I ricami delle architetture veneziani diventano gioielli con la nuova collezione di Leo Pizzo ♦︎
Fare tutto in casa. Può sembrar superfluo che un gioielliere puntualizzi che sa fare il proprio frutto del proprio lavoro. Ma non lo è. Senza fare nomi (ma forse prima o poi li faremo), è noto che molte grandi Maison della gioielleria sono, in realtà, semplici uffici di progettazione. In casa è prodotto solo il disegno del gioiello, quando anche questo non è affidato a una società esterna. Il disegno è poi tradotto in anelli, collane e orecchini da altre manifatture, magari in qualche remoto angolo del pianeta (spoiler: in Tailandia o in Cina).
Questa premessa è necessaria per capire che la scelta di Leo Pizzo di progettare e produrre le proprie collezioni interamente a Valenza è da sottolineare.

L’ultima produzione arrivata è la collezione Venezia. Leo Pizzo ha disegnato questi gioielli con il pensiero rivolto alla celebre città sull’acqua.
Non solo: a ispirare la forma dei gioielli è stato il ricamo di alcune architetture tardo gotiche, con accenti moreschi. Per esempio, le decorazioni di Palazzo Ducale, uno degli esempi più famosi di architettura di Venezia. Ma per Leo Pizzo l’indubbio fascino della città lagunare è accresciuto anche da un altro aspetto: proprio a Venezia la Maison ha aperto in Piazza San Marco la sua quarta boutique.

