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L’India vista dall’Olanda. O, meglio, da tre donne olandesi: Bernadette van Gelder assieme alle figlie Fleur e Noelle. Nel 1980 Bernadette ha fondato Van Gelder Indian Jewellery, azienda specializzata in pezzi speciali che arrivano dal grande Paese asiatico. Una storia nata un decennio prima, quando l’imprenditrice ha ricevuto una parure di gioielli antichi, regalo del fratello, commerciante di raffinata arte orientale. Affascinata dal gioiello, Bernadette ha approfondito la conoscenza con la complessa cultura indiana legata alla gioielleria e alla gemmologia grazie a tanti viaggi. Collane, orecchini e anelli, assieme alle pietre, hanno anche un ruolo simbolico oltre che di ornamento. Nella cultura legata all’induismo, per esempio, l’astrologia ruota attorno a nove pianeti, che corrispondono ad altrettante divinità indù, rappresentate da pietre preziose: rubino, perla, corallo, smeraldo, topazio, diamante, zaffiro e occhio di gatto .

Van Gelder Indian Jewellery è oggi gestita dalle figlie Noëlle Viguurs-Van Gelder e Fleur Damman-Van Gelder. Tutte le pietre dei gioielli messi in vendita sono prima testate dal Nederlands Gemmological Institute, che ne verifica la qualità. Infatti, si tratta di pezzi rari e costosi: non a caso l’azienda è stata uno degli espositori al Tefaf Maastricht, la più raffinata fiera di oggetti d’arte e antiquariato. Ma la Maison, da un paio di anni, ha iniziato anche a produrre gioielli contemporanei basati su modelli storici indiani.





