I bijoux che riproducono i tessuti nervosi ricostruiti attraverso stampa 3D e un complicato algoritmo.
Nel mondo dei gioielli ogni tanto si affacciano nuove idee, sia per quanto riguarda i materiali, che per le tecniche adottate. Non si producono più gioielli come si faceva un secolo fa e, probabilmente, tra altri cento anni anelli, bracciali e collane saranno realizzate con sistemi ancora diversi. Quindi non bisogna stupirsi per esperimenti come quello di Nervous System, uno studio di design con sede nel Massachusetts, che ha deciso di utilizzare le nuove tecnologie di stampa 3D e di rifinitura al laser con la biologia. Il risultato è la collezione di bijoux Corollaria.

Si tratta di una serie di bijoux che si segnala non tanto per la sua preziosa fattura, ma perché offre un’idea di quello che potrebbe essere una parte della gioielleria del futuro. La forma di questi monili si ispira alle strutture cellulari microscopiche, ricostruite attraverso l’uso di uno speciale algoritmo. I materiali utilizzati sono ottone e una materia plastica ad hoc. I gioielli hanno quindi una forma che assomiglia a quella di un pizzo, quello che formano nel corpo umano cellule e sistema biologico. È poco romantico? Può darsi. Ma questi gioielli hanno un vantaggio dal punto di vista di chi li vende: sono stampati su ordinazione, quindi non rischiano di rimanere nel cassetto. E, poi, forse ai Millenials potrebbero anche piacere.




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