[wzslider]Che cosa proporrà Swarovsky nella prossima stagione? A Toronto e a Dubai la nuova collezione Autunno-Inverno 2014/2015 è appena stata presentata e chi l’ha vista afferma che anche questa volta Nathalie Colin, direttore creativo dell’azienda, ha centrato il suo obiettivo: «Questa stagione ho voluto ancor di più mettere insieme arte e luce, fatto del tutto naturale per una società i cui cristalli fissano lo standard massimo in termini di brillantezza e scintillio. La nuova collezione collega il nostro patrimonio con un altro valore di grande importanza: il desiderio costante di reinventarsi e innovare». Risultato? Contaminazione di metalli diversi, tendenza ormai ineluttabile nel mondo dei bijoux, in questo caso oro rosa, rodio e rutenio (minerali assimilabili al platino) usati per enfatizzare le sfaccettature dei cristalli e creare giochi di luce su pezzi dalle forme audaci e molto fashion. Come la collana della linea Buzz, una delle più appariscenti, con cristalli applicati a mano seguendo lo stile del ricamo, in diverse dimensioni, spessori e colori per creare un effetto 3D molto moderno. Stesso stile per bracciale anello e orecchini. Anche la parure Blossom è caratterizzata dal trimensionale, con una struttura a gabbia di rutenio, tempestata da mini cristalli, che nel bracciale custodisce cristalli dalle tonalità grigio, ametista, rubino e smeraldo. Dai colori vivaci alle palette metalliche: nella linea Brancusi, in oro Pdv, l’aspetto lucido del metallo, le forme stilizzate, le aperture geometriche e i cristalli a baguette sono un omaggio all’artista rumeno. Design strutturato per la catena a maglie di collana, bracciale e orecchini Bonus, in acciaio inossidabile e cristalli. Uno sfavillio ancora più accentuato nella linea Crystal Dust, (Polvere di cristalli) dalle maglie arrotondate. Infine, il trionfo barocco di Blacklight: grandi medaglioni con cristalli neri, circondati da altri di dimensioni e colori degradanti applicati a mano con la tecnica brevettata Pontiage. Giusto per dare un tocco di luce in più. Lavinia Andorno