Presentata assieme alla collezione Magnitude di Cartier, la parure Mauna rimane un caso unico nel panorama dell’alta gioielleria. Questi pezzi di alta gioielleria, infatti, ruotano attorno a una gemma speciale: il topazio imperiale. È una pietra conosciuta da pochi, con alta proprietà riflettente, che ha una storia particolare. Si chiama imperiale, infatti, perché il suo nome è legato alla Russia e, precisamente, all’epoca degli zar. Nell’Ottocento, infatti, questo tipo di topazio era estratto nelle miniere dei monti Urali. E solo la famiglia dello zar era autorizzata a indossare le gemme. Di recente questa pietra è stata rivalutata ed è entrata a far parte di collezioni di alta gioielleria, come quella di Cartier.
La Maison francese ha utilizzato il topazio imperiale bicolore (anche se in questo caso provengono dal Brasile), assieme a zaffiri, diamanti e quarzo rutilato, montati su oro bianco. Se il topazio imperiale ricorda gli zar, lo stile di questi gioielli è invece legato al periodo dell’art déco, con virtuosismi geometrici e un aspetto che sarebbe piaciuto a Jeanne Toussaint, la storica designer e direttrice artistica di Cartier tra il 1933 e il 1970.