Gli avventurosi smeraldi (e tutto il resto) della cacciatrice di gemme Judy Geib ♦︎
Dalla Pennsylvania a New York a cercare smeraldi. D’accordo, a Manhattan non ci sono miniere di pietre verde, ma si trovano i gioielli di Judy Geib, che ha una passione speciale per gli smeraldi. Li utilizza ampiamente, infatti, per le sue collezioni. Le pietre hanno affascinato la designer fin da bambina, quando collezionava minerali. Ma la vita di Judy Geib è cambiata radicalmente quando, a un certo punto della sua vita, ha seguito la famiglia in Brasile, mentre Judy era adolescente. Se a questo si aggiungono gli studi di arte e design, si capisce perché a un certo punto ha deciso di lavorare lei stessa con metallo e pietre preziose. Nel 2002 ha lanciato la sua prima collezione di pezzi al Barneys (una catena di negozi di lusso) di New York.
I gioielli di Judy Geib sono allo stesso tempo preziosi e scanzonati. Un po’ flower power, un po’ Coachella, un po’ etnici, con un pensiero al lavoro di Suzanne Belperron. Ma con oro che, qualche volta, è utilizzato nel suo stato più puro, 24 carati. Oppure argento ossidato con lavorazioni quasi barocche. Oltre agli smeraldi, la sua pietra preferita, gira il mondo alla ricerca di tormaline paraiba, rubini, zaffiri, acquamarine, kunzite, tormaline rosa e verdi. La sua meta preferita per gli smeraldi è, però, la Colombia. Non senza qualche disavventura, racconta.