Mentre si appresta a lanciare una nuova collezione i conti di Tiffany vanno a gonfie vele. La stella del brand americano del mondo dei gioielli continua a brillare. Nel secondo trimestre fiscale i profitti sono aumentati del 19% grazie al buon andamento delle vendite nelle Americhe (+9% a 484 milioni), nella regione Asia-Pacifico (+14% a 237 milioni di dollari) e in Europa (+8% a 120 milioni). La società, sulla scia di risultati che hanno nettamente superato le previsioni degli analisti, ha alzato le stime per l’anno in corso di 5 centesimi a un range tra 4,20 e 4,30 dollari per azione. «I buoni risultati riflettono una solida crescita delle vendite (quelle comparate sono salite del 3%)», ha detto l’amministratore delegato Michael Kowalski, che a marzo lascerà il posto a Frederic Cumenal, come anticipato da Gioiellis.com. Nei tre mesi la società ha riporato profitti per 124,1 milioni di dollari, 96 centesimi per azione, dai 106,8 milioni, 83 centesimi per azione dello stesso periodo dell’anno scorso. Il fatturato è salito del 7% a 992,9 milioni, mentre gli analisti attendevano un utile di 85 centesimi su un giro d’affari di 988 milioni. Federico Graglia
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