I bracciali tennis sono uno dei gioielli di maggior successo: sono eleganti e facili da indossare. Ma sapete perché si chiamano bracciali tennis? Il loro nome nasce da… ♦︎
Cose da sapere: ogni tanto compaiono nelle collezioni i bracciali tennis. È un tipo di bracciale che è solitamente realizzato in oro e da una fila di brillanti, a volte anche con altre pietre preziose. La linea delle pietre del bracciale tennis è continua anche se, nel tempo, sono state proposte anche altre versioni. Ma perché si chiama bracciale tennis? È un gioiello che serve per giocare con racchetta e palline? Chi ha deciso di chiamarli così? Che cosa c’entra lo sport del Grande Slam? Ecco la risposta: il bracciale tipo tennis ha una storia piuttosto recente. Non appartiene, cioè, a quelle grandi tradizioni della gioielleria, codificate a partire dell’Ottocento, ma si è affermato relativamente poco tempo fa. Il bracciale tennis, infatti, è nato nel 1987, proprio grazie a una tennista.


La linea di diamanti che non ha inizio né fine, in realtà, era associata al desiderio di amore eterno. Infatti, in origine, il suo nome era proprio bracciale eternity, in analogia con lo stesso tipo di anello. Che c’entra il tennis, quindi? Semplice, questo bracciale è diventato famoso perché era indossato sempre da una delle più brave (qualcuno dice anche la più brava) tennista, l’americana Chris Evert. Per dare un’idea, Chris Evert è rimasta costantemente ai vertici del tennis mondiale negli anni Settanta e Ottanta, ed è stata la numero uno nelle classifiche ufficiali per sette anni. Be’, lei adorava i bracciali eternity, che spesso indossava perfino durante le partite. Anzi, si ricorda un episodio buffo: durante un match degli US Open Chris ha perso un bracciale di diamanti firmato Coronet. La partita è stata quindi sospesa per recuperare il prezioso gioiello. Da quel momento il bracciale con diamanti è stato chiamato tennis bracelet. Insomma, il tennis ha sostituito l’eternità, con un colpo di racchetta. Federico Graglia




