In un momento in cui la Russia non gode di una grande popolarità in Occidente, la designer Elizaveta Chaykina è partita da Mosca per partecipare a GemGèneve, Svizzera. Non si può dire che alla designer manchi l’intraprendenza: i suoi gioielli erano esposti a pochi metri da quelli di Strong & Precious, iniziativa per presentare il lavoro di alcuni designer di gioielli ucraini. Ma la politica (e le tristi vicende belliche) non c’entrano con il lavoro di Elizaveta, che ha fondato il marchio di gioielli russo Minty Sky jwl, originario «di una città siberiana nel centro della steppa».
Liza Chaikina dice che ci sono voluti sette anni per creare il proprio stile, per sviluppare una visione interiore della bellezza e una straordinaria capacità di distinguere le gemme al tatto. È anche autrice del libro Russian Emptiness (Vuoto russo), e ha scelto il cielo come principale fonte di ispirazione e come riferimento al proprio brand. Utilizza solo pietre naturali. Per esempio, anche diamanti grigi, gialli, rosa, sale e pepe, che sono una novità in Russia. I gioielli sono in oro o argento, senza placcatura, il metallo «è quello che sembra». Inoltre, insieme ai classici smeraldi, rubini, zaffiri e diamanti, utilizza pietre più rare come andesina, andalusite, granato cangiante, tanzanite, corredate di certificati dei laboratori gemmologici, allegati alla maggior parte dei gioielli. «I nostri valori», spiega Liza Chaikina, «sono la produzione etica situata in Russia, l’amore per la natura e il mondo che ci circonda e il coinvolgimento emotivo nel processo di creazione di un prodotto». Sono valori che tutti possono condividere, anche in Occidente.