Nuovi affari di K di Kuore firmati dall’azienda fiorentina fondata da Giuliano Giannini. Le immagini dei gioielli delle collezioni. ♦
Faccende di Kuore: i gioielli, in fondo, sono testimonianze della passione e dell’affetto di una persona verso l’altra. Ma questo non deve mettere in secondo piano l’estetica del gioiello. Con questa filosofia 20 anni fa è nata la fiorentina K di Kuore, su iniziativa di Giuliano Giannini, dopo un’esperienza nel mondo del fashion e nel settore radiofonico (a metà anni Settanta ha fondato una emittente). Obiettivo: creare gioielli di tendenza. E subito riconoscibili: obiettivo centrato.

Tutti i prodotti sono fatti a mano e, soprattutto, hanno un design che si riconosce. La realizzazione artigianale è un aspetto a cui Giannini tiene molto. D’altra parte, sottolinea, i gioielli di K di Kuore non potrebbero essere fatti in altro modo: non ci sono macchine capaci, per esempio, di arrotolare i fili in oro rosa e bianco della linea Kult, con i gioielli che si ispirano al movimento artistico del Futurismo. Oppure di lavorare pietre come diamanti, ametista, rubino e topazio, doppiate con madreperla nella collezione di anelli Color.





