Visitatori a T.Gold
Visitatori a T.Gold

L’industria del gioiello a T.Gold

Conto alla rovescia per Vicenzaoro January. E anche per T.Gold, dedicata alla tecnologia per la filiera orafa. Macchinari e soluzioni per l’oreficeria e la gioielleria sono al centro dell’evento, che ospita oltre 170 espositori da 18 Paesi, con la Germania, la Turchia, la Svizzera, gli Stati Uniti e il Regno Unito ai primi posti dopo l’Italia. Il 60% degli espositori sono italiani e il 40% esteri. TGold, come Vicenzaoro, è organizzata da Italian Exhibition Group, e si tiene dal 19 al 23 gennaio. La fiera è una vetrina che si propone di rispondere all’evoluzione della filiera. L’edizione di gennaio presenta la selezione dei top player della manifattura dei preziosi e una gamma allargata di tecnologie. Gli espositori si trovano riuniti nella Hall 9, divisi in sei macro-categorie: leghe e trattamenti galvanici, prototipazione e produzione digitale, lavorazioni meccaniche, montaggio e saldatura, affinazione e recupero, finitura ed utensileria.

Espositori a T.Gold 2020
Espositori a T.Gold

Grazie alla partnership con Afemo (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria) e alla collaborazione con Ice (Agenzia statale per la promozione dell’export) saranno presenti aziende come Elettrolaser, Fasti Industriale, GB F.lli Bertoncello, Italimpianti Orafi, Legor Group, Orotig, Progold, Sisma. Dall’estero, Heimerle+Meule, Niqua e Schultheiss dalla Germania, oltre a Starrag Vuadens dalla Svizzera e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito.

Uno dei filoni al centro dell’evento sarà il peso crescente giocato dalla sostenibilità, un tema particolarmente sensibile per le nuove generazioni. Secondo il report Sostenibilità nel settore orafo, pubblicato da Cibjo nel 2023, il mercato dei gioielli sostenibili è in espansione e raggiungerà i 20 miliardi di dollari entro il 2027. Inoltre, uno dei driver principali di questa crescita è proprio la disponibilità di nuove tecnologie e materiali per la produzione di gioielli.
Un trend che spinge le aziende a modificare le infrastrutture per conformarsi a standard di sostenibilità e a strumenti per tracciare i processi di approvvigionamento e lavorazione: dalle certificazioni internazionali Esg (Environmental, Social, Governance) e alle iscrizioni Raee.

In questo scenario, secondo l’analisi di Ieg, anche la massimizzazione delle performance dei macchinari risulta un aspetto di cruciale importanza, perché permette una razionalizzazione delle risorse, sia dal punto di vista dei materiali sia dal punto di vista energetico. Proseguendo sulla linea inaugurata nel corso del 2023, le tecnologie che i grandi marchi come Chiron Italia e Crevoisier portano a T.Gold sono caratterizzate da un alto livello di integrazione, che permette di gestire più processi produttivi, aumentando il controllo delle prestazioni e l’utilizzo dei materiali preziosi. Parallelamente all’automazione, alcune aziende presentano macchinari per produzioni custom o di nicchia, in grado di valorizzare la manualità e l’artigianalità, essenza del made in Italy. Anche la progressiva convergenza dell’industria della moda con quella del gioiello, fenomeno già in essere e in decisa ascesa, è tra i driver che determinano l’evoluzione dell’offerta tecnologica dei macchinari per la lavorazione dei preziosi, e infatti cresce il numero di strumenti per la lavorazione del bronzo e dell’ottone.

Buyer a T.Gold
Buyer a T.Gold

T.Gold 2024 è anche un momento di formazione e discussione. Come per il Jewellery Technology Forum, organizzato in collaborazione con Legor Group per approfondire i temi legati all’innovazione delle tecnologie dell’industry del gioiello. Dieci le sessioni tematiche in programma domenica 21 gennaio presso l’Educational Hub allestito all’interno della hall 8.0, con la partecipazione di stakeholders, istituti di ricerca e protagonisti della filiera orafa da tutto il mondo. Intesa Sanpaolo, il Politecnico di Milano e la Fondazione Gemmologica Italiana le voci nazionali, Research Institute for Precious Metals and Metal Chemistry e COReGOLD Technology Consultancy i contributi internazionali. Largo anche a case history aziendali di successo con Legor Group, Progold, Fairever e Hoover and Strong.
I temi affrontati spazieranno dalle nuove sfide legate agli scenari macroeconomici, alle strategie per lo sviluppo di nuove leghe; dalle più attuali tecnologie per la lavorazione dei metalli, alla progettazione nell’era digitale. Fino all’importanza delle certificazioni di sostenibilità Fairtrade e Fairmind e alle implicazioni legate alla sempre maggiore diffusione delle gemme lab-grown.

Macchina per la lavorazione dell'oro
Macchina per la lavorazione dell’oro

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