Il Women’s Wear Daily, sito web che è il più accreditato nel fashion business, l’acquisizione di Tiffany & Co da parte di LVMH traballa. L’accordo da 16,2 miliardi di dollari per l’acquisto del colosso americano della gioielleria sarebbe messo in discussione dall’impatto dell’epidemia covid-19, che sarebbe pesante. La testata giornalistica riporta qualche particolare in più: i membri del consiglio di amministrazione di LVMH si sarebbero riuniti a Parigi il 2 giugno per discutere la questione. Lo scorso novembre, LVMH ha accettato di acquisire Tiffany per 135 per azione. A inizio giugno, però, le azioni valgono meno: circa 128 dollari. Ma non è questo il punto.

Il gigante francese guidato da monsieur Bernard Arnault è preoccupato per l’impatto della pandemia di coronavirus, che ha causato oltre 100.000 vittime in America e una crisi dell’economia, ma anche dei disordini provocati dalla morte di George Floyd a Minneapolis. Il clima di guerriglia in molte città indica una situazione molto difficile anche in prospettiva, pensano probabilmente i componenti del consiglio di amministrazione di LVMH.

Non solo. Secondo quanto riporta il Women’s Wear Daily, gli stessi componenti del board di LVMH sarebbero preoccupati per la capacità di Tiffany di far fronte alle scadenze finanziarie dei prossimi mesi. I dubbi sollevati, senza che siano confermati ufficialmente, potrebbero anche essere un semplice segnale della volontà di rinegoziare l’accordo raggiunto. Ma anche l’indizio di un clamoroso ripensamento che potrebbe portare a una marcia indietro dei francesi.

