Quattro fiabe dei fratelli Grimm raccontate con l’alta gioielleria di Van Cleef & Arpels ♦︎
C’era una volta, e c’è ancora adesso, un gioielliere capace di fare magie. Una fiaba? No, è la storia di Van Cleef & Arpels, un marchio della gioielleria che riesce ancora a stupire, specialmente quando si cimenta con l’alta gioielleria. E, nell’ultima collezione, la fiaba diventa doppia, perché la Maison si è ispirata ai racconti dei fratelli Grimm. Favole e fratelli, come gli Arpels, Claude e Pierre, che andavano a caccia di gemme in India. Ma questa è un’altra fiaba.
La nuova collezione di alta gioielleria di Van Cleef & Arpels, invece, si ispira a quattro fiabe scritte dai famosi fratelli Grimm, che a inizio Ottocento hanno raccolto e rielaborato le fiabe della tradizione popolare tedesca. Le quattro fiabe trasformate in gioielli sono Le scarpe logorate dal ballo, L’uccello d’oro, Le tre piume e I musicanti di Brema. Se non vi ricordate le storie, i gioielli della collezione vi faranno probabilmente venire voglia di rileggerle. A proposito, il mondo fantastico dei racconti per bambini deve avere un particolare fascino per la Maison, visto che quattro anni fa Van Cleef & Arpels si era ispirata alla fiaba Peau d’âne (Pelle d’asino) di Charles Perrault.
Con queste quattro fiabe, cavalieri, dame e oggetti incantati, come le piume, si trasformano con altrettanta magia in collane, spille, anelli. Come nella tradizione di Van Cleef & Arpels anche questi gioielli favolosi sono stati creati con le più scrupolose attenzioni nella scelta delle gemme e nella successiva realizzazione dei gioielli. Diamanti, smeraldi, zaffiri sembrano davvero usciti da uno scrigno prezioso, come quelli che si incontrano nelle favole. Solo che questi sono assolutamente reali. Alessia Mongrando







