Secondo l’Oxford English Dictionary, la parola greca ἀνεμώνη (anemōnē) significa «figlia del vento». E nel libro Metamorfosi di Ovidio si racconta che la pianta fu creata dalla dea Afrodite quando spruzzò il nettare sul sangue del suo defunto amante Adone. Anemone, inoltre, può anche riferirsi a Nea’man, nome fenicio di Adone, e anche all’antico mito siriano del dio della vegetazione, raffigurato con zanne di un cinghiale. Insomma, l’anemone trasformato da Giovanni Raspini in una collezione di gioielli in argento si ispira a questa pianta da fiore, che fa parte della famiglia delle Ranunculaceae originaria delle regioni temperate e subtropicali di tutti i continenti a eccezione di Australia e Nuova Zelanda.
La nuova collezione del brand toscano si chiama Anemone mini ed è realizzata in argento con finiture brunite e perle naturali d’acqua dolce. Nei gioielli i petali utilizzano l’argento, mentre il centro del fiore è rappresentato dalla perla. La collezione comprende anelli, collane, orecchini, bracciali. E non sfiorisce mai.