L’antica parola ebraica Alleluia indica un’acclamazione di lode a Dio, ma più prosaicamente è utilizzata come segno di giubilo: e quale felicità può eguagliare quella dell’amore, sostiene Eugenia Bruni, direttrice creativa della Maison paterna, Pasquale Bruni? Forse da questa considerazione un paio di anni fa è nata l’idea della collezione di alta gioielleria Aleluià (scritto con una l sola e con l’accento sulla à finale). Nei gioielli della Maison di Valenza le grida di gioia sono dirette, però, all’elegante portabilità di orecchini, anelli e collier. A due anni di distanza la Maison ha aggiunto altri pezzi: ai diamanti bianchi e champagne si sono aggiunti smeraldi, zaffiri rosa, gialli e blu.
I gioielli sono sviluppati attorno alla forma stilizzata di foglie. Tutti gli elementi-foglie dei gioielli Aleluià sono lavorati ed incassati singolarmente per essere poi assemblati in una seconda fase, in modo da rispettare le forme delle foglie e la nitidezza delle sovrapposizioni. Questo sistema permette anche di poter scomporre alcuni gioielli in diverse parti.
Diamanti, smeraldi e zaffiri sono utilizzati su oro rosa oppure bianco. Il bracciale regolabile in velluto nero può essere collegato alla parte frontale del collier per creare un choker, oppure si può creare una collana lunga e ancora più ricca con l’aggiunta di due bracciali. Pasquale Bruni sottolinea che queste lavorazioni, oltre che richiedere una grande quantità di ore, possono essere svolte esclusivamente da maestri orafi di grande capacità ed esperienza. Lo studio creativo e di realizzazione di ogni singola collezione ha richiesto circa un anno di lavoro. Aleluià è eseguita su ordinazione e necessita di due mesi circa per essere prodotta.