Gioielli sostenibili, ma anche aziende di gioielleria amiche dell’ambiente: Tiffany & Co. ha annunciato di essere diventata la prima nel segmento del lusso a ricevere l’approvazione dalla Science Based Targets Initiative (Sbti) per il suo obiettivo di zero emissioni nette. Si tratta di un’iniziativache è una collaborazione tra il Cdp (Carbon Disclosure Project), il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute e il World Wide Fund for Nature. Dal 2015 più di un migliaio di aziende hanno aderito all’iniziativa per fissare un obiettivo climatico su base scientifica.
Ora tra queste c’è anche Tiffany, che si è prefissata di raggiungere zero emissioni nette entro il 2040. La riduzione delle emissioni è, come ormai sanno anche i sassi, la necessità di mantenere il riscaldamento a 1,5 gradi centigradi, in linea con l’accordo di Parigi. Sbti ha verificato l’obiettivo a lungo termine di Tiffany & Co. di raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra nelle proprie attività e nella catena di fornitura entro il 2040 in conformità con gli Science Based Targets Net-Zero Standard dell’iniziativa.
Tiffany & Co. ha anche ricevuto l’approvazione per il suo obiettivo di riduzione dei gas serra a breve termine per il 2030: l’azienda si impegna a ridurre le emissioni del 70% rispetto a una baseline del 2019. Inoltre, la Maison della galassia Lvmh è impegnata a ridurre le emissioni da fonti non di sua proprietà o controllo del 40% entro il 2030 rispetto al 2019. La Maison è sulla buona strada per raggiungere entrambi questi obiettivi, avendo ottenuto riduzioni del 33% nei primi due obiettivi. Un traguardo che, secondo l’azienda, a breve termine rappresenterà una pietra miliare significativa verso l’azzeramento netto, che includerà una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040. L’obiettivo zero emissioni richiederà l’impegno e la decarbonizzazione dell’intera catena del valore.
Le tappe della sostenibilità
Nel 2022, Tiffany & Co. ha collaborato internamente in tutte le funzioni per costruire una tabella di marcia per raggiungere questo obiettivo, compresa una varietà di leve che abbracciano l’intera azienda, dall’approvvigionamento di materie prime e l’impegno con i fornitori alla produzione, distribuzione e trasporto di prodotti, e la costruzione e gestione di negozi al dettaglio.
Nell’aprile 2023, il punto di riferimento di Tiffany & Co. a New York City ha riaperto con un investimento significativo in importanti iniziative per l’ambiente, la salute e il benessere, destinate a funzionare in modo sostenibile per gli anni a venire. Il negozio è sulla buona strada per ricevere sia la certificazione Well Platinum che la certificazione Leed Gold (certificazioni sulla sostenibilità degli edifici), unendosi a oltre 35 negozi al dettaglio, uffici e siti di produzione nel portafoglio del marchio che hanno ottenuto la certificazione Leed.
A partire dal 2006, ricorda sempre l’azienda, Tiffany & Co. ha installato impianti fotovoltaici in loco in cinque località in tutto il mondo: Repubblica Dominicana, Cambogia, Rhode Island e due strutture per uffici e distribuzione nel New Jersey. La Maison prevede di espandere questo investimento nel 2023 con installazioni solari presso il suo impianto di lucidatura dei diamanti in Botswana e il sito di produzione di gioielli a Lexington, nel Kentucky. Tiffany attualmente ricava il 91% dell’elettricità globale da fonti pulite e rinnovabili, compresi i crediti di elettricità solare e rinnovabile in loco in più di 25 Paesi in cui opera. Infine, è in procinto di lanciare un programma di coinvolgimento dei fornitori per collaborare con i fornitori chiave sulla decarbonizzazione e prevede di lanciare impegni pilota entro la fine dell’anno.