I fantastici gioielli tra yin e yang di Minawala, la creazione di Shehzad Zaveri ♦︎
L’India è il più grande mercato della gioielleria. E non sorprende che ci siano tanti gioiellieri capaci di concepire gioielli di altissima qualità. Uno di questi è Minawala e si trova a Mumbai, la città più ricca del Paese e anche la capitale di una delle industrie più fiorenti: il cinema. Proprio a Bollywood sono dedicati una serie dei gioielli tra i più ricchi e lucenti, come possono piacere ai divi della Hollywood indiana. Minawala è condotta da Shehzad Zaveri, che continua il sogno della madre, una donna single che ha spinto il gioielliere a puntare non solo sull’oro, il materiale tradizionale dei gioielli indiani, ma anche sui diamanti.

Dagli anni Ottanta, dopo aver aperto la prima boutique a Mumbai, Shehzad Zaveri ha fatto molta strada. Ha convinto non solo gli attori di Bollywood, ma anche molti occidentali. Ha viaggiato tra Londra, gli Emirati e Monte Carlo. Ha imparato a conoscere i gusti occidentali, ma anche ad accontentare i clienti del suo Paese. E, racconta, ha imparato molto da un gioielliere italiano, Bruno Sabbadini, fondatore della omonima gioielleria milanese. È stato lui, spiega Zaveri, a insegnargli le sfumature del design, e i segreti della commercializzazione e della vendita al dettaglio. Oggi Minawala ha quattro negozi a Mumbai e Bengaluru. Ma, da buon indiano, dice che la chiave del successo non è solo nella qualità dei suoi gioielli: «A Minawala cerchiamo di sincronizzare il yin con il yang», racconta. E forse è vero.




