Si chiama Cassandre Malherbe. È belga, ma è stata concepita in California, è nata a Monaco e cresciuta da «Rockstar del mondo motocross», spiega lei. È una designer che trae la sua ispirazione da ambienti differenti: l’equitazione, dalla sua città natale, dai gioielli vintage di sua madre, dai suoi viaggi, dalla vita notturna di Parigi, ma anche dalla sua educazione cattolica. Ha trascorso la sua adolescenza tra studi e viaggi in Europa con il suo cavallo, il suo allenatore e il suo equipaggiamento, a partecipare a competizioni di equitazione per la squadra nazionale belga. Un’abilità che l’ha portata a vincere una medaglia d’argento ai Campionati Europei svolti nella Repubblica Ceca. Lasciata Monaco, a 17 anni Cassandre si trasferisce a Parigi per studiare arti, spettacolo, relazioni internazionali e politica. Una donna eclettica: «Non avevo idea di quello che volevo fare, ma sapevo esattamente che tipo di persona che volevo essere», spiega ora. Il suo primo approccio con il lavoro l’ha portata a occuparsi dei rapporti con la stampa per una griffe della moda e, più tardi, a fare la buyer a Parigi per il più prestigioso department store americano.
Ma non era il suo destino. «Non sono mai stato entusiasta di lavorare per gli altri e pensavo che fosse una perdita di tempo, ma in realtà è così che ho imparato tutto». La sua strada è stata, invece, diventare designer di gioielli. Un tipo di alta gioielleria sobria, ma preziosa. «Non vedrete mai oro rosa, pietre rosa, teschi, serpenti o qualcosa placcato oro nelle mie collezioni. Proporre pezzi commerciali è molto importante, ma penso che si debba restare fedeli a ciò che piace», aggiunge. Il mondo di Cassandre Malherbe ha invece l’obiettivo di affermare una forte identità e lasciar perdere i trend del momento. La designer descrive i suoi gioielli come «senza tempo, eleganti, solidi pezzi in oro prodotti in quantità molto piccole, rivolti alle donne che scelgono l’unicità. Ogni collezione esplora un tema diverso, ma tutti i pezzi hanno un loro carattere distintivo ma anche un forte Dna in comune», continua Cassandre. «Chi indossa i miei gioielli può permettersi pezzi forti e appariscenti, ma non deve preoccuparsi. I miei pezzi sono fatti per essere indossati durante le immersioni in Atlantico, mentre si fa l’amore, o si scia sulle Alpi svizzere. Nel momento in cui si inizia a essere attenti a non graffiare un gioiello, o a tenerlo in una cassaforte, significa che non lo si possiede, ma è lui che ti possiede». Matilde de Bounvilles











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