Tra geometria natura, tra passato e futuro, ecco i gioielli della Maison greca Lito ♦
Il nome completo, per chi non parla la lingua greca, assomiglia a uno scioglilingua: Lito Karakostanoglou. Per questo la designer ha chiamato la sua creatura semplicemente con il nome Lito. Ad Atene, dove è nata, nel 1999 ha aperto un ponte verso il mondo, con un design che naviga attraverso forme semplici e geometriche, ma anche con linee che prendono in prestito forme naturalistiche, come quella che propone una infinita variante di occhi, dell’alveare, dello scarabeo, del pavone. Insomma, un modo per unire il futuro al passato, per esempio Art Nouveau e Art Déco, attraverso il design.
Prima di fondare il suo brand, Lito ha studiato all’Ecole Nationale des Beaux-Arts di Parigi e disegno tecnico presso l’Ecole de la Chambre Syndicale de La Bijouterie, Joaillerie et Orfèvrerie, a cui si aggiunge un Mba a Boston. I suoi pezzi unici sono diventati oggetti da collezione e sono stati utilizzati per le sfilate di moda di Kenzo e Jean Paul Gaultier couture e collezioni prêt-à-porter.