Lei è Tracey Emin un’artista inglese nota per trasformare la sua autobiografia in opera d’arte, una specie di diario intimo in cui mischia oggetti della vita reale, con effetti molto, molto provocatori. Lui è il gioielliere rock britannico Stephen Webster. Insieme hanno collaborato a una collezione che si preannuncia controversa. Per esempio, un bracciale d’oro con ciondoli a forma di gattino, un tasso, una lepre ma anche di pene. Siete svenuti? Non è il caso. Ci sono anche gioielli che non suscitano scandalo, in oro e diamanti, seppure ispirati alle forme dei neon ideati da Tracey Emin. Oppure a scritte, sempre in oro, come «Con te io respiro», «I Promise To Love You» che è un neon creato sei anni fa per la boutique di Webster, e «Più passione». Che cosa lega un gioielliere con un’artista trasgressiva? Be’, l’amicizia nella vita privata: si conoscono da quarant’anni, entrambi sono cresciuti nel Kent, sono entrambi padrini delle due figlie più giovani di Mick Jones, della leggendaria punk band The Clash. Matilde de Bounvilles
Latest from Showroom
Le proposte di Burma, la regina francese dei bijoux: gioielli finti o veri ♦ Dagli anni
La Festa della Mamma è un giorno speciale anche per chi produce gioielli, che sono da
Luísa Rosas, designer portoghese erede di una tradizione iniziata nel 1860 ♦︎ In Portogallo, nel 1860,
In primavera sbocciano anche le rose di Pandora. Il marchio danese di gioielleria a prezzo accessibile
Gold Art è una delle grandi aziende italiane della gioielleria. È nata nel distretto di Arezzo