Quali sono le tendenze per il futuro e che cosa influenza il mondo della gioielleria? Lo ha spiegato alla bibbia dei diamanti, Rappaport, la fondatrice, direttore creativo e analista di Trendvision Jewellery & Forecasting, Paola De Luca. La società che guida è specializzata nel monitoraggio dei prodotti nel settore e dispone di una rete internazionale di professionisti a New York, Londra, Parigi e Hong Kong. Tra l’altro, conduce ricerche anche per la Fiera di Vicenza.
![I quattro trend della gioielleria 1 Paola De Luca](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2014/07/Paola-De-Luca.jpg)
Parla la maga dei trend. «Ovviamente la sfera di cristallo non esiste», spiega la specialista di trend, «ma il nostro lavoro consiste nel valutare i cambiamenti sociali e culturali in atto nel mondo, che si manifestano nella fotografia, nei film di Hollywood, nelle passerelle di Parigi, Londra e New York, in mostre e spettacoli. Non solo, siamo noi stessi anche produttori di collezioni per diversi marchi. Nonostante questo, abbiamo una visione diversa perché, appunto, non ragioniamo solo in termini di carati e di prezzo, come fanno i gioiellieri che tendono a essere scollegati dal resto del mondo», racconta De Luca. L’esperta si rifererisce a un atteggiamento di rifiuto del settore alla parola moda, perché associata a qualcosa di effimero, rispetto al concetto di «un diamante è per sempre», oppure dell’oro come qualcosa di solido e duraturo. «Si tratta di una mentalità diversa e di un equivoco: la moda si riferisce a una tendenza predominante nel mercato, che è un riflesso dello stile di vita contemporaneo. Di conseguenza, sarebbe un errore non considerare i cambiamenti dei gusti dei consumatori».
![I quattro trend della gioielleria 2 La sfilata di Jean-Paul Gaultier a Parigi](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2014/07/Jean-Paul-Gaultier-.jpg)
Questo vale anche per i gioielli? La realtà, a volte, è difficile da decifrare. Per esempio, sembra non ci siano stati cambiamenti molto significativi negli anelli di fidanzamento. «Non è così: le tendenze del design variano dal minimalista al genere Art Deco, al vintage, al floreale ai diamanti grezzi o bi-colori. Il taglio brillante è sempre in cima alla preferenze, seguito da quello ovale, smeraldo e cuscino. C’è anche il fenomeno halo, che prevede fino a tre diamanti tondi in una sola montatura», racconta Paola De Luca. «Ma, attenzione: non basta proporre un ottimo diamante, il design ha una forte influenza e le tendenze cambiano tanto rapidamente quanto le copertine delle riviste, per questo le celebrità e la moda stanno influenzando i principali produttori», continua l’analista.
![I quattro trend della gioielleria 3 Un anello di diamanti halo. Si tratta di un gioiello con diamanti più piccoli che circondano la pietra centrale. Il termine "halo" è usato perché la pietra centrale sembra che ha un alone](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2014/07/halo.jpg)
Primo trend: più diamanti per tutti. Trendvision registra un grande potenziale nei diamanti, tanto che alcuni produttori stanno spingendo il concetto di gioielli con diamanti ready-to-wear. Insomma, da gioiello da indossare solo nelle serate importanti, il diamante potrebbe diventare una pietra abbinata a bijoux più semplici e meno costosi. «In realtà c’è un approccio molto minimalista per andare incontro alle esigenze attuali del mercato con prodotti accessibili: gioielli molto piccoli, quindi con meno oro. Per questo si apre la possibilità di aggiungere diamanti e pietre preziose».
![I quattro trend della gioielleria 4 Gioielli ready to wear anche per serate importanti](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2014/07/ready-to-wear.jpg)
Secondo trend: viva la leggerezza. Ma non c’è solo una diffusione generale dei diamanti nel prossimo futuro. «Anche le linee fluide e ispirate all’aria o all’acqua in montature con oro e diamanti sono molto in voga: l’obiettivo è quello di realizzare un design molto leggero», spiega l’esperta. Grazie anche alla tecnologia: «Certo, la progettazione laser consente di realizzare prodotti molto leggeri, dal tratto estremamente romantico, che abbiamo già iniziato a vedere due stagioni fa. Il prossimo step sarà aggiungere strati con materiali alternativi all’oro o intarsiati di pietre semipreziose».
Nel filmato: lavorazione di gioielli al laser
Terzo trend: il gran mix. Dalla rete di professionisti con cui lavora la manager emergono altre tendenze stilistiche: pietre di diverse dimensioni messe insieme, la tecnica del martellato che s’ispira a culture antiche, e gioielli su misura o fatti a mano. Che s’innestano con tradizioni locali: «La sfida per gli europei, e in particolare per l’Italia, è quella di realizzare un prodotto autenticamente locale, ma con un appeal internazionale. È importante non confondere l’accessibilità con il cheap: il prezzo dovrebbe essere proporzionato al valore intrinseco del pezzo e riflettere il valore aggiunto del design».
![I quattro trend della gioielleria 5 Ipanema collection di Roberto Coin](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2014/07/roberto-coin.jpg)
Quarto trend: personalizzazione. Un design influenzato dalla grande vendita e richiesta di diamanti fancy e dall’aumento di popolarità delle gemme colorate. A chi teme una competizione tra loro, De Luca risponde così:«Non credo ci sia concorrenza tra loro. Esistono molti tipi e colori di diamanti, che rendono i diamanti estremamente convenienti e accessibili. Piuttosto, è una questione di design: i diamanti possono essere utilizzati per sottolineare la bellezza di una pietra preziosa, di materiali diversi e la sfida è creare un prodotto di lusso che racconti una storia, oltre il prezzo del diamante o dell’oro. Esistono bijoux personalizzati più attraente di un gioiello, quindi la più grande competizione di oggi non è diamanti contro pietre preziose, ma bijoux della moda dove c’è più spazio per la creatività contro gioielli», prosegue l’analista. Certo, la confezione di un prodotto mediocre e la vendita con una buona vetrina è meglio di un prodotto medio, senza un’efficace strategia di marketing. Ma non è la soluzione. Se un gioiello o un prodotto di lusso non ha alcun contenuto, può avere qualsiasi band, ma il consumatore non lo comprerà. «L’oggetto deve riflettere la creatività e l’amore di chi lo ha realizzato, anche perché i giovani che hanno visto tutto e sono esposti a così tante informazioni, non sono colpiti da nulla che non sia qualcosa di veramente significativo», conclude il direttore creativo di Trendvision. M.d.B.
![I quattro trend della gioielleria 6 Gemme colorate nella collezione Blue Book di Tiffany](https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2014/07/blue-book-tif.jpg)