Immagine della campagna advertising di The Future Rock
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I diamanti di laboratorio sono come le Tesla?





È giusto paragonare i diamanti sintetici alle auto Tesla? Una gemma prodotta da una fabbrica con il deposito di gas contenente carbonio è davvero green? E i diamanti sintetici hanno la patente di sostenibilità? Sono domande che seguono un’intervista dal sapore promozionale di Forbes (la trovate qui) ad Anthony Tsang, Ceo di The Future Rocks, nuovo mercato online per gioielli ideati da diversi designer, che utilizza i cosiddetti diamanti coltivati in laboratorio, cioè prodotti artificialmente. L’azienda ha sede a Hong Kong e cerca clienti tra i più giovani, Millennials e Gen-Z, cioè ventenni e trentenni. È questa fascia di età, secondo le ricerche di mercato, a essere la più sensibile al tema della sostenibilità.

Anello in oro con diamante di laboratorio disegnato da Courbet
Anello in oro con diamante di laboratorio disegnato da Courbet

Inoltre, come è noto, i diamanti di laboratorio sono anche meno costosi di quelli naturali. Ma è l’aspetto green quello sottolineato da chi li vende. In realtà, la sostenibilità delle gemme artificiali è solo relativa. I diamanti coltivati in laboratorio sono prodotti in due modi: con reattori che utilizzano un processo ad alta pressione e alta temperatura oppure con un processo chimico che consiste nel deposito del vapore di carbonio. «Non ci confrontiamo con i diamanti naturali, forniamo solo un’opzione diversa, il mercato è abbastanza grande», ha raccontato Tsang. Ok. Ma il manager si spinge più in là: «Quindici anni fa tutti ridevano di Tesla e ora anche la Ferrari sta entrando nel mercato dei veicoli elettrici».
Anello in oro e diamanti di laboratorio by Matilde
Anello in oro e diamanti di laboratorio by Matilde

Questo paragone, però, non sembra del tutto azzeccato. Innanzitutto, le auto elettriche non sono prodotti green: consumano tanta energia generalmente non rinnovabile, e la realizzazione delle loro enormi batterie richiede scavi e devastazioni del territorio per estrarre le cosiddette terre rare. Inoltre, in prospettiva queste batterie costituiranno un enorme problema di gestione alla fine del loro ciclo di vita. Oltre a costare di più, le auto elettriche necessitano anche di un’infrastruttura ancora tutta da realizzare per portare ovunque l’elettricità necessaria per la ricarica. Questo significa migliaia di chilometri di cavi in rame, che provocheranno un’enorme estrazione di minerale oltre al consumo di energia necessario per creare milioni di punti necessari alla ricarica. Quindi, le Tesla e le auto elettriche in genere non sono proprio prodotti green. Ma non è la sostenibilità delle auto elettriche il punto. Ha senso questo martellante marketing sui presunti aspetti green dei diamanti sintetici? Non sarebbe meglio limitarsi a dire che le gemme create in fabbrica costano meno e hanno la stessa proprietà chimica, anche se non il fascino, dei diamanti creati dalla Terra?

Orecchini a bottone in oro, smalto e diamanti di laboratorio disegnati da Loev
Orecchini a bottone in oro, smalto e diamanti di laboratorio disegnati da Loev
Immagine della campagna advertising di The Future Rock
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Orecchini a bottone in oro, smalto e diamanti di laboratorio disegnati da Rêver
Orecchini a cerchio in oro e diamanti di laboratorio disegnati da Rêver







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