I gioielli straordinari e tradizionali di Mirco Visconti, una della storiche Maison di gioielli di Valenza.
La cosa più difficile, forse, è ripetersi. Lo sanno bene gli sportivi che, dopo aver infranto un record, si chiedono subito se riusciranno a ripetersi. Ma anche per i gioiellieri è lo stesso: quando si conquista faticosamente una fama, poi bisogna confermarla, mantenerla e, se possibile, aumentarla. Ci riescono in pochi, ma una Maison di Valenza come Mirco Visconti ci è riuscita. Ha alle spalle una lunga storia che inizia nel 1870, in Brasile, dove il nonno materno del fondatore che ha dato il nome all’azienda, Francesco Villa, commerciava in pietre preziose tra Sudamerica e Italia. La figlia Clelia, nei primi del Novecento sposò Emilio Visconti, già allora affermato incastonatore. Il loro erede, Mirco Visconti, nel Dopoguerra ha poi fondato l’azienda odierna.
Con catalogo, gioielli e una valigetta di cartone, Mirco Visconti ha iniziato a farsi conoscere in gran parte del Nord Italia. La classica piccola azienda orafa familiare, insomma. Azienda che ha iniziato a essere apprezza e a ingrandirsi. Il gioielliere piemontese è stato anche tra i primi commercianti di Valenza ad andare ad acquistare i brillanti direttamente alla Borsa Internazionale di Anversa, e anche il più giovane tra i fondatori dell’Associazione Orafa Valenzana. La strada del dinamismo, in ogni caso, è sempre rimasta legata alla strada della tradizione. E si vede: le collezioni proposte sono tutte dei classici della gioielleria, interpretati con i migliori materiali e con la perizia orafa che è lecito attendersi. Oggi a continuare l’opera del fondatore sono i figli, Enrico e Cosetta, e i nipoti Luca e Michela. La storia continua, insomma, ma sempre sui binari tracciati: ed è la cosa più difficile, appunto.
The Italians have a unique appreciation of colour and design. What marvellous works of art.
Yes, John Leslie, we agree with you: not always, but often. 🙂