione di gioielli oggi.
Nadège Totah

Wallis Hong, Eternal Butterfly
Wallis Hong, Eternal Butterfly

I quattro Emerging Talents comprendono Wallis Hong, cinese con residenza in Spagna, che presenta gioielli-scultura in miniatura realizzati con diversi materiali. Sono ispirati alla natura, alla vita marina, alla citologia (disciplina che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali), dalla botanica, dalla religione, dalla mitologia. Nella stessa sezione è presente Serendipity Jewelry, Francia, brand fondato a Parigi da Christine Chan nel 2017. La designer ha scoperto la sua passione per le pietre durante un viaggio in Australia oltre dieci anni fa e presenta una collezione di pezzi, combinando un concetto di rispetto per la natura, rispetto per la libertà e rispetto per se stessi. Il terzo designer è

Vincent Michel, svizzero, con il brand omonimo. Ha sede a Losanna ed è un appassionato di viaggi e montagna, da cui ricava elementi naturali non sono solo fonte di ispirazione ma anche i suoi strumenti di lavoro. Infine, Youra Jewelry arriva dall’Arabia Saudita ed è un marchio con sede a Riyadh, fondato dalla designer Rabaa Saleh Alangari, che ha iniziato il suo percorso con una grande passione per i diamanti, la pittura, i colori e la creazione.

Sean Gilson. Copyright: gioiellis.com
Sean Gilson. Copyright: gioiellis.com

I cinque che fanno parte dell’area New Designers vedono il ritorno di Sean Gilson, Stati Uniti, orafo e designer americano che realizza personalmente ciascuno dei suoi gioielli nel suo studio nel Connecticut e nel laboratorio di New York City: presenterà una serie di novità. Un debutto per GemGèneve è invece quello di Leyser, Germania. Il nonno di Thomas gestiva miniere di pietre preziose in Brasile e assicurava la fornitura di pietre grezze alle officine lapidarie di Idar-Oberstein, creando così una delle aziende leader nella regione. Thomas, assieme al figlio Sebastian, è andato avanti e ha sviluppato una passione per la creazione di gioielli finiti: produce una collezione di lusso di alta gioielleria di alta qualità e fornisce gioiellieri in tutto il mondo.

Alexander Tenzo. Copyright: gioiellis.com
Alexander Tenzo. Copyright: gioiellis.com

Dall’Italia arriva Paola Brussino, architetto e designer torinese, che ha collaborato con grandi  marchi internazionali di gioielleria. Dopo aver vissuto a lungo a Ginevra, è tornata in Italia nel 2012 e ha iniziato un percorso di pura ricerca. Attratta dalle possibilità creative offerte dall’uso di nuovi materiali, la designer è stata tra le prime a utilizzare carbonio, titanio, zirconio e corian in alta gioielleria. Un altro ritorno è, invece, quello di Tenzo, uno di quei gioiellieri capaci di unire arte e design, di cui abbiamo già parlato in diverse occasioni. Infine, dalla Tailandia arrivano le creazioni di Toji Jewelry, che presenta una collezione unica di pietre preziose colorate, ognuna con una storia diversa, ognuna con un significato diverso, che consente loro di creare gioielli che svelano lo splendore nascosto della natura.

Paola Brussino, orecchini La Rose de Edith
Paola Brussino, orecchini La Rose de Edith

Espositore a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Espositore a GemGèneve. Copyright: Gioiellis.com






Torna GemGèneve e festeggia Fabergé




Ronny Totah, uno dei due organizzatori di GemGèneve assieme a Thomas Faerber, lo aveva annunciato lo scorso aprile: “GemGenève è come un wedding planner per gli espositori. Se vogliono che programmiamo due edizioni all’anno, lo faremo. Abbiamo già ricevuto richieste per una fiera nel novembre di quest’anno”. La conferma è arrivata a metà agosto: GemGèneve edizione autunnale si farà. Lo scorso anno l’appuntamento con i gioielli vintage, il design di avanguardia e le gemme preziose nella città svizzera era stato fissato a novembre per le restrizioni dovute al covid, che avevano bloccato l’edizione di primavere. Quest’anno, invece, il doppio evento, dopo quello di maggio, è semplicemente la risposta alle richieste del mercato.

I fondatori di GemGèneve, Thomas Faerber e Ronny Totah
I fondatori di GemGèneve, Thomas Faerber e Ronny Totah

“Inizialmente avevamo programmato di tenere una sola edizione, a maggio 2022. A seguito delle chiamate dei nostri espositori, abbiamo deciso di organizzare una seconda edizione nell’autunno 2022 a Ginevra, ma questa non dovrebbe diventare una pratica standard in futuro”, sottolinea Ronny Tota. La nuova edizione di GemGèneve si terrà da giovedì 3 a domenica 6 novembre al Palexpo di Ginevra e coinciderà con le grandi aste autunnali della Geneva Luxury Week. Oltre alla presenza degli espositori, sono previsti appuntamenti a contorno. Ma, naturalmente, è il business a rimanere al centro. I numeri misurano il peso di questo evento volutamente selettivo: la prima edizione, nel 2018, ha avuto 147 espositori e 3.206 visitatori. L’anno successivo 210 espositori e 3.474 visitatori. Nel 2021, edizione autunnale con problemi di restrizioni post covid, 120 espositori e 2.757 visitatori, lo scorso maggio 201 espositori e 3.302 visitatori. Le visite, in realtà sono molte di più se si conta chi ha frequentato la fiera per più giorni.

Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

Per questa edizione, che questa volta si terrà nel padiglione 6 (di solito è il 7), gli organizzatori hanno immaginato anche una nuova scenografia, molto diversa dalle precedenti edizioni e “adattata al luogo”. La disposizione della sala è più squadrata, meno allungata, richiede più spazi centrali che dovrebbero piacere più partecipanti e visitatori. Sarà anche l’occasione per celebrerare il 40° anniversario della Fondation Igor Carl Fabergé, che quest’anno compie 40 anni, festeggerà il suo anniversario durante la fiera e sta preparando una bellissima mostra di pezzi eccezionali del famoso gioielliere degli zar. La Fondazione presenterà una gamma di pezzi che rappresentano la vasta esperienza di Carl Fabergé e dei suoi abili artigiani, che vanno dalle uova imperiali agli objets de vertu, a testimonianza dell’eleganza del suo lavoro.

Visitatori a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

A Nadège Totah è affidata anche questa volta l’area Emerging Talents, dedicata ai giovani designer. Tra le recenti scoperte, in particolare, un giovane artista-gioielliere multidisciplinare autodidatta che sarà presentato per la prima volta al GemGenève: Wallis Hong, nato in Cina, vive in Spagna.Tra i nuovi talenti emergenti anche Serendipity Jewellery, creata nel 2017 a Parigi da Christine Chan, e il laboratorio di gioielleria Vincent Michel, che propone gioielli sur mesure oltre a un’esclusiva collezione di alta gioielleria composta da pezzi unici che si fondono estetica, a volte poetica, e tecnica. GemGenève comprenderà anche per questa edizione il Designer Vivarium. Torna Tenzo, assieme allo stand di gioiellieri ucraini Strong & Precious, già presenti a maggio. Un intero spazio sarà dedicato all’arte del micromosaico, con “una grande sorpresa” annunciata.

Anello di Filippo G&G. Copyright: gioiellis.com
Anello di Filippo G&G. Copyright: gioiellis.com
Padiglione di GemGèneve maggio 2022. Copyright: gioiellis.com
Padiglione di GemGèneve maggio 2022. Copyright: gioiellis.com
GemGèneve, maggio 2022. Copyright: gioiellis.com
Gemme a GemGèneve, maggio 2022. Copyright: gioiellis.com

Espositore a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Espositore a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com







La natura al microscopio di Towe




L’alta gioielleria di Towe vista attraverso gli occhi della biologia, come fosse al microscopio ♦︎

Towe Norlén è la fondatrice del brand che ha il suo nome. La designer è svedese e la sede della piccola Maison fondata nel 1999 è Stoccolma, ma prima di creare il proprio marchio, Towe ha lavorato a Ginevra, in Svizzera, per numerosi gioiellieri come Harry Winston e Piaget, nonché per Sotheby’s. Towe ha anche un’altro aspetto particolare: la fusione dell’alta gioielleria con la biologia. Un concetto che è un passo oltre l’usuale binomio gioiello-natura, cioè foglie, animali, frutti ricreati in oro e pietre preziose. Qui si va in una nuova dimensione: per esempio, una caratteristica speciale è il Silk Pattern, che si ispira alla pelle, a livello molecolare. «Il mio obiettivo è catturare lo spirito della natura nella sua forma più pura», afferma Towe Norlén, che ha studiato desing a Copenhagen prima di specializzarsi a Ginevra. «Quello che mi spinge, suppongo, è una ricerca di purezza».

Anello della collezione Chanterelle in oro bianco e diamanti
Anello della collezione Chanterelle in oro bianco e diamanti

Questo è il punto di partenza. A cui la designer aggiunge altre considerazioni: «Penso spesso a ciò che definisce il vero lusso. È una stravaganza sapere cosa indossi? O è l’atemporalità della qualità? È l’eredità del lusso o la possibilità di aggiungere un valore in più? Per me, il vero lusso è l’incarnazione di un senso di purezza. La chiarezza di un pensiero che diventa un’idea e prende la forma di un design. La purezza dei materiali naturali con cui lavoro e il modo in cui mi sforzo di padroneggiarli. Il tempo e la dedizione mettono in ogni singolo dettaglio di ciò che faccio. Ma anche l’umiltà di realizzare che il proprio lavoro non è mai finito. Costantemente alla ricerca di nuovi modi per reinventarsi e imparare da altri campi del pensiero, per essere ispirati e ispirare gli altri. Cercando di superare i limiti e trovare nuove dimensioni del mio mestiere. In definitiva, creando pezzi moderni che diventeranno futuri classici. Al massimo, l’incarnazione della purezza è il riflesso della gioia nel volto di una persona quando indossa qualcosa che la definisce, un ricordo romantico unico, un sentimento che può durare una vita».

Il risultato queste riflessioni sono gioielli che, in effetti, hanno una struttura che ricorda in qualche modo lo schema di certi materiali visti al microscopio. Solo che qui molecole e atomi sono rappresentati dai diamanti. 

Orecchini Chanterelle con diamanti
Orecchini Chanterelle con diamanti
Bracciale Silk in oro bianco
Bracciale Silk in oro bianco
Pendente Lilas in oro bianco e diamanti
Pendente Lilas in oro bianco e diamanti
Anello Dune SIlk in oro giallo
Anello Dune SIlk in oro giallo
Dune Ring in oro rosa
Dune Ring in oro rosa

Anello in oro Chanterelle
Anello in oro Chanterelle







La leggerezza di Aaltas




I gioielli ultra leggeri di Aatlas.

L’alluminio è stato rivalutato come materiale per la gioielleria da prestigiose maison, da designer di avanguardia e anche da giovani intraprendenti nuovi brand. Come Sonia Lacroix, che vive e lavora a Ginevra, uno dei poli della grande gioielleria e della grande orologeria mondiale, attività per la quale la designer ha lavorato. Fa tutto da sola, progettazione e gestione artigianale della sua produzione. Alla base della quale, naturalmente, c’è la sua idea che è sintetizzata nel nome del suo brand: Aaltas.

Collana in alluminio champagne e diamanti
Collana in alluminio champagne e diamanti

Un nome che sarebbe abbastanza criptico se non fosse lei stessa a spiegarne il significato. Si tratta di un riferimento all’espressione “a altas horas”, che in spagnolo significa fare le ore piccole. Insomma, stare svegli fino a tardi. E se in spagnolo l’espressione è associata al divertimento notturno, per Sonia Lacroix significa dare sfogo alla propria creatività al di fuori dagli schemi. I gioielli di Aaltas sono semplici e complessi, con forme geometriche, ma studiate con attenzione e fantasia. Sono, come accennato, in alluminio, e quindi leggerissimi, con dettagli in oro e l’aggiunta di piccole pietre. La prima collezione si chiama Mambo, un ballo perfetto per chi vive di notte.

Orecchini della collezione Mambo in alluminio, oro 18 carati e diamanti
Orecchini della collezione Mambo in alluminio, oro 18 carati e diamanti
Mambo Light Antique Rose alumium diamonds
Orecchini della collezione Mambo in alluminio rosa antico e diamanti
Orecchini mini della collezione Mambo in alluminio e oro 18 carati
Orecchini mini della collezione Mambo in alluminio e oro 18 carati
Orecchini in alluminio turchese, oro 18 carati e rubini
Orecchini in alluminio turchese, oro 18 carati e rubini
Sonia Lacroix (da Facebook)
Sonia Lacroix (da Facebook)






 

Caspita che gioielli

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L’alchimia di Arlène Bonnant e della sua Caspita, Maison di gioielli che ha il nome di un’esclamazione in italiano. Ma una formula raffinata ♦︎

Prima premessa per i lettori non italiani. La parola «caspita» nella lingua di Dante è un’esclamazione. Chi la pronuncia aggiunge di solito un punto esclamativo: caspita! Significa più o meno: «sono davvero impressionato da questo…». Il nonno di Arlène Bonnant pare pronunciasse spesso la parola caspita ed è per questo che la designer ha battezzato Caspita la sua piccola Maison di gioielleria con sede a Ginevra, in Svizzera.

Collana con perle di opale etiope
Collana con perle di opale etiope

Seconda premessa. La storia di Arlène Bonnant parte dall’arte contemporanea. Lei è un’esperta dell’arte del XX e XXI secolo. Ha lavorato per otto anni insieme a Simon de Pury e Daniella Luxembourg, e ha acquisito una profonda conoscenza del mercato dell’arte. Quando Phillips de Pury & Company è stata acquisita dal gruppo Lvmh (che l’ha poi rivenduta) Arlène Bonnant ha lavorato nel dipartimento di Arte Contemporanea. Nel 2005 ha creato AB Concepts and Dreams (ABCD), un’azienda che ha catalogato e assicurato la conservazione di una collezione di 300 oggetti d’arte.

Collane Vishuddha della collezione Chakra in oro, diamanti, smalto
Collane Vishuddha della collezione Chakra in oro, diamanti, smalto

Tra le prime iniziative della designer c’è stata la collaborazione con Zaha Hadid Architects su una collezione che combina tecnologie di design innovative e il massimo livello di artigianato. Il risultato sono stati gioielli reticolari sfaccettati che ricordano le strutture cellulari. Ogni pezzo è stato ulteriormente modellato da considerazioni ergonomiche. La collezione Skein comprende anelli lavorati in oro 18 carati, alcuni intarsiati con pietre preziose all’interno della delicata struttura reticolare, e lanciati alla Zaha Hadid Design Gallery di Londra durante il pop-up store Caspita.

Collier Farandole Sahasrara in oro bianco e diamanti
Collier Farandole Sahasrara in oro bianco e diamanti

Queste premesse servono a comprendere perché quando Arlène ha deciso di dedicarsi ai gioielli li ha considerati in tutto e per tutto delle opere d’arte. E le fonti di ispirazione sono stati i viaggi in Grecia, Italia, India (soprattutto), Israele ed Egitto, pittori come Goya, Mantegna, Bosh, Blake e Caravaggio, oltre a una sensibilità particolare per il mondo della spiritualità. Non a caso le sue collezioni si chiamano Chakras e Ourobouros o Alchemy. Forse considerare la materia divisa in zolfo, mercurio e sale è un po’ semplice. Ma la designer considera l’alchimia è un percorso spirituale, come ogni altro cammino verso l’auto-miglioramento. Caspita, allora è un po’ come la gioielleria. Lavinia Andorno

Bracciale Chakra in oro giallo 18 carati, 47 spinelli, 49 zaffiri arancioni, 57 zaffiri gialli, 66 tsavoriti, zaffiri blu, 48 ametiste e 224 diamanti
Bracciale Chakra in oro giallo 18 carati, 47 spinelli, 49 zaffiri arancioni, 57 zaffiri gialli, 66 tsavoriti, zaffiri blu, 48 ametiste e 224 diamanti
Collana in oro 18 carati con 18 diamanti, 136 rubini, 98 zaffiri arancioni, 121 zaffiri gialli , 60 tsavoriti , 44 zaffiri blu e 29 ametiste. La chiusura è in oro con 62 diamanti
Collana in oro 18 carati con 18 diamanti, 136 rubini, 98 zaffiri arancioni, 121 zaffiri gialli , 60 tsavoriti , 44 zaffiri blu e 29 ametiste. La chiusura è in oro con 62 diamanti
Anello in oro e diamanti, in collaborazione con Zaha Hadid Architects
Anello in oro e diamanti, in collaborazione con Zaha Hadid Architects
Anello Tourbillon, oro giallo e diamanti
Anello Tourbillon, oro giallo e diamanti
Orecchini Gyroscope
Orecchini Gyroscope






 

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